Il mappamondo turco-veneziano a forma di cuore

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Transcript della presentazione:

Il mappamondo turco-veneziano a forma di cuore 14 luglio 2010, h. 17 Un capolavoro al mese: Il mappamondo turco-veneziano a forma di cuore

Il mappamondo turco-veneziano, del quale la Biblioteca Marciana conserva le matrici lignee e due esemplari della tiratura settecentesca, fu creato a Venezia intorno al 1568. Nel 1559 lo stampatore Marc'Antonio Giustiniani ottenne la licenza di stampa per l'opera. Se ne attribuisce tradizionalmente la paternità a tale Hajjid Ahmed, personaggio fittizio, che si dice originario di Tunisi.

Le matrici lignee della mappa, recentemente restaurate grazie al sostegno finanziario della sezione veneziana del Soroptimist, furono ritrovate alla fine del Settecento negli archivi del Consiglio dei X, a Palazzo Ducale. Nel settembre 1795 il Consiglio affidò allo stampatore Pinelli l'incarico di eseguire una tiratura di 24 esemplari del mappamondo La sala del Consiglio dei X a Palazzo Ducale

Il testo è in lingua turca trascritta in caratteri arabi. Simone Assemani, professore di lingue orientali all'Università di Padova, fu invece incaricato dallo stesso Consiglio dei X di commentare il mappamondo e di eseguirne la traduzione del testo. Il testo è in lingua turca trascritta in caratteri arabi. Con lo stesso provvedimento, il Consiglio dei X decretò che avesse “ad essere passato e custodito l'originale autografo di detta mappa nella Pubblica Biblioteca”

Dei 24 esemplari tirati nel 1795 soltanto 5 sono noti Due di questi sono conservati presso la Biblioteca Marciana

La mappa è stampata in 6 fogli da matrice xilografica e misura 112 x 112 cm circa

Al centro, il mappamondo a forma di cuore, con il Vecchio e il Nuovo Mondo – per quanto allora conosciuto – e la grade terra australis incognita della regione polare meridionale

“Perfetta e completa incisione e descrizione Il titolo, nella parte superiore della stampa “Perfetta e completa incisione e descrizione di tutto il mondo”

Nella parte inferiore due emisferi celesti con le rappresentazioni simboliche delle costellazioni e una sfera armillare

Tutt'intorno, una cornice a motivi floreali

Il testo delle note che commentano la mappa è diviso in 5 sezioni Descrizioni tratte da: - Ménage, The Map of Hajji Ahmed, 1958 - Roso-Pedrini, La mappa turchesca, 1994

Sezione I: Prefazione L'autore dichiara di essere stato indotto a creare il mappamondo dalle parole del matematico e geografo Abul'-Fida (Abu Al-fida' Isma'il Ibn 'ali ibn Mahmud Al-malik Al-mu'ayyad 'imad Ad-din, Damasco 1273-1331). Egli ha inoltre aggiunto i paesi non ancora conosciuti al tempo di Abu'l-Fida e descritto usi e costumi delle popolazioni che li abitano La data è l'anno 967 dell'Egira (= 1559)

Sezione II: Introduzione Note sulla latitudine e longitudine, equatore, tropici e poli. Suddivisione della terra in 12 grandi paesi ed elenco dei 7 grandi regnanti, che corrispondono ai 12 segni dello Zodiaco e ai 7 pianeti del cielo Mizan (Bilancia) e Akreb (Scorpione) da uno Zodiaco islamico

Sezione III: Descrizione dei continenti Descrizione dell'Africa, dell'Asia e del Nuovo Mondo, con le coordinate geografiche e i nomi dei principali paesi e dei maggiori regnanti. 20 iscrizioni di carattere geografico compaiono inoltre nella mappa, nelle quali si danno informazioni sulle Isole Molucche, lo Stretto di Magellano, le Canarie, il Mozambico ecc., con particolare attenzione al commercio delle spezie con l'Oriente

Sezione IV: Elenco dei paesi e dei regnanti 1. Maghreb (Cancro) 2. Terra dei Negri [=Sudan] (Scorpione) 3. Temistitan [=Messico] (Vergine) 4. Perù (Acquario) A. Il Khan del Cataio (Luna) 5. Turkestan (Sagittario) 6. Arabia (Toro) 7. Il paese di Monomotapa [=Mozambico] (Gemelli) B. L'imperatore di Abissinia (Saturno) C. Il Sultano ottomano (Sole) D. L'imperatore di Francia (Venere) E. L'imperatore di Spagna (Giove) 8. Italia (Leone) 9. Portogallo (Pesci) 10. Germania (Ariete) 11. Sarmazia (Capricorno) F. L'imperatore del Qizilbash [=Persia] (Marte) G. L'imperatore del Bengala (Mercurio) 12. Malabar [India] (Bilancia)

Sezione V: Epilogo (1) Nell'ultima parte l'autore racconta di se stesso e di come abbia intrapreso la sua opera. Narra di come egli abbia studiato nella madrasa di Fez, in Marocco e di come sia stato poi comprato come schiavo da un signore “Franco” (Europeo) La madrasa Bou Inania di Fez

Sezione V: Epilogo (2) Narra ancora di aver preso a modello le carte prodotte in Europa, in quanto quelle che si accordavano bene con gli insegnamenti degli antichi filosofi greci e islamici – in particolare Abu'l-Fida (Abulfeda) – e che come tali erano accettabili da parte del mondo islamico

Sezione V: Epilogo (3) L'autore descrive i pregi della mappa, sottolineando in particolare l'inclusione in essa del Nuovo Mondo e descrivendo la circumnavigazione della terra, prova della sua sfericità, e conclude: “Su indicazione del mio maestro, ho tradotto questa carta, al meglio delle mie possibilità, in lingua Turca, in quanto questa lingua è la più diffusa nel mondo. Se ho commesso qualche errore, siete pregati per la vostra bontà e gentilezza di correggerlo: soltanto Iddio conosce il vero”

La teoria della proiezione cordiforme fu esposta per la prima volta nel 1514 dal matematico tedesco Johannes Werner (1468-1522) nel suo Libellus de quatuor terrarum orbis in plano figurationibus , che comprende anche la traduzione del primo libro della Geographia di Tolomeo – quello, per intenderci, nel quale è esposto il metodo della proiezione della sfera sul piano

Già nel 1511, tuttavia, il cartografo Bernardus Sylvanus aveva disegnato un mappamondo a forma di cuore, derivato dalla seconda proiezione di Tolomeo, per l'edizione veneziana della Geographia. Si può perciò dire che fu proprio a Venezia che l'immagine cordiforme della terra ebbe la sua prima diffusione su larga scala, e ciò non è forse del tutto privo di significato rispetto al fatto che la mappa turchesca di Hajji Ahmed sia stata composta in simile maniera

Gli studiosi hanno classificato i mappamondi cordiformi in 3 gruppi: 1. cordiforme vero e proprio 2. cordiforme troncato 3. cordiforme in 2 emisferi

1. Cordiforme proprio A questo gruppo appartengono tra gli altri il mappamondo di Petrus Apianus (1530), quello di Oronce Finé (1534-36) e quello pubblicato nella Cosmographia di Johannes Honter (1561)

2. Cordiforme tronco Il secondo gruppo, detto cordiforme troncato in quanto la regione polare australe coincide con una linea, comprende, oltre al già citato planisfero di Bernardus Sylvanus del 1511, i mappamondi di Petrus Apianus del 1520 e del 1551, quello di Johannes Honterus del 1546 e quello di Hieronymus Girava del 1556

3. Cordiforme in due emisferi Al terzo gruppo, che si distingue perché la rappresentazione è in due emisferi, ciascuno dei quali proiettato in forma di cuore, appartengono alcune carte composte da Oronce Finé e dal grande cartografo fiammingo Gerardus Mercator (Gerard de Cremer)