NATO Rapid Deployable Corps - Italy

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Diritto dell’Unione europea Introduzione/3. La c.d. Costituzione europea Come è stata redatta: la Dichiarazione di Laeken ( ) e la Convenzione.
Transcript della presentazione:

NATO Rapid Deployable Corps - Italy Un esempio di organizzazione complessa: la NATO Università Carlo Cattaneo (LIUC), Castellanza (VA) Corso di «Organizzazione e sistemi informativi» Facoltà di Economia Aziendale Castellanza (VA), 21 ottobre 2015 Magg. Claudio AMICO Executive Officer del Capo Divisione Operazioni

Un esempio di organizzazione complessa: la NATO «To keep the Americans in the Russians out the Germans down» Con questo slogan il primo segretario generale dell NATO volle riassumere il senso dell’Alleanza Atlantica Mr. Hastings ISMAY Primo Segretario Generale della NATO (1952-1957)

Organizzazione militare? Politica? Un esempio di organizzazione complessa: la NATO Organizzazione militare? Politica? NATO’s essential purpose is to safeguard the freedom and security of its members through political and military means dal sito www.nato.int

Un esempio di organizzazione complessa: la NATO Perché è un’organizzazione complessa?

Agenda Concetti di background L’organizzazione politica L’organizzazione militare Conclusioni

Agenda Concetti di background L’organizzazione politica L’organizzazione militare Conclusioni

Il Trattato del Nord Atlantico Concetti di background Il Trattato del Nord Atlantico L’elemento giuridico fondante l’Alleanza Art. 1 Le parti si impegnano, come stabilito nello Statuto delle Nazioni Unite, a comporre con mezzi pacifici qualsiasi controversia internazionale [...] Art.2 Le parti contribuiranno allo sviluppo di relazioni amichevoli, rafforzando le loro libere istituzioni [...] promuovendo condizioni di stabilità e benessere. Esse [...] incoraggeranno la cooperazione economica tra ciascuna di loro o tra tutte. Questi sono gli articoli che costituiscono l’anima politica dell’alleanza Il Ministro degli esteri italiano Carlo Sforza firma il Trattato del Nord Atlantico Washington DC – 4 aprile 1949

Il Trattato del Nord Atlantico Concetti di background Il Trattato del Nord Atlantico L’elemento giuridico fondante l’Alleanza Art.5 Le parti convengono che ogni attacco armato contro una o più di esse [...] sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti e, di conseguenza convengono che [...] ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art.51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo [...] l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico Settentrionale.[...] Questo è l’articolo che costituisce l’anima militare dell’alleanza. L’art. 5 del trattato è stato invocato una sola volta nella storia della NATO in occasione dell’attentato alle torri gemelle nel 2001. Segnalo anche l’art.10 che promuove una certa proattività dei membri nel favorire l’ingresso di altri Paesi Europei nell’Alleanza. Ratifica del Trattato del Nord Atlantico Washington DC – 4 aprile 1949 (entrato in vigore il 24 agosto 1949)

Concetti di background Cenni storici Nasce il 4 aprile 1949 11 Stati firmatari nel 1949 – attualmente 28 Paesi membri Il concetto di sicurezza che passa attraverso due momenti storici L’Italia è tra gli 11 Stati firmatari (perchè…) Dal 1945 al 1989: ordine mondiale bipolare, blocchi contrapposti e guerra fredda, art.5 protagonista, sicurezza basata sulla deterrenza nucleare e sul “dilemma della sicurezza”, cioè l’incertezza sulle intenzioni altrui che “condanna” all’autodifesa delle parti e innesca competizioni sugli armamenti. Dal 1989 al 2001: ordine mondiale unipolare, rimangono solo gli USA, la NATO rischia di svuotarsi di contenuto e nascono i partenariati, programmi di cooperazione, le interlocking institutions (approccio multidisciplinare e multiistituzionale alla soluzione delle crisi internazionali), l’allargamento dell’alleanza a est, nascono le operazioni non-article 5 Dal 2001: ordine mondiale multipolare, regionalismi crescenti, il terrorismo che nel concetto strategico 1999 era considerato un rischio adesso è una realtà. Nasce la lotta globale al terrorismo (George W. Bush, Global War on terror). La NATO che si era appena data un nuovo concetto strategico nel 1999, adegua la propria strategia con una serie di vertici a cadenza biennale (2002 Praga, 2004 Istanbul, etc…) per poi arrivare al nuovo concetto strategico 2010 a Lisbona. Si pongono le basi per nuove sfide nel campo della sicurezza, come la energy security o la cyber security. Viene rimodellata la struttura militare della NATO. Continuano gli allargamenti dell’alleanza (2009 Albania e Croazia). Viene istituito il Consiglio NATO-Russia, dalle vicende altalenanti (la storia di tenere la “Russia in” nasce già dal 1989). Al vertice di Chicago del 2012 si introducono i concetti di Smart Defence e Connected Forces Initiative (programmi di addestramento reciproci tra membri per non perdere expertise preziose, capacità militari di alcuni membri da poter “prestare” ad altri membri – Baltic Air Policing) 9-11 11-9

Concetti di background Cos’è il livello politico? Cos’è il livello militare? Gli strumenti del potere nazionale (DIME)

Concetti di background Carl Von Clausewitz (1780-1831) Cos’è la strategia? La tattica è l’impiego delle forze nel combattimento, la strategia l’impiego dei combattimenti per lo scopo della guerra (Von Clausewitz, 1832) La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi (Von Clausewitz, 1832) La guerra è un duello delle intelligenze (Von Clausewitz, 1832) L’arte di ben dirigere le masse sul teatro della guerra (Jomini, 1837) L’arte di distribuire e applicare mezzi militari per conseguire i fini della politica (Sir Liddell Hart, 1954) Il concetto di strategia nasce nell’ultimo quarto del 1700 e Carl Von Clausewitz ne è l’interprete piu’ rappresentativo (insieme a Jomini, Generale francese di epoca napoleonica, con visione più geometrica e razionale della guerra, mentre Clausewitz è il signore dell’attrito). Si afferma il principio che esiste un elemento intermedio, un ponte, tra la politica e la guerra. Le guerre si ingrandiscono (guerre napoleoniche) e quindi c’è la necessità di dirigere, coordinare, pianificare uno sforzo militare che dipende da molti fattori. La politica ha il ruolo di impartire le regole alla strategia che a sua volta modella la guerra affinchè si possano raggiungere gli obiettivi politici. Si parla di “arte” e non di scienza perchè in guerra non esistono prinicipi immutabili e, al contrario, esiste “l’attrito” di Clausewitz (the fog of war), la differenza tra il piano e la realtà. Carl Von Clausewitz (1780-1831) Ufficiale dell’Esercito prussiano e padre fondatore del pensiero strategico

Concetti di background Cos’è la strategia? Il «Libro Bianco» per la sicurezza internazionale e la difesa per comprendere meglio il livello decisionale strategico ...la nuova struttura di sicurezza e difesa nazionale poggerà su tre pilastri: l’integrazione europea.... la coesione transatlantica.... le relazioni globali.... Il Libro Bianco è un documento che costituisce la base di analisi strategica per consentire un’azione specifica della nazione nell’ambito della funzione “difesa”. L’Italia crede in primis nella compenetrazione della difesa nazionale con quella di altri Paesi partner della UE. La comunità NATO è considerata il secondo e piu’ ampio cerchio di garanzia della difesa del Paese. L’Italia riconosce nell’ONU il riferimento principale e ineludibile di legittimazione, in particolare per le questioni di sicurezza internazionale. Il libro bianco ci porta verso un concetto più ampio di strategia che è la Grand Strategy, una strategia per la pace, prima ancora che per la guerra. Una strategia che coinvolga tutti gli strumenti del potere nazionale per salvaguardare gli interessi vitali della nazione.

Il livello militare strategico, operativo e tattico Concetti di background Il livello militare strategico, operativo e tattico Federico da Montefeltro, dipinto di Piero della Francesca (+ Pala di Brera a Milano, anzi lì si vede meglio che era un condottiero perchè ha l’armatura) Per Federico da Montefeltro gli esiti delle battaglie erano strumentali ai suoi obiettivi politici. Impiegò gli enormi guadagni derivati dalle condotte militari per mantenere una splendida corte, ma soprattutto per edificare il Palazzo ducale di Urbino e quello di Gubbio, per rafforzare le difese militari dello stato con la costruzione e la ristrutturazione di rocche e castelli, per allestire una delle più celebri biblioteche dell'epoca. Per questo è ricordato come uno dei principali mecenati del Rinascimento italiano. In Germania alla fine dell’800 nasce il concetto di arte operativa, la disciplina che si occupa dei teatri di operazione, dei fronti. Sta nel mezzo tra la tattica e la strategia. Non si occupa di gestire la battaglia, né la guerra nel suo insieme. Questo concetto nasce sul presupposto di un ingrandimento delle guerre in termini di impatto sulle vite umane, sull’ambiente, in termini di innovazione tecnologica. La 1^GM è stata combattuta su più fronti diversi e distanti, che richiedevano pianificazioni ben diverse (basti pensare a mare e terra, deserto e montagna). Attenzione: l’arte operativa può divorarsi la strategia. Si pensa a vincere sul piano delle campagne militari ma poi si perdono di vista gli obiettivi politici della guerra (ricordare Clausewitz: la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi). Es. Guerra di Algeria 1954-1962. Federico da Montefeltro, Duca di Urbino (1422-1482) Il livello politico, strategico e tattico racchiusi in una sola figura 1^ Guerra Mondiale, la nascita dei fronti Nasce l’arte operativa

Il livello militare strategico, operativo e tattico Concetti di background Il livello militare strategico, operativo e tattico Liv. Strategico Obiettivi politici Liv. Operativo Obiettivi strategici Liv. Tattico Obiettivi operativi La vittoria è un concetto tattico, ma non strategico. La strategia non serve a vincere ma a conseguire gli obiettivi politici. (ricordare guerra di Algeria).

Concetti di background Figure di raccordo tra I livelli decisionali Politico Strategico Militare I livelli decisionali attraverso i quali si concretizza la Politica nazionale di Sicurezza internazionale e Difesa, il cui fine è quello di proteggere gli interessi vitali e strategici della nazione. Questi interessi vitali si proteggono con gli strumenti del potere nazionale (DIME), di cui quello militare è parte. La partecipazione dell’Italia a organizzazioni internazionali di natura politica e militare è quindi da considerare in quest’ottica. Il livello di direzione politico-strategica è esercitato dal Parlamento e dal Governo e si concretizza nell’emanazione di Leggi, Decreti e Regolamenti. Il livello politico-militare è rappresentato dal Ministro della Difesa che attua le disposizioni in materia di Difesa e Sicurezza adottate dal Governo, sottoposte all’esame del Consiglio Supremo di Difesa e approvate dal Parlamento. Le sue volontà sono sintetizzate nella Direttiva Ministeriale che dispone in merito alla struttura delle forze, alle procedure e ai comportamenti dello Strumento Militare. Il livello Strategico-Militare è rappresentato dal Ca.SMD nella duplice funzione di Capo Militare della Difesa (CHOD) e Comandante Operativo che impiega le forze (CINC). Quale CHOD emana il Concetto Strategico (in che modo intende attuare gli indirizzi politico-militari della Direttiva Ministeriale. Cioè individua le missioni e le capacità per assolverle, le aree geografiche di interesse, i prinicipi di realizzazione dello strumento militare). Tutto questo viene fuori da una legge: la L.25/97.

Agenda Concetti di background L’organizzazione politica L’organizzazione militare Conclusioni

L’organizzazione politica Per capire meglio la struttura politica, la vediamo in relazione a quella militare. Nato Delegations: Each member country has a permanent delegation at NATO’s political headquarters in Brussels. Each delegation is headed by an “ambassador”, who represents his/her government in the Alliance’s consultation and decision-making process. The North Atlantic Council (NAC) is the principal political decision-making body at NATO. Each member country has a seat at the NAC. It meets at least once a week or whenever the need arises, at different levels. It is chaired by the Secretary General who helps members reach agreement on key issues. È l’unico consiglio che è stato istituito dal Trattato con un articolo dedicato (art.9) e ha il potere di istituire altri consigli (subordinate committees) Policies decided in the NAC are the expression of the collective will of all member countries of the Alliance since decisions are made on the basis of unanimity and common accord (28 for 28). The Nuclear Planning Group has the same authority as the NAC with regard to nuclear policy issues. The Secretary General è la figura civile-politica che rappresenta l’Alleanza nel consesso internazionale. Presiede i principali consigli e comitati ed ha la funzione di guidare il processo di consultazione e decision-making dei membri dell’alleanza. È anche il portavoce dell’Alleanza ed il capo dell’International Staff, che ha la funzione di advice, guidance and administrative support alle delegazioni nazionali. Quando l’implementazione di decisioni politiche ha implicazioni militari, gli attori principali coinvolti sono: the Military Committee, composed of the Chiefs of Defence of NATO member countries; the International Military Staff, the Military Committee’s executive body; the military command structure, composed of Allied Command Operations and Allied Command Transformation. Attenzione: NATO has very few permanent forces of its own. When an operation is agreed by the NAC, members contribute forces on a voluntary basis. These forces return to their countries once the mission is completed.

Agenda Concetti di background L’organizzazione politica L’organizzazione militare Conclusioni

L’organizzazione militare NATO Command Structure NCS e NFS Sono presenti i tre livelli decisionali: strategico, operativo e tattico NCS NATO Command Structure CAOC TORREJON (ESP) JFC HQ NAPLES (ITA) JF HQ BRUNSSUM (NDL) SHAPE MONS (BEL) NAEW / AGS LAND COM IZMIR (TUR) MAR COM NORTHWOOD(UK) AIR COM RAMSTEIN (DEU) CIS GROUP UADEM (DEU) DACCC P.RENATICO (ITA) STRIKEFORNATO (MoU) LISBON (PRT) SACT NORFOLK (USA) JALLC (JOINT ANALYSIS LL CENTRE) LISBONA (PRT) JFTC (JOINT FORCE TRAINING CENTER) BYDGOSZEZ (POL) JWC (Joint Warfare Center) STAVANGER (NOR) Nasce dal vertice di Lisbona del 2010 in cui si decise di continuare nell’opera di riduzione, adeguamento e ottimizzazione della NCS e NFS che cominciò con il vertice di Praga del 2002 (il primo dopo l’11 settembre 2001). Parlare di: livelli decisionali presenti nell’organizzazione militare Descrivere alcuni dei comandi relazione con NATO LoA (MJO/MJO+, SJO) LTRP Livelli di prontezza NFS NATO Force Structure Graduated Readiness Forces Headquarters (GRF-HQs) High Readiness Forces Headquarters Land (HRF-HQs(L)) Force of Lower Readiness (FLR) NRDC ITA ARRC NRDC ESP NRDC TUR 1° GE/NL CORPS EUROCORPS RRC-HQ FR NRDC-GRC MNC NE

L’organizzazione militare NRDC-ITA parte della NFS MCNS Szczecin, POL NRDC-ITA Solbiate Olona, ITA ARRC Innsworth, GBR NRDC-GR Thessaloniki, GRC   NRDC-ESP Valencia, ESP EUROCORPS Strasbourg, FRA 1 GE/NL Münster, DEU NRDC-T Istanbul, TUR RRC Lille, FRA 12 Nazioni 4 Forze Armate Framework Italiano 6

L’organizzazione militare NATO crisis response planning

L’organizzazione militare Come funziona NRDC-ITA Organizzazione in Command Group, Divisioni e Branche funzionali Organizzazione di lavoro per Divisione, per Branca funzionale, a progetto, per working group predefiniti (permanenti o no) In-barracks Battle Rhythm quale meccanismo di funzionamento in sede Decision Making Process tramite Core Process (fino a 42 MDWG) in operazioni/esercitazioni Planning horizons Pianificare a > 14gg Pianificare e rifinire da 72h a 14gg Rifinire ed eseguire fino a 72h Sistemi di Comando e Controllo e software specifici di funzione Organizzazione di Lessons Learning Assess Plan Refine Execute Il Decision Making Process Observe Orient Decide Act

Come funziona NRDC-ITA: C2 Systems L’organizzazione militare Come funziona NRDC-ITA: C2 Systems SIACCON LAND C2 SYSTEMS C2I ICC AIR C2 SYSTEMS MCCIS MARITIME C2 SYSTEMS Common Operational Picture FASs (Targeting, Planning, Logistics) Command and Control Systems In the CJOC we integrate all information from different Systems (Air, Land, Maritime, Special Forces....) into one application in order to obtain Situational Awarness and Control the Area of Responsibility COP To enabling leadership decision making processes Situational Awareness Knowledge and understanding of the enviroment Command and Control The activities taken by the COM by exercising authority on depending resources IOT achieve the assigned mission Command & Control Situational Awareness 20 NON SENSITIVE INFORMATION RELEASABLE TO THE PUBLIC

Agenda Concetti di background L’organizzazione politica L’organizzazione militare Conclusioni

Perché è un’organizzazione complessa? Conclusioni Perché è un’organizzazione complessa? WHO Nazioni Istituzione Multinazionalità Militari e Civili Agenzie WHERE Nord America Europa WHAT Liv. Politico Liv. Militare Cooperazione economica WHEN Planning Horizons diversificati HOW Dibattito politico Military Strategic thinking Situation Awareness Comprehensive Operations Planning Nazioni con propria agenda Istituzione in sè ha una sua identità e in più i membri sono già membri di altre istituzioni come l’EU WHAT: nel livello militare includo le operazioni e la complessità dell’attrito clausewitziano

Conclusioni Tra tutte le organizzazioni internazionali, la NATO è quella che ha mostrato maggiore rapidità nel riadattarsi ai cambiamenti dello scenario di sicurezza Sia in campo politico che militare