Pedagogista, consulente coniugale e familiare
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Gli STRUMENTI sono le argomentazioni : Positive (del proprio punto di vista) Negative (sul punto di vista dell’altro) Distruttive (dell’altra persona) Il COMPORTAMENTO è funzionale a vincere : Argomentazioni, giudizi, accuse, non ascolto Emotività mal gestita, scarico di responsabilità, mancanza di fiducia Identificazione della posizione dell’altro con la persona Il modo di percepire il conflitto è Pericolo, distruzione, trappola
Gli STRUMENTI sono la ricerca dei fondamenti e la trascendenza del conflitto: Dal Mio punto di vista a quello dell’Altro Decentramento, ascolto, empatia Comprendere la sofferenze sia di sé che dell’altro Il COMPORTAMENTO è funzionale a comprendere: Ascolto, empatia Assunzione di responsabilità, rendersi parte attiva Rispetto, anche se non si condividono le idee Comunicazione nonviolenta Dialogo
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evidenziare ciò che divide polarizzarsi sulle differenze di interessi, di sistemi di valori
interni al soggetto sopravvivenza Benessere = assenza di violenza strutturale Sicurezza = assenza di violenza diretta identità Appartenenza = avere ‘radici’ Autostima = realizzare il senso della propria esistenza individuale di relazione con gli altri autonomia Indipendenza = soddisfacimento dei bisogni e sperimentazione dei propri limiti riconoscimento Essere accettati per come si è e stabilire relazioni significative
Relazione di violenza M – m Logica del vincere Relazione di equivalenza E- E Logica del comprendere Sentimenti di rabbia e indignazione … legati a un conflitto Buttare addosso all’altro le emozioni, argomentare per aver ragione, giudicare, accusare, ricattare … Gestire le emozioni con una presa di distanza; elaborare, simbolizzare, accettare … Escalation dell’intensità: aggressione / vittimizzazione Decentramento, ascolto, comunicazione, dialogo maieutico Uno vince l’altro perde Ricerca dei FONDAMENTI e TRASCENDENZA del conflitto
Vince ATrascendenza Compromesso Fuga Vince B
Conoscere tutti i fatti Affliggersi troppo fallimento Incolpare se stessi e gli altri Distruggersi cinismo Rinunciare disperazione Promettere di ricominciare
Definire obiettivi raggiungibili Intraprendere compiti limitati Conoscere i fatti necessari successo Senso di fiducia Confidenza Fantasiaenergia
Interrompere Attaccare Colpevolizzare Parlare troppo Ironizzare Esercitare pressione Minacciare
Ascoltare attivamente Porre domande Effettuare brevi sintesi Fornire informazioni Rispondere senza aggressività
14 All’interno di ogni gruppo di persone (di lavoro, di volontariato, sportivo, ecc…) la vita si svolge secondo ritmi che si ripetono: Il processo decisionale nel gruppo Forming StormingPerformingNorming Si crea un gruppo Il gruppo si confronta (e si scontra) Si stabiliscono obiettivi comuni Si passa all’azione progettuale Il processo è circolare e retroattivo
15 All’interno di un gruppo la dimensione conflittuale può manifestarsi essenzialmente attraverso due tipologie: Per evitare l’elemento distruttivo bisogna trasformare il conflitto di relazione in conflitto di contenuto 1.Conflitto di contenuto perché alimenta il confronto e lo scambio tra i partecipanti 2.Conflitto di relazione perché assimilabile ad un gioco di potere Positivo Negativo
16 Abuso di autorità, Mobbing Diversa percezione dei problemi e delle situazioni Scarsa comunicazione Scarsa chiarezza delle aspettative dei membri verso i loro colleghi, superiori o subordinati Fattori interpersonali:Conflitto sugli obiettivi da raggiungere
17 Coinvolgere i membri nelle decisioni; le persone tendono a opporre resistenza al cambiamento nella misura in cui sentono il cambiamento come imposto su di loro, mentre sono più propense ad accettarlo se sentono di aver partecipato a determinarlo Ridurre l'ambiguità dei ruoli. l'ambiguità si riferisce alla mancanza di chiarezza relativamente ai compiti assegnati ad ogni individuo, al modo in cui tali compiti sono in relazione con i compiti degli altri individui e con gli obiettivi del gruppo Migliorare la comunicazione e l'accesso alle informazioni; quando l'accesso alle informazioni è difficile, i componenti del gruppo tenderanno a creare essi stessi le informazioni, diffondendo voci sorgenti di conflitto
Per una grammatica dei conflitti, atteggiamenti da ricordare sempre: 1 Individua il problema e chiamalo per nome:devi attaccare il problema, non la persona 2 Aspetta il momento giusto: lasciar decantare le emozioni è efficace, scaricare sull’altro la tensione è inutile 3 Cerca le ragioni dell’altro (ogni altro, tutti gli altri): negoziare è pacificante 4 Scegli un vocabolario di comprensione: ne verrà una critica costruttiva 5 Non provare a vincere (potresti perdere): cerca un accordo tra interessi comuni