Quando non richiedere la PET-TC

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Quando non richiedere la PET-TC casi di scuola Alessandra Alessi S.C. Medicina Nucleare Fondazione Istituto Nazionale Tumori Milano

>90% dell’imaging PET si basa sul FDG Glucose Metabolism [18F]fluoro-2-deoxy-D-glucose (FDG) >90% dell’imaging PET si basa sul FDG

Appropriatezza diagnostica (della FDG PET/TC) In ambito diagnostico, il termine appropriatezza è la misura di quanto una prestazione sia adeguata rispetto alle esigenze del paziente, in termini efficacia, sicurezza ed efficienza, ed al contesto socio-sanitario. L'appropriatezza prescrittiva delle prestazione si verifica quando esse sono prescritte per patologie per le quali esistono indicazioni cliniche, validate e riconosciute dalla comunità scientifica.

Livelli di valutazione di una procedura diagnostica Analisi delle prestazioni tecniche Capacità di produrre immagini di elevata qualità in un intervallo di tempo ragionevole Analisi delle prestazioni diagnostiche Capacità di identificare correttamente la malattia Analisi dell’impatto diagnostico Ruolo della procedura nel work-up diagnostico abituale (integrazione e/o sostituzione di altre metodiche) Analisi dell’impatto terapeutico Variazione della strategia terapeutica indotta dal risultato diagnostico Analisi dell’impatto sulla salute (E’ l’aspetto più difficile da valutare, specie in oncologia dove il progresso diagnostico supera sovente quello terapeutico)

1998 - The first PET/CT prototype design Stand-alone PET Hybrid PET/CT 1998 - The first PET/CT prototype design (University of Pittsburgh) Hybrid PET/MRI

1995 2005

Strumenti Ricerca clinica/Pubblicazioni scientifiche Linee guida internazionali/nazionali Reti Oncologiche Percorsi Diagnostici- Terapeutici Assistenziali Piani di Assistenziali Individualizzati Team Multidisciplinari

QUANDO NON RICHIEDERE LA PET-CT Fattori clinici limitanti Conoscenza stato di malattia senza nessun impatto clinico Performance diagnostica non migliore rispetto alle diagnostica convenzionale Fattori tecnici limitanti Dimensione delle lesioni Avidità per l’FDG Comorbidità del paziente (diabete, flogosi)

Fattori tecnici critici del FDG PET-CT possible false negative PET when nodules < 6-8 mm

Modesta o assente avidità per l’FDG nei tumori a lenta crescita

Critical issues of FDG Blood glucose level 1 tea-spoon of sugar = 5 million of standard doses of FDG plasma tissue

Non Fasted Fasted

Falsi positivi nei processi infiammatori Le sarcoidosi in fase attiva e le cellule neoplastiche captano il FDG in maniera analoga: non è possibile una diagnosi differenziale con malattie LH o LNH.

Esiti post-attinici

Raccomandazioni per l’uso appropriato della 18F-FDG PET-CT in oncologia La Direzione Generale Salute della Regione Lombardia ha approvato, con decreto n. 5323 del 19.06.2014, un documento tecnico, esito del lavoro di un gruppo di professionisti clinici altamente qualificati.   Il documento va inteso come una guida rivolta ai medici che si occupano di clinica e di diagnostica in oncologia ed a quanti si occupano di gestione delle risorse in questo settore, al fine di ottimizzare le strategie diagnostiche e terapeutiche.   Le raccomandazioni riportate nel documento sono state formulate per promuovere l’uso appropriato della PET con FDG, una metodica diagnostica ampiamente disponibile in Lombardia.   Naturalmente, tali raccomandazioni non vanno applicate rigidamente a tutti i pazienti in tutti i contesti clinici, ma devono piuttosto essere valutate e condivise dai medici referenti quando non necessitano di discussione in un più ampio contesto multidisciplinare.

Ovaio masse annessiali dndd falsi negativi (Ca mucinosi, Ca a cellule chiare, Ca bordeline, adenoCa a basso grado) falsi positivi (fibroma, endometrioma, teratoma).

Valutazione linfonodi ascellari Mammella Valutazione linfonodi ascellari

Caratterizzazione metabolica tumore gastrico Limiti Istotipo oncologico valutazione estensione loco-regionale valutazione linfonodi loco-regionali

Conclusioni La PET-CT è oggi ampiamente utilizzata nella maggioranza delle neoplasie, con alcune eccezioni. È nostro dovere favorire il processo di continuo aggiornamento professionale per una migliore utilizzo di tale metodica.

Alessandra.alessi@istitutotumori.mi.it