Il colonialismo Il colonialismo è definito come l'espansione di una nazione su territori e popoli all'esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio di questi ultimi.
Argomenti Colonialismo Colonialismo in Africa Commonwealth
Una storia antica…. Il colonialismo non ha una datazione assoluta in quanto inizia già dalle prime dominazioni greche sul Peloponneso. Spicca però in particolare, nel periodo antico, l’imperialismo Romano ‘Divide et impera’ il cui concetto era uguale a quello più moderno ovvero maggiori terreni era uguale a magiore risorse
…e nuova Ciò che però meglio definiamo con questa parola è il periodo che oscilla dal 1492 al 1954 infatti le potenze europee iniziarono a espandersi nel Nuovo Mondo creando piccole colonie che poi otterranno l’indipendenza. Tutto ciò da un inizio a un’epoca di sfruttamento e di schiavitù.
Tesi pro e contro I collaboratori del colonialismo argomentano che il governo coloniale beneficia i colonizzati sviluppando l'infrastruttura economica e politica necessaria per la modernizzazione e la democrazia. Essi indicano ex colonie come Stati Uniti d'America, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong e Singapore, come esempi di successi post-coloniali. Queste nazioni comunque, non rappresentano il corso normale del colonialismo, in quanto si tratta di società coloniali o di città commerciali. I teorici della dipendenza, comunque, pensano che il colonialismo in realtà porta ad un trasferimento netto di ricchezza dai colonizzati ai partigiani, e inibisce uno sviluppo economico di successo. I critici post-colonialisti sostengono che il colonialismo arreca un danno politico, psicologico e morale anche ai colonizzatori. L'attivista politica indiana Arundhati Roy disse che dibattere i pro e i contro del colonialismo/imperialismo «è un po' come dibattere i pro e i contro dello stupro». I critici del neocolonialismo vedono questo fenomeno come la continuazione del dominio e sfruttamento delle stesse nazioni con mezzi differenti (ma spesso in realtà sostengono con i medesimi mezzi).
Il colonialismo italiano L’italia ha avuto un ruolo minore durante questo periodo storico e quando ha deciso che anche essa doveva avere dei territori ha solo pensato ad espandersi in Africa (nei territori peggiori) anche con successi. Anche se queste conquiste vengono definite vittorie mutilate
Colonialismo in Africa La penetrazione europea si espresse in due forme di colonialismo: Colonialismo commerciale Colonialismo moderno
Colonialismo commerciale Fino al XVI secolo il continente africano presentava solo forme di colonialismo commerciale, diffuso lungo le coste. Portoghesi, inglesi, francesi e olandesi si erano limitati a fondare varie basi sulle coste africane. Importante aspetto del colonialismo commerciale è il commercio degli schiavi, che prospera tra il XV e il XVIII secolo. In questo periodo un grande numero di africani viene rastrellato con incursioni e rapporti commerciali con alcune tribù africane dai mercanti di schiavi europei (detti "negrieri").
Colonialismo moderno Dal XIX secolo il colonialismo moderno si è volto allo sfruttamento delle risorse dei paesi colonizzati. La penetrazione coloniale nell'entroterra in Africa è avvenuta solitamente dopo spedizioni esplorative, che hanno dato idea delle risorse dei vasti territori. In seguito a ciò, le potenze europee decidono di impossessarsi dei territori africani per avere fonti di risorse prime, nonché avere importanti basi commerciali. Talora è importante anche l’idea di avere dominio su vasti territori dove poter inviare molti cittadini della madrepatria, che così si libera di una parte eccedente della propria numerosa popolazione.
Conseguenze Non potendo fare niente gli africani vengono sottomessi. Questa corsa alla colonia porta alla schiavitù indiscriminata dei popoli africani e al loro relativo infestamento da parte della cultura europea in ambito religioso e culturale.
Situazione africana post-colonie Situazione africana decolonizzata
Commonwealth Il termine letteralmente significa "benessere comune" Commonwealth Il termine letteralmente significa "benessere comune". Perciò in origine Commonwealth indicava uno Stato governato per il bene comune in opposizione ad uno Stato autoritario, governato per il beneficio di una data classe di proprietari. E’ un’organizzazione internazionale di 53 stati che avevano in passato fatto parte dell’impero britannico
L’illusione di una libertà Per quanto ogni singolo stato del Commonwealth possa dirsi auto amministrativo e abbia poteri legislativi a prescindere dagli altri paesi, a capo dell’organizzazione c’è la regina Elisabetta II che risulta quindi monarca assoluto di quest’ultima. Ricordo che fanno parte paesi come Canada, Australia e India