La roncopatia cronica: diagnosi Otorinolaringoiatrica Dott. Gabriele Borri U.O. Otorino Ospedale di Pistoia
“Sindrome delle apnee ostruttive del sonno” Diagnosi otorinolaringoiatrica
Diagnosi O.R.L. L’O.S.A.S. è un disturbo respiratorio sonno-relato, caratterizzato da un anomalo incremento delle resistenze delle vie aeree, con arresto della respirazione per periodi di durata variabile da dieci secondi a 2-3 minuti. Le O.S.A.S. vengono suddivise in tre stadi in base al numero di eventi per ora di sonno: stadio 1, lieve, AHI (5-15) e Sa O2 > 85% stadio 2, moderata, AHI (15-30), Sa02>80% stadio 3, grave, AHI>30, SaO2<70%
Rischio per la pressione arteriosa e l’infarto del miocardio. Epidemiologia Rischio per la pressione arteriosa e l’infarto del miocardio. Colpisce il 2-4% della popolazione adulta. Il sesso maschile è colpito in misura doppia rispetto al femminile; recentemente ne è stata constatata la familiarità. Nei pazienti con AHI>10 eventi/ora è stato dimostrato un rischio di incidenti stradali e sul lavoro 2- 3 volte maggiore dei controlli. Significative correlazioni fra le apnee da sonno presenti da lungo termine, lo scompenso cardiaco destro e l’ipertrofia ventricolare sinistra.
FATTORI PREDISPONENTI Epidemiologia OBESITA’ SESSO MASCHILE FATTORI PREDISPONENTI FATTORI FAVORENTI AUMENTO CIRCONF. COLLO ETA’ ADULTA AVANZATA
Patogenesi: ostruzione delle vie aeree con riduzione del diametro di sezione della faringe. Ostruzioni di tipo statico: alterazioni e/o anomalie anatomiche dal naso, del rino-faringe, dell’oro-faringe, dell’ipofaringe-laringe e della base lingua. Ostruzioni di tipo dinamico: riduzione del tono muscolare faringeo durante il sonno. Le alterazioni anatomiche, frequentemente, interessano più siti. Spesso c’è associazione fra alterazioni dei tessuti molli e delle strutture scheletriche.
N– normale pervietà nasale N+ significativa riduzione della pervietà nasale
Fisiopatologia Ronf! ZZZZ! Ronf!
Durante il giorno ho sempre sonno! Sintomatologia Mia moglie dice che russo con lunghe pause! Spesso ho la sensazione di non aver dormito bene! Il sonno del mio compagno, oltre che rumoroso, è inquieto! Durante il giorno ho sempre sonno! Compie grossolani movimenti del corpo, dopo ogni apnea! Geme e si lamenta! Durante la notte mi alzo spesso per fare la pipì! Al mattino ho un terribile mal di testa e qualche volta ho difficoltà di concentrazione e di memoria! Qualche volta mi … capita … ehm … di avere qualche … problemino con mia moglie …
Sintomatologia I bambini O.S.A.S. hanno anche disturbi comportamentali, quali iperreattività, aggressività, scarsi risultati scolastici; manca la sonnolenza diurna.
Nei nostri ambulatori difficilmente viene diagnosticata l’O.S.A.S. La nostra specialità si occupa, per definizione, dei distretti anatomici che generano l’O.S.A.S. I nostri ambulatori sono affollati di pazienti che riferiscono di respirare male e di russare la notte. Nei nostri ambulatori difficilmente viene diagnosticata l’O.S.A.S. 1°) spesso la nostra visita è troppo precoce rispetto all’insorgenza della malattia 2°) scarsa conoscenza del problema 3°) la collegialità rimane un evento auspicabile ma ancora vago e indefinito Visita O.R.L.
Anamnesi L’esame clinico L’ipersonnolenza diurna deve essere indagata mediante la compilazione di un questionario: quello di riferimento è l’Epworth sleepiness scale. Anamnesi Annotazione dei dati antropometrici, peso, altezza, BMI, circonferenza del collo e valutazione occlusale. L’esame clinico Ricerca di tutte quelle alterazioni e/o anomalie anatomiche che determinano un restringimento delle vie aeree.
rinoscopia Sto per fare una … perché … … le alterazioni della funzione nasale scaricano i loro effetti sulla faringe retrostante
Sto per fare una orofaringoscopia … … guardo bene il velo
Guardo bene l’ orofaringe
Classificazione della posizione del palato rispetto alla lingua secondo Mallampati-Friedman si distinguono quattro diverse configurazioni del palato, a bocca aperta e lingua mantenuta dentro la bocca in posizione naturale: tipo 1: sono ben visibili tonsille, pilastri, uvula tipo 2: è visibile l’uvula ma non le tonsille tipo 3: è visibile il palato molle ma non l’uvula tipo 4: è visibile solo il palato duro
Anche le tonsille possono essere classificate in base alle loro dimensioni tipo 1: tonsille nascoste fra i pilastri tipo 2: tonsille extra-veliche tipo3: tonsille ben al di fuori dei pilastri senza raggiungere la linea mediana tipo4: tonsille che si estendono oltre la linea mediana
La fibro-endoscopia Va effettuata sia in posizione seduta che in posizione supina, mantenendo la lingua all’interno della bocca, in posizione fisiologica. Rispetto alla laringoscopia indiretta offre dunque valutazioni migliori e più corrette. Permette lo studio del palato molle: parete posteriore del velo, per valutarne la lunghezza uvula, per vedere se raggiunge la base della lingua o l’epiglottide Permette lo studio dell’ Ipo-faringe-laringe: ipertrofia e retroposizione della base linguale ipetrofia della mucosa sovraglottica presenza di neoplasie benigne e maligne cisti e/o laringoceli.
La fibro-endoscopia abbinata alla manovra di Mueller valuta il tono del velo e della faringe e apprezza eventuali restringimenti del lume retropalatale e/o retrolinguale. Classificazione di Sher +1 minimo movimento concentrico delle pareti faringee +2 diminuzione dell’area di sezione traversa del 50% +3 diminuzione dell’area di sezione traversa del 75% +4 occlusione totale del lume faringeo
Classificazione NOH (Nose, Oropharynx, Hypopharinx)
INDIVIDUANO SITI RISTRETTI E CONSENTONO VALUTAZIONE ASSIALI INDIVIDUANO SITI RISTRETTI E CONSENTONO VALUTAZIONE MORFOVOLUMETRICA MORFOLOGIA DEI RESTRINGIMENTI SECONDO I PATTERN DINAMICI
RM proiezione sagittale mediana RM proiezione sagittale mediana presenza di ipertrofia del palato molle ed ugola (tipo I) RM proiezione sagittale mediana abbassamento del pavimento orale e verticalizzazione della lingua (tipo II e tipo III)
Cefalometria La tele-radiografia in laterale della regione cranio-cervicale con elaborazione cefalometrica è utilizzata nello studio delle strutture anatomiche e dello spazio aereo faringeo. Rapporto fra mascella e mandibola: angolo SNA (angolo cranio mascellare) (v.n. 82°± 2) angolo SNB (angolo cranio-mandibolare) (v.n. 80°± 2) angolo ANB formato fra i due assi A e B (v.n. 2°). Verticalizzazione lingua, pari alla distanza fra piano mandibolare e joide MP-H (v.n. ≤ 15 mm). Distanza fra base lingua e la parete faringea posteriore PAS (v.n.. 11± 3 mm) Lunghezza del palato molle PNS-P (v.n. 37 mm ± 3)