L’ISLAM Con il termine ISLAM si intende «sottomissione a Dio». L’islam si è diffuso rapidamente con le conquiste militari.

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Transcript della presentazione:

L’ISLAM Con il termine ISLAM si intende «sottomissione a Dio». L’islam si è diffuso rapidamente con le conquiste militari.

ARABIA PREISLAMICA Nel settimo secolo, la penisola arabica era una distesa difficile per la sopravvivenza dell’ uomo. Era praticata l’agricoltura infatti si coltivavano agrumi, cereali e datteri. Il deserto era abitato dai Beduini, popolazioni di origine semitica. Erano organizzati in tribù guidate da sceicchi. L’animale principale era il dromedario da cui si poteva ricavare latte, carne e lana. Era anche fondamentale per il trasporto. I beduini erano nomadi e politeisti.

LA MECCA La Mecca era il centro più importante nella quale era conservata la pietra nera, ritenuta sacra dagli Arabi. Sorgeva al centro di sette colli ed era dominata dalla tribù.

MAOMETTO Maometto nacque alla Mecca nel 570 circa. Rimase presto orfano dei genitori e venne cresciuto dai parenti più prossimi, la sua famiglia si occupava di trasporto carovaniero e ben presto Maometto dovette guadagnarsi da vivere impegnandosi in questa professione. Durante i viaggi con le carovane conobbe l’ebraismo e il cristianesimo. Quando aveva 25 anni, andò a lavorare per una giovane e ricca vedova, Khadingia che divenne sua prima sposa e da cui ebbe numerosi figli. Ormai ricco, Maometto poteva considerarsi soddisfatto, ma venne travolto da una inquietudine religiosa che spesso lo indusse a ritirarsi frequentemente in preghiera nelle grotte fuori dalla Mecca. In una di queste grotte avvenne l’episodio decisivo della sua vita, mentre pregava, gli apparve l’arcangelo Gabriele che gli rivelò i principi fondamentali di una nuova fede.

IL CORANO Il Corano, è il testo sacro della religione Islamica ed è scritto in arabo. Questo rappresenta il messaggio rivelato 14 secoli fa da Dio a Maometto attraverso l’arcangelo Gabriele, ossia alla totale sottomissione alla volontà di Allah.

I CINQUE PILASTRI   1^ pilastro: Accettazione del Dio Allah: nel Corano è presente una formula che dice che non esiste alcun Dio al di fuori di Allah e che Maometto è il suo profeta. 2^ pilastro: preghiera quotidiana: ogni giorno bisogna recarsi alla Mecca e pregare: al mattino; a mezzogiorno; a metà pomeriggio; al tramonto; un’ ora e mezza dopo il tramonto. 3^ pilastro: elemosina legale: è un prelievo sui beni superficiali. 4^ pilastro: digiuno ogni giorno del mese di Ramadan: nel Corano è presente una legge che dice che durante l’ orario diurno del mese di Ramadan, per i suoi 29-30 giorni, la gente non deve mangiare, bere o fumare. 5^ pilastro: pellegrinaggio alla Mecca e dintorni: ogni Musulmano almeno una volta nella vita deve eseguire il pellegrinaggio alla Mecca, cosa molto difficile essendo una “prova fisica” molto ardua.

1^ PILASTRO

2^ PILASTRO

3^ PILASTRO

4^ pilastro

5^ PILASTRO

L’ egira significa letteralmente «emigrazione» cioè il trasferimento dei Musulmani e del loro capo Maometto dalla Mecca alla volta di Yathrib nel 622. L’Egira indica l’anno 0 per i Musulmani.

LA MOSCHEA Quando Maometto arrivò a Medina cacciato dai suoi cittadini meccani, fece subito costruire la Moschea che divenne il centro sociale, politico e religioso. La Moschea era il luogo della prostrazione. Gli elementi architettonici della Moschea sono: la cupola, Il mirhab e Il minareto.

LA CUPOLA La Cupola nasce per ragioni simboliche e pratiche: simboliche perché data la sua forma e la sua posizione, rivolta verso l’alto, indica l’unità divina e la tendenza a Dio; pratiche, per la scarsa presenza di legname in queste zone che impediva la realizzazione di intelaiature interne.

IL MIRHAB Il Mirhab è una nicchia inserita nel muro orientato verso la Mecca; generalmente di piccole dimensione. E’ da qui che colui che guida, conduce la preghiera.

IL MINARETO Il Minareto è una torre lucente presente in quasi tutte le moschee. Serve a far arrivare il più lontano possibile il segnale che scandisce la giornata liturgica.

L’ islam dopo maometto Dopo Maometto il potere era gestito da 4 califfi elettivi che governarono dal 632 al 661. Sotto la loro guida l’islam si allargò in modo smisurato; furono sottomessi gruppi di Beduini, l’impero persiano e parte dell’impero bizantino. Già dal 644, cominciarono degli scontri interni che portarono alla divisione tra Sunniti e Sciiti. Dopo il 661, sino al 750, governò la dinastia degli Omayyadi che spostarono la capitale da Medina a Damasco. Dopo il 750, sino al 1258, governò la dinastia degli Abbassidi, che spostarono la capitale da Damasco a Baghdad; questi non avevano l’ obbiettivo di conquistare, ma di riunificare l’impero. La loro conquista più importante, fu la Sicilia nell’ 878.

I QUATTRO REGNI DELL’ARABIA Secondo la divisione operata dallo storico Strabone contava quattro regni: Ma’in, Saba, Quataban e Hadramawt; Erano collocati nell’Arabia meridionale. Questi regni si affacciavano lungo la linea del deserto e degradavano verso l’interno.

LE DONNE ISLAMICHE La storia delle donne islamiche è definita nei testi islamici. Le donne secondo il Corano sono uguali agli uomini di fronte a Dio, invece, la Sharia include differenze tra donne e uomini. Le donne sono velate con un semplice fazzoletto in testa o completamente coperte dalla testa ai piedi. E’ il velo islamico. Ma si tratta di un’imposizione della legge degli uomini o di una scelta religiosa? Il velo, per molte donne mussulmane è un simbolo che rappresenta la loro appartenenza alla fede islamica, negli ultimi anni, è diventato il pomo della discordia, un simbolo di identità contestato o difeso sia nei rapporti con l’Occidente, sia all’interno del mondo islamico.

I SUNNITI I Sunniti sono la maggioranza e sono chiamati così perché, oltre al Corano, si ispirano anche alla Sunna. Secondo i Sunniti qualunque Musulmano rispettoso della fede islamica può diventare la guida spirituale.

GLI SCIITI Alla morte del profeta Maometto, nel 632, un gruppo di Musulmani si radunò ritenendo che il Califfato spettasse di diritto. Gli Sciiti, dunque, indicavano i seguaci del partito di Ali, cugino e genero di Maometto.

La sunna Sunna è un termine che significa letteralmente “abitudine” ed è uno dei testi sacri dell’Islam. La Sunna è la raccolta dei comportamenti che il profeta Maometto ha assunto in differenti occasioni e sono diventati esempi da seguire dalla comunità dei Musulmani.

LA SHARI’AH Shari’ah è un termine arabo che significa “legge”. In realtà essa può avere due significati: uno è la legge di Dio, sconosciuta agli uomini, l’altra è la scienza giurisprudenziale islamica.

IL TERRORISMO Con il termine “terrorismo” si intendono tutte le azioni compiute nell’ambito di lotte armate, ma non solo, lotte che spargono il terrore fra tutte le popolazioni civili.

IL TERRORISMO ISLAMICO Non è facile darne una definizione esaustiva perché assume aspetti e caratteri molto diversi. Diciamo che il carattere che lo distingue è il suicidio religioso. Il combattente islamico porta la strage nell’ambito dei “nemici” facendosi saltare con l’esplosivo secondo un rituale abbastanza preciso per raggiungere immediatamente il paradiso. In occidente esso viene definito “Kamikaze” ma egli si considera uno “Shaid”, termine coranico che significa “martire”.

AL QAEDA Bin Laden, capo di Al Qaeda, è riuscito in Afganistan a organizzare campi di addestramento militare. Al Qaeda ha approvato l’attacco dell’11 Settembre, probabilmente ne aveva notizie ma difficilmente può essere stata l’effettiva organizzatrice. Tuttavia Al Qaeda, nel bene e nel male rappresenta, quello che in questa sede noi identifichiamo e denominiamo propriamente come terrorismo del fondamentalismo islamico e che dagli Occidentali viene percepito come minaccia globale, come pericolo incombente dal quale difendersi.

TORRI GEMELLE Gli attentati dell’11 Settembre 2001 sono stati una serie di 4 attacchi suicidi che causarono la morte di tante persone. Il mattino del 11 Settembre 2001, un martedì, 19 terroristi presero il comando di 4 aerei in viaggio verso la California, decollati dal Logan di Boston compreso New York. Essi condussero 2 aeroplani a schiantarsi contro le torri del Nord e un altro gruppo si schiantò contro il Pentagono.

LE RADICI STORICHE Ma il Fondamentalismo fa una diagnosi opposta: la decadenza Araba e Musulmana è dovuta all’abbandono della tradizione coranica. Solo il ritorno all’integrale applicazione della legge coranica (sharia) può far rinascere l’Islam, la gloriosa civiltà islamica e far rivivere i tempi mitici del califfato e degli Abbassidi. Noi Occidentali crediamo che le persone come Bin Laden sono la causa della arretratezza del mondo islamico, i fondamentalisti al contrario possono far rinascere l’antica e gloriosa civiltà: non c’è possibilità di dialogo fra queste due posizioni.

…il lessico IL FONDAMENTALISMO Il Fondamentalismo è una rigidità religiosa e una severità politica di alcuni gruppi islamici che si oppongono a qualsiasi interpretazione della legge coranica.

COS’E’ L’ISIS? L’Isis è un gruppo di terroristi che porta avanti l’idea della guerra santa per una fondazione di uno stato islamico di Iraq e Siria. Questo tipo di terrorismo si è sviluppato solo di recente, ottenendo una vera e propria esplosione. L’Isis preoccupa molto la comunità internazionale perché, al di là degli atti sanguinari, vanta un patrimonio ottenuto grazie a petrolio, razzia e donazioni che hanno reso in poco tempo l’Isis il gruppo terroristico più ricco in assoluto. C’è chi sostiene che l’obbiettivo principale dell’Isis sia quello di costituire uno stato.

CHARLIE HEBDO Charlie Hebdo è un giornale settimanale ironico Francese dallo spirito acido a maleducato. L’azione di critica è rivolta particolarmente alla difesa delle libertà individuali, civili e collettivi, com’è difeso il diritto alla libertà di espressione. Non è infatti raro che i differenti redatori si siano trovati in disaccordo su temi più o meno importanti.

ATTENTATO DEL 2 NOVEMBRE 2011 Nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2011 la sede del giornale venne distrutta a seguito del lancio di diverse bombe Molotov, appena prima dell'uscita del numero del 2 novembre dedicato alla vittoria del partito fondamentalista islamico nelle elezioni in Tunisia. Sulla copertina del numero in questione sono apparsi una vignetta satirica con Maometto che dice "100 frustate se non muori dalle risate" e il titolo "Charia Hebdo", gioco di parole tra Sharia e il nome del giornale. Anche il sito internet della rivista è stato bersaglio di un attacco informatico.

GLI UFFICI DI CHARLIE HEBDO DOPO L’ATTENTATO DEL 2 NOVEMBRE 2011

ATTENTATO DEL 7 GENNAIO 2015 Il 7 Gennaio 2015, attorno alle ore 11,30, un comando di 2 uomini armati con fucili di assalto ha attaccato la sede del giornale durante la riunione settimanale. Ci furono 12 morti, tra i quali il direttore, detto Charb, e 5 collaboratori con tanti feriti. Si tratta del più grave attentato terroristico in Francia dal 1961.

TESTO ANTOLOGICO ‘’ Bin Laden è il nostro eroe. Purtroppo è morto, ma prima o poi tutti muoiono, ma la lotta continua anche senza di lui. Noi non vogliamo la democrazia, vogliamo la Sharia(legge islamica). La democrazia è male. Solo Dio può decidere qual è la giusta strada da seguire. L’islam dice di non uccidere donne e bambini, ma a volte ci sono dei danni, siamo in guerra, anche una bomba che cade da un aereo uccide persone innocenti. L’Islam non è una religione è una ideologia, dove è permesso reagire. Una violenza a fin di bene, un mondo migliore. Gli Occidentali non vogliono morire, mentre noi grazie alla fede non abbiamo paura. Porteremo la Sharia ovunque anche a Roma, non necessariamente col sangue basta sottomettersi a Dio. Poi vi accorgerete che sarà una liberazione.

ATTACCO IN TUNISIA Diciassette turisti e due tunisini morti, una quarantina feriti. E' questo il bilancio, "definitivo" - assicura il premier tunisino Habib Essid - del sanguinoso attacco al museo del Bardo di Tunisi per mano di una cellula jihadista, molto probabilmente collegata all'Isis. Fra le vittime, anche quattro turisti italiani (più di una decina invece sono rimasti feriti in modo più o meno grave). Tra le vittime ci sarebbero almeno tre giapponesi, due francesi, due colombiani, due polacchi, un australiano e uno spagnolo. Cinque uomini armati travestiti da militari hanno assaltato il celebre museo, nel cuore di Tunisi, accanto al Parlamento, che forse era il loro obiettivo originario, dal quale sarebbero stati respinti.

Power Point svolto da: Leggieri Annachiara Pagliarulo Sofia Mileti Sara Fanigliulo Donato Per conto della Professoressa Rubino Teresa