L’unità di acquisizione

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Transcript della presentazione:

L’unità di acquisizione Si definisce soprattutto sulla base della psicologia della Gestalt, che descrive la percezione come una sequenza di tre fasi, globale, analitica e conclusiva. In queste tre fasi si attua una sintesi che trasforma ciò che è percepito in qualcosa di recepito e, se in condizioni favorevoli, acquisito. Innanzitutto c’è un momento di percezione globale dell’evento comunicativo (o del testo), che si basa su strategie come: sfruttamento massimo della ridondanza, del supplemento di informazioni contestuali (luogo, momento…) e cotestuali (articolo…)

L’unità di acquisizione formazione di ipotesi socio-pragmatiche su quanto potrà avvenire in base alle nostre informazioni formazione di ipotesi linguistiche in base alle nostre conoscenze grammaticali elaborazione delle metafore (sono comunissime nel nostro parlare quotidiano) verifica globale e approssimativa delle ipotesi o dei singoli elementi ricerca delle analogie con eventi noti Questa fase si definisce di «focalizzazione modale»

L’unità di acquisizione Segue una fase di analisi  sintesi spontanea  riflessione guidata relative a: ciascun atto comunicativo che si voglia far acquisire alla classe gli aspetti linguistici (fonologici, morfosintattici, lessicali, testuali) i temi culturali (impliciti ed espliciti) del testo i linguaggi non verbali (in caso di video) ogni testo presentato alla classe va esplorato attraverso le tre fasi della percezione gestaltica (globale, analitica, sintetica)  l’apprendimento evolve in acquisizione

L’UD come rete di UdA L’UdA è l’unità di misura dell’apprendimento dello studente l’UD è invece una tranche linguistico-comunicativa complessa, dura in genere 6-10 ore e di solito è basata su un tema situazionale o culturale di lingua: può interessare gli atti comunicativi, le espressioni linguistiche, gli elementi lessicali e grammaticali, la riflessione culturale su un dato argomento di letteratura: si possono analizzare più testi di un autore e giungere poi ad una sintesi conclusiva

L’UD come rete di UdA di microlingua: sono basate su eventi complessi, di cui si studiano tutti gli aspetti nelle varie fasi L’UD è una struttura di base utile all’insegnante, contenente un certo numero di UdA, ma non è anarchica, ha una sua struttura che, a grandi linee, può essere motivazione – serie di UdA – verifica – (eventuali) attività supplementari motivazione: attività di elicitazione (quello che si conosce già) fase di stimolo (attraverso i materiali) eventuali racconti di aneddoti dell’insegnante

L’UD come rete di UdA sequenza / rete di UdA i materiali didattici offrono una sequenza, ma questa NON è vincolante per il docente, soprattutto se la modifica viene da esigenze / spunti che partono dai discenti può essere integrata con altre UdA la presenza di studenti stranieri può offrire spunti di riflessione o per UdA aggiuntive Verifica e valutazione la valutazione va impostata (almeno in parte) sul percorso di miglioramento

L’UD come rete di UdA un errore che riguarda elementi non ancora pienamente acquisibili andrà segnalato, ma valutato diversamente (o NON valutato) riguarda gli obiettivi dell’UdA appena conclusa, ma NON esclude gli elementi acquisiti nelle UdA precedenti attività supplementari le UdA possono sempre essere integrate da lezioni utili ma che escano dalla logica di apprendimento (testi non didattici, video, canzoni, internet…)

Il modulo Nell’ultimo decennio si è diffuso il bisogno di attestare anche competenze parziali, per cui è nata anche la divisione in moduli, vale a dire in ‘porzioni’ di un curricolo Definire un modulo in una formazione professionale non crea nessun problema, così come in un percorso storico, letterario, artistico, filosofico Molto più difficile risulta la divisione in moduli di discipline non segmentabili come le lingue, ma anche la matematica o la fisica

Il modulo il modulo deve infatti essere autosufficiente: molto difficile in un sistema come quello linguistico; lo studente deve sapersela cavare autonomamente in un dato contesto (in questo senso sono macromoduli, ad esempio, i livelli del Portfolio) valutabile nel suo complesso: in modo da poter essere accreditato nel CV Un modulo è quindi un blocco tematico a sé stante, autosufficiente e significativo, che si articola in una serie di UD; nel nostro caso è possibile a livello letterario e microlinguistico