PERCORSO PER L’AVVIO DI NUOVE IMPRESE Il percorso si riferisce ad attività commerciali, artigianali, pubblici esercizi, servizi 1.

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PERCORSO PER L’AVVIO DI NUOVE IMPRESE Il percorso si riferisce ad attività commerciali, artigianali, pubblici esercizi, servizi 1

2 Step principali per l’ avvio di nuove imprese 1.L’IDEA IMPRENDITORIALE 2.STUDIO DI FATTIBILITÀ: a)analisi del mercato potenziale b)analisi dell’ambito concorrenziale c)il budget delle vendite 3.SVILUPPO DEL PIANO OPERATIVO 4.BUDGET COMPLESSIVO E PUNTO DI PAREGGIO 5.PIANO OPERATIVO ► APERTURA a)fonti di finanziamento/accesso al credito b)autorizzazioni, permessi c)piano timing dei lavori

3 IL PUNTO DI PARTENZA È SEMPRE UN’IDEA Cosa si intende per valutazione preliminare? Un confronto di verifica per accertarsi che vi siano le condizioni minime di sviluppo della propria idea. Cosa fare? Si scrivono per punti gli elementi costitutivi dell’idea e si sottopongono a un interlocutore esperto (es: imprenditore, consulente, etc.) rispondendo a sue domande su come si pensa di realizzare l’idea. La verifica preliminare è un momento di assoluta importanza: NELL’ESPORRE L’IDEA E RISPONDERE ALLE DOMANDE L’IDEA SI CHIARISCE NEL SUO «CORE BUSINESS». Le domande a cui rispondere sono le fasi dello studio di fattibilità. 1. L’idea imprenditoriale: valutazione preliminare

4 Fasi dello STUDIO DI FATTIBILITÀ I.Identificazione e analisi del mercato potenziale: A chi si rivolge l’impresa? chi sono i potenziali clienti? Quanti sono? Studi e descrizioni qualitative ma anche elaborazione di parametri quantitativi (es: residenti nella zona, età, stranieri, imprese). II.Analisi della concorrenza, un momento molto delicato e formativo, che può essere svolto anche con aiuto di consulente esterno. Si tratta di «schedare» chi fa come, meglio e peggio di noi, perciò la concorrenza diretta e indiretta. Cosa fare? Sopralluoghi, interviste di profondità, attività di «mistery client», classificazione della concorrenza in base alle scelte di posizionamento sul mercato (leader, assortimento, fascia prezzo, immagine, clientela). 2. Lo studio di fattibilità /1

5 Fasi dello STUDIO DI FATTIBILITÀ III.In base agli elementi di analisi del mercato e della concorrenza si stima il fatturato potenziale annuale (budget delle vendite cioè stima dei ricavi). Si identifica un intervallo di valori: il valore prudenziale (minimo) e il valore a regime (massimo). Qual è quindi l’esito dello studio di fattibilità? La stima del budget delle vendite annuali e le indicazioni concrete su 4 aspetti fondamentali: 1.PRODOTTI 2.SERVIZI 3.PREZZI 4.COMUNICAZIONE che definiscono il posizionamento strategico da sviluppare nel piano operativo. Lo studio di fattibilità /2

6 Gli elementi emersi nello studio di fattibilità indicano le scelte operative in riferimento a: -LOCATION (sede o punto vendita, o locale) -IMMAGINE DELL’ATTIVITÀ (nome, marchio, insegna, divisa, etc) -MIX PRODOTTI SERVIZI (assortimenti, tecnica di vendita o erogazione servizio) -FORNITORI E CANALI DI ACQUISTO -PERSONALE LAVORATIVO -……. 3. Sviluppo del piano operativo

7 Questa fase ha come input il budget delle vendite e comprende I.Budget dei costi: indiretti voci desunte dai preventivi richiesti per le principali voci di spesa (canone di locazione, arredo, personale, etc.) e stima dei costi diretti in base alla politiche di acquisto/ricarico (costi di acquisto dei prodotti e % di ricarico) II.Analisi del punto di pareggio o «break even point» è uno strumento molto importante per la verifica dell’equilibrio economico di un’impresa in quanto indica i ricavi da realizzare per raggiungere il pareggio o il risultato richiesto in termini di utile considerando la struttura dei costi. Il risultato va scorporato in valore e volumi (ad esempio per un’attività commerciale si deve poter ottenere il valore degli incassi giornalieri e numero di clienti). 4. Budget complessivo e punto di pareggio /1

8 II.Analisi del punto di pareggio. E’ importante fare diverse simulazioni e confrontare i risultati ottenuti con il budget delle vendite derivante dalla stima del fatturato potenziale. Il confronto indicherà la:  realistica possibilità di arrivare a un equilibrio economico (ad esempio se i ricavi ottenuti con l’analisi del punto di pareggio sono molto superiori a quelli ottenuti nello studio di fattibilità si evidenzia una forte criticità; al contrario si nota un margine di rischio limitato);  possibilità di fare o meno spese di investimento e di comunicazione. 4. Budget complessivo e punto di pareggio /2

9 Il piano operativo per l’apertura dell’attività prevede: A.Piano finanziario  Piano di investimento iniziale  Fonti di credito B.Autorizzazioni, permessi, forma giuridica  Comune  CCIAA  ASL o altri permessi in base al settore)  Forma giuridica impresa  Regime fiscale C.Piano tempi lavori  Programmazioni lavori/tempi  Piano di comunicazione inizio attività (inaugurazione, pubblicità, etc.) 5. Piano operativo ► APERTURA

10 Grazie per l’attenzione