“LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1 Società a partecipazione diretta Quota di partecipazione dellAgenzia delle Entrate in Equitalia S.p.A. 51% Durata dellimpegno dal 27/10/2005 (data costituzione.
Advertisements

Segreteria tecnica del Ministro dell'Interno1. 2 Le misure contro la criminalità organizzata sono previste nei seguenti provvedimenti: 1) il decreto legge.
TITOLO 3 CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI CAPO V MISURE PER LA RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO 5 dicembre 2011 Testo provvisiorio 9.7 DECRETO MONTI.
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
IL REGIME SANZIONATORIO TRIBUTARIO
By Leonardo Falduto Torino – 5 dicembre 2008 Leonardo Falduto Lo stato di applicazione dellart. 3, commi 27, 28 e 29, della L. 244/2007: analisi casistica.
Il trasferimento d’azienda
Erogazioni in natura Azioni offerte alla generalità dei dipendenti. Due fattispecie di azionariato Art.51, comma 2, lett.g), del Tuir: Non concorrono a.
Il patto di famiglia. GENERALITA Introdotto con l. 14 febbraio 2006, n. 55 (in vigore dal 16 marzo 2006). Artt. 768bis – 768octies NOZIONE 768-bis 1.
ISTAT DCRS Novità organizzative e legislative per il PSN (Roma, 24 giugno 2009) Maria Rosaria Simeone (Dirigente Servizio DCRS/IST) Impatto della normativa.
Quali sono le questioni principalmente oggetto del contenzioso lavoristico? Sicuramente un peso rilevante può attribuirsi alle controversie relative alla.
Quali sono le questioni principalmente oggetto del contenzioso lavoristico? Sicuramente un peso rilevante può attribuirsi alle controversie relative alla.
1 La disciplina del Codice > Il regime sanzionatorio: le sanzioni penali e le sanzioni amministrative.
Osservatorio legislativo interregionale Giurisprudenza costituzionale
Il nuovo codice antimafia
IL DECRETO LEGISLATIVO 231/01
RIFERIMENTI NORMATIVI : Il 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni è disciplinato da fonti normative comunitarie e nazionali: - Normative.
Tra proprietà intellettuale e sviluppo d’impresa BREVETTI, DESIGN E/O MARCHI? Cosa e Perché I nuovi strumenti processuali per un accertamento tecnico.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire: PROMOTORE.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:CENTRO.
Settembre Le misure antimafia adottate dal Governo D.L. 92/08 convertito in L. 125/08 Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica Rese più incisive.
LASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO. Verifica generale della totalità delle voci di entrata e di uscita Delibera consiliare entro 30 novembre Finalità
Ministero della Giustizia
Novembre Le misure antimafia adottate dal Governo D.L. 92/08 convertito in L. 125/08 Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica Rese più incisive.
Le funzioni di Polizia Giudiziaria per il personale degli U.R.T.A.T Le funzioni di Polizia Giudiziaria per il personale degli U.R.T.A.T marzo 2006.
La tassazione delle successioni e delle donazioni internazionali
Anticorruzione.
A cura dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari LA RIAPERTURA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE SOSPESO IN ATTESA DEGLI ESITI DEL PROCEDIMENTO PENALE a cura.
L’Amministrazione Finanziaria
IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire” IMPRESA E DIRITTO: “Licenze e Autorizzazioni per aprire” Licenze e Autorizzazioni per aprire:“COMMERCIO.
Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – LA NUOVA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STEFANO VILLAMENA Art. 10-bis. (Comunicazione dei motivi.
Gli oneri deducibili e le detrazioni di imposta previste dal TUIR
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
Le associazioni possono costituirsi:
La sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato Legge 28 aprile 2014 n.67. “Come e quando” Sintesi della relazione dell’avv. Leonardo.
Avv. Marina Zalin – D.lgs. 205/2010: le modifiche al sistema sanzionatorio 8 Aprile 2011.
Eu.praxis: Percorsi per la diffusione della cultura della legalita’ Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza.
Eu.praxis: Percorsi per la diffusione della cultura della legalita’ Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza.
Eu.praxis: Percorsi per la diffusione della cultura della legalita’ Programma Operativo Nazionale FESR “Sicurezza per lo Sviluppo” Obiettivo Convergenza.
AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower) (Determina.
2 La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche nell'ordinamento romeno: sistemi e organi di controllo nell'attività d'azienda Avv. Gianluca.
Alessandro Beltrami Milano, 14 luglio 2009 art. 77 ter, comma 11, DL 112/ Primo approccio “… la regione, sulla base di criteri stabiliti in sede.
FUNZIONI DI CONTROLLO E VIGILANZA DEL COLLEGIO SINDACALE.
IL REGIME SANZIONATORIO TRIBUTARIO
Amministrazione trasparente
I controlli dell'articolo 38 – lett. a
LA FASE GIURISDIZIONALE DEL PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE
Agenzie Fiscali La tutela degli ex incaricati di funzioni dirigenziali Consiglio Direttivo CONSIGLIO DIRETTIVO ~ 20÷21 novembre
IL DIRITTO PENALE TRA IDENTITÀ NAZIONALE ED EUROPEIZZAZIONE 26 novembre 2015.
La disciplina delle 11 ore di riposo giornaliero
Corso di Diritto Amministrativo dei Beni Culturali Avv. Prof. Gianmarco Carozza Terza Lezione.
1. 2 Le misure contro la criminalità organizzata sono previste nei seguenti provvedimenti: 1) il decreto legge n. 92/08 convertito in L. n. 125/08; 2)
Obiettivi, Criticità e Finalità dell’Attività Ispettiva Lido di Ostia, 11 e 12 settembre 2007 Scuola P.T. Guardia di Finanza Via delle Fiamme Gialle n.
RESPONSABILITÀ PENALE Responsabilità penale del singolo/persona fisica che commette il reato Responsabilità dell'ente da illecito amministrativo.
Istituzioni di diritto pubblico Lezione del 4 dicembre 2014
Commissione Informatica Coordinatore: Avv. Antonio Colaleo Segretario: Avv Giacomo D’Addario Posta Elettronica Certificata per gli Avvocati aspetti processuali.
Funzione giurisdizionale Applicazione in concreto di una norma giuridica astratta Principio di separazione dei poteri: «non vi è libertà quando il potere.
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
- 2 - Dott. Roberto Protani Le novità in materia di IMU CATANIA 26 novembre 2013.
I DECRETI DI DEPENALIZZAZIONE : TRA PRIVATIZZAZIONE DELLA PENA E PUBBLICIZZAZIONE DEL RISARCIMENTO Federico Belli (giudice presso il Tribunale di Asti)
Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 "Disciplina della responsabilita' amministrativa delle persone giuridiche, delle societa' e delle associazioni.
La crisi dell’impresa bancaria Il quadro di riferimento attuale.
CORSO DI REVISIONE CONTABILE D.LGS. 39/2010: approfondimenti DOTT. ALESSIO SILVESTRI.
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria Corso di Diritto dei mercati agroalimentari Docente titolare: Dott. Roberto.
RESPONSABILITA’ DEGLI AMMINISTRATORI VERSO I CREDITORI SOCIALI ED I TERZI 26 XI 2009 a cura del Dott. Gianni LANZA RIFERIMENTI NORMATIVI; RIFERIMENTI NORMATIVI;
Tecnica Professionale – Corso progredito Anno accademico 2010 – 2011 LA CESSIONE DI PARTECIPAZIONI 3 a LEZIONE Presentazione a cura del Dott. Riccardo.
1. Art. 24 (Competenza del tribunale fallimentare) Il tribunale che ha dichiarato il fallimento è competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano,
MISURE DI CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. DELEGA AL GOVERNO PER L’EMANAZIONE DI UN TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURE DI PREVENZIONE.
Istituzioni di diritto amministrativo del Modelli organizzativi e rapporti politica - amministrazione.
Transcript della presentazione:

“LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO” CORSO INTENSIVO “LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO” UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA CAMPUS X Roma, 11 maggio 2015 Luca D’Amore Avvocato Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti

LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO = aggressione ai patrimoni IMMOBILI AZIENDE BENI MOBILI REGISTRATI BENI MOBILI BENI FINANZIARI 61.610 9.300 27.644 20.341 14.991 Totale: 133.886* *fonte Ministero della Giustizia relazione al Parlamento del 30/09/2014 € 3.486.998.037,00 ** ** fonte relazione FUG al 30/06/2014 DENARO

La criminalità organizzata: un problema «nazionale» I ristoranti nel centro di Roma

La criminalità organizzata: un problema «nazionale» Le cooperative romane 1300 dipendenti

LA CONFISCA DEI PATRIMONI ILLECITI LE CONFISCHE DEI PATRIMONI ILLECITI Confisca: dal latino cum + fiscus (tesoro pubblico) da cui il concetto di acquisizione di un bene nella disponibilità, oggi dello Stato, un tempo dell'imperatore LE CONFISCHE DEI PATRIMONI ILLECITI TIPOLOGIA DI CONFISCHE ALTRE IPOTESI DI CONFISCA MISURE DI PREVENZIONE CONFISCA TRADIZIONALE Confisca di valore equivalente Confisca allargata Confisca antimafia Art. 240 c.p.: comma 1° confisca obbligatoria; comma 2° confisca facoltativa; Introdotta per evitare l’accertamento del “rapporto di pertinenzialità” Art. 12 sexies D.L. n. 306/92 - Legge 31 maggio 1965 n. 575 Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere -Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia La confisca tradizionale consente di sottrarre i profitti del reato solo se è stato accertato che il bene da confiscare sia collegato da un nesso causale con lo stesso (c.d. nesso di pertinenzialità) costituisca, cioè, il diretto frutto del reato oggetto del procedimento penale, impedendo di procedere all’applicazione della confisca nell'ipotesi in cui i beni derivanti dal reato siano stati distrutti, nascosti, o alienati ad acquirenti in buona fede. Art. 322 ter c.p. Art. 640 quater c.p. Art. 648 quater c.p. Art. 644 quater c.p. Natura: Misura di sicurezza (applicazione retroattiva ex art. 200 c.p.) Art. 2641 c.c. Altre ipotesi previste in leggi speciali (TUIF, TUI, Legislazione tributaria) Sentenza «Spinelli» Cassazione Sezioni Unite 2 febbraio 2015 (udienza 26/06/2014) «La confisca di prevenzione mantiene la propria natura di misura preventiva e “non sanzionatoria”, equiparabile alle misure di sicurezza e, dunque, rimane soggetta al regime di retroattività di cui all’art. 200 c.p.» natura: SANZIONE (Applicazione NON retroattiva) (Cass. Pen., 8 maggio 2008, n. 21566) natura: Misura di sicurezza (Applicazione retroattiva ex art. 200 c.p. )

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 31 maggio 1965 n. 575 e s.m.i. Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere Decreto legge 8 giugno 1992, n. 306 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356 Modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 Istituzione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia Legge 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 febbraio 2014 relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell'Unione europea

La legislazione in materia di misure di prevenzione: evoluzione storica Applicazione delle misure di prevenzione personali previste dalla legge n. 1423/1956 (obbligo di residenza, sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, obbligo di soggiorno) anche ai c.d. “pericolosi qualificati” ossia agli indiziati di appartenere ad associazioni mafiose. Introduzione nel codice penale dell’art. 416 rubricato “associazione per delinquere” legge Rognoni - La Torre (legge 646/1982) l’art. 416 bis cod. pen. «associazione a delinquere di stampo mafioso» misure di prevenzione patrimoniali (sequestro e confisca) Con la legge Rognoni-La Torre aumenta in modo esponenziale il numero dei beni sequestrati e poi confiscati nomina di un amministratore con il compito di provvedere alla conservazione e all’amministrazione dei beni decreto legge n. 230/1989, convertito con mod. dalla legge n. 282/1989 Legge 109/96 Riutilizzo sociale dei beni confiscati

convertito con mod. dalla legge n. 125/2008 La legislazione in materia di misure di prevenzione: evoluzione storica decreto legge n. 92/2008 convertito con mod. dalla legge n. 125/2008 Applicazione disgiunta delle misure di prevenzione personali e patrimoniali Applicazione delle misure patrimoniali anche in caso di morte del proposto Le misure patrimoniali possono essere richieste e applicate indipendentemente dalla pericolosità sociale del proposto Legge 94/2009 Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 Istituzione dell'ANBSC D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia ricognizione delle norme antimafia di natura penale, processuale e amministrativa, nonché la loro armonizzazione ed il loro coordinamento con la disciplina istitutiva dell’Agenzia nazionale; recepimento di alcuni dei principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità e di merito;

MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE D.Lgs. n. 159/2011 (confisca antimafia) Prevenire la commissione di reati da parte dei soggetti indiziati di appartenere ad una associazione mafiosa o similare o di altri delitti tassativamente indicati nell’art. 16 del codice antimafia FINALITA’ SI PRESCINDE DALL’ACCERTAMENTO DELLA PENALE RESPONSABILITA’ PRESUPPOSTI (art. 20 Cod. Ant.) Disponibilità del bene (diretta o indiretta) da parte del proposto; Presunta provenienza illecita del bene (o perché di valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o all'attività economica svolta ovvero perché costituisce il frutto di attività illecite o ne costituisce il reimpiego)

CONFISCA EX ART. 12 SEXIES D.L. 306/92 (confisca allargata) NATURA misura di sicurezza atipica con funzione anche dissuasiva, parallela all’affine misura di prevenzione antimafia ex lege 575/65 (Cassazione, Sez. Un., 17 dicembre 2003, n. 920, Montella) PRESUPPOSTI Per il sequestro occorre che all’indagato sia contestato un fatto di reato previsto nell’art. 12 sexies Per la confisca occorre la condanna per uno dei reati menzionati nell’art. 12 sexies Disponibilità diretta o indiretta del bene Sproporzione del valore dei beni rispetto al reddito o alle attività economiche del soggetto e la mancata lecita provenienza dei beni stessi

SEQUESTRO E CONFISCA DEI BENI (art. 110 D.Lgs 159/2011) I beni possono essere sequestrati e successivamente confiscati nell'ambito di due distinti procedimenti: Procedimenti di prevenzione ex lege 575/1965 e s.m.i. (oggi codice antimafia) Procedimenti penali finalizzati alla confisca ex art.12 sexies DL 306/92 Tribunale Penale Sezione Specializzata Misure di Prevenzione Tribunale Penale

SCHEMA PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO/DESTINAZIONE FASE GIUDIZIARIA FASE AMMINISTRATIVA Sottofase 1 Confisca 1°grado MP/post UP Sottofase 2 Criminalità organizzata Confisca definitiva Collettività Autorità giudiziaria Amministrazione dei beni (ANBSC) Gestione dell’ANBSC Sequestro MP/ sequestro penale sino a UP Amministratore giudiziario Coadiutore Coadiutore Assegnazione provvisoria dei beni Assegnazione provvisoria dei beni Destinazione dei beni confiscati MONITORAGGIO E ACQUISIZIONE DI DATI

LA DESTINAZIONE DEI BENI CONFISCATI: FINALITA’ DELLA LEGISLAZIONE ANTIMAFIA: Con la destinazione del bene agli aventi diritto si raggiunge il fine ultimo della legislazione antimafia che è quello di restituire i patrimoni illeciti a coloro che hanno subito il fenomeno criminale (Enti territoriali e Stato).

La competenza dell'Agenzia del demanio fino alla legge 15 luglio 2009, n. 94 Fino alla legge 15 luglio 2009, n. 94, entrata in vigore l’8 agosto 2009, la gestione e la destinazione dei beni confiscati erano affidate all'Agenzia del Demanio Criminalità organizzata Agenzia del Demanio Sequestro/ Confisca Presa in carico del bene Richiesta pareri Prefetture ed Enti pubblici e territoriali Destinazione e assegnazione a Ente interessato Consegna del bene all’Ente assegnatario Patrimonio dello Stato Gestione eventuali criticità Collettività

Le Prefetture – dalla legge 15 luglio 2009, n Le Prefetture – dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 alla legge 31 marzo 2010, n. 50 Con l'entrata in vigore della legge 15 luglio 2009, n. 94 la destinazione dei beni confiscati è stata affidata alle Prefetture, la gestione è rimasta all'Agenzia del Demanio Criminalità organizzata Agenzia del Demanio Sequestro/ Confisca Presa in carico del bene PREFETTURE Richiesta pareri Prefetture ed Enti pubblici e territoriali Destinazione e assegnazione a Ente interessato Consegna del bene all’Ente assegnatario Patrimonio dello Stato Gestione eventuali criticità Collettività

Decreto legge 4 febbraio 2010, n Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 FASE GIUDIZIARIA FASE AMMINISTRATIVA Sottofase 1 Confisca 1°grado MP/post UP Sottofase 2 Criminalità organizzata Confisca definitiva Collettività Autorità giudiziaria Amministrazione dei beni (ANBSC) Gestione dell’ANBSC Sequestro MP/ sequestro penale sino a UP Amministratore giudiziario Coadiutore Coadiutore Assegnazione provvisoria dei beni Assegnazione provvisoria dei beni Destinazione dei beni confiscati MONITORAGGIO E ACQUISIZIONE DI DATI

Articolazione territoriale dell'ANBSC Sede Nazionale Reggio Calabria Roma Sede Territoriale Palermo Milano Napoli Nuclei di supporto presso le Prefetture

LA DESTINAZIONE DEI BENI Restituire i patrimoni illeciti a coloro che hanno subito il fenomeno criminale (Enti territoriali e Stato). Tale finalità può essere conseguita: Nella fase giudiziaria tramite la c.d. assegnazione provvisoria; Nella fase amministrativa, con la destinazione del bene sulla base di un formale provvedimento di destinazione;

FASE GIUDIZIARIA: ASSEGNAZIONE PROVVISORIA – I PROTOCOLLI DI INTESA L'assegnazione provvisoria consente di anticipare gli effetti della destinazione del bene, favorendo l'immediata disponibilità del bene da parte degli aventi diritto. Protocollo di intesa del 10 marzo 2014 tra:

«Scarface» FASE GIUDIZIARIA: ASSEGNAZIONE PROVVISORIA BENEFICI DELL'ASSEGNAZIONE PROVVISORIA: (vandalizzazione - case study) «Scarface» Durante la fase giudiziaria Subito dopo la confisca definitiva

FASE GIUDIZIARIA: ASSEGNAZIONE PROVVISORIA BENEFICI DELL'ASSEGNAZIONE PROVVISORIA: (vandalizzazione - case study) Durante la fase giudiziaria Subito dopo la confisca definitiva

Assegnazione provvisoria: case study 1

Assegnazione provvisoria: case study 2

FASE AMMINISTRATIVA – CONFISCA DEFINITIVA – LA DESTINAZIONE DEI BENI PROFILATURA TECNICO-GIURIDICA DEL BENE Beni NON immediatamente destinabili Risoluzione criticità ANBSC «documento di sintesi» Beni destinabili Avvio istruttoria per la destinazione Proposta di destinazione al Consiglio direttivo ed eventuale delibera dello stesso Decreto di destinazione Consegna Monitoraggio

Beni Immobili in gestione dell’ANBSC¹: Criticità: Beni Immobili in gestione dell’ANBSC¹: Beni in gestione 3.995 Beni con criticità Beni senza criticità 2649 1.346 ¹fonte ANBSC al 7 gennaio 2013

Gravami ipotecari: case study Roma Lazio 26

Occupazione abusiva: case study

Beni confiscati in via definivita Le procedure di destinazione

BENI IMMOBILI: POSSIBILI DESTINAZIONI art. 56, comma 2 D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 (Beni immobili per scopi turistici) DESTINAZIONI PREVISTE DAL TESTO UNICO ANTIMAFIA (art. 48 e 112 T.U.A.) MANTENIMENTO al patrimonio dello Stato TRASFERIMENTO al patrimonio degli enti territoriali DISTRUZIONE O DEMOLIZIONE art. 112, comma 2 CONCESSIONE art. 48 comma 3 lett. A art. 48 comma 3 lett. B Gestione diretta o indiretta art. 48, comma 3 lett. C-D VENDITA Finalità: Giustizia; Ordine pubblico; Protezione civile; Usi governativi; Usi pubblici connessi ad attività istituzionali Finalità economiche dell’ANBSC Extrema ratio; Limite valore base asta (80%); Platea di soggetti limitata; Accertamenti antimafia su acquirente; Divieto di alienazione per successivi 5 anni Limitazioni ex art. 48 , comma 5

BENI AZIENDALI: POSSIBILI DESTINAZIONI LICITAZIONE PRIVATA Individuazione provvisoria acquirente o affittuario scelta del cessionario o affittuario VENDITA TRATTATIVA PRIVATA BENI AZIENDALI A titolo ONEROSO a società e imprese pubbliche o private Accertamenti antimafia AFFITTO OUT A titolo GRATUITO Stipula atto Alla cooperativa di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata Accertamenti antimafia LIQUIDAZIONE

ALTRE TIPOLOGIE DI BENI: POSSIBILI DESTINAZIONI SOMME DI DENARO VERSAMENTO FUG Licitazione privata Trattativa privata Accertamento antimafia VENDITA BENI MOBILI ANCHE REGISTRATI ROTTAMAZIONE/DISTRUZIONE Radiazione Registro Pubblico Stipula atto Assegnazione FF.OO. CESSIONE GRATUITA TITOLI E PARTECIPAZIONI SOCIETARIE Licitazione privata Trattativa privata valutazione VENDITA prelazione

FASE POST-DESTINAZIONE: Il monitoraggio L‘ANBSC provvede a monitorare l’uso effettivo del bene in conformità con il decreto di destinazione, anche avvalendosi dei Nuclei di supporto prefettizi. L’ANBSC può disporre la revoca del decreto di destinazione nei seguenti casi: mancata destinazione del bene entro un anno; b) mancato o difforme utilizzo del bene rispetto alle finalità indicate; c) negli altri casi stabiliti dalla legge (art. 112, comma 4, lett. h), ad esempio quando si accerta che il bene, per interposta persona, è rientrato nella disponibilità del proposto.

Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: villa Roma Lazio 33

Case study: villa «le gloriette» Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: villa «le gloriette»

Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: tenuta agricola Arena

Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: aziende Sicilia Trapani 36

Obrigado! avv.damore@gmail.com