Il modello del romanzo storico WALTER SCOTT Il modello del romanzo storico
LA CONSAPEVOLEZZA STORICISTICA Romanzo storico = naturale conseguenza della consapevolezza storicistica post-Rivoluzione francese → presente come storia → romanzo moderno (Cases) Lukács: dramma storico di Shakespeare = rappresentazione della crisi del sistema feudale, autodistruzione dell’aristocrazia vs. romanzo storico = rappresentazione della “totalità degli oggetti”, di tutte le forme e tutti gli aspetti della vita
IL ROMANZO PRIMA DI SCOTT I romanzi storici sono storici solo per l’argomento puramente esteriore; psicologia dei personaggi e costumi descritti appartengono all’età dello scrittore Romanzo realistico-sociale del Settecento = presente rappresentato con evidenza e vivezza, ma accettato come realtà immobile
IL MITO DELLA RIVOLUZIONE Mito della Rivoluzione = elemento centrale della concezione romantica della storia Storici illuministi che preparano il terreno: Giambattista Vico, Edward Gibbon, “storici filosofici” scozzesi (Adam Smith e Adam Ferguson) Obiettivo della storiografia illuminista: dimostrazione della necessità di rovesciare l’“irrazionale” società feudale-assolutistica
IL REALISMO Fino a Scott, inconsapevolezza del senso storico, della possibilità di generalizzare la peculiarità storica del presente immediato Creazione dei mezzi espressivi del realismo letterario per la raffigurazione della specifica peculiarità locale-temporale del presente
NAZIONALISMO E STORICISMO Germania: speranza di una rinascita nazionale → rievocazione della passata grandezza Rivoluzione francese → storia = esperienza vissuta dalle masse” Guerre napoleoniche: sentimento nazionale anti-francese Santa Alleanza e Restaurazione → storicismo reazionario e pseudostorico Legittimismo = ritorno alla situazione anteriore alla Rivoluzione
LA CONCEZIONE ORGANICA DELLA STORIA Storiografia “reazionaria”: crescita “organica”, contro lo spirito “astratto” ideologia dell’immobilità e del ritorno al Medioevo. […] Storiografia “progressista”: dimostrazione della necessità storica della Rivoluzione, punto culminante di una lunga e graduale evoluzione storica → società moderna = risultato delle lotte di classe fra nobiltà e borghesia
IL MODELLO WAVERLEY Waverley (1814): creazione di “a readily adaptable model for the fictional or historiographical portrayal both of revolution (in this case an unsuccessful one by reactionary Catholic Jacobites) and imperialistic conquest (by the British Protestant armies of progress)” (Dekker)
EVOLUZIONE VS. RIVOLUZIONE Romanzo storico di Scott = continuazione del romanzo realistico del secolo XVIII, ma anche qualcosa di completamente nuovo Inghilterra = paese esemplare dell’evoluzione in un contesto post-rivoluzionario Scott: carattere organico dell’evoluzione inglese = risultato di lotte di classe e insurrezioni Conservatorismo di Scott → solidarietà con gli strati sociali mandati in rovina dalla rivoluzione industriale
IL “GIUSTO MEZZO” Ricerca di un “giusto mezzo” tra le parti in conflitto → eroi “medi” e non eccezionali eroi “demoniaci” che ambiscono al ribaltamento dell’ordine sociale Personaggi = incarnazione di tipi storico-sociali
L’EPICITÀ DI SCOTT Epicità dei personaggi di Scott, “asserviti” al condizionamento del destino (qui storico e secolare) Eroi dell’epos = individui totali, che riassumono che è disperso nel carattere nazionale (Hegel) Lukács: le figure principali dei romanzi di Scott sono tipici caratteri nazionali, nel senso del buon livello medio; mediatori che cercano di creare un territorio neutrale
“INDIVIDUI CONSERVATORI” E “INDIVIDUI STORICI UNIVERSALI” Personaggi storici = rappresentativi del vita del popolo Scott non spiega un’epoca in base ai suoi grandi rappresentanti, ma i suoi rappresentanti in base all’epoca “Individui conservatori” = contesto da cui emergono e di cui sono espressione i grandi personaggi storici, gli “individui storici universali”
SCOTT E LA MICROSTORIA Thomas Carlyle : Scott ha insegnato “to writers of history and others [...] that bygone ages of the world were actually filled by living men, not by protocols, state-papers, controversies and abstractions of men. Not abstractions were they, not diagrams or theorems; but men, in buff or other coats and breeches, with colour in their cheeks, with passions in their stomach, and the idioms, features, and vitalities of very men”
SCOTT E IL FOLKLORE Nuovi “oggetti poetici” (Coleridge e Wordsworth) : documenti privati, leggende, tradizioni folkloriche, riti popolari, letteratura “bassa” Scott e la poesia “popolare”: The Minstrelsy of the Scottish Border (1802-1803), The Lay of the Last Minstrel (1805), Marmion (1808), The Lady of the Lake (1810) e Rokeby (1813)
SCOTT E L’AMERICA Ciclo di Waverley: guerra civile, conflitto progresso-conservazione, localizzazione su un Border James Fenimore Cooper e William Gilmore Simms: guerra rivoluzionaria (The Spy, The Partisan) e conflitti sulla Frontiera (il ciclo di Leatherstocking, The Yemassee) La simpatia dell’autore va agli sconfitti
IL ROMANZO STORICO IN EUROPA Alessandro Manzoni, I promessi sposi (1827), imitati da Scott in The Fair Maid of Perth (1828) Aleksandr Puskin, La figlia del capitano (1836) Stendhal, La Certosa di Parma (1839) Alexandre Dumas, I tre moschettieri (1844) Ludwig Rellstab, 1812 (1834)