Progetto : “Sicilia da scoprire” Scuola Media Statale”Verga-Don Milani” A.S. 2011/2012 Classi 1F-1H. Prof.ssa Maria Grazia Cilano Elenco delle Aree Protette nella provincia di Enna Nella provincia di Enna ci sono sei aree protette: 1. Il Lago di Pergusa 2. Il Monte Altesina 3. La Riserva Rossomanno-Grottascura-Bellia 4. La Riserva Sambughetti - Campanito 5. Il Vallone di Piano della Corte 6.Parco dell’Imera Meridionale–Monte Capodarso La Provincia di Enna
Le Aree protette della Provincia di Enna
Lago di Pergusa : Unico lago naturale presente nella Sicilia Orientale Il Lago di Pergusa, unico lago naturale presente nella Sicilia centrale, si trova a 5 km da Enna ed è stato originato da uno sprofondamento del terreno. Noto per il racconto mitologico del rapimento di Proserpina, figlia di Cerere, da parte di Plutone, si credeva fosse una delle porte degli Inferi, forse per il colore rosso che le sue acque assumono in alcuni periodi dell'anno. Acque salmastre che provengono unicamente dalle piogge dato che il lago non ha nè immissari nè emissari. Dal 1995 il Lago di Pergusa e l’ambiente circostante costituiscono una Riserva Naturale Speciale, per la tutela, secondo la motivazione ufficiale, di un ambiente lacustre che ospita una ricchissima varietà di avifauna e rappresenta l’unica zona umida di sosta nel cuore della Sicilia, per gli uccelli migratori. Tra aprile e maggio e tra ottobre e novembre Pergusa diventa un vero e proprio crocevia di volatili, per la sua posizione geografica e per il fatto di essere un’oasi umida in un paesaggio per lunghi mesi dominate dalla siccità. Pergusa rappresenta l’habitat ideale per gli uccelli che compiono lunghe ore di volo ininterrotto sul mare da e verso l’Africa. Periodicamente il lago, per una sinergia tra alcuni degli organismi microscopici che in esso vivono, fa registrare un fenomeno unico al mondo: le sue acque si tingono di rosso. Protagoniste di questo fenomeno è un piccolo “gambero” che, per difendersi dai raggi del sole estivo, si tinge di pigmento rosso e si insedia in foltissime colonie sotto la piante acquatiche. Il pigmento si trasferisce poi all’acqua e i batteri in essa presenti sino a conferire allo specchio del lago un colore rossastro.
Lago di Pergusa Pergusa-Enna
Monte Altesina Il Monte Altesina (1192 m) è la vetta più alta dei Monti Erei. È formato da depositi siliceoargillosi risalenti a 25 milioni di anni fa (Flysh Numidico) che si trovavano sul fondo del mare e sono stati sollevati in seguito alla collisione del continente africano con quello euroasiatico. Il Monte alimenta la sorgente principale del fiume Dittaino. Nell’area sono state rinvenute tombe dell’età del bronzo e del ferro, frammenti di ceramica sicula e greca e varie tracce della presenza umana databili fino al periodo tardo-normanno,
Riserva Naturale Orientata Rossomanno,Grottascura ,Bellia I Pini e Le Pietre Incantate La R.N.O. Rossomanno, Grottascura, Bellia copre una grande area del territorio Ereo. Atipica rispetto alle altre aree protette, è stata costituita per proteggere un ambiente naturale in cui l'uomo ha avuto una parte preponderante. Conserva e tutela, infatti, un antico rimboschimento a conifere in un'area antropizzata fin dall'età del rame (VIII - VII sec. a.C.), come testimoniano i resti dell'antico villaggio di Rossomanno distrutto nel 1394. Quest'area dominata dal pino domestico e dall'eucalipto, presenta non di rado popolazioni di querce, lecci, sorbi, castagni e perastri oltre ad un folto corteggio erbaceo ed arbustivo.
Monti Sambughetti e Campanito Il valore naturalistico della riserva di Sambuchetti Campanito è eccezionale per la varietà di ambienti e la biodiversità presenti in quest’area. Il sistema montuoso, cui appartengono i monti Campanito (1.514 m s.l.m.) e Sambuchetti (1.559 m s.l.m.), è una catena parallela ai vicini Nebrodi con cui condivide affinità geologiche non indifferenti: si tratta di depositi del Flysh Numidico, essenzialmente formato da detriti accumulatisi ad opera di correnti sottomarine e poi affiorati in fasi successive. L’ambiente è fondamentalmente a vocazione agro-silvo-pastorale e non presenta particolari emergenze archeologiche o storiche degne di rilievo. Nei dintorni è possibile visitare Sperlinga ed il suo famoso castello posto su un rilievo che domina il paesaggio circostante.
Parco dell’Imera Meridionale-Monte Capodarso Flora comprende specie endemiche locali (Limonio di Optima), sicule (Astro di Sorrentino), siculo-calabre (Pigamo di Calabria, Aristolochia di Clusi, Issopo di Cosentini, Malvone d'Agrigento) e a più ampio areale Cardo corimboso, Violaciocca minore e Zafferano autunnale).Il suolo, compreso tra il Ponte Capodarso e l'omonimo monte, è costituito da rocce in prevalenza sabbiose, e manifesta una spiccata vocazione per le colture arboree, come mandorlo ed olivo.L'Imera meridionale, "corridoio ecologico", luogo di migrazione primaverile ed autunnale dell'avifauna (Airone cinerino, Garzetta Marzaiola, Codone, Folaga, Falco di Palude, Albanella reale) ospita diverse specie animali.Nidificano il Cavaliere d'Italia, l'Occhione, il Corriere piccolo, il Germano reale, la Folaga e la Gallinella d'acqua. In alcuni fossati si trova laTartaruga palustre Tra i mammiferi si possono osservare il Gatto selvatico, l'Istrice, il Riccio, la Donnola, il Coniglio selvatico e la Volpe, mentre, tra i rettili il Colubro di Esculapio o Saettone, inoffensivo, lungo anche due metri.