Struttura, dinamica e valore economico della produzione cinaricola Mazzarino (CL), 14 maggio 2011
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L’OFFERTA: la produzione mondiale La produzione mondiale (dati Faostat) La superficie coltivata è stimata in 133mila ettari La produzione totale in 1,5 milioni di tons
L’OFFERTA: la produzione mondiale La produzione mondiale (dati Faostat) I maggiori incrementi sono stati registrati da Egitto, Perù e Cina
L’OFFERTA: la produzione nazionale Elevata specializzazione produttiva. I dati relativi a superficie investita e produzione evidenziano come la coltivazione del carciofo sia concentrata nel Sud Italia e nelle Isole La produzione nel 2010
L’OFFERTA: la produzione siciliana Caltanissetta su tutti. A livello nazionale solo nella provincia di Foggia si producono più carciofi rispetto a Caltanissetta. A seguire Cagliari, Brindisi ed Agrigento. La produzione nel 2010.
PPB: il valore della produzione di alcuni ortofrutticoli La produzione cinaricola italiana assume valori tutt’altro che secondari rispetto alle principali colture Il valore è ottenuto moltiplicando la produzione per il prezzo pagato al produttore
PPB: il valore della produzione cinaricola italiana Sicilia, Puglia e Sardegna fanno la parte del leone Le prime tre regioni concentrano l’85% del valore della produzione cinaricola nazionale Puglia e Sicilia contribuiscono alla PPB per circa un terzo del valore complessivo
L’OFFERTA: DOP/IGP Nonostante ci siano tre marchi D.O. riconosciuti solo modeste quantità di romanesco del Lazio (circa 10mila tonnellate) sono state commercializzate nel 2009 utilizzando il marchio IGP Attualmente i 3 marchi D.O. riconosciuti sono : - Carciofo romanesco del Lazio (IGP), - Carciofo di Paestum (IGP) - Carciofo spinoso di Sardegna (DOP). C’è un prodotto in attesa, il carciofo brindisino la cui domanda è stata già pubblicata in gazzetta europea (gennaio 1011). Se entro 6 mesi non ci sono opposizioni, sarà Igp ! Attualmente i 3 marchi D.O. riconosciuti sono : - Carciofo romanesco del Lazio (IGP), - Carciofo di Paestum (IGP) - Carciofo spinoso di Sardegna (DOP). C’è un prodotto in attesa, il carciofo brindisino la cui domanda è stata già pubblicata in gazzetta europea (gennaio 1011). Se entro 6 mesi non ci sono opposizioni, sarà Igp ! Alla IGP del carciofo romanesco del Lazio che ha sede a Cerveteri partecipano 30 produttori ed un confezionatore
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IL MERCATO: i prezzi all’origine Spinoso sardo e violetto viaggiano spesso appaiati Confronto tra le diverse varietà/tipologie
IL MERCATO: i prezzi all’origine Dal confronto è evidente che il prezzo non si discosta significativamente tra le diverse piazze. In alcune annate (2006 e 2009) le piazze pugliesi hanno spuntato qualche cent in più rispetto a quelle siciliane. Dal confronto è evidente che il prezzo non si discosta significativamente tra le diverse piazze. In alcune annate (2006 e 2009) le piazze pugliesi hanno spuntato qualche cent in più rispetto a quelle siciliane. Confronto per il carciofo violetto tra le principali piazze
IL MERCATO: i prezzi nelle tre fasi della filiera Fatto 100 il prezzo al dettaglio quanto va al produttore, quanto al grossista e quanto al dettagliante ? Sostanziale stabilità negli anni presi in esame
IL MERCATO: i prezzi al dettaglio Dal confronto è evidente l’incertezza iniziale del violetto. Da marzo 2011 il prezzo del violetto si è stabilizzato sotto i 60 eurocent/capolino Dal confronto è evidente l’incertezza iniziale del violetto. Da marzo 2011 il prezzo del violetto si è stabilizzato sotto i 60 eurocent/capolino Confronto tra il carciofo violetto e romanesco nel 2010/11
IL MERCATO: i prezzi al dettaglio nella GDO Per il romanesco i prezzi sono più alti rispetto alla campagna precedente Il confronto con la campagna precedente
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LA DOMANDA: gli acquisti retail Dal confronto con i dati del 2005 emerge un trend delle vendite che è molto negativo per il fresco (tvma -3,9%), ma positivo per conserve (tvma +0,7%) e surgelati (tvma +8%). Dal confronto con i dati del 2005 emerge un trend delle vendite che è molto negativo per il fresco (tvma -3,9%), ma positivo per conserve (tvma +0,7%) e surgelati (tvma +8%). Le vendite nel 2010 Su 100 famiglie acquirenti: 96 acquistano ortaggi almeno una volta l’anno; 45 acquistano carciofi freschi almeno una volta l’anno; 24 acquistano carciofi sottolio almeno una volta l’anno; 12 acquistano carciofi surgelati almeno una volta l’anno; 14 acquistano fagiolini surgelati almeno una volta l’anno; 6 acquistano asparagi surgelati almeno una volta l’anno. Su 100 famiglie acquirenti: 96 acquistano ortaggi almeno una volta l’anno; 45 acquistano carciofi freschi almeno una volta l’anno; 24 acquistano carciofi sottolio almeno una volta l’anno; 12 acquistano carciofi surgelati almeno una volta l’anno; 14 acquistano fagiolini surgelati almeno una volta l’anno; 6 acquistano asparagi surgelati almeno una volta l’anno.
LA DOMANDA: il profilo del consumatore Gli acquirenti con maggiore affezione per i carciofi sono di età superiore a 54 anni Il reddito è una variabile che discrimina l’acquisto tra prodotto fresco e conserve sottolio (reddito basso), fagiolini surgelati (reddito medio) e carciofi ed asparagi surgelati (reddito alto) Il Sud è la principale area di consumo sia di carciofi freschi sia surgelati Gli acquirenti con maggiore affezione per i carciofi sono di età superiore a 54 anni Il reddito è una variabile che discrimina l’acquisto tra prodotto fresco e conserve sottolio (reddito basso), fagiolini surgelati (reddito medio) e carciofi ed asparagi surgelati (reddito alto) Il Sud è la principale area di consumo sia di carciofi freschi sia surgelati Quali sono le caratteristiche degli acquirenti di carciofi ?
LA DOMANDA: gli acquisti per canale distributivo Si evidenzia come per i carciofi Ambulanti, mercati rionali e dettaglio tradizionale assumono un rilievo maggiore rispetto agli altri ortaggi freschi Gli acquisti nel 2010
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IL CONTESTO: gli scambi di carciofi dell’Italia nel 2010 Una lenta uscita dalla crisi Le importazioni di prodotto fresco e congelato hanno assunto valori di tutto rispetto. Ciò rappresenta una minaccia per la produzione nazionale Parte del fresco che arriva in Italia sono materia prima o semilavorati per le aziende conserviere. Questa può essere considerata un’opportunità per le nostre aziende agricole ! Le importazioni di prodotto fresco e congelato hanno assunto valori di tutto rispetto. Ciò rappresenta una minaccia per la produzione nazionale Parte del fresco che arriva in Italia sono materia prima o semilavorati per le aziende conserviere. Questa può essere considerata un’opportunità per le nostre aziende agricole ! Ottima la performance delle conserve
IL TRADE: gli scambi di carciofi freschi dell’Italia nel 2010 Principali fornitori e mercati di sbocco TONS 6,6 MLN DI EURO VME : 1,02 Euro/kg TONS 6,6 MLN DI EURO VME : 1,02 Euro/kg 15MILA TONS 15 MLN DI EURO VMI: 1,05 Euro/kg 15MILA TONS 15 MLN DI EURO VMI: 1,05 Euro/kg Import: fornitori localizzati nel Bacino del Mediterraneo, elevata stagionalità e forte competizione con il prodotto italiano Export: emerge una scarsa affezione da parte dei consumatori Nord europei Import: fornitori localizzati nel Bacino del Mediterraneo, elevata stagionalità e forte competizione con il prodotto italiano Export: emerge una scarsa affezione da parte dei consumatori Nord europei
IL TRADE: gli scambi di carciofi congelati dell’Italia nel 2010 Principali fornitori e mercati di sbocco 500 TONS 1,4 MLN DI EURO VME : 2,87 Euro/kg 500 TONS 1,4 MLN DI EURO VME : 2,87 Euro/kg TONS 9,9 MLN DI EURO VMI: 1,60 Euro/kg TONS 9,9 MLN DI EURO VMI: 1,60 Euro/kg Import: il Perù è il terzo fornitore dell’Italia Export: marginale. Non strategico !?! Import: il Perù è il terzo fornitore dell’Italia Export: marginale. Non strategico !?!
IL TRADE: gli scambi di conserve carciofi dell’Italia nel 2010 Principali fornitori e mercati di sbocco TONS 28,6 MLN DI EURO VME: 3,82 Euro/kg TONS 28,6 MLN DI EURO VME: 3,82 Euro/kg TONS 9,8 MLN DI EURO VMI: 1,85 Euro/kg TONS 9,8 MLN DI EURO VMI: 1,85 Euro/kg Import: basso valore medio. Prodotto conservato temporaneamente (semilavorato) Export: elevato valore medio. Prodotto finito. Eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy Import: basso valore medio. Prodotto conservato temporaneamente (semilavorato) Export: elevato valore medio. Prodotto finito. Eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy
IL TRADE: le importazioni dall’Egitto Negli ultimi 10 anni c’è stata una esplosione delle importazioni di carciofi freschi dall’Egitto. Queste importazioni sono concentrate tra dicembre e marzo. Nella campagna 2008/09 hanno che hanno toccato punte di 16mila tonnellate di cui circa il 90% (14mila tonnellate) dal solo Egitto. Negli ultimi 10 anni c’è stata una esplosione delle importazioni di carciofi freschi dall’Egitto. Queste importazioni sono concentrate tra dicembre e marzo. Nella campagna 2008/09 hanno che hanno toccato punte di 16mila tonnellate di cui circa il 90% (14mila tonnellate) dal solo Egitto. circa l’80% delle importazioni
IL TRADE: le importazioni dall’Egitto L’andamento dell’import è legato alla disponibilità di prodotto nazionale ed alla domanda dell’industria conserviere.
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UNO SGUARDO AL FUTURO Aggregazione dell’offerta in OP Ampliamento della gamma Sviluppo di nuovi prodotti ed occasioni di consumo Politica di marchio Penetrazione nuovi mercati Puntare sul territorio
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE AREA MERCATI