Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CURRICULO E COMPETENZE
Advertisements

SEZIONE PRIMAVERA a. s Istituto Scolastico Paritario  "VINCENZA  ALTAMURA“ Via David Salinieri, 5 – Roma Tel.: Fax:
L’OSSERVAZIONE DELLE CONOSCENZE-ABILITA’ NEI BAMBINI DI 5 ANNI
dalla rete dei saperi alla rete sociale
I profili di apprendimento
TECNOLOGIA E INFORMATICA
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
dai campi di esperienza o AREE agli ambiti disciplinari
Il nostro corpo: una grande avventura
TRACCE DI RIFERIMENTO PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Scuole primarie anno scolastico 2010/11 novembre 2010.
Irc arte e quotidianitÀ
una bella avventura culturale
SEZIONI : sezione totale 78 bambini INSEGNANTI : De Pieri, Mazza, Martinis, Loppo, Scanferla, Ballarin. a.s. 2006/2007.
A scuola di sicurezza Giuliana Rocca ASL Bergamo
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
PERSONALIZZAZIONE apprendimento e insegnamento valorizzazione dell’alunno Innovare la didattica per personalizzare L'educazione personalizzata non si riduce.
La motivazione nell’apprendimento della lingua straniera
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “VITTORINO DA FELTRE” TORINO
Concorso docenti 2012 Candidata GIOVANNA TORTORA Traccia:
Scuola dell’Infanzia di Lanusei 2011/2012
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
Laboratorio Espressivo "Il teatro a scuola...Ascuola di teatro"
La mia autostima.
L’ARTE STIMOLA I NOSTRI SENSI
Progettazione I. R. C. Scuola dell’infanzia Maria s. s
LA VALUTAZIONE La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico.
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
In rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1CISEM 27/3/ a cura di Daniela Bertocchi.
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
Obiettivi formativi per lo sviluppo delle competenze
La Scuola dell’Infanzia “Santa Croce”
. Piccoli apprendisti. . . sulle note della fantasia
Programma anno scolastico 2007/2008
Obiettivi Tutte le disciplineItaliano-StoriaScienzeScienze motorie Educare alla conoscenza E all’accettazione di sé Atteggiamento di ascolto.
Incontro continuità S. dell’Infanzia/S. Primaria
"In viaggio...tra fantasia e realtà"
Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini Anno scolastico
Piani di Studio primo biennio secondaria superiore (quinto biennio)
UNITA’ DI LAVORO PER COMPETENZE “MI RACCONTO CON LE PAROLE”
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Curricolo verticale per competenze
Anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO OZZANO/VIGNALE MONFERRATO Curricolo verticale d’istituto.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI COSSATO SCUOLA DELL’INFANZIA
FOR - ME - MORY. Istituto comprensivo di Cossato Scuola dell’Infanzia Crestani Nicoletta Viola Cristina.
Laboratorio didattica dell’area antropologica
Infanzia e Morale Temi teologici nell' IRC. LINEE PRINCIPALI  Cultura  Principi per la formazione globale della persona  Il Patrimonio storico.
Certificazione delle competenze disciplinari
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO
Integrazione sulla parte dedicata ai DSA Strumenti compensativi: sintesi vocale, registratore, programmi di video scrittura, calcolatrice, tabelle, formulari,
DOCENTI : VIOLA CRISTINA - FERLITA LIA
PREMESSA “L’attività per gruppi consentirà ai bambini di sperimentare occasioni di impiego autonomo, ma soprattutto di accettare, rispettare e valorizzare.
LABORATORIO 2 Innovazione didattica e tecnologica (nuove tecnologie e loro impatto sulla didattica, specifici approfondimenti disciplinari e didattici).
Scuola dell’Infanzia di Merlino
«PROGETTO GRAFO-MOTORIO» Continuità
SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio di Espressione Corporea
Istituto Comprensivo Statale Don Milani
Istituto Comprensivo “PABLO NERUDA” Roma Indirizzo Musicale
Progettualità educativa triennio 2016 – ’19 … il suo messaggio un’architettura sapiente mette in comunicazione con se stessi e con l’altro da sé abbatte.
V CIRCOLO DIDATTICO DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
Istituto Comprensivo Fibonacci Le scuole che lo compongono: - due plessi di scuola dell’infanzia (M. Betti e G. Rodari) - due plessi di scuola primaria.
PROFILI FORMATIVI DELLE CLASSI CIRCOLO DIDATTICO DI GUSSAGO.
Progetto accoglienza Scuola dell’infanzia Chiusa Sclafani e Giuliana
La scuola dell’infanzia
Attività didattica dal seme alla piantina
“COMUNICARE CON IL CORPO”
Transcript della presentazione:

Scuola dell’infanzia Caterina Cittadini Insegnanti di sezione: Fanella Simona Orecchio Cristina Santini Serena Spampinato Maria Assunta Insegnante di religione: Natali Franceschina Eufemia Insegnante di lingua inglese: Olivieri Ilaria Insegnante di musica: Stazi Laura Dirigente scolastico: Sr Pierina Lucia Peroni Anno scolastico 2015-2016

IMPARARE AD APPRENDERE Le Indicazioni Nazionali del 2012 delineano una scuola capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini. Il fulcro della scuola dell’infanzia non è trasmettere ai bambini un sapere in senso nozionistico, ma un sapere significativo per la vita ovvero, incrementare in loro, la capacità di utilizzare le conoscenze adattandole al contesto IMPARARE AD APPRENDERE

Una corretta azione educativa si svolge attraverso la collaborazione partecipata ed aperta tra SCUOLA e FAMIGLIA La scuola si impegna, attraverso la gestione serena del tempo-spazio scuola, ad accompagnare, rispettare le specificità, osservare ed incoraggiare gli alunni La famiglia si impegna a trasmettere, ai propri figli, i valori fondamentali dell’educazione, del rispetto e della convivenza, in continuità con l’azione educativa della scuola

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO IDENTITA’’ AUTONOMIA CITTADINANZA COMPETENZE Favorire l’acquisizione di atteggiamenti di sicurezza, stima di sè; Sostenere lo sviluppo affettivo, favorendo la conoscenza e il controllo delle proprie emozioni; l’individuazione della propria singola identità e di quella degli altri. Stimolare l’acquisizione della capacità di orientarsi in contesti diversi e di compiere scelte autonome; Favorire relazioni positive tra pari e con gli adulti. Promuovere la scoperta di alcuni valori fondamentali quali il rispetto di sè, degli altri, dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia, l’impegno ad agire per il bene comune. risolvere problemi, sviluppando le abilità e le conoscenze sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche e logiche.

ESPERIENZA CAMPI DI IL SE E L’ALTRO IN MOVIMENTO IL CORPO E LE PAROLE I DISCORSI COLORI SUONI E IMMAGINI DEL MONDO CONOSCENZA LA

IL SÉ E L’ALTRO Il bambino prende coscienza della propria identità, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. Riflette, si confronta, discute con adulti e con altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi familiari, modulando progressivamente voce e movimento.

IL CORPO IN MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità e ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo. Riconosce i segnali ed i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo ed è in grado di adattarli all’interno e all’esterno della scuola. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento e nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Ascolta e comprende narrazioni, racconta ed inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definirne regole. Scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Inizia a cimentarsi con l’esplorazione della lingua scritta.

IMMAGINI, SUONI E COLORI Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative. Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo. Sviluppa interesse per l’ascolto della musica. Scopre il paesaggio sonoro, attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà e valuta quantità; utilizza simboli per registrale. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi ed i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Padroneggia le strategie del contare e dell’operare con i numeri. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio usando termini come: avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc...; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Osservare per…identificare le difficoltà Legge 170/2010 […] E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti. L’esito di tali attività non costituisce comunque una diagnosi di DSA. … Linee guida “..Durante la scuola dell’infanzia l’insegnante potrà osservare l’emergere di difficoltà più globali, quali difficoltà grafo-motorie, difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficoltà di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale, dominanza laterale non adeguatamente acquisita, difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale, difficoltà di orientamento nel tempo-scuola, difficoltà nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata, difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani) “ La metodologia d’intervento prevede: Una valutazione iniziale dei prerequisiti specifici Un intervento didattico mirato (3 mesi) Rivalutazione dei prerequisiti specifici

Il progetto educativo è… LE FIABE INSEGNANO... ... SOGNANDO!

PERCHÈ LA FIABA? In questo progetto si propone un itinerario specifico attraverso le fiabe. L’incontro con la fiaba permette ai bambini di vivere esperienze molto importanti sul piano cognitivo, affettivo e del linguaggio. La fiaba infatti, è un genere narrativo che consente ai bambini di esprimere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e la fantasia, per creare un mondo proprio, attraverso il gioco della finzione e dell’invenzione fantastica. Una storia da raccontare o da leggere è un valido supporto in ogni momento, a cominciare dai giorni dell’accoglienza e nei momenti della giornata in cui si rende necessario condividere un momento in serenità e in ascolto. Il compito delle insegnanti sarà quello di stimolare le relazioni, gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività, e portare i bambini ad assumere atteggiamenti di “ascolto” attivo e propositivo ed incoraggiarli per generare autostima e sicurezza. .

…DIO CI DONA LA MISERICORDIA… PERCORSO DI IRC

BELLEZZA, GRATUITÀ, AMICIZIA E PACE QUATTRO SEMPLICI PAROLE CHE TROVANO COMPIMENTO NELLA FIGURA DI GESÙ

I LABORATORI nella scuola dell’infanzia sono uno strumento per garantire ai bambini di fare le cose, di curiosare, di provare e riprovare, di esplorare e sperimentare...è il fare con il piacere di fare! Attraverso canali diversi ed attività specifiche hanno le seguenti finalità: - sviluppare la conoscenza di sé e l’autostima sviluppare la socializzazione e la capacità di collaborare nel gruppo acquisire maggior sicurezza e controllo dell’emotività sviluppare le capacità creative, espressive, motorie sviluppare la capacità di ascolto, concentrazione e memoria Le insegnanti hanno il ruolo di condurre, coordinare, gestire i giochi ed entusiasmare i bambini coinvolgendoli e aiutandoli a superare incertezze e paure.

MUSICALE SENSORIALE CITTADINANZA LABORATORI : ARTISTICO MUSICALE INGLESE TEATRALE SENSORIALE PSICOMOTORIO CITTADINANZA

NIENTE È IMPOSSIBILE SE CI CREDI VERAMENTE