I.C. di Cadeo (PC) 18 – 25 ottobre 2015

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
“Intervista sul mondo del lavoro”
Advertisements

ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MARCONI”
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dagli obiettivi alle competenze
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
L’educazione matematica contribuisce all’educazione dell’individuo in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
Arcipelago Mazzini Insieme per la coesione sociale Centro Di Atene Studi e Ricerche sulla Famiglia Università cattolica del Sacro Cuore di Milano Largo.
Laboratorio delle emozioni
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
PER IL SUCCESSO FORMATIVO interventi e servizi per gli studenti ITC PIETRO VERRI MILANO Anno scolastico 2002/2003 documentazione a cura di P. Avena, A.
I MATEMATICI E IL MONDO DEL LAVORO
1 Valutazione degli apprendimenti e portfolio delle competenze 1. Le pratiche di valutazione tra pensieri e saperi 3 marzo marzo 2007.
L'INSEGNANTE SPECIALIZZATO PER LE ATTIVITA' DI SOSTEGNO
Motivazione allo studio e successo scolastico
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
È il contratto formativo che lega progettazione e valutazione, conferendo senso ad entrambe le regole per giocare Il contratto formativo in classe: le.
Istituto Comprensivo Completo Silvio Pellico Vedano Olona
CdL in Scienze della Formazione nelle organizzazioni
La partita è molto combattuta perché le due squadre tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era.
PROGETTO LABORATORIO SALUTE
LA CLASSE, LABORATORIO DEL FARE comunità di pratica Luciano Rondanini
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
DSA / BES… inclusione, non solo
Questionari sulla didattica: le risposte di studenti & docenti.
STUDIO ASSISTITO POMERIDIANO 24 NOVEMBRE 2006 – ITIS MAX PLANCK Andamento del doposcuola - il punto di vista dei docenti.
Seminario Provinciale
QUESTIONARIO ALUNNI A.S.2008/09. MOTIVAZIONE SI A VOLTE NO I miei insegnanti mi spiegano bene 13957% % 1 0 % I miei insegnanti spiegano all'inizio.
Piccole strategie di apprendimento
PON-FSE IT 05 1 PO007 – Competenze per lo sviluppo Annualita ̀ 2013/ tel. : 0963/ /41805.
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
Ancora tra sviluppo e apprendimento
MACCHINARI SICURI WORKSHOP FASCICOLO TECNICO E ANALISI DEI RISCHI
ISTITUTO COMPRENSIVO TORREGROTTA REPORT DATI QUESTIONARIO Alunni Scuola Primaria Classe V A.S.2012/2013.
Matematica e Multimedialità
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
La mia autostima.
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. BATTAGLINI” MARTINA FRANCA (TA)
Il “decalogo dell’insegnante”: un documento di qualche anno fa
Educazione adulti.
DOMANDE FINALI 1) Cosè un campo elettromagnetico? 2) Che cosa si intende per frequenza di un campo elettromagnetico? 3) Che differenza esiste tra alte.
LE SAI LE TABELLINE? Mettiti alla prova!.
1 Questionario di soddisfazione del servizio scolastico Anno scolastico 2011/2012 Istogramma- risposte famiglie.
Un trucchetto di Moltiplicazione per il calcolo mentale
LE MAPPE PER INSEGNARE.
1 FOLGARIA 2002 CAMPO SCUOLA GIOVANI CALTO – GRIGNANO CASA S. MARIA.
PROCESSI DI APPRENDIMENTO
Lavori di gruppo sulla Mesopotamia
Anno scolastico Autovalutazione di Istituto Scuola Primaria Classi quinte.
Differenziare in ambito matematico
Atzeni, Ceri, Paraboschi, Torlone Basi di dati McGraw-Hill,
Quali le modalita’ di lavoro ?
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
INSEGNARE NEL TERZO MILLENNIO Che cosa vuol dire ??? A cura di Marziana Degiorgis Claudia Zanella Che cosa vuol dire ??? A cura di Marziana Degiorgis Claudia.
INCLUSIONE SCOLASTICA
Bando n del 26/02/ Piani Integrati 2013 Autorizzazione n. AOODGAI/11919 del 19/11/2013 Azione : C1 - FSE Annualità 2013/2014 Questionari.
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
ASCOLTA TE STESSO A CURA DEL DOTT. GIAMPIERO VITULLO
Intervista al genio della porta accanto
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Il ruolo della Comunità:
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Ageing attivo. Diventare fragili «Non sappiamo chi siamo, se ignoriamo chi saremo: dobbiamo riconoscerci in quel vecchio, in quella vecchia; è necessario,
I STITUTO C OMPRENSIVO “F ILIPPO D E P ISIS ” “P ROGETTO DI V ITA ” DALL ’ INFANZIA … ALL ’ ADOLESCENZA "N ON SI HA UNA VITA SE NON LA SI RACCONTA....."
ADULTI EDUCANTI fusi fra cielo e fango
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
Transcript della presentazione:

I.C. di Cadeo (PC) 18 – 25 ottobre 2015

Insegnare come ciascuno apprende Graziella Roda

Bruegel il Vecchio (1525/1530-1569) L’asino a scuola “È inutile che l’asino vada a scuola; egli è un asino, non sarà mai un cavallo”

Maria Montessori, La scoperta del bambino, 1948 Queste furono le conclusioni a cui giunsi: non solo osservare ma trasformare

“Il fatto centrale nell’educazione scientifica dei deficienti era questo: gli idioti e gli individui al di sotto del normale non rispondevano all’insegnamento abituale … perciò era necessario ricorrere ad altri mezzi i quali potevano rendersi adatti alle capacità di ogni individuo”

“Un paese di deficienti?” M. Zappella, Riforma della Scuola, n.12 1969 L’ispettore Aldo Zelioli rilevò che mentre nell’anno scolastico 1963-64 i posti di insegnante di classe differenziale erano stati 1.133, nel 1970-71 i posti erano già diventati 6.199 Italia Oggi 15 ottobre 2013 «Sostegno, docenti raddoppiati in 10 anni»

Chi nasce somaro … Ma, chi nasce somaro? Tre ricercatori (Canella, Poletti e Cattani) negli anni Sessanta sottoposero al test-mosaico di Gilles gli alunni delle prime classi elementari del Comune di Ferrara. Al test furono sottoposti 1.714 alunni, dei quali ben il 14,64 % risultò classificato tra i “subnormali mentali”. Quando si andò a vedere chi erano questi bambini “subnormali mentali”, si scoprì che di essi il 36,58% era figlio manovali e braccianti agricoli, il 33,33% figlio di sottoproletari, il 6,76 di piccoli commercianti, maestri e impiegati e lo 0% di funzionari, proprietari terrieri, industriali, ecc. (Sirena Canella Magda Poletti Luisa Cattani, Livello mentale e ambiente socio-economico, Riforma della Scuola n. 4, 1970)

Michel Tort, Il Quoziente Intellettuale, Bertani editore, 1976 p. 39 “I test tendono a generalizzarsi e a perfezionarsi ma due piccoli fatti irriducibili continuano … a disturbare la buona coscienza scientifica degli psicologi … Si tratta: della correlazione tra il quoziente di intelligenza e la categoria socio-professionale * dell’incostanza del Q.I. e delle variazioni di grande ampiezza che si possono registrare misurando il Q.I. di uno stesso individuo in due momenti diversi della sua esistenza * p. 40 esiste una correlazione molto forte tra il Q.I. e l’origine sociale

Graziano Cavallini, La fabbrica del deficiente, Emme edizioni 1974 “ancora oggi, per la maggioranza dell’opinione pubblica e degli stessi insegnanti, l’attività personalizzata dei ragazzi nella scuola è vista variamente come disordine e dispersione rispetto ad un modello uniforme di studio e di sapere, come rivolta pericolosa”

Aldo Carotenuto Due bambini aventi lo stesso Q.I. possono non solo presentare lo stesso livello di intelligenza per fattori diametralmente opposti, ma anche dimostrare nel tempo una capacità di apprendimento e di elaborazione dei dati culturali altrettanto differenziata ed imprevedibile. Questo perché lo sviluppo dipende dalla storia delle più diverse esperienze individuali

Legge 104/92 La legge 170/2010 sui DSA Le norme che consentono di modificare in modo permanente gli ordinamenti: Legge 104/92 La legge 170/2010 sui DSA Non vi sono altre norme primarie che consentano modifiche ordinamentali permanenti

La personalizzazione dei piani di studio Legge 53/2003 Cosa significa “personalizzare” senza alterare gli ordinamenti e senza compromettere il valore legale del titolo di studio?

Il principio della personalizzazione implica l’affermazione del diritto individuale di ciascuna persona a sviluppare compiutamente il proprio potenziale di apprendimento

Quindi richiede la capacità di effettuare assessment efficaci: per individuare i punti di forza di un allievo e per individuare l’area di sviluppo potenziale (Vygotskij) agire dentro questa area per trasformare lo sviluppo potenziale in competenze effettive definire e valutare obiettivi riscontrabili e non fumosi

Lo spazio di sviluppo prossimale secondo Vygotskji 16

Eterocronie dello sviluppo

In alcuni casi potremmo anche essere in una situazione come questa

Alcuni esempi di azioni di personalizzazione Il principio della fisarmonica “Ogni bambino ha il diritto di vivere il proprio tempo non come un incubo ma come un gioco, un divertimento” (P. Crepet, Non siamo capaci di ascoltarli, Einaudi)

La “fisarmonica” per i più veloci ad apprendere In caso di allievi particolarmente dotati, il “principio della fisarmonica” consente di “velocizzare”,, il percorso di studio, ampliando l’offerta formativa con percorsi di arricchimento e di approfondimento studiati ad personam

La “fisarmonica” per chi è in difficoltà In caso di allievi in difficoltà, il “principio della fisarmonica” consente di allungare i tempi di apprendimento di determinati contenuti o di acquisizione di determinate competenze, suddividendo l’insegnamento in unità più piccole, con maggiori ripetizioni di ciascun passaggio

Prima degli Esami di Stato del II ciclo le strade si ricongiungono Possiamo dilazionare i tempi entro un quadrimestre, entro un anno e tra più anni scolastici Chi decide? La scuola (sempre in accordo con la famiglia) Ci sono problemi di salute ? Allora l’accordo riguarda anche i curanti Ci sono problemi sociali (famiglie allo sbando, rischio di abusi, …) ? Allora anche i servizi sociali sono coinvolti nell’identificare il percorso migliore per ciascun ragazzo Prima degli Esami di Stato del II ciclo le strade si ricongiungono

Il principio del crivello Applicare il “principio del crivello” significa separare l’essenziale dall’accessorio. Perché? Perché quando le forze non bastano per tutto, ci si deve focalizzare sulle strutture portanti della conoscenza C’è molto di inessenziale nel tanto che le scuole insegnano. Molto che non verrà mai più né ricordato né usato. Molte nozioni e pochi saperi.

Non obiettivi minimi ma contenuti essenziali Il principio del crivello non è riferito al processo di individuazione dei cosiddetti “obiettivi minimi” ma a separare nei contenuti e negli esercizi ciò che è essenziale all’apprendimento e cosa è accessorio Non determina modifiche nei programmi ma, separando l’essenziale dall’accessorio consente all’allievo di focalizzarsi meglio sui concetti che deve apprendere (l’unica cosa che si impara facendo 50 divisioni con il divisore a due cifre e 6 problemi con 1 domanda e 3 operazioni in un pomeriggio, è ad odiare la matematica e chi la insegna)

Anche la definizione delle competenze essenziali è però un passaggio da fare Troppi contenuti fine a se stessi nel nostro insegnamento: Esempio: Le conoscenze inerti, cioè tutti quelle cose che i ragazzi sanno dire ma non sanno applicare nella realtà. Altro esempio: visto lo studio OCSE sull’analfabetismo funzionale in Italia? Quanta gente legge e non capisce?

Alfred North Whitehead, The aims of Education and other Essays, 1929 Theoretical ideas should always find important applications within the pupil’s curriculum. This is not an easy doctrine to apply, but a very hard one. It contains within itself the problem of keeping knowledge alive, of preventing it from becoming inert, which is the central problem of all education."

Una conoscenza inerte si riferisce non all’incapacità di comprendere qualcosa ma al fatto di non essere in grado di applicare concretamente quanto appreso, e di farlo in diversi contesti. E’ quindi strettamente legata alla capacità intellettiva definita “to transfer”, cioè al trasferimento di quanto appresto dal contesto in cui lo si è imparato ad altri contesti in cui può risultare utile o necessario.

Gli studenti, sin dagli inizi delle loro carriere scolastiche, possono sviluppare strategie cognitive tanto potenti da permanere nell’uso e vanificare gli sforzi educativi di portarli a codificare le conoscenze in determinati modi e a fare certe operazioni su di esse. Ne segue che i tentativi di risolvere il problema della conoscenza inerte possono fallire se prendono di mira solo il modo in cui presentare le conoscenze agli studenti o cosa chiedere loro per ottenere certe prestazioni rispetto a esse. Se non si presta un’attenzione diretta alle strategie generali sviluppate dai bambini per affrontare i compiti che richiedono un uso delle conoscenze, queste strategie possono sconfiggere le intenzioni didattiche”. Carl Bereiter e Marlene Scardamalia (1987). The psychology of written composition. Hillsdale, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.

Il problema è: siamo davvero capaci di distinguere l’essenziale in ciò di cui imponiamo l’apprendimento?

Philippe Perrenoud, Dieci nuove competenze per insegnare, Anicia 2002 Organizzare e animare situazioni di apprendimento Gestire la progressione degli apprendimenti Ideare e far evolvere dispositivi di differenziazione Coinvolgere gli alunni nei loro apprendimenti e nel loro lavoro Lavorare in gruppo Partecipare alla gestione della scuola Informare e coinvolgere i genitori Servirsi delle nuove tecnologie Affrontare i doveri e i dilemmi etici della professione Gestire la propria formazione continua

Limitata significatività per gli allievi delle proposte didattiche: scarso riferimento all’esperienza personale ed a pratiche sociali connesse con i campi del sapere (Philippe Perrenoud, op. cit. 2002).

Il principio dello scaffolding

Le mosse di “scaffolding” (Bruner) “lo scaffolding è diretto ad aiutare gli studenti quando si trovano in un'impasse; se esercitato in modo adeguato, lo scaffolding fornisce agli studenti il sostegno di cui hanno bisogno, ma non di più. I suggerimenti e il modellamento gradualmente scompaiono, mentre gli studenti svolgono da soli una parte sempre maggiore del compito all'aumentare delle loro capacità. Tali tecniche di scaffolding e fading lentamente costruiscono la fiducia dello studente nelle proprie possibilità di padroneggiare le capacità richieste” (Collins, Brown e Newman)

Il concetto di scaffolding comprende quindi tutte le forme di sostegno e di supporto, tutte le modificazioni che possono essere messe in atto per sostenere il processo di apprendimento di un alunno garantendogli il massimo di autonomia possibile.

Il processo di apprendimento si sostiene attraverso: Le strutture e le mediazioni L’apprendimento senza errori Il materiale autoesplicativo Il lavoro cooperativo L’apprendimento attivo (lerning by doing) Anche le modalità relazionali sono essenziali: L’insegnamento leale: niente tranelli niente inganni niente trappole

L’uso delle tecnologie È un sostegno importante per l’insegnante, per produrre materiale , archiviarlo, metterlo velocemente a disposizione degli allievi che ne hanno bisogno Internet fornisce oggi importantissime fondi documentarie (vedere il sito www.istruzioneer.it settore BES) Fornisce blog per gli insegnanti e per gli allievi Fornisce possibilità di utilizzo di più canali comunicativi e di utilizzo di fonti di diversa origine

L’uso delle tecnologie È utile agli allievi per apprendere in autonomia Per accedere velocemente a contenuti diversi Per elaborare mappe concettuali e schemi a supporto dell’apprendimento (che è cosa diversa dalla memorizzazione) Per restituire un apprendimento con modalità diverse dal solito “ripetere quello che sta scritto sul libro o che ha detto l’insegnante”

http://ospitiweb.indire.it/~aqee0001/relazione_donatella.htm La tassonomia dei bisogni elaborata da Abraham Maslow di seguito riportata evidenzia come il desiderio di autorealizzazione dell’individuo si realizzi attraverso il soddisfacimento di una serie di bisogni che, a partire da quelli fisiologici, via via include il bisogno di sicurezza, di affetto/appartenenza e di stima. 

Roland D. Laing Ciascun essere umano, fanciullo o adulto, ha bisogno che gli venga riconosciuto un suo significato cioè un posto nel mondo di un’altra persona. Chi sceglierebbe la libertà se nessuna delle sue azioni interessasse qualcun altro? Sembra che abbia estensione universale il desiderio umano di avere un posto nel mondo di almeno un’altra persona.

Giovanni De Plato L’ipotesi di rianimare e non di riabilitare è quella più efficace in termini di valorizzazione delle residue risorse umane. Il concetto di “rianimazione” della mente porta ad attivare un respiro esistenziale, creare una atmosfera di comunicazione e restituire senso al silenzio e attenzione alla passività …

François Dolto Ogni essere umano è linguaggio umano e ogni espressione sorge da una individualità che è ordinata dagli altri, se lo accolgono come uomo, con parole che non umiliano. [se ciò avviene] si sente accolto in una impressione di “essere ampliato” per il solo fatto che altre presenze umane lo accettano senza distruggere la sua forma di presenza e senza imporgli il peso di sembrare diverso da come è

Pensami grande Pensami uomo o donna. Pensami con una mia casa (anche protetta). Pensami con un compagno o una compagna Pensami con degli amici Pensami mentre faccio cose che amo fare Pensami mentre divento capace di fare anche delle cose che non mi piacciono ma che sono necessarie

Pensami pensa se tu fossi me. Mentre vado a fare la spesa o al poliambulatorio Pensami quando sono per strada e ho voglia di un caffè Pensami quando ti penso e pensa a cosa sto pensando di te; pensa a cosa sto provando; pensa se tu fossi me.

Qualche riferimento I CEMEA sono i Centri di Esercitazione ai metodi dell’Educazione attiva. Sono nati in Francia nel 1937 e in Italia nel 1950 http://www.cemea.it/ I Cemea (in Emilia-Romagna è molto attiva la sezione di Cesena) organizzano stage di formazione sui metodi dell’educazione attiva e forniscono importanti competenze per l’integrazione dei gruppi umani, per l’apprendimento attivo e cooperativo, per lo sviluppo di personalità positive.

I CEMEA del Canton Ticino hanno messo on line in questo sito una banca dati di attività, di giochi, di proposte didattiche liberamente fruibile e di grande interesse. http://www.cemea.ch/users/bd/index.html

Il Gruppo Abele di Torino ha pubblicato una serie di volumi di giochi e di attività di gruppo che possono essere molto utili per l’integrazione dei gruppi classe. Ricordiamo soprattutto i libri di Daniele Novara http://www.gruppoabele.org/ http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_Novara

e anche quelli di Sigrid Loos Sigrid Loos, Viaggio a Fantasia. Giochi creativi e non competitivi a scuola e in familia, Edizioni Gruppo Abele ID., 99 giochi creativi, EGA ID, Il giro del mondo in 99 giochi, EGA ID., Handicap? Anche noi giochiamo, EGA ID con Karim Metref, Quando la testa ritrova il corpo, EGA

ID. con Rita Vittori, Gruppo, gruppo delle mie brame, EGA ID. , L’importante è partecipare; giochi di cooperazione, LDC www.elledici.org ID., La valigia dei giochi, Edizioni Junior

e altri ancora Adriano Temporini, Josè Jorge Chade, 101 giochi per ridurre l’handicap, Erickson http://www.igiochidielio.it/Bimbispeciali.htm http://www.kidsmartearlylearning.org/IT/t_body/html/pp/intro.htm Roma Lehar, Un gioco speciale, Edizioni La Meridiana

Cesarina Xaiz – Enrico Micheli, Gioco e interazione sociale nell’autismo, Erickson Sabrina Manes (a cura di - ), 83 giochi psicologici per la conduzione dei gruppi, Franco Angeli Jean-Claude Olivier, Giochi di lotta, Red edizioni Maurizio Mondoni e Cristina Salvetti, Dire, fare, giocare, Libreria dello sport

Aldo Carotenuto Ogni scelta che ci distoglie dalle nostre responsabilità è una scelta di mote. Si può essere morti senza saperlo.

GRAZIE DEL PAZIENTE ASCOLTO. PER FINIRE: GRAZIE DEL PAZIENTE ASCOLTO. Questo è soltanto un momento in un percorso. Speriamo di poter essere gli uni per gli altri una buona Compagnia con cui viaggiare

(e non è vero che non abbiamo Anelli del Fato da portare, perché le vite di questi ragazzi e il loro futuro sono nelle nostre mani). Arrivederci