Schola et jus. Una società civile e democratica non può prescindere da una diffusa cultura della legalità basata sul rispetto delle regole della convivenza.

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Transcript della presentazione:

Schola et jus

Una società civile e democratica non può prescindere da una diffusa cultura della legalità basata sul rispetto delle regole della convivenza sociale, sull’osservanza delle leggi, sulla solidarietà e sulla piena partecipazione alla vita e alla storia del nostro Paese e del nostro Mondo.

Come applicare alla nostra realtà questo principio? far coesistere questo principio tra le oggettive difficoltà da un lato e la necessità di aprire gli uffici giudiziari alla conoscenza, renderli fruibili, quindi conoscibili sotto l’aspetto funzionale.

Comunicare La cultura della legalità deve essere alimentata con iniziative idonee a far crescere nei giovani la conoscenza delle norme e la consapevolezza che il rispetto delle stesse costituisce il fondamento della democrazia.

Partnership L’USR ha, fra i suoi compiti istituzionali, quello di supportare le istituzioni scolastiche nell’arricchimento dell’offerta formativa per la promozione di interventi di istruzione e formazione, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione.

Nuova proposta di convenzione Il Dirigente di ciascun istituto scolastico potrà concordare l’iniziativa con il Capo di ciascun Ufficio Giudiziario del distretto, che d’intesa con il Presidente della Corte di Appello designerà i magistrati incaricati di tenere le lezioni, con preferenza per il magistrato più anziano nel ruolo in caso di disponibilità espressa da più magistrati.

Trasparenza L’azione della pubblica amministrazione è rivolta – in via principale – a perseguire l’interesse generale della Comunità di amministrati, agendo attraverso l’esercizio del potere in modo trasparente: si parla di finalizzazione dell’agire pubblico.

Principi ispiratori La trasparenza, in questo contesto ordinamentale, è una regola generale che coinvolge ogni determinazione pubblica e rappresenta il principio costituzionale di buon andamento e imparzialità, canonizzato nell’articolo 97 della Carta Costituzionale.

Soggetti partecipanti l'Istituto Beni Artistici Culturali Naturali della Regione Emilia-Romagna (IBACN) L’Istituto scolastico Liceo ginnasio “Luigi Galvani” di Bologna Corte d’Appello di Bologna Procura Generale di Bologna

Il Liceo ginnasio “Luigi Galvani” di Bologna Il Liceo ginnasio “Luigi Galvani” di Bologna ha previsto di realizzare un progetto denominato PALAZZO RANUZZI BACIOCCHI, STORIA ED UTILIZZO finalizzato alla realizzazione e diffusione di una pubblicazione dedicata all'analisi di temi architettonici, artistici, storici e funzionali della sede della Corte d’Appello e della Procura Generale di Bologna indirizzando a tale scopo l'attività degli studenti.

IBACN Regione Emilia Romagna Il servizio “Beni Architettonici e Ambientali” raccoglie le esperienze conoscitive e metodologiche sui beni del territorio regionale elaborate dall’Istituto fin dalle sue origini. Svolge attività di supporto agli Enti locali per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico e naturale. Coordina l’attività culturale, scientifica e organizzativa in materia di censimenti, recupero e riqualificazione di beni e di complessi architettonici storici e contemporanei, centri storici, case rurali, siti ed emergenze urbanistici e archeologici, testimonianze della storia della cultura materiale e del patrimonio storico industriale, curandone l’inserimento nel contesto ai fini della conservazione preventiva. Responsabile: Piero Orlandi

L'IBACN, fin dalla sua costituzione, ha svolto indagini e ricerche sui beni architettonici, naturali, territoriali, facendo uso della rilevazione fotografica per la documentazione dei beni, ma anche per l'analisi di specifiche problematiche, e pertanto ha espresso interesse a fornire la propria competenza per collaborare alla formazione didattica nel campo della fotografia.

L'interazione culturale e operativa tra i soggetti partecipanti alla convenzione potrà apportare importanti e reciproci vantaggi sul piano dell'analisi sui temi suddetti

Contenuti della convenzione La convenzione ha lo scopo di avviare una collaborazione finalizzata alla realizzazione del progetto PALAZZO RANUZZI BACIOCCHI, STORIA ED UTILIZZO, relativo alla realizzazione e diffusione di una pubblicazione dedicata all'analisi di temi architettonici, artistici, storici e funzionali della sede della Corte d’Appello di Bologna indirizzando a tale scopo l'attività degli studenti. La fotografia può svolgere un compito importante di analisi e lettura dei fenomeni, e diventare memoria, documentazione e patrimonio della città, dando anche il suo contributo alla progettualità. Il punto di arrivo della collaborazione, che vede coinvolti docenti e studenti del Liceo ginnasio “Luigi Galvani”, il Servizio Beni Architettonici e Ambientali dell'IBACN, la Corte d’Appello e la Procura Generale di Bologna, consiste nella realizzazione della pubblicazione e nella formazione di studenti-guide.

Ruoli A tale scopo il Liceo ginnasio “Luigi Galvani” si è impegnato a: realizzare il materiale fotografico e gli articoli che l'accompagnano; organizzare iniziative di formazione degli studenti nel campo della storia dell'architettura e dell'arte.

Il Servizio Beni Architettonici dell'IBACN si è impegnato a: individuare aree di interesse per la realizzazione delle indagini fotografiche; veicolare attraverso i propri canali di comunicazione la collaborazione con il Liceo ginnasio “Luigi Galvani”; realizzare la pubblicazione tramite il centro stampa regionale, ed eventuali esposizioni fotografiche in spazi cittadini; collaborare alle iniziative di formazione degli studenti.

La Corte d’Appello e la Procura Generale si sono impegnate a : agevolare gli interventi facilitando i necessari contatti con il Comune di Bologna, proprietario dell’immobile; collaborare con gli altri sottoscrittori della convenzione per la realizzazione del materiale.

Gli uffici giudiziari e la città Molte sono le iniziative intraprese in questi anni finalizzate alla massima trasparenza e anche con questa pubblicazione si cerca di realizzare la medesima finalità nei rapporti tra organizzazione giudiziaria e cittadini, rendendo noto a tutti quale sia la struttura di un ufficio giudiziario e in quale contesto, architettonico ed urbanistico, si operi.

Locali degli uffici giudiziari cancellerie dove l’utenza si può recare per chiedere informazioni sui procedimenti (processi) civili e penali, collocate tra il piano terra (penali) primo piano (servizi amministrativi e cancelleria della sezione lavoro) e secondo piano (civile).

uffici dei magistrati, cui si può accedere solo previo appuntamento.

aule di udienza per i processi civili e penali, oltre alle camere di consiglio, più una grande aula per i processi di assise; tutte le aule sono state dedicate a magistrati che sono stati uccisi in ragione del loro servizio reso allo stato.

archivi, posti nell’interrato, dove vengono custoditi i fascicoli che non trovano collocazione all’interno delle cancellerie Archivi della Corte prima della loro riorganizzazione Archivi della Corte dopo la riorganizzazione

Sviluppo del progetto FOTOGRA-FARE Definizione di un percorso fotografico che si sviluppi sui tre piani: Artistico logico, urbanistico funzionale

Conosciamo, per comunicare e non dimenticare

La bilancia retta dalla «giustizia» nella foto che precede, non esiste più, è crollata, andando in pezzi, tre anni fa. Per affetto, più che nella speranza che qualcuno la restauri, abbiamo conservato i pezzi.