Il Tirocinio nel rapporto scuola e università Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria
Profilo professionale dell’insegnante I cambiamenti socio-culturali in atto chiedono alla scuola un forte impegno istruttivo ed educativo e sollecitano la definizione di un profilo professionale complesso caratterizzato da competenze psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, socio- relazionali,organizzative e gestionali La formazione dei docenti è considerata nei documenti europei questione centrale per l’innovazione scolastica e lo sviluppo della società La professionalità come esito di un percorso formativo , sintesi creativa di saperi, esperienze, capacità, aperta alla costante riflessione sull’azione e ricerca
Circolo formativo
Struttura del corso Saperi di scienze della formazione Saperi disciplinari Didattiche disciplinari con laboratori Laboratori Tirocinio
Tirocinio Attività operativa ( osservazione, sperimentazione e pratica didattica) e rielaborativa ( analisi, valutazione e ridefinizione dell’esperienza) Spazio dialogico complesso tra teoria e prassi, esperienza di comprensione del contesto scuola e degli elementi che caratterizzano la professione docente Luogo di confronto e di rielaborazione di gruppo Luogo di scambio e confronto tra la scuola e l’Università
Obiettivi formativi dei Tirocinio diretto Conoscere la struttura scolastica e la sua organizzazione di sistema Acquisire la capacità di osservare in modo sistematico e di analizzare i molteplici aspetti della situazione didattica Riflettere sul significato e sui problemi della funzione insegnante Sperimentare la complessità della gestione del processo di insegnamento/apprendimento
Obiettivi del tirocinio indiretto Acquisire capacità progettuali, decisionali e organizzative Sviluppare atteggiamenti relazionali positivi Sperimentare modalità di lavoro di gruppo Esercitare la pratica riflessiva sull’esperienza, sperimentando la dimensione della scrittura di diverse forme di testo Riflettere sulle proprie motivazioni alla professione Sviluppare un approccio euristico alla pratica
Natura e compiti della tutorship intesa come accompagnamento Permette all’allievo di cogliere la valenza didattica dei saperi disciplinari ( intersezioni disciplinari, unità della cultura) Sostiene la realizzazione di specifici progetti didattici Offre scaffolding cognitivo per rielaborare le conoscenze,cogliere il rapporto teoria-prassi, stimolare la problematizzazione e la ricerca Sostiene l’allievo a livello emozionale- affettivo attivando anche strategie di empowerment Promuove lo sviluppo di abilità socio-relazionali Favorisce il rapporto tra percorso formativo e ruolo professionale
Docenti tutor ( art 11) Il Tutor coordinatore : a esonero parziale, presso le sedi universitarie, di durata massima di 4 anni e non è rinnovabile Il Tutor organizzatore , per i corsi di laurea magistrale, a tempo pieno presso le sedi universitarie Il Tutor dei tirocinanti, docenti in servizio nella scuola con contratto a tempo indeterminato
Compiti del tutor coordinatore ( art 11, comma 2) Orientare e gestire i rapporti con i tutor di classe assegnando gli studenti alle classi e formalizzando il progetto di tirocinio dei singoli studenti Provvedere alla formazione del gruppo di studenti per le attività di tirocinio indiretto e l’esame dei materiali di documentazione dell’esperienza prodotti dagli studenti Supervisionare e valutare le attività di tirocinio diretto e indiretto Seguire le relazioni finali per quanto riguarda le attività in classe Stabilire i raccordi con i laboratori e le altre attività didattiche universitarie
Compiti del tutor organizzatore comma 4 Organizzare e gestire i rapporti tra le università, le istituzioni scolastiche e i relativi dirigenti scolastici Gestire tutte le attività amministrative legate ai distacchi dei tutor coordinatori, al rapporto con le scuole e con l’Ufficio scolastico regionale, al rapporto con gli studenti e alle attività di tirocinio in generale Coordina la distribuzione degli studenti nelle diverse scuole Assegna ai coordinatori, di anno in anno, il contingente di studenti da seguire nel percorso di tirocinio Organizza il raccordo del tirocinio con i laboratori e le altre attività didattiche universitarie, promuove percorsi di formazione e ricerca con le scuole, coordina l’attività dei tutor e la loro formazione
Compiti del tutor dei tirocinanti comma 3 Ha il compito di orientare gli studenti rispetto agli aspetti organizzativi e didattici della scuola,e alle diverse attività e pratiche in classe, di accompagnare e monitorare l’inserimento in classe e la gestione diretta dei processi di insegnamento degli studenti tirocinanti Stabilisce le modalità di introduzione e di immersione dello studente nella vita della classe Dà indicazioni sull’organizzazione delle unità di apprendimento per sviluppare competenze pratiche Gestisce la graduale transizione dello studente alla gestione di attività didattiche, fornendo supporto e feedback. Osserva, pianifica e certifica la condotta dello studente
Insegnante “mentore” Non solo modello da imitare ma maieuta che dialogando riesce a condurre l’inesperto verso un tragitto che partendo dalla sua pratica lo porta alla riflessione. Osservazione ( pratica dello sguardo e della parola) non solo per monitorare e valutare ma per stabilire una relazione educativa Rapporto di partecipazione-testimonianza-interpretazione lungi dall’essere meramente imitativo e volto all’assimilazione lascia all’educando la libertà di realizzare in maniera personale il modello proposto ( condivisione di strumenti, procedure argomentative, schemi di ragionamento, criteri di scelta)
La dinamica dialogica tra mentore e novizio Dialogo preliminare Osservazione Dialogo successivo Analisi di dialogo
Il tirocinio risorsa per la scuola Processo di accreditamento Promuove processi di riflessione sulle pratiche che inducono innovazione nel sistema scuola Attiva percorsi di formazione in azione degli insegnanti mentori Stimola processi di ricerca sulle pratiche didattiche Favorisce la costruzione di reti di scuole per l’attivazione di comunità di pratiche
Azione del Dirigente scolastico Fronte interno: teso a rafforzare la guida culturale dell’istituzione e a promuovere un atteggiamento di disponibilità al cambiamento delle persone. Ha quindi una funzione di guida e di supporto all’ esperienza di tirocinio, di coordinamento delle azioni e di responsabilità nel creare le condizioni ambientali favorevoli ad esso ( scelta dei tutor dei tirocinanti). Fronte esterno: richiede l’accreditamento, responsabile di un’istituzione che contribuisce e partecipa al miglioramento educativo sottoscrivendo accordi, protocolli, patti e costruendo alleanza con l’Università. Il Dirigente è attento alle modalità e agli strumenti per una buona comunicazione con la Università.
Integrazione tra i saperi Esiste un sapere pratico dei tutors che va integrato con il sapere teorico Esiste un sapere dei coordinatori e dei tutor dei tirocinanti che va esplicitato e armonizzato Esiste un sapere agito e un sapere tacito che vanno rielaborati Esistono saperi differenti che solo in pratiche di formazione comune e di ricerca azione possono essere rielaborati per dialogare arricchendosi reciprocamente