Crisi e trasformazioni tra Tardo impero e Alto medioevo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Da Diocleziano a Costantino
Advertisements

I movimenti dei popoli del Nord
Re dei Franchi e Imperatore del Sacro Romano Impero
La caduta dell‘impero romano d‘occidente
La crisi del 4.secolo d.C..
L’ECONOMIA CURTENSE E IL MONACHESIMO
La conversione al cristianesimo delle popolazioni germaniche
L’ascesa di Costantino
Inquadramento Storico - Territoriale
Lezione 7 La rivoluzione industriale Conseguenze più ampie
COSA FAREMO CASTELLO SARDEGNA CARLO MAGNO IMPERO CAROLINGIO
Il crollo dellimpero romano. linea del tempo La rivoluzione tardo - romana Durante i due secoli precedenti la fine dellImpero romano dOccidente si verificò
invasioni: prima fase i regni romano-barbarici
LE INVASIONI BARBARICHE
L’impero romano in crisi
L’impero romano.
Le formazioni economiche e sociali
La massima estensione: 117 d.C.
Dopo l’impero: Oriente e Occidente
La civitas cristiana: trasformazioni urbanistiche tra tardo antico e altomedioevo -La città materiale nel mondo antico è definita in base alla presenza.
I REGNI ROMANO-BARBARICI
La calata dei barbari.
STORIA DEL CRISTIANESIMO IN EUROPA: il Medioevo.
Gli Unni.
LA CITTA’.
L’ITALIA E LE MIGRAZIONI
La nascita di Roma 753 a.c..
REGNI ROMANO BARBARICI BIZANTINI LONGOBARDI FRANCHI
Fine dell’impero romano d’Occidente
I GERMANI.
La crisi dell’universalismo
Occidente e Oriente: due storie diverse
Comuni, Signorie e primi nuclei dello Stato-nazione nel declino dei poteri universali Sviluppo delle istituzioni politiche tra Duecento e Quattrocento:
Capitolo 1. La crisi dell’Impero romano
I Germani e la caduta dell’Impero Romano d’Occidente
Capitolo 2. I popoli «barbari» invadono l’Occidente
L’economia e la società dell’Antica Roma
Il principato di Augusto e l’Impero
C E U T A Ceuta è una città autonoma spagnola situata nel Nord Africa, circondata dal Marocco, situata sulla costa del mar Mediterraneo vicino allo stretto.
La nascita dell’Europa
La dissoluzione del “regno dei cristiani”
L’Europa nel IX-X secolo
Il ‘600 (XVII secolo).
284: acclamato imperatore
storia La crisi & e la decadenza imperiale
Crisi e trasformazioni tra Tardo impero e Alto medioevo
Capitolo 4. Il mondo altomedievale
ONORIO TRASFERISCE LA CAPITALE
Le monarchie feudali La rinascita dell’Impero
PROGRAMMAZIONE MODULARE Dalla crisi dell’Impero Romano alla crisi del Trecento e affermazione delle monarchie nazionali.
Roma potenza mediterranea
La riorganizzazione dell’impero
NASCE UN NUOVE IMPERO: CRISTIANO ED EUROPEO
Il Seicento fra Crisi e Sviluppo
LE INVASIONI BARBARICHE
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
I Longobardi in Italia 493 Teodorico re del Regno ostrogoto in Italia
Dopo l’abdicazione di Cesari diventano Augusti: Costanzo Cloro in Occidente, Galerio in Oriente (305 d.C) Costanzo Cloro muore nel 306 d.C, emerge di nuovo.
GIUSTINIANO Famiglia Politica interna Politica estera
IL SETTECENTO IN EUROPA
Diocleziano 1. Le origini
Dalla crisi dell’Impero Romano ai Regni Romano-Germanici
L'IMPERO ROMANO D'ORIENTE Teodorico Teodorico fece uccidere a tradimento il suo rivale Odoacre.
TARDA ANTICHITÀ LA FINDE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE E LA FORMAZIONE DEI REGNI ROMANO-GERMANICI.
L’Alto Medioevo: i fenomeni
Il crollo dell’impero romano
IMPERO ROMANO NELLA SUA MASSIMA ESPANSIONE
La rinascita economica dell’Occidente
Occidente e Oriente nel V secolo
Transcript della presentazione:

Crisi e trasformazioni tra Tardo impero e Alto medioevo La crisi del III secolo d.C. La riorganizzazione amministrativa e fiscale La fine dell’unità dell’impero Le trasformazioni economiche e sociali

L’impero alla sua massima estensione: dalla solidità della pax romana alla debolezza delle strutture politiche ed economiche I fattori economici di debolezza: mancanza di uno sviluppo tecnologico e produttivo in agricoltura; carenza di schiavi in seguito all’esaurirsi delle guerre di conquista; migrazione dal centro alla periferia delle attività produttive manifatturiere; impoverimento delle plebi urbane; impegno di legioni per difendere i confini. Sotto il regno di Traiano, l’impero raggiunse la sua massima espansione con la conquista della Dacia (l’attuale Romania) e quella che allora si chiamava Arabia Petrea, ossia un’area che comprende l’attuale Sinai e parte della Giordania. Sulle frontiere, il “limes”, furono stanziate legioni e furono costruite fortificazioni allo scopo di prevenire incursioni e migrazioni. L’impero si presentava ora come un enorme stato multinazionale e multietnico: abitato da gente di ogni tipo, lingua e cultura: dai raffinati greci, ai nomadi africani, ai semi-barbari britanni. Una sola lingua parlata da tutta la popolazione, il latino e una lingua dotta, il greco, erano comprese in ogni parte dell’impero. Le spese militari sono l’onere principale del bilancio dello stato e incidono con una percentuale compresa tra il 40 e il 70% sul budget dell’impero. Il costo annuale di una sola legione è approssimativamente di 2,25 milioni di denari.

La crisi: una visione d’insieme Una “spia” della crisi generale: il crollo demografico Una “spia” della ripresa medievale: la crescita demografica Milioni di abitanti in Europa massima espansione fine dell’ impero romano in Occidente guerra gotica in Italia Proclamazione del Sacro Romano Impero Curva demografica Tardo impero Alto Medioevo Basso tempo

La crisi e i tentativi di riforma Sistema politico e amministrativo: − problema della successione imperiale; − spese militari; − spese amministrative; − peso del sistema fiscale; − oppressione della burocrazia. Tetrarchia Riforma fiscale e amministrativa Vincoli sui mestieri e professioni e sulla terra Carattere sacrale dell’imperatore crisi economica e politica Diocleziano 284-305 Sistema produttivo agricolo: − bassa produttività; − scarsa disponibilità di schiavi; − esodo dalle città e riorganizzazione sociale e produttiva nella “villa” − tendenza della “villa” all’autosufficienza. Trasferimento della capitale a Bisanzio (330) Ruolo della religione cristiana Costantino 306-337

La riorganizzazione fiscale dell’impero lega gli uomini alla terra divisione dell’impero in 12 diocesi; suddivisione a fini fiscali della diocesi in province; a ogni provincia corrisponde un’unità fiscale; responsabilità collettiva della diocesi nei confronti del fisco. Per arginare l’esodo dalle città: ereditarietà dei mestieri e delle professioni, ossia l’obbligo per i figli di continuare il mestiere dei padri. Immobilizzazione sociale e produttiva, declino delle attività imprenditoriali e commerciali. La diocesi costringe il lavoratore a coltivare le terre incolte e a restare legato al territorio e quindi alla terra da coltivare: è il principio della “servitù della gleba”.

IV-V secolo: due secoli di radicali trasformazioni Dall’impero diviso (395) … … ai regni romano germanici (VI sec.) I movimenti dei popoli del nord modificano profondamente la struttura etnica e geopolitica dell’Europa. 375: invasione dell’Europa orientale da parte degli unni 376: migrazione dei visigoti verso i Balcani 406-407: vandali, burgundi e alani oltre il Reno 409: svevi in Spagna 429-439: migrazione dei vandali in Africa V secolo: ostrogoti in Italia; franchi e visigoti in Gallia, visigoti in Spagna; angli, juti e sassoni in Britannia.

L’accelerazione della crisi Degrado dell’ambiente: estensione di selva palude incolto Tramonto dell’impero d’occidente Crollo demografico: tra il VI e il VII secolo, si riduce del 30-50% il numero di uomini e donne. Spostamento della popolazione, del potere politico ed economico dalle città alle grandi proprietà terriere (le villae) Diminuzione del numero degli abitanti e dell’estensione delle città Disordini sociali Pestilenze Guerre Rovina della piccola proprietà; asservimento della popolazione

La decadenza delle città Il fenomeno della contrazione della popolazione e della superficie urbana si verifica in Occidente, non in Oriente. Il grafico mette a confronto la superficie di tre città dell’Europa continentale rispetto alla capitale dell’impero romano d’Oriente, Costantinopoli. Queste erano le proporzioni nel X secolo. L’enorme divario dà un’idea di quale fosse lo stato di decadenza delle città europee nell’Alto medioevo.

Un’economia stagnante Contrazione dei mercati e dell’economia monetaria Economia delle villae del VII-IX secolo (economia della curtis) Autosufficienza economica Tecnologia poco sviluppata e incapace di rinnovarsi Livelli produttivi minimi e finalizzati alla sussistenza

La curtis Divisione della terra in: − pars dominica − pars massaricia Evoluzione della condizione del lavoratore della terra: da schiavo a servo Prestazioni al signore: in natura corvées in denaro

La struttura della curtis La curtis o villa è: unità territoriale; unità giuridica; unità produttiva. Gode di: immunità fiscale, immunità giurisdizionale. Costituisce quindi la base della signoria territoriale.

servi signore coloni liberi La signoria territoriale e la formazione della servitù nell’Alto Medioevo signore obblighi e corvé protezione servi coloni liberi accomandare (atto con cui un uomo si affida alla protezione di un altro uomo) Nella villa si definiscono le figure del signore e del servo Nel nuovo sistema economico e sociale della villa, che in alcune aree assume il nuovo nome di curtis, il grande e ricco proprietario del latifondo si è di fatto trasformato in un “signore delle terre”. La signoria territoriale, che nel Medioevo si integrerà con quella feudale, è infatti un istituto giuridico di fatto che trasferisce al “signore” poteri e prerogative dello Stato: l’uso della forza per la difesa, l’amministrazione di alcuni gradi di giustizia. Gli altri uomini che vivono nella curtis sono, per la maggior parte, “servi”. Sappiamo che questo termine, che si conserva dall’età romana, muta profondamente il suo contenuto: non indica più la condizione dello schiavo, ma quella di tutti gli uomini che sono soggetti alla signoria terriera, ossia gli ex-schiavi affrancati e gli uomini liberi che, in cambio della protezione e della sicurezza da parte del signore, hanno rinunciato al diritto di cittadinanza che li rendeva liberi. schiavi manomissione (emancipazione dalla schiavitù)