Stima dei danni Da grandine Da incendio Da diminuzione del Bf Da inquinamento ambientale: Atmosferico Delle acque Del terreno Da rifiuti
Diminuzione di valore o produttività di un bene Concetti generali Diminuzione di valore o produttività di un bene Polizza di assicurazione: Impresa assicuratrice Rischio Premio Danno Doloso Colposo Sinistro Immediato: danno emergente Futuro: lucro cessante
Assicurazione I rapporti tra assicurato e assicuratore sono regolati dal codice civile secondo i principi: Deve esistere un rischio Il risarcimento non è superiore al danno Si possono avere più assicurazioni per lo stesso rischio Obblighi dell’assicurato di: Salvataggio: deve salvare il salvabile Denuncia: entro 3 giorni, 24 in caso di mortalità del bestiame Non sono generalmente risarciti danni dovuti a: Eventi bellici, terremoti, eruzioni vulcaniche, insurrezioni, guerriglia urbana, danni dolosi.
Danni da grandine L’assicurazione è un metodo di difesa passiva Viene risarcito il danno emergente Lucro cessante: risarcito su colture arboree se specificato nella polizza La franchigia fissa è una quota di danno che non viene risarcita La responsabilità della società assicuratrice inizia da un giorno prestabilito Danno: calcolato in base al valore che avrebbero avuto i prodotti alla raccolta
Doveri del perito Accertarsi della data della grandinata Accertarsi che gli appezzamenti colpiti siano realmente assicurati Controllare la causa del danno del prodotto Stimare il valore del prodotto ottenibile al netto delle spese Valutare i prodotti e le spese che la coltura darà dopo la grandinata Calcolare il danno come differenza tra redditi netti ottenibili senza grandinata e quelli realmente ottenuti
Stima a vista Il perito deve essere molto esperto Vengono osservate le parti danneggiate Viene espressa una percentuale di danno servendosi di diagrammi appositi
Stima analitica In caso di danno uniforme su tutto l’appezzamento il perito: Divide il campione in tipologie a seconda del danno subito e assegna un percentuale di danno per ognuna di esse e da esso detrae la franchigia Dal valore del prodotto perduto detrae le spese risparmiate In caso di danno non uniforme su tutto l’appezzamento il perito: Suddivide il fondo in appezzamenti con danno uniforme e ne calcola la percentuale di danno
Danni su colture da frutto Solitamente la garanzia inizia dopo la cascola naturale I criteri di valutazione si basano sulla natura ed il numero di traumi presenti classificati a seconda dei tipi di traumi: Percossa: trauma leggero senza soluzione di continuità nell’epicarpo Ondulato: depressione dell’epicarpo con diametro inferiore a 8-10 mm Incisioni: soluzione di continuità nell’epicarpo, numerose se più di 7 Lacerazioni: lesioni ampie sul pericarpo con spaccatura o asportazione Frutto deformato: forma irregolare per percosse durante l’accrescimento Frutto distrutto: asportazione o caduta senza possibilità di reimpiego
Danni da incendio L’assicurazione può riguardare: Fabbricati Scorte vive e morte Colture arboree Boschi Altro
Danni a fabbricati L’indennizzo è calcolato sulla base della spesa di ricostruzione della parte danneggiata diminuita di un coefficiente di vetustà Se il danno è parziale si calcola il valore complementare sottraendo al valore di ricostruzione prima del sinistro il valore di ricostruzione delle parti non danneggiate e il valore di recupero dei materiali Se il fabbricato è assicurato per un valore più basso di quello reale l’indennizzo sarà proporzionale alla quota assicurata
Danni a foraggi e lettimi Ci sono due casistiche principali: E’ rimasto un segno evidente dell’altezza a cui arrivava il fieno Non è rimasto tale segno Se è rimasto il segno basta calcolare la cubatura del fienile e moltiplicarla per un coefficiente di riempimento trovando così la quantità di foraggio presente Se il segno non è rimasto si valuta la quantità distrutta in base all’avvicendamento colturale dell’azienda e al carico di bestiame aziendale Il danno è determinato in base al prezzo di mercato al momento del sinistro Il risarcimento è proporzionale alla quota assicurata
Danni a colture arboree forestali Il danno da incendio in un bosco è pari al valore del soprassuolo dato dalla differenza tra il valore del suolo più il soprassuolo (Vm) e il valore della terra nuda (V0) La stima avviene in modo sintetico moltiplicando la cubatura stimata con i metodi dendrometrici per il prezzo di mercato Piante giovani: il danno è pari alla spesa di ricostruzione del soprassuolo in quanto non hanno valore come legname Piante adulte: Danno totale con bosco a fine turno: il danno corrisponde al prezzo di macchiatico (valore di trasformazione) Danno totale con bosco non a fine turno: il danno è pari al valore del soprassuolo Danno parziale: il danno è dato da valore del soprassuolo prima del sinistro meno il valore del soprassuolo dopo il sinistro
Danni a macchine ed attrezzi La stima è difficile, dai rottami non si capisce lo stato di manutenzione e di usura delle macchine Per valutare lo stato d’usura il perito valuta il rapporto tra macchine e superficie aziendale Se esiste un mercato dell’usato ci si riferisce ai prezzi di macchinari o attrezzi usati simili
Danni da diminuzione del Bf Se la diminuzione è limitata nel tempo il danno è dato dalla differenza dei Bf ante e post sinistro accumulata per il periodo di diminuzione del Bf: D = (Bf norm. – Bf anorm.) • (qn - 1) / (r • qn) Se la diminuzione è permanente il danno è dato dalla differenza dei Bf capitalizzata: D = (Bf norm. – Bf anorm.) / r
Danni da inquinamento ambientale Tipologie principali: Inquinamento atmosferico Inquinamento delle acque Inquinamento del terreno Inquinamento da rifiuti Il danno può essere improvviso o verificarsi dopo anni di accumulo Danno materiale: alle persone o al patrimonio privato Danno ambientale: di interesse collettivo Normalmente il danno ambientale tende ad essere prevenuto con una valutazione dell’impatto ambientale (VIA) che consiste nel controllo rigido dei processi produttivi di attività quali: impianti chimici e siderurgici, raffinerie, centrali termiche e nucleari, porti e grandi infrastrutture.
Criteri di stima Non possono essere usati i prezzi di mercato o procedimenti di stima sintetici e analitici in quanto i beni ambientali non hanno un mercato Stima in base al costo: Quando si deve ripristinare un bene riproducibile (bosco, frutteto…) Da sostenere per disinquinare il bene Stima in base alla capitalizzazione dei redditi: In funzione del mancato reddito (vedi danni da diminuzione del Bf) Stima in base al valore di trasformazione: Se il bene inquinato potrà essere usato in un modo diverso tramite una trasformazione
Inquinamento atmosferico Dovuto alla presenza nell’aria di particelle solide, gas estranei, fumi e polveri Se gli inquinanti superano determinate soglie possono causare danni: Alla salute dell’uomo e degli animali Alle coltivazioni erbacee ed arboree A boschi e foreste Ai monumenti e fabbricati con pregio artistico o storico Tra i casi più noti c’è quello delle “piogge acide”
Danni a colture erbacee ed arboree Se il danno è uniforme si individuano zone di assaggio con danno uniforme Se il danno non è uniforme si possono valutare i sintomi delle singole piante Si distinguo due tipi di danno: Acuto: ustioni e necrosi, si verifica quando la pianta è esposta ad alte concentrazioni di inquinante per un breve tempo Cronico: difficoltà di sviluppo della pianta, clorosi, si verifica quando la pianta è esposta a basse concentrazioni di inquinante per lunghi periodi La stima viene effettuata secondo la diminuzione del Bf Se viene compromessa la produzione o il ciclo di un frutteto il danno sarà dato dalla differenza del valore del soprassuolo ante e post inquinamento
Danni a boschi e foreste Causati principalmente dalle “piogge acide”, soprattutto nel nord Europa Il danno è calcolato come differenza del valore del bosco prima dell’inquinamento e del valore dopo l’inquinamento Nella valutazione si deve tener conto oltre alla funzione economica anche quella ecologica e sociale anche se difficilmente quantificabili
Danni al patrimonio artistico Coinvolge monumenti e fabbricati con pregi artistici e storici E’ dato dal degrado dei beni dovuto a reazioni chimiche che si formano tra gli inquinanti e l’acqua Il degrado inizia prima che si verifichino danni alla salute umana La stima può considerare: Le spese di restauro e le maggiori spese di manutenzione annue Diminuzione del reddito per ridotto flusso turistico Costo di disinquinamento Se un edificio di civile abitazione sorge vicino ad un’industria inquinante perde valore perché poco appetibile. In questo caso il danno è dato dal valore complementare riferito al prezzo di mercato con e senza industria inquinante.
Inquinamento delle acque Le fonti più frequenti sono: Scarichi industriali Scarichi urbani Scarichi di origine agricola e zootecnica Gli inquinanti possono essere: Galleggianti: oli e grassi recano danni a tutto l’ecosistema acquatico In sospensione: le sostanze di natura organica instaurano processi di putrefazione Disciolti: acidi, alcali, metalli pesanti, insetticidi ed altri prodotti rendono l’acqua non potabile e non utilizzabile a fini agricoli La legge che tutela il patrimonio idrico nazionale è la “Legge Merli” del 1976
Danni da acqua inquinata Se ad uso irriguo: Capitalizzazione dei mancati redditi per il cambio di indirizzo colturale Se il danno si verifica sull’impianto di irrigazione si conteggiano i costi di filtrazione dell’acqua e di manutenzione Se ad uso domestico (acqua potabile): Il danno è dato dalle spese dei trattamenti disinquinanti Se ad uso industriale: Valutazione dei costi di trattamento delle acque Spese di manutenzione e maggiori quote di reintegrazione degli impianti Altri casi di danno da inquinamento delle acque riguardano: allevamenti di pesci, terme, piscine pubbliche e il mare inquinato da alghe durante i mesi estivi
Inquinamento del terreno Solitamente è il risultato dell’inquinamento dell’acqua e dell’aria Gli inquinanti si accumulano nello strato attivo e rendono il terreno non idoneo alle coltivazioni o riducendone la fertilità Il danno viene calcolato come capitalizzazione dei mancati redditi più gli eventuali frutti pendenti Il danno più grave è dato dagli isotopi radioattivi che rendono il terreno inutilizzabile
Inquinamento da rifiuti Vengono considerati rifiuti tutte le cose di cui il detentore si disfa o abbia l’obbligo di disfarsi secondo legge Si distinguono varie tipologie di rifiuti: Rifiuti solidi urbani e ad essi assimilabili Speciali: da attività industriali o artigianali Da sfruttamento di cave o miniere Da attività agricole Tossici da lavorazioni industriali Radioattivi Acque di scarico Effluenti gassosi emessi nell’atmosfera
Inquinamento da rifiuti La legge attuale prevede impianti di smaltimento dei rifiuti con lo scopo di: Riutilizzarli Riciclarli Recuperarli Confinarli Renderli innocui Gli impianti devono essere realizzati con le migliori tecnologie disponibili Il funzionamento degli impianti deve avvenire in modo tale da non arrecare alcun tipo di danno