I risparmiatori italiani e la Borsa un rapporto di amore – odio? Marco Oriani – Mariarosa Borroni Milano, 24 gennaio 2002
i mercati regolamentati in Italia - azioni e obbligazioni convertibili (MTA) - covered warrant (MCW) - trading after hours (TAH) - obbligazioni e titoli di Stato (MOT) - obbligazioni estere e ABS (Euromot) - premi (MPR) - blue chips - STAR segmento ordinario Borsa mercato ristretto IDEM
gli intermediari presenti banche SIM imprese di investimento SGR agenti di cambio altri intermediari finanziari
chi controlla i mercati? CONSOB: correttezza & trasparenza servizi prestati comportamento vs/ investitori obblighi informativi BANCA D’ITALIA: stabilità & rischio BORSA ITALIANA SpA
titoli di Stato: antichità del passato o evergreen? rendimento minimo crescita del capitale assente spezzature non negoziabili rischio di default “assente” semplicità di struttura valore di rimborso certo ampio range di scadenze elevata negoziabilità esenzione imposte di successione
corporate & eurobonds: il fascino dello “straniero” cedola periodica quotazioni “relativamente” stabili rimborso al valore nominale parametri di riferimento variazione del rating default dell’emittente no premio al rischio congruo (es. subordinati) scarsa liquidità / rischio di cambio / rischio di tasso di interesse
obbligazioni strutturate: attenti alla “gola”! cedole iniziali molto elevate (2 o 3 volte interesse risk free) rimborso al valore nominale scadenze lunghe (variazione scenario di riferimento) potenziale cedola zero parametri di riferimento & tempi di rilevazione assenza di cedola se rimborso indicizzato clausole particolari (es. Mediobanca Russia)
azioni: amore o “infatuazione” per i risparmiatori? possibilità di capital gain molto elevati (titoli growth vs value) ruolo degli eventi straordinari (es. OPA, fusioni, ecc.) flussi di reddito ridotti/assenti analisi fondamentale e tecnica rumors, “soffiate” e sentiment del mercato analisti & guru: il ruolo delle previsioni fondamentalisti & teorici del caos
covered warrant & derivati: i più “amati” dagli italiani? capitali modesti da impiegare possibilità di capital gain molto elevati, anche in tempi ridotti meccanismo del marking to market necessità di capitali rilevanti possibilità di perdite molto elevate/totali numero di variabili da considerare nella valutazione dello strumento tempo a scadenza (time value) / variazioni amplificate rispetto al sottostante
il risparmio gestito: delegare o no? questo è il problema scarsa possibilità di sensibile accrescimento della ricchezza struttura commissionale complessa e spesso onerosa pacchetti “a scatola chiusa” soglie elevate di ingresso per taluni prodotti/servizi diversificazione accesso a mercati, settori, aree geografiche particolari benchmark di riferimento tutela del risparmiatore gestione professionale del risparmio vantaggi di natura fiscale (ipotesi di riforma)
ciò che troviamo nelle fluttuazioni dei mercati azionari non sono gli eventi stessi, ma le reazioni di milioni di individui, uomini e donne, a quegli eventi, il loro modo di sentire che certi fatti potranno influire sul loro futuro. In altre parole il mercato azionario è fatto soprattutto di persone. (Bernard Baruch)
Investitori in azioni Anni ‘80: si “gioca” in Borsa Il boom 1984-1986: Fondi comuni, azioni e borsini La grande crisi Il “magico” 1998 Investire in azioni diventa “normale”
Investitori in azioni: come e quando ci si arriva? Come ha acquistato azioni la prima volta? Privatizzazione 64,6 offerta pubblica 12,9 società già quotate 56,6 Quanti mesi or sono ha iniziato a investire? Oltre 24 63 18-24 17,3 12-18 9,3
Investitori in azioni: perchè ci si arriva? Perchè ha acquistato azioni? rendimento > c/c 30,8 rapidi guadagni 16,8 diversificare 14,1 entrata costante di denaro 6,3 divertimento 4,6
Investitori in azioni: chi sono? Maschi 65,3 Femmine 34,7 Nord-Ovest 44,1 Nord-Est 21,3 Centro 18,4 Sud 16,1 18-29 anni 12,9 30-39 anni 30,6 40-49 anni 26,4 50-59 anni 20,8 >60 anni 9,3
Investitori in azioni: chi sono? Impiegati 24,9 Libero professionista 18,1 Esercente-artigiano 11,4 Operaio 8 Imprenditore 3,9 Dirigente 4,1 Disoccupato-studente 2,8 Agricoltore 0,7 Cultura universitaria 29,2 Scuola media superiore 53,4
Investitori in azioni: come sono? Aggressivo 7,5 Moderatamente aggressivo 37,1 Moderatamente conservatore 43,6 Conservatore 11,4
Investitori in azioni: il ciclo di vita Investe in privatizzazioni Scopre le blue chips Nota che i titoli più “sottili” sono più volatili Scopre l’effetto leva (premi, warrant) Si sposta sugli strumenti derivati Se..non si è già rovinato..è ricco..
Investitori in azioni: post 11 settembre Attitudine verso l’investimento azionario mai più azioni 10 riduco investimento in azioni 26 aumento investimento in azioni 12,5 tengo stessa quota azionaria 50,5 non so 1
L’offerta di azioni: attori e canali Banche tradizionali Banche tradizionali con promotori finanziari e reti società di intermediazione mobiliare (sim) intermediari esteri banche a distanza
L’interazione domanda-offerta Quale intermediario uso? Banca tradizionale 69 Banca tradizionale con promotori 22,7 banca on line 9,1 sim 2,9 Con quale canale investo? Di persona 79,2 per telefono 12,1 on line 9 per fax 1
L’interazione domanda-offerta Motivi scelta intermediario Abitudine 28,2 Rapporto con una persona 23,3 azienda di cui aver fiducia 11,4 ho ricevuto buoni consigli 10,9 è vicina a casa/lavoro 5 Come movimento il mio portafoglio? Decido da solo 46,3 Decido e contatto il consulente 23,3 Vengo contattato 31,8
… e per saperne di più F.Cesarini – P. Gualtieri, La Borsa collana “Farsi un’idea” - Il Mulino, Bologna A. Banfi (a cura di), I mercati e gli strumenti finanziari ISEDI, Torino L.Tvede, Psicologia della finanza Etas – RCS, Milano