PEDIATRI ASL CUNEO 1 EQUIPE ALPE

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Care manager Lunari Francesca
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PEDIATRI ASL CUNEO 1 EQUIPE ALPE FARMACI E SCUOLA PEDIATRI ASL CUNEO 1 EQUIPE ALPE

PROTOCOLLO D’ INTESA TRA REGIONE PIEMONTE E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL PIEMONTE del MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA SINERGIE ISTITUZIONALI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI AFFETTI DA PATOLOGIE CRONICHE CHE COMPORTANO BISOGNI SPECIALI DI SALUTE IN ORARIO SCOLASTICO/FORMATIVO DELIBERA GIUNTA REGIONALE 21 Maggio 2014, n.50-7641

ART. 2 DEFINIZIONI 2.1 Bisogni speciali di salute ed interventi specifici Gli alunni/studenti delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le agenzie formative accreditate presso la Regione Piemonte, con patologie croniche o assimilabili che non precludono la frequenza scolastica, possono presentare bisogni speciali tali da richiedere interventi specifici a tutela della loro salute e della loro sicurezza in orario scolastico, quali ad esempio la somministrazione dei farmaci (es. insulina, adrenalina, ecc.) o altre pratiche nel rispetto delle condizioni di cui all’art. 4.

ART. 2 DEFINIZIONI 2.2 Orario scolastico Per orario scolastico s’intende la frequenza scolastica complessiva, comprendente l’orario di lezione come stabilito dagli ordinamenti scolastici e tutte le attività opzionali/aggiuntive o di ampliamento dell’offerta formativa organizzate dalla scuola o dall’agenzia formativa, che si svolgono sia all’interno che all’esterno degli edifici scolastici (es. gite scolastiche).

ART. 3 SOGGETTI CHE POSSONO EFFETTUARE GLI INTERVENTI SPECIFICI Gli interventi possono essere effettuati da: a) i genitori, b) l’alunno stesso (se minore, autorizzato dai genitori), c) personale dei servizi sanitari (su richiesta d’intervento), d) persone che agiscono su delega formale dei genitori stessi, quali: familiari o persone esterne identificate dalla famiglia, - personale delle istituzioni scolastiche e delle agenzie formative (in via residuale e nel rispetto delle condizioni di cui all’art. 4) che - abbia espresso per iscritto la propria disponibilità, - sia stato informato/formato/addestrato sul singolo caso specifico.

ART. 4 CONDIZIONI GENERALI PER EFFETTUAZIONI DEGLI INTERVENTI SPECIFICI 4.2 Qualora gli interventi siano effettuati dal personale scolastico o delle agenzie formative e non da personale sanitario, occorre siano rispettati i seguenti principi procedurali: gli interventi “non devono richiedere il possesso di abilitazioni specialistiche di tipo sanitario” (rif. Linee guida ministeriali 25.11.2005);

ART. 8 PROCEDURA 8.1 I genitori o i tutori di alunni affetti da patologie croniche o assimilabili, qualora non siano in grado di provvedere direttamente o attraverso propri delegati, presentano la richiesta al dirigente scolastico/direttore dell’agenzia formativa (Allegato 1 e 1 bis), accompagnata da dichiarazione medica (medico del SSR) attestante la patologia del figlio/a o del tutelato/a e la terapia farmacologia e/o l’intervento specifico da eseguirsi durante l’orario scolastico/formativo. Tale richiesta dovrà essere conforme all’Allegato 3 ed integrata, qualora necessario, con la dichiarazione medica di cui all’art.5.2.2 h, ovvero Allegato 3 bis.

ART. 8 PROCEDURA 8.2 Il dirigente scolastico/direttore dell’agenzia formativa verifica la disponibilità del personale (preferenzialmente quello addetto al primo soccorso) a praticare, previa opportuna formazione/addestramento, la somministrazione di farmaci preventivamente consegnati dai genitori e custoditi a scuola e/o l’intervento specifico richiesto dalla famiglia sul singolo caso. In questa fase il dirigente scolastico/direttore dell’agenzia formativa valuta l’opportunità di richiedere l’informazione preliminare di cui all’art. 7 per il personale docente/ATA della scuola/classe ove è inserito l’alunno. In caso di disponibilità del personale si passa al punto 8.4.

FARMACI E SCUOLA come comportarsi in caso di: ASMA BRONCHIALE EPILESSIA ANAFILASSI

ASMA BRONCHIALE L' asma è una malattia infiammatoria delle vie aeree conseguente a due fattori concomitanti: spasmo della muscolatura che circonda i bronchi infiammazione della mucosa che li riveste all'interno Questi due fattori provocano il restringimento del bronco , impedendoil passaggio dell'aria e generando la crisi di asma

SINTOMI Mancanza o difficoltà di respiro , con tosse fastidiosa Respiro sibilante e affannoso Senso di costrizione al torace Sensazione di mancanza di aria (fame d'aria) Incapacità di parlare Tachicardia

TERAPIA CRISI DI ASMA Mantenere la calma Tenere il bimbo seduto in posizione eretta o meglio ancora con il busto leggermente inclinato in avanti ed i gomiti appoggiati su di un piano rigido (NO posizione sdraiata) rassicurarlo invitarlo a respirare lentamente e profondamente

FARMACO E DISTANZIATORE

MODELLI DI DISTANZIATORI

VIDEO: UTILIZZO DEL DISTANZIATORE NEI BAMBINI 3-5 ANNI

COSA SUCCEDE SE NON SI SOMMINISTRA LA TERAPIA Peggioramento della difficoltà respiratoria , con rfespiro accelerato ed affannato Difficoltà a parlare Colorazione grigia o bluastra delle unghie e delle labbra (cianosi ) Agitazione intensa Iperdistensione delle narici durante il repiro Muscoli del collo e delle coste rientranti Difficoltà a camminare

GESTIONE DELLE CRISI EPILETTICHE E DELLE CONVULSIONI FEBBRILI EPILESSIA GESTIONE DELLE CRISI EPILETTICHE E DELLE CONVULSIONI FEBBRILI

INDAGINE DOXA SU EPILESSIA A SCUOLA CAMPIONE : 600 INSEGNANTI CONOSCENZA DEL FENOMENO: 99,7% 60% non saprebbe come intervenire 58% applicherebbe comportamenti errati 70% non interverrebbe e chiamerebbe il 118

Le Crisi Epilettiche Le crisi epilettiche convulsive si caratterizzano per la presenza di scosse muscolari che interessano uno o più distretti corporei, con o senza perdita di coscienza, rigidità, di durata variabile: da pochi minuti a tempi più lunghi (stato di male epilettico). Può seguire un periodo post-critico caratterizzato da alterazioni della coscienza. Durante una crisi convulsiva si può verificare caduta a terra con possibile trauma e, talvolta, rilascio degli sfinteri con perdita di urine e/o feci

Le Crisi Epilettiche Esistono crisi dette non convulsive nelle quali i fenomeni motori sono assenti o minimi; in questi casi prevale l’alterazione dello stato di coscienza e nel bambino si tratta in genere di episodi di breve durate (assenze). Non necessitano di intervento farmacologico in urgenza.

Cosa fare??? Creare un ambiente sicuro allontando eventuali oggetti che possano fare male al bambino; allontanare i compagni al fine di ottenere un ambiente tranquillo Distendere il ragazzo sul fianco o supino (posizione di sicurezza); mettere qualcosa di morbido sotto la testa Far contattare i genitori Guardare l’orologio per conoscere e riferire la durata della crisi Stare vicino al bambino e tranquilizzarlo Somministrare la terapia se la crisi ha una durata superiore a 4 min.

Posizione laterale di sicurezza Ponendosi a lato del soggetto, il soccorritore flette il ginocchio opposto e stende al suo fianco il braccio Si parte dal soggetto in posizione supina e si controlla che non abbia in bocca oggetti estranei che potrebbero bloccare la respirazione Si pone l'altro braccio tra la testa e la spalla del braccio disteso del soggetto Si afferra infine la spalla opposta dell'infortunato, tirandolo in direzione del soccorritore.   http://www.sgrafamasegni.it/primosoccorso.php?p=include/primosoccorso/posizione-laterale-di-sicurezza

Cosa NON fare!!! inserire fazzoletti in bocca tentare di far rialzare il bambino appena terminata la crisi dare da bere al bambino a crisi terminata avviare la rianimazione cardiopolmonare durante una crisi convulsiva somministrare farmaci antiepilettici a crisi già terminata

Il farmaco: Diazepam soluzione rettale (5mg sino a tre anni, 10 mg oltre i 3 anni) [Micropam®] Inserire il beccuccio nell’ano, sino a metà lunghezza del beccuccio, svuotare il contenuto, ritirare il beccucio mantenendo premuta l’ampolla del farmaco per evitarne l’aspirazione nel contenitore, stringere i glutei per alcuni secondi.

http://www. familiaysalud http://www.familiaysalud.es/medicinas/normas-de-uso-de/uso-del-stesolid-diazepam-rectal

ANAFILASSI

ANAFILASSI Grave reazione allergica a rapida comparsa che può causare la morte. Nelle forme più gravi si parla di “ shock anafilattico” Compare quando la persona allergica viene a contatto con una sostanza a cui è sensibile. Deve essere considerata una EMERGENZA MEDICA

Cause di anafilassi

CAUSE Alimenti Farmaci Punture di insetti (api, vespe,calabroni...) Attività fisica,variazioni di temperatura,lattice Cause sconosciute

Quale frequenza? Ogni anno su 100.000 bambini 10 presentano episodi di anafilassi, 82% sono in età scolare ESISTONO VARI STUDI PER DEFINIRE L’INCIDENZA I DATI SONO SICURAMENTE SOTTOSTIMATI fatale nello 0,65 – 2% dei casi

Piano di emergenza Formazione Riconoscimento precoce dei segni/sintomi di reazione allergica Intervento comportamentale in caso di emergenza Somministrazione adrenalina

Come si può presentare? MANIFESTAZIONI CUTANEE E MUCOSE : calore cutaneo, formicolio cutaneo,prurito diffuso e crescente che inizia solitamente al cuoio capelluto, al meato acustico esterno,alla pianta dei piedi e palme delle mani, zona genitale, labbra,eritema diffuso, prurito orale e/o faringeo (vellichio, nodo alla gola),sensazione di rigonfiamento di labbra e lingua, rigonfiamento del viso o delle estremità SINTOMI RESPIRATORI:sensazione di costrizione alla gola,abbassamento della voce,difficoltà a deglutire,sensazione di fame d’aria, respiro difficoltoso e sibilante SINTOMI GASTROINTESTINALI :dolori addominali e vomito SINTOMI NEUROLOGICI: cefalea,vertigini,sensazione di morte imminente,perdita di coscienza

Come si può presentare? Le manifestazioni cutanee sono presenti nell’85% dei casi Esistono delle condizioni che possono aumentare la gravità della anafilassi: età- malattie- assunzione di farmaci…. 34

Come si può presentare? L’assenza di segni cutanei non esclude un’anafilassi Esistono delle condizioni che possono aumentare la gravità della anafilassi: età- malattie- assunzione di farmaci…. 36

Quando i bambini sono piccoli possono esprimere le loro sensazioni Come si può presentare? Quando i bambini sono piccoli possono esprimere le loro sensazioni Questo cibo pizzica molto. La mia lingua è calda (o bollente). Si sente come qualcosa che gratta la mia lingua. La mia lingua (o bocca) ha delle formiche (o brucia). Nella bocca, lingua ci sono i capelli La bocca si sente strana. C'è una rana in gola. C'è qualcosa bloccato in gola. La mia lingua si sente piena (o pesante). La bocca è stretta. Sento come una mosca (per descrivere prurito alle orecchie). Con i gesti: - Mettere le mani in bocca, o tirare o grattare la lingua Con cambiamenti della voce : Che diventa rauca o stridula Con un “ loro “ linguaggio: ..............................

COSA FARE ? Tempestivo riconoscimento della reazione in atto Misure di soccorso Somministrazione di adrenalina Tempestiva allerta 118

TERAPIA In caso di reazione allergica lieve (semplice prurito, orticaria) : ANTISTAMINICI e CORTISONICI per bocca In caso di reazione allergica grave (edema della glottide, laringospasmo, broncospasmo, ipotensione arteriosa e collasso): adrenalina Fast Jekt.

- ADRENALINA L'adrenalina è un farmaco insostituibile nel trattamento d'emergenza dell'anafilassi. - fa regredire la dilatazione dei vasi sanguigni periferici - riduce l'edema e l'orticaria, - dilata i bronchi, - aumenta la forza di contrazione del cuore -inibisce il rilascio di sostanze come l'istamina responsabili delle manifestazioni allergiche. Tali benefici risultano di gran lunga superiori ai possibili effetti indesiderati (aritmie, tachicardia) che sovente hanno scoraggiato il suo impiego in prima istanza.

FAST-JEKT (adrenalina) Il Fastjekt o Adrenalina pronta autoiniettabile è presente sul mercato in due confezioni: 0,165 microgrammi (fino a 25 Kg di peso) 0,330 microgrammi (oltre i 25 Kg di peso) E’ stabile anche a temperatura ambiente La fiala deve essere conservata al riparo dalla luce e controllata ogni 15 giorni per verificare che non abbia cambiato colore o non contenga precipitati. Il dispositivo consente al paziente di autosomministrarsi il farmaco per via intramuscolare mediante una pressione sul lato esterno della coscia.

Istruzioni d’uso per Fastjekt (Adrenalina) Il Fastjekt è un dispositivo di primo soccorso utilizzabile da persone senza competenze sanitarie. Il Fastjekt contiene una singola dose di adrenalina in una siringa a scatto predosata.

1. Rimuovi il dispositivo dal contenitore di plastica 1.Rimuovi il dispositivo dal contenitore di plastica. Non toccare la punta nera con le dita quando maneggi il Fastjekt, questo è il punto da cui fuoriesce l’ago.

2. Impugna il Fastjekt e togli il tappo di plastica grigio 2. Impugna il Fastjekt e togli il tappo di plastica grigio. Non toccare la punta nera con le dita.

3.Appoggia la punta nera perpendicolarmente alla parte esterna della coscia

4. Premi energicamente il dispositivo sulla coscia fino a udire un click,poi tieni premuto per almeno 10 secondi.

Massaggia il punto d’iniezione per 10 secondi

Il dispositivo può essere utilizzato anche attraverso gli indumenti

Controlla che l'ago sia fuoriuscito di adrenalina (nella fiala rimarrà una piccola quantità di adrenalina) Chiama il 118 Riponi la fiala nel contenitore con la punta nera rivolta verso l'interno

DOPO AVERE SOMMINISTRATO IL FASTJEKT RIMANI ACCANTO AL BAMBINO ED ACCERTATI … CHE SIA STATO CHIAMATO IL CHE L’AMBULANZA SIA IN ARRIVO Informa gli operatori del 118 di quanto hai fatto e consegna loro il dispositivo utilizzato

PROIEZIONE DEL FILMATO “FASTJECT istruzione d'uso nello shock anafilattico”