PER UN AVVENTO RICCO DI MISERICORDIA

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Transcript della presentazione:

PER UN AVVENTO RICCO DI MISERICORDIA TRE CATECHESI SULL’ATTESA E SULLA VENUTA DEL MESSIA

IL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA «Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola del Signore: MISERICORDIOSI COME IL PADRE. L’evangelista riporta l’insegnamento di Gesù che dice: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). È un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace. L’imperativo di Gesù è rivolto a quanti ascoltano la sua voce (cfr Lc 6,27). Per essere capaci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio» (Francesco, Misericordiae Vultus, n. 13)

METTIAMOCI IN ATTEGGIAMENTO DI ASCOLTO

GIOIA LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO «La fede cristiana è per vocazione un annuncio di felicità radicale, promessa e conferimento di “vita eterna”, senza confini di spazio, di tempo, di limiti nelle aspirazioni. La scoperta del Regno e l’incontro con Cristo diventano beatitudine dell’uomo. Don Bosco ha inteso, e ha fatto capire ai suoi giovani, che impegno e gioia vanno insieme, che santità e allegria sono un binomio inseparabile. Don Bosco è il santo della gioia di vivere e i suoi giovani appresero bene la sua lezione di vita, nel linguaggio tipicamente oratoriano, che la “santità consiste nello stare sempre allegri”. La Pastorale Giovanile Salesiana propone un cammino di santità semplice, allegra e serena» (dal «Quadro di riferimento della Pastorale Giovanile Salesiana», p. 95) GIOIA LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO

MISERICORDIA LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO «Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato» (Francesco, Misericordiae Vultus, n. 2) MISERICORDIA LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO

AVVENTO LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO «Conosciamo una triplice venuta del Signore. Una venuta occulta si colloca infatti tra le altre due che sono manifeste. Nella prima il Verbo fu visto sulla terra e si intrattenne con gli uomini, quando, come egli stesso afferma, lo videro e lo odiarono. Nell'ultima venuta «ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3, 6) e vedranno colui che trafissero (cfr. Gv 19, 37). Occulta è invece la venuta intermedia, in cui solo gli eletti lo vedono entro se stessi, e le loro anime ne sono salvate. Nella prima venuta dunque egli venne nella debolezza della carne, in questa intermedia viene nella potenza dello Spirito, nell'ultima verrà nella maestà della gloria. Quindi questa venuta intermedia è, per così dire, una via che unisce la prima all'ultima: nella prima Cristo fu nostra redenzione, nell'ultima si manifesterà come nostra vita, in questa è nostro riposo e nostra consolazione» (Dai discorsi di san Bernardo, abate) AVVENTO LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO

CATECHESI LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO La catechesi ha il compito di «aiutare a conoscere, celebrare, vivere e contemplare il mistero di Cristo». L’obiettivo dell’annuncio e della catechesi è la conversione e la formazione e l’assunzione del pensiero di Cristo: «Pensare secondo Cristo e pensare Cristo attraverso tutte le cose» (San Massimo il Confessore). Tra catechesi e carità c’è uno stretto rapporto; il servizio alla verità, proprio dell’annuncio cristiano, educa la fede che matura nell’esercizio della carità. (dal documento CEI «Incontriamo Gesù», 2014) CATECHESI LE QUATTRO PAROLE DECISIVE DEL NOSTRO CAMMINO

ZACCARIA ED ELISABETTA, figure di fede e incredulità La fatica di accogliere la misericordia nella nostra vita Non si può essere apostoli della misericordia senza l’accoglienza della misericordia

IMPORTANTE PREMESSA «JHWH È MISERICORDIOSO» «Tu lo chiamerai Giovanni» (Lc 1,13) «Si chiamerà Giovanni» (Lc 1,60) «Giovanni è il suo nome» (Lc 1,63) «JHWH È MISERICORDIOSO» PREMESSA IMPORTANTE Il nome greco «Ioannes» è la traslitterazione dell’ebraico «yeohanan» o «yohanan», che significa:

(Lc 1) 5Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. 6Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 7Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. 8Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, 9gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso. 10Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. 11Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. 12Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. 13Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni.

14Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, 15perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 16e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. 17Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». 18Zaccaria disse all'angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». 19L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. 20Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».

Vita buona Sterilità Annuncio Incredulità Primo segno 21Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. 22Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Vita buona Sterilità Annuncio Incredulità Primo segno

23Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa 23Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. 24Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 25«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini». 57Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. 59Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. 60Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». 61Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». 62Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.

Concepimento Misericordia Nome Secondo segno Custodia nel cuore 64All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 65Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Concepimento Misericordia Nome Secondo segno Custodia nel cuore

IL POETA CLEMENTE REBORA COSÌ SCRIVE «Quasi maestro agli altri mi porgevo; ma qualcosa era dentro me severo: Ferma il mio dire, se non dico il vero. LA PAROLA ZITTÌ CHIACCHIERE MIE. La Provvidenza sue vie dispose: mi fece attento a Pietro e alla sua Chiesa; dei martiri la Fede venne accesa» IN SINTESI A PROPOSITO DELLA SUA CONVERSIONE

Meditiamo e condividiamo sulle dieci parole proposte VITA BUONA: Cerchiamo di viverla? STERILITÀ: In che cosa siamo sterili? ANNUNCIO: Siamo disponibili alle novità di Dio? INCREDULITÀ: Quali difficoltà viviamo nel credere? PRIMO MIRACOLO: Quante volte ascolto o parlo senza fede? CONCEPIMENTO: Dio è fecondo nella nostra vita? MISERICORDIA: Dove colgo la misericordia nella mia vita? NOME: Qual è il «nome» che scelgo per questo avvento? SECONDO MIRACOLO: Ascolto o parlo con fede? CUSTODIA DEL CUORE: Riesco a custodire la Parola? Meditiamo e condividiamo sulle dieci parole proposte

Preghiera per un avvento ricco di misericordia Padre misericordioso, tu che sei intervenuto con misericordia nella vita di Zaccaria ed Elisabetta, intervieni anche oggi nella nostra vita, nella nostra famiglia, nel nostro mondo. Signore della misericordia, tu che hai zittito con un miracolo l’incredulità di Zaccaria, aiutaci a parlare ed ad agire con fede in ogni situazione della vita. Spirito di misericordia, tu che hai portato l’amore di Dio a persone semplici e giuste, riempici della tua presenza amorevole e dolce Maria, madre piena di misericordia, tu che hai accolto e portato in grembo il Signore della vita, insegnaci a rispondere con disponibilità alla chiamata di Dio. Padre, Figlio e Spirito Santo, colmate la nostra comunità e le nostre famiglie di misericordia. Amen. Preghiera per un avvento ricco di misericordia

PER UN AVVENTO RICCO DI MISERICORDIA ARRIVEDERCI A VENERDI PROSSIMO 11 DICEMBRE ALLE ORE 19.00