Bisanzio, la Roma d’Oriente

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Bisanzio, la Roma d’Oriente Lezioni d'Autore

La basilica di Santa Sofia a Istanbul oggi

L’uso del termine ‘Bisanzio’ e ‘Impero bizantino’ sono i termini con cui ci si riferisce per convenzione a Costantinopoli e alla continuazione dell’Impero Romano d’Oriente, uscito relativamente indenne dalle grandi invasioni barbariche del V secolo. Il termine ‘bizantino’ deriva da ‘Byzantion’, antico insediamento ellenico che l’imperatore Costantino, alla ricerca di un secondo centro dell’Impero, decide di rifondare e di ribattezzare con il proprio nome (Costantinopoli).

Romaioi L’uso del termine ‘bizantino’ risale all’età moderna. È stato fatto proprio dalla ricerca storica contemporanea per distinguere l’Impero romano d’Oriente dalla sua trasformazione (greca e cristiana) nei secoli. Gli abitanti di quell’Impero, invece, si ritenevano diretti discendenti della Roma dei Cesari e chiamavano sé stessi Romaioi, ‘Romani’. Per i Bizantini la capitale imperiale era la ‘Nuova Roma’ e, come Roma un tempo, la polis per eccellenza.

Coordinate storiografiche La storia bizantina abbraccia un lunghissimo periodo durante il quale le trasformazioni sostanziali che si succedono nel tempo hanno sempre come punti di riferimento la tradizione statale romana, la cultura ellenistica e la religione cristiana ortodossa. L’inizio della storia di Costantinopoli è datato con precisione (330). Invece, l’inizio della storia dell’Impero bizantino è un problema storiografico complesso, perché si confonde con la storia romana. Sulla fine della storia bizantina non vi sono dubbi: l’impero cade il 29 maggio 1453 quando Costantinopoli viene conquistata dai Turchi Ottomani.

Quando comincia a svilupparsi un impero romano-orientale? Gli storici hanno proposto diverse date di partenza: il 330: la fondazione di Costantinopoli, il 395: la definitiva divisione dell’Impero fra Oriente e Occidente, il 476: la caduta dell’Impero romano d’Occidente, il 565: la morte di Giustiniano, il 610: l’avvento al trono di Eraclio.

Le matrici del mondo bizantino Tutte le date stabilite per l’inizio della storia di Costantinopoli si collocano fra il IV secolo e la metà del VII, nei tre secoli designati di solito come periodo tardoromano o protobizantino, per sottolinearne il carattere di transizione; un periodo in cui si sviluppano le matrici del mondo bizantino, una serie di tratti comuni dotati di funzione unificante e identitaria: l’ortodossia neocalcedoniana, la lingua greca della burocrazia e dell’esercito, il concetto di popolo romano come popolo eletto, la centralizzazione burocratica e amministrativa, la funzione simbolica di Costantinopoli.

L’ascesa della Roma d’Oriente Nella millenaria storia bizantina, la città di Costantino eguaglia progressivamente l’antica Roma  la cui decadenza procede di pari passo con l’ascesa della Roma d’Oriente  e, come Roma, riesce sempre a conservare la sua posizione di centro dell’Impero. Inaugurata nel 330, la Nuova Roma cresce, si consolida e si sostituisce molto in fretta all’antica capitale. Dalla fine del IV secolo diventa la residenza stabile degli imperatori e dal 476, dopo la deposizione di Romolo Augustolo in Occidente, l’unica capitale, la città in cui governa l’unico imperatore rimasto.

Una felice posizione geografica La scelta del sito di Bisanzio è stata felice. Costantinopoli si trova all’ingresso occidentale del Bosforo, al crocevia delle strade che collegano Europa e Asia e delle rotte marittime fra l’Oriente e il Mediterraneo, dunque in una posizione geografica strategica sia dal punto di vista commerciale sia militare.

Un grandioso progetto urbanistico Il progetto urbanistico di Costantino è grandioso e prosegue con successive fasi di edificazione sotto i suoi successori, in particolare Giustiniano che conferisce alla città l’assetto rimasto pressoché immutato fino al 1453. Costantinopoli è circondata da un possente sistema di fortificazione (mura di cinta a più riprese ampliate e rafforzate, fossati, torri di difesa) con porte d’accesso fra cui la Porta d’oro. Le mura teodosiane proteggono un’area di 1450 ettari sulla quale sorgono sontuosi palazzi imperiali, scintillanti d’oro, pietre preziose e mosaici.

La cerchia delle mura Il Gran Palazzo  costantemente abbellito e ampliato con l’aggiunta di padiglioni, biblioteche, terrazze, statue, giardini, fontane, da tutti gli imperatori fino all’XI secolo  è una vera città nella città. La cerchia delle mura racchiude, inoltre, maestosi edifici governativi, complessi architettonici, splendidi palazzi privati con giardini interni e cortili porticati, un gran numero di monasteri e un imponente numero di chiese abbellite da cupole. Fra queste, la splendida Santa Sofia è il modello dei templi bizantini e la più grande chiesa cristiana fino alla costruzione di San Pietro.

Una città è magnifica e sontuosa Costantinopoli è ricca di monumenti e statue; ha grandi piazze, larghe strade, un imponente acquedotto, alcuni porti e numerose cisterne, a cielo aperto e sotterranee. Dentro le mura, Costantinopoli è stata oggetto di molte variazioni edilizie, ma l’Ippodromo (l’equivalente del Circo a Roma), la Mese (la strada che attraversa tutta la città da est a ovest) e le porte principali delle mura restano punti fermi nella topografia della città. e i bizantini inventano appellativi appassionati e ammirati: “la città regina”, “la bella”, “l’occhio dell’Universo”, “la città custodita da Dio”.  

La Cisterna Basilica di Istanbul

Sviluppo della città e storia dell’Impero (1/2) Al suo apogeo, nel VI secolo, quando l’Impero raggiunge la sua massima espansione, e poi ancora nel XII, la città conta da 350.000 a 400.000 abitanti. È una città brulicante di vita e nelle numerose botteghe, nelle piazze, negli affollati mercati si muove una umanità eterogenea e multietnica. Grande emporio dell’Impero, arrivano qui uomini e mercanzie da ogni parte del mondo. Gli stranieri sono soldati mercenari, viaggiatori, pellegrini e mercanti.

Sviluppo della città e storia dell’impero (2/2) Dall’VIII secolo, l’espansione degli Arabi in Siria, Egitto e Nord Africa riduce l’Impero bizantino alla penisola balcanica e all’Asia Minore. Molti mercanti sono allora musulmani (innanzitutto Siriaci ed Egiziani). Dal X secolo, cresce il numero dei mercanti delle repubbliche marinare italiane, che piano piano subentrano ai Bizantini nel controllo del commercio del Mediterraneo. Dalla fine dell’XI secolo e nel XII, sotto la dinastia dei Comneni, l’Impero si riprende e cresce la capitale che attraversa un nuovo periodo di splendore e trasformazioni.

Tentativi di conquista La città rappresenta un mito e molti popoli (Avari, Arabi, Variaghi, Slavi, Bulgari, Peceneghi …) tentano di conquistarla, attratti non solo dal miraggio della sua ricchezza e potenza, ma anche dal fatto che il suo possesso coincide col possesso del titolo imperiale e con la sovranità dell’Impero. Nella sua storia più che millenaria, Costantinopoli resiste a numerosi assedi, grazie alle sue mura inespugnabili (almeno fino all’arrivo della polvere da sparo e dei cannoni) e a un’arma segreta, il cosiddetto ‘fuoco greco’, una miscela incendiaria dalla composizione sconosciuta che, lanciata sull’acqua dalle mura, incendia le navi nemiche che assediano la città dal mare.

Uso del fuoco greco in una miniatura medioevale Cronaca di Joannes Skylitzes, Biblioteca Nazionale di Madrid, XII sec.

Il declino di Costantinopoli Costantinopoli capitola due volte. Nel 1204, quando viene occupata e saccheggiata dall’esercito della Quarta Crociata, e nel 1453, quando l’esercito di Maometto II, grazie a un numero considerevole di cannoni, riesce ad abbatterne le difese. La caduta di Costantinopoli nel 1204 è una cesura fondamentale nella storia bizantina e della città: l’Impero viene diviso fra i maggiori condottieri occidentali e Costantinopoli diventa la capitale di un debole Impero latino d’Oriente. Da allora, cessa di essere una grande potenza, perde progressivamente territori, e finisce per coincidere, a metà del XV secolo con la capitale dell’Impero turco ottomano.

Costantinopoli: punto d’incontro fra civiltà L’inarrestabile declino politico ed economico degli ultimi secoli dell’Impero non intacca il prestigio culturale né l’influenza senza pari di cui Costantinopoli gode per tutto il Medioevo. A Costantinopoli l’eredità greca e quella latina si fondono col Cristianesimo, che sarà poi il Cristianesimo orientale dell’ortodossia, dando vita al mondo bizantino; è una città dove il civile e il religioso si coniugano nei monumenti, nell’urbanistica e nell’arte, per diffondersi poi in tutto l’impero; è un modello organizzativo, architettonico, artistico e religioso imitato dall’Occidente, dall’Europa russo-slava, dall’Islam.

Il centro della cristianità orientale Nel corso dei secoli medioevali, Costantinopoli diventa il centro della cristianità orientale e la sua Chiesa giunge a eguagliare il prestigio di quella di Roma e a competere con essa. Dopo secoli di controversie e contrasti, il grande Scisma del 1054 scava un solco definitivo fra Occidente e Bisanzio e dà vita alla differenziazione tuttora esistente fra Chiesa cattolica, di rito latino, e Chiesa ortodossa, di rito greco, che ha nel patriarca di Costantinopoli la sua massima autorità.

Mosaico (secolo X), Santa Sofia La Vergine Maria con il bambino Gesù fra l'imperatore Costantino e Giustiniano Mosaico (secolo X), Santa Sofia

Il centro della cultura e della scienza Per tutto il Medioevo e in tutta l’Europa, Costantinopoli è considerata il baluardo e il centro indiscusso della cultura e della scienza. Quella bizantina è una cultura del libro ed è l’erede della cultura greca, che preserva grazie all’opera di eruditi e copisti. Gli antichi testi di filosofia, storia, scienza, teatro e letteratura vengono copiati, letti, studiati, commentati instancabilmente e con un vigore che cresce dopo il diffondersi della scrittura minuscola corsiva (VIII-IX secolo), più agile e leggibile. È il mondo bizantino dunque che garantisce la sopravvivenza del patrimonio culturale antico nonché la sua diffusione.

La grande metropoli islamica dell’epoca moderna In Italia, tra la fine del XIV e la fine del XV secolo, emigra un gran numero di intellettuali bizantini; maestri di greco degli umanisti italiani, occupano importanti cariche nelle università italiane e contribuiscono a porre le basi del Rinascimento. Il 29 maggio 1453, Maometto II conquista Costantinopoli. Mille anni dopo essere stata la seconda Roma e il centro della cristianità orientale, la città diventa per più di quattro secoli la capitale dell’Impero ottomano, Istanbul. La caduta di Costantinopoli in mano turca è una delle date che segna la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna.

FINE Lezioni d'Autore