SEMINARIO NAZIONALE UIL LE TEMATICHE AMBIENTALI NELLE POLITICHE DI COESIONE A cura Luigi Veltro UIL – Servizio Politiche Territoriali Dicembre 2015.

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SEMINARIO NAZIONALE UIL LE TEMATICHE AMBIENTALI NELLE POLITICHE DI COESIONE A cura Luigi Veltro UIL – Servizio Politiche Territoriali Dicembre 2015

EUROPA 2020 Le politiche di coesione , sono strettamente connesse con la riforma del Budget Europeo, Europa 2020 Gli obiettivi principali di Europa 2020 sono: il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in Ricerca e sviluppo R&S; i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono); il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato; 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.

Tali obiettivi sono poi definiti per singolo Paese e per l’Italia significa: Tasso di occupazione compreso tra il 67% ed il 69%; l’1,53% del PIL dell'UE deve essere investito in Ricerca e Sviluppo; in materia di clima/energia meno 13% di riduzione del tasso di anidride carbonica e aumentare l’energia da rinnovabili al 17% il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 15% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato; 2,2 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.

LE POLITICHE DI COESIONE Le politiche di coesione , che per il ciclo di programmazione possono contare su una disponibilità economica di 336 miliardi di euro, in linea con EU 2020, dovranno seguire una politica di investimento basata su: Attenzione ai risultati; Concentrazione tematica; Incentivi e condizionamenti.

Esistono due tipologie di fondi europei: i Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE); i Fondi relativi ai Programmi a Gestione Diretta dell’UE. I Fondi Strutturali e di investimento Europei (SIE) operano congiuntamente a supporto dello sviluppo economico di tutti i paesi dell’Unione europea in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020 e sono: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR); Fondo Sociale Europeo (FSE); Fondo di Coesione; Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR); Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (FEAMP).

I Programmi a Gestione Diretta della UE (PGD) sono un ulteriore strumento per sostenere finanziariamente lo sviluppo di progetti volti a favorire la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell’UE. Tra i più importanti citiamo a titolo esemplificativo: Programma "Europa creativa; Programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE); Programma "Erasmus per tutti“; Programma per il cambiamento e l'innovazione sociale; Programma per la competitività delle imprese e le PMI (COSME); Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte 2020”.

FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) è la principale fonte di finanziamenti dell'UE a tal fine. L'obiettivo è riequilibrare le principali disparità fra le regioni finanziando lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle economie regionali, compresa la conversione delle regioni industriali in declino e di quelle in ritardo di sviluppo. Tutte le regioni europee riceveranno finanziamenti a titolo del FESR. Le autorità nazionali e regionali stabiliscono i loro programmi di sviluppo e selezionano i progetti da finanziare.

IL FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE) Per quanto riguarda il FSE esso è articolato intorno a 4 “obiettivi tematici” all’interno dell’Unione Europea: promuovere l’occupazione e la mobilità professionale; investire nell’insegnamento, nelle competenze, e nella formazione permanente; promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà; rafforzare la capacità istituzionale ed un’efficiente amministrazione pubblica. Il Regolamento attribuisce grande importanza alla partecipazione delle parti sociali e delle ONG nella programmazione ed attuazione. A tal fine è previsto un importo adeguato delle risorse del FSE alle azioni di rafforzamento delle capacità delle parti sociali e delle ONG.

IL FONDO EUROPEO AGRICOLO DI SVILUPPO RURALE (FEASR) Il FEASR finanzia la competitività del settore agricolo per garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali. I programmi dovranno basarsi su almeno quattro delle sei priorità comuni dell'UE: promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali potenziare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e una gestione sostenibile delle foreste promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alle foreste incoraggiare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di CO2 e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale promuovere l'integrazione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA (FEAMP) E’ il principale strumento di sostegno alla nuova politica comune della pesca che cercherà, tra il 2014 e il 2020, di migliorare la sostenibilità sociale, economica e ambientale dei mari e delle coste in Europa sostenendo i progetti locali, le aziende e le comunità in loco. Il suo bilancio di 6,4 miliardi di euro e si concentrerà sulla creazione di occupazione, sulla diversificazione delle economie locali e sul conferimento di una maggiore redditività e sostenibilità alla pesca.

IL PROGRAMMA PER L’AMBIENTE E L’AZIONE PER IL CLIMA (LIFE) LIFE è lo strumento di finanziamento del nuovo programma di azione per il clima e l’ambiente. Ha un budget di milioni di euro ed è disciplinato dal regolamento CE 1293/2013. LIFE ha lo scopo di contribuire allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa Questo verrà fatto sostenendo l'attuazione del "Settimo programma d'azione per l'ambiente" dell’Unione Europea.

L’obiettivo generale è quello di concorrere all’implementazione e allo sviluppo di politiche ambientali attraverso il cofinanziamento di progetti in tema di ambiente e cambiamenti climatici, promuovendo e divulgando le soluzioni migliori e le buone pratiche e incoraggiando tecnologie innovative in materia di ambiente e cambiamento climatico. Sono previsti dei "bonus" per i progetti che risponderanno alle priorità tematiche ritenute strategicamente importanti per l'Unione. Un ulteriore valore aggiunto sarà poi costituito dalla composizione transnazionale del partenariato. Il programma LIFE è articolato in due sottoprogrammi: Ambiente, con tre aree prioritarie: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget); Azione per il clima, che copre le aree: Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget).

LA PROGRAMMAZIONE Le risorse (oltre 51 miliardi di euro tra FESR e FSE), sono programmate, con lo strumento dell’accordo di partenariato attraverso: - le 11 priorità (Obiettivi tematici); - 3 opzioni strategiche (Mezzogiorno, Città, Aree interne); - 1 area tematica comune all’UE (dispersione scolastica).

LE 11 PRIORITA’ (OBIETIVI TEMATICI) 1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; 2) migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione; 3) promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura; 4) sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio; 5) promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e la gestione dei rischi; 6) tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse e valorizzazione asset culturali; 7) promuovere sistemi di trasporto sostenibili e eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete; 8) promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9) promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà; 10) investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente; 11) rafforzare la capacità istituzionale e promuovere una amministrazione pubblica efficiente.

LE RISORSE DELL’ACCORDO DI PARTENARIATO Nello specifico per il FESR la dotazione è di 32,6 miliardi di euro (compresa la cooperazione Territoriale); il FSE ha una dotazione di 18,4 miliardi di euro (di cui il 20% al contrasto alla povertà) A tali risorse occorre aggiungere le risorse del FEASR e del FEAMP. Tali risorse saranno finanziate attraverso 73 programmi operativi esclusi il “Fondo Pesca” (FEAMP) e l’obiettivo della cooperazione territoriale. I Programmi operativi nazionali sono 13 compresi i 2 programmi del FEASR (“Rete Rurale Nazionale” e Gestione del rischio, infrastrutture irrigue e biodiversità animale); mentre 60 sono i programmi operativi regionali. Dei programmi operativi nazionali soltanto 5 sono plurifondo, mentre dei programmi operativi regionali soltanto 3 sono plurifondo (Puglia, Calabria e Molise).

I programmi operativi nazionali FESR e FSE sono i seguenti: Per la scuola- competenze e ambienti per l’apprendimento (plurifondo); Sistemi di politiche attive per l’occupazione (monofondo FSE); Inclusione (monofondo FSE); Città metropolitane (plurifondo); Governance e capacità Istituzionale (plurifondo); Iniziativa occupazione giovani (monofondo FSE); Questi programmi coprono tutte le categorie di Regioni (Nord, Centro e Sud).

Ricerca e innovazione (plurifondo); Imprese e Competitività (monofondo FESR). Questi programmi coprono le Regioni in transizione e meno sviluppate (Sud). Infrastrutture e reti (monofondo FESR); Cultura (monofondo FESR); Legalità (plurifondo FSER e FSE). Tali programmi coprono le Regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

LE RISORSE PER LE TEMATICHE AMBIENTALI NEI PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI E REGIONALI Per sostenere i 4 obiettivi tematici legati alle tematiche dell’ambiente (sostenere la transizione verso un’economia dia basse emissioni di carbonio; promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi; tutelare l’ambiente e l’uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli asset culturali; promuovere sistemi di trasporto sostenibili), sono stati stanziati 12,7 miliardi di euro (il 39% del totale della dotazione del FESR).

Nello specifico: per la promozione di un’economia a bassa emissione di carbonio sono stanziati 4,9 miliardi di euro; per la riduzione del rischio idrogeologico sono stanziati 1,6 miliardi di euro; Per la tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali sono stanziati 3,3 miliardi di euro; Per lo sviluppo urbano sostenibile sono stanziati 2,9 miliardi di euro.

Programmi Promozione di un’economia a bassa emissione di carbonio Riduzione del rischio idrogeologico Tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali Sviluppo urbano sostenibile Totale tematiche ambientali (Obiettivi tematici 4, 5, 6, 7) Totale generale FESRIncidenza tematiche ambientali sul totale del FESR Piemonte ,1 Val d’Aosta ,2 Lombardia ,2 Liguria ,1 Bolzano ,0 Trento ,0 Veneto ,7 F. V. G ,7 Emilia R ,7 Toscana ,8 Umbria ,5 Marche ,8 Lazio ,1 Abruzzo ,4 Molise ,0 Campania ,5 Puglia ,7 Basilicata ,8 Calabria ,5 Sicilia ,1 Sardegna ,2 PON Scuola ,0 PON Cultura ,4 PON Imprese ,0 PON Metro ,4 PON Ricerca e Innovazione ,7 PON Legalità ,0 PON Governance e A.T ,0 PON Infrastrutture ,1 Totale ,0