IL NUOVO ISTITUTO TECNICO Renzo Vanetti IL NUOVO ISTITUTO TECNICO.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Istituto Statale Istruzione Superiore “E U R O P A” Pomigliano d’Arco
Advertisements

Colle Val DElsa Il nuovo professionale e la didattica delle competenze.
ISTITUTI TECNICI (LINEE GUIDA - d.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3) Il metodo e i temi per la discussione (in presenza e a distanza) *** Il metodo.
Aspetti didattici e organizzativi specifici
Traccia per un cambiamento ? Collegio Docenti 20 febbraio 2012.
Insegnamento delle discipline e sviluppo delle competenze IL NUOVO IT IN CLASSE Renzo Vanetti Ischia 27 settembre 2010
M A C E D O N I O M E L L O N I I S T I T U T O T E C N I C O C O M M E R C I A L E RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Art. 8,
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Proposta di una Unità di Apprendimento
LA Qualità d’Aula e il SIMUCENTER CAMPANIA
IISS Einaudi – Casaregis – Galilei
Itinerari didattici integrati verticali di cultura al lavoro.
Lo sviluppo della nuova offerta formativa Prof.ssa Francesca Neiviller
Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento
La prospettiva curricolare. Secondo biennio Risultati di apprendimento il secondo biennio poggia su quanto acquisito durante il primo biennio. Conseguito.
La didattica delle competenze
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
Vanna Santi -27 ottobre 2010 ISTRUZIONE PROFESSIONALE.
I nuovi Istituti Tecnici MIUR Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dellarticolo 64, comma 4, del.
INDICAZIONI NAZIONALI per i PSP INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
1 Il riordino dellistruzione tecnica e il miglioramento della qualità organizzativa e didattica Arduino Salatin Iprase del Trentino Rete Qualità e Istruzione.
ISTITUTI TECNICI SETTORE TECNOLOGICO
Riordino e Riassetto dell'istruzione secondaria di 2° grado Articolo 3 (Articolazione del sistema dei licei) 1. Il sistema dei licei comprende i licei.
I.I.S.S. "A. AGHERBINO" a.s LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (d.P.R. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8, comma 6) A cura di E.
LA DIDATTICA PER COMPETENZE Proposta di un nuovo percorso formativo
Come cambiano gli Istituti tecnici Dirigente Scolastico Prof.ssa Flavia De Vincenzi a.s. 2009/ Roma, 2 dicembre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli ISTITUTO.
Francesco de Sanctis. Liceo artistico Licei Si parte dalla.s. 2010/11 dalle classi prime e seconde 6 licei a cui vengono ricondotti i 400 indirizzi.
REGOLAMENTO RECANTE NORME CONCERNENTI IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112 Convertito.
DIDATTICA PER COMPETENZE
Scuola, innovazione e rapporti con il territorio Anna Laura Marini – MIUR Montecatini marzo 2012.
Le scuole e l’autonomia
PROGRAMMAZIONE - LICEO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Progetto di Formazione
Obbligo formativo a 16 anni
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
P.O.F. Collegio Docenti elabora C. dI. adotta I consigli di classe attuano.
La scuola delle competenze: dalle Linee guida ai curricoli
IL NUOVO ISTITUTO TECNICO
DIDATTICA LABORATORIALE
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
1 MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO DISTRUZIONE SUPERIORE STATALE LEONARDO DA VINCI LE PAROLE CHIAVE DELLA RIORGANIZZAZIONE.
P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
Riforma istituti professionali D.P.R. 87/2010
La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore MIUR I nuovi Istituti Tecnici.
Il futuro dell'istruzione superiore
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Laboratorio dell’Istruzione Tecnica e Professionale Presentazione dei lavori dei gruppi.
L’ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE AL CURRICOLO PER COMPETENZE
La didattica delle competenze
Autovalutazione & Qualità
Terza area e alternanza scuola-lavoro Vicenza, IPSSS Montagna 26 marzo 2010 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO.
Gli Istituti Tecnici.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’istruzione Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore.
Gli Istituti Professionali
Vanna Santi -3 dicembre 2010 ISTRUZIONE PROFESSIONALE.
LEGGE DEL 13 LUGLIO 2015, N 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Dal punto di vista “editoriale” il PTOF può essere opportunamente organizzato secondo la seguente lista, non vincolante, di sezioni e paragrafi. IN CASO.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
L’ESPERIENZA DELLA FORMAZIONE
FASE 1: DEFINIZIONE DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
attivazione dei CPIA, dove non fosse possibile l’attivazione si valuterà la possibilità di attivare i progetti assistiti (nota MIUR n.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E IMPRESA FORMATIVA SIMULATA MILANO 24 NOVEMBRE 2011.
Alternanza Scuola Lavoro e Curricolo Patrizia Cuppini Convegno Disal- Roma 25 febbraio 2016.
PROGETTO PILOTA CIPE REGIONE CALABRIA PIANO DI INFORMAZIONE ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO Marzo 2010 DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE.
LA RIFORMA L.107/15 DAL POF AL PTOF a.s
Curricolo /1 La parola curriculum è latina. Deriva dal verbo curro che, nel contesto scolastico e formativo, non traduciamo in ‘correre’ ma in ‘muoversi’
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Il progetto e le attività previste
CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE EQF – quadro europeo delle qualifiche per l ’ apprendimento permanente RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Transcript della presentazione:

IL NUOVO ISTITUTO TECNICO Renzo Vanetti IL NUOVO ISTITUTO TECNICO Renzo Vanetti

UN’ ALTRA SCUOLA

3 Si riferiscono a risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze. Secondo il Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche ( EQF) Si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica in laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti. Sono orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e l’uso di modelli e linguaggi specifici. Sono strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, ivi compreso il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio

“ rispondere efficacemente alla molteplicità degli interessi e delle aspirazioni dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle professioni” Linee guida, autonomia e flessibilità “Gli istituti tecnici dispongono di due opportunità: 1)Utilizzare, nei percorsi educativi, la quota di autonomia del 20% dei curricoli, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa; 2)Utilizzare gli spazi di flessibilità, intesi come possibilità di articolare le aree di indirizzo in opzioni, per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni” Linee guida “Gli istituti tecnici dispongono di due opportunità: 1)Utilizzare, nei percorsi educativi, la quota di autonomia del 20% dei curricoli, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa; 2)Utilizzare gli spazi di flessibilità, intesi come possibilità di articolare le aree di indirizzo in opzioni, per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni” Linee guida

Il riordino degli istituti tecnici modifica profondamente l’offerta formativa Richiede il riesame e la riprogettazione dell’istituto: L’organizzazione del servizio. Organi, compiti, funzioni, coordinamenti Il contenuto dell’offerta La relazione con l’esterno Le metodologie didattiche e la integrazione degli interventi Le modalità di lavoro degli operatori Tre possibili risposte: Il Gattopardo Le urgenze o le sollecitazioni del momento Un piano di lavoro che consideri tutti gli elementi in una prospettiva unitaria e coerente Il riordino degli istituti tecnici modifica profondamente l’offerta formativa Richiede il riesame e la riprogettazione dell’istituto: L’organizzazione del servizio. Organi, compiti, funzioni, coordinamenti Il contenuto dell’offerta La relazione con l’esterno Le metodologie didattiche e la integrazione degli interventi Le modalità di lavoro degli operatori Tre possibili risposte: Il Gattopardo Le urgenze o le sollecitazioni del momento Un piano di lavoro che consideri tutti gli elementi in una prospettiva unitaria e coerente

IL NUOVO ISTITUTO TECNICO IL PECUP I PROFILI GLI INDIRIZZI LE ARTICOLAZIONI LE OPZIONI LE LINEE GUIDA COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’ I DIPARTIMENTI IL C.T.S. IL I°BIENNIO IL II° BIENNIO IL V ANNO LA DIDATTICA LABORATORIALE, PER PROBLEMI, PER PROGETTI STAGE ALTERNANZA TIROCINI AUTONOMIA E FLESSIBILITA’ IL 20; 30; 35% IL COLLEGAMENTO ORGANICO CON IL MONDO DEL LAVORO LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE GESTIRE LA COMPLESSITA’

COME TENER CONTO ED UTILIZZARE PRODUTTIVAMENTE TUTTI GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL NUOVO IT COME TRASFORMARE IL “NUOVO” E VALORIZZARE IL “VECCHIO” PER REALIZZARE UN REALE MIGLIORAMENTO PER GLI STUDENTI E PER IL MONDO DEL LAVORO COME TENER CONTO ED UTILIZZARE PRODUTTIVAMENTE TUTTI GLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL NUOVO IT COME TRASFORMARE IL “NUOVO” E VALORIZZARE IL “VECCHIO” PER REALIZZARE UN REALE MIGLIORAMENTO PER GLI STUDENTI E PER IL MONDO DEL LAVORO DUE PROBLEMI

PROGETTARE LA SCUOLA 8 Definire gli obiettivi Finalità ed obiettivi Analisi delle risorse Progettare La definizione dei profili d’uscita La didattica per competenze La struttura organizzativa Organiz- zare Il sistema delle decisioni e responsabilità Il coordinamento interdisciplinare Controllare Il controllo dei processi La gestione del consenso Valutare Gli esiti (apprendimenti e di sistema) Il miglioramento continuo

Consiglio di Classe Collegio Docenti Consiglio di Istituto Dipartimento Coordinamento dei Dipartimenti Comitato Tecnico Scientifico Ufficio Tecnico Dirigente scolastico Commissioni Gli attori del processo La centralità del Consiglio di classe 10 CHI FA, CHE COSA, COME, QUANDO CHI FA, CHE COSA, COME, QUANDO

1.1 Definizione del profilo formativo d’uscita 1.2 Definizione del profilo formativo del 2° biennio 1.3 Definizione del profilo formativo del 1° biennio 2.1 Definizione della mappa delle competenze del biennio 2.2 Individuazione per ciascuna competenza della mappa degli elementi che la definiscono 2.3 Attribuzione delle responsabilità dello sviluppo delle competenze 2.4 Definizione del piano di sviluppo della competenza 2.5 Definizione del piano di studio della classe 2.6 Verifica della coerenza delle attività per tutte le competenze da sviluppare Fase 1: definizione dei risultati di apprendimento attesi Fase 2: definizione del curricolo del 1° biennio Fase 3: Progettazione delle UdA Realizzazione del servizio Valutazione