Progetto Break Basic Rules of educations for adolescents and kids

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Luca Ercoli- Bruna Peraboni
Advertisements

I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF:
I tempi della prevenzione
U.O.A. di NPI Un progetto per i disturbi di apprendimento
La relazione d’aiuto in una prospettiva sistemico-evolutiva www
MEDIA EDUCATION MED I MEDIA DIGITALI, UN'IRRINUNCIABILE OPPORTUNITA' EDUCATIVA Grottammare, 21 maggio 2011.
Promoting Social Skills: le unità didattiche italiane della guida
CARATTERISTICHE del PERCORSO DI ORIENTAMENTO ORIENTARE accompagnare, guidare, favorire un percorso di conoscenza, riflessione e autoriflessione, acquisizione.
29/05/2009 Protocollo Disturbi Specifici di Apprendimento Bilancio anno Azienda ospedalieraSpedali Civili di Brescia Unità Operativa di Neuropsichiatria.
Scuole primarie anno scolastico 2010/11 novembre 2010.
Ritardo mentale e abilità cognitive
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
PROGETTO DI ORIENTAMENTO ALL UNIVERSITA ________ Referente: prof.ssa Patrizia Santi.
Presentazione del Corso e del Modulo URP e US del non profit
Il progetto FAI LA COSA GIUSTA. FINALITA Il progetto riguarda la realizzazione di iniziative ed interventi finalizzati a favorire la cultura del senso.
Piano nazionale per il benessere dello studente
A.L.I.- LIGURIA1 PROGETTO ALI LIGURIA M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria PROGETTO ALI LIGURIA costruzioni di reti per lintercultura:
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
I. C. S. di CASSINA de' PECCHI
Orientamento e life skills
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
UNICAL Progettazione dei percorsi personalizzati di apprendimento
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
DRUG-STOP Perché ci sei dentro, anche senza…. DRUG-STOP Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il fondo per le Associazioni.
Progetto Anno scolastico Punti di partenza per leggere, scrivere e far di conto sulle droghe e i loro significati. Con la supervisione della Città
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
“MANIFESTA” (F. Arrigoni – S. Sala)
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
CON I GENITORI DEGLI ALUNNI
ETICA E DEONTOLOGIA La questione dell’etica non è un optional
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Che cosa è l’ICF? Acronimo di “International classification of functionning , disability and health” Si tratta della classificazione internazionale del.
PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOFISICO NELLE SCUOLE SUPERIORI
dalle abilità alle competenze
Le teoriche del nursing
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s ’13
ISTITUTO COMPRENSIVO “E. Monaci” Soriano nel Cimino Anno scolastico
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
Sportello di ascolto C. I. C
I bes GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF DELL'OMS.
Piano Regionale di formazione Anno scolastico 2014/2015 Torino, 27 gennaio 2015 A cura di Donatella Gertosio Incontro con i tutor /facilitatori.
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
ACCORDO DI RETE Ai sensi dell’art. 7 del DPR n 275, 8 marzo 1999.
Piano Regionale di formazione Sezioni Primavera
Z OO A NTROPOLOGIA Attraverso la RELAZIONE con l’animale, la Zooantropologia Didattica e Assistenziale promuove importanti valenze educative, formative.
Life skill training - “Why ?”
DOCENTI NEOASSUNTI GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
PROGETTO MEDIAMENTE SCUOLA DOTT.SSA ROSSELLA PAGNOTTA PEDAGOGISTA MEDIATORE FAMILIARE E SOCIALE.
LEGISLAZIONE SPECIALE Dott.ssa Angela Fiorillo. Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge – quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle.
Dott.ssa Catia Bufacchi
CTRH di CHIARI. RILEVAZIONE BISOGNI FORMATIVI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO.
Progetto C&C Legalità e cittadinanza Centro di promozione della legalita’ e Rete provinciale AMBITO TERRITORIALE – VARESE.
La normativa Miur per l’inclusione dei BES
Scuola delle competenze, alleanza educativa tra genitori e insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli.
Direttiva MIUR 27 DICEMBRE 2012 C.M. N° 8 DEL 3 MARZO 2013.
UN TENTATIVO DI DEFINIZIONE INTEGRATO
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
VARESE Corso di laurea in Educazione Professionale.
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA Alcune indicazioni per la progettazione degli interventi 24 febbraio 2006 Laboratorio.
IV circolo Didattico “T. Fiore” Gravina in Puglia PROGETTO C ORIENTAMENTO DOTT.SSA FOGGETTA MARIA 05 marzo 2013 Gravina DIRITTI A SCUOLA 2012/2013 REGIONE.
La proposta preventiva per la scuola per l’area dipendenze a.s Dr. Luca Biffi 18 maggio 2016.
Transcript della presentazione:

Progetto Break Basic Rules of educations for adolescents and kids Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale www.alptcc.it info@alptcc.it Progetto Break Basic Rules of educations for adolescents and kids Dr. A Matteo Bruscella

L’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale L’Associazione nasce nel maggio 2011, su iniziativa di Psicologi operanti sul territorio Regionale ed ha per oggetto l’applicazione, la conoscenza e la diffusione della Psicologia e della Terapia Cognitivo -Comportamentale. DR. A.Matteo Bruscella

L’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale All'Associazione aderiscono Psicologi, Psicoterapeuti, Educatori Professionali, Assistenti Sociali, Docenti e Insegnanti, Operatori sociali, Psichiatri, Pediatri, Neuropsichiatri infantili, Logopedisti e Psicomotricisti operanti sul territorio lucano. DR. A.Matteo Bruscella

L’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale L’Associazione opera al fine di promuovere la corretta applicazione della Psicologia e Terapia Cognitivo - Comportamentale ai problemi della salute fisica e mentale del singolo, del gruppo oltreché all'interno delle organizzazioni e dei servizi comunitari ed incoraggiare ed organizzare attività formative inerenti alla Psicologia e Terapia cognitivo - comportamentale. DR. A.Matteo Bruscella

L’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale L’associazione, opera altresì al fine di progettare ed eseguire ricerche nell'ambito Psicopedagogico e neuropsicologico, diffondere la conoscenza della Psicologia e Terapia Cognitivo comportamentale mediante conferenze, simposi e l’eventuale costituzione e pubblicazione di riviste o altri organi di stampa DR. A.Matteo Bruscella

L’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale L’associazione lucana di psicologia e terapia cognitivo comportamentale è affiliata a livello nazionale con l’Istituto Walden - Associazione Italiana di psicologia e terapia cognitivo comportamentale DR. A.Matteo Bruscella

L’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale L’Istituto è affiliato a livello internazionale alle seguenti associazioni: "Association for Advancement of Cognitive  Behavior Therapy" (USA), "Association Québécoise pour l'avancement du Behaviorism Paradigmatique" (Canada),  "Association pour l'Etude, la Modification et la Thérapie du Comportament” (Belgio) DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK Obiettivi generali Promuovere una formazione di base sui temi della psicoeducazione; Promuovere lo sviluppo di un linguaggio comune sui temi dell’educazione e del disagio minorile ed adolescenziale; Favorire il confronto interprofessionale; Promuovere la cultura della prevenzione; Fornire le basi per la realizzazione di alleanze psicoeducative tra framiglie, professionisti e realtà scolastiche; DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Bisogni educativi individualizzati (BES) e progettazione di interventi educativi. L’iniziativa seminariale parte dalla necessità di fornire elementi di conoscenza rispetto alla recente normativa in tema di “Bisogni educativi speciali”, delineando il percorso della progettazione didattica individualizzata a partire dalla classificazione ICF (International Classification of Functioning Disability and Health). DR. A.Matteo Bruscella

Autismo e disabilità intellettive. PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Autismo e disabilità intellettive. L’iniziativa seminariale nasce con l’obiettivo di affrontare il tema della disabilità in considerazione del fatto che ogni anno una percentuale pari al 5-7 % della popolazione tra 0 e 18 anni presenta problematiche inquadrabili in disturbi tali da richiedere interventi di neuropsichiatria infantile. Per ciò che attiene i quadri clinici riferibili allo spettro dell'autismo, i dati epidemiologici più recenti stimano una prevalenza dello 0,5% della popolazione nella fascia d'età 0-14 anni e in considerazione degli 86.051 soggetti residenti nella Regione Basilicata nell'età di cui trattasi, queste patologie interesserebbero oltre 400 tra bambini e ragazzini. Il seminario è volto ad una analisi dell’’impatto che tali forme di disagio hanno sul contesto scolastico, sulle attività didattiche e formative e sul rapporto con le famiglie di bambini ed adolescenti. DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Violenza e bullismo. Il bullismo è una forma di comportamento violento attuato tramite l'impiego di falsi metodi di opposizione e intimidazione nei confronti dei pari in particolare quando vi è una palese asimmetria di potere; può implicare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, dovute a discriminazioni etniche, confessionali, di genere. Il seminario è volto ad un approfondimento del significato di questo fenomeno alla luce delle ricerche e studi internazionali sul tema della violenza e delle variabili connesse alla manifestazione di tali comportamenti. DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Legalità. L'educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori della democrazia, l'esercizio dei diritti di cittadinanza. Educare alla legalità significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili, consente l'acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla consapevolezza della reciprocità fra soggetti dotati della stessa dignità.  Il tema sarà affrontato approfondendo la disamina dei luoghi “di violazione” della legalità in Basilicata : gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni, l’Istituto Penale per i Minorenni, la Comunità Ministeriale – Servizi del Ministero della Giustizia - presentando una articolata disamina dei fattori di rischio e di protezione per la manifestazione di comportamenti devianti ed una analisi del fenomeno in Basilicata. DR. A.Matteo Bruscella

Gestione dei comportamenti problema. PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Gestione dei comportamenti problema. Chi si trova in una relazione educativa con una persona con disturbo del comportamento vive spesso una doppia preoccupazione. Il suo prendersi cura della persona in difficoltà è infatti una medaglia a due facce. Su di un lato della medaglia l’impegno dell’operatore sarà quello di utilizzare le relazioni, le attività ed i programmi specifici al fine di favorirne la crescita di competenze e capacità, la stimolazione di risposte adeguate, lo sviluppo di una maggiore consapevolezza di se e del mondo. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla preoccupazione per i comportamenti problematici. I vissuti negativi riguardano l’ambivalenza insita con il prendersi cura di una persona che non fa quello che dovrebbe fare, il preoccuparsi dell’esistenza di azioni negative, patologiche, anomale e strane – o vissute come tali –, azioni che in alcune situazioni generano una distruttività forte che condiziona e stravolge la vita dei soggetti stessi e delle famiglie. DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Life skills (OMS). Secondo la definizione fornita dalla WHO (Divisione della salute mentale), i “life skills sono abilità/capacità che ci permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana.” (Decision making (capacità di prendere decisioni); Problem solving (capacità di risolvere i problemi); Creatività; Senso critico; Comunicazione efficace; Skills nelle relazioni interpersonali; Autocoscienza; Empatia; Gestione delle emozioni; Gestione dello stress). L’insegnamento dei ‘life skills’ nella scuola è promosso dall’OMS è presente in un’ampia varietà di programmi educativi di dimostrata efficacia in vari ambiti con risultati positivi “per la prevenzione di abuso di droga, per lo sviluppo delle potenzialità intellettive e per la lotta ai comportamenti violenti. L’iniziativa seminariale è volta ad una analisi dei principali programmi di intervento in tele ambito DR. A.Matteo Bruscella

Programmi di sviluppo della Prosocialità. PROGETTO BREAK – OFFERTA FORMATIVA Programmi di sviluppo della Prosocialità. “ La prosocialità è la competenza che, senza la ricerca di ricompense esterne, estrinseche o materiali, favorisce altre persone, gruppi o fini sociali oggettivamente positivi, secondo i criteri di questi ultimi, e aumenta le probabilità di generare una reciprocità positiva di qualità e solidale nelle relazioni interpersonali o sociali conseguenti, migliorando l'identità, la creatività, l'iniziativa positiva e l'unità delle persone o dei gruppi implicati (Roche, 1997)”. Il prof. Roche ha sviluppato dal 1984 all’interno del Laboratorio de Investigación Prosocial Aplicada, (LIPA), della Universitat Autònoma de Barcelona (UAB) negli ultimi anni ha centrato il suo lavoro sull’analisi delle motivazioni del comportamento prosociale, puntando allo studio delle modalità per una sua ottimizzazione. Il programma formativo prevede l’analisi di alcuni dei protocolli sviluppati in tema di pro socialità per l’applicazione all’interno del contesto scolastico. DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK – Logistica I seminari saranno tenuti da Piscologi, Pedagogisti, Psicoterapeuti e docenti esperti dei temi sopraelencati (afferenti all’Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale); Gli incontri si terranno con cadenza MENSILE a decorrere dal mese di ottobre 2013 secondo il calendario stabilito sulla base delle esigenze istituzionali; Ogni incontro seminarile avrà la durata TRE ORE, dalle 16 alle 19.00 DR. A.Matteo Bruscella

PROGETTO BREAK – Calendario 22 Ottobre 2013 - Bisogni educativi individualizzati (BES) e progettazione di interventi educativi.   29 novembre 2013 - Autismo e disabilità intellettive. 21 gennaio 2014 - Gestione dei comportamenti problema in ambito scolastico. 28 febbraio 2014 - Life skills (OMS). 14 marzo 2014 - Violenza e bullismo. 28 marzo 2014 - Legalità. 20 maggio 2014 - Programmi di sviluppo della Prosocialità. DR. A.Matteo Bruscella

Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale PROGETTO BREAK Associazione Lucana di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale www.alptcc.it info@alptcc.it DR. A.Matteo Bruscella