INVESTIRE SUL FUTURO DEI MONTI DAUNI QUALI POSSIBILI STRATEGIE Bovino, 6 Marzo 2013 PROGRAMMAZIONE 2014-2020.

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INVESTIRE SUL FUTURO DEI MONTI DAUNI QUALI POSSIBILI STRATEGIE Bovino, 6 Marzo 2013 PROGRAMMAZIONE

SVILUPPO LOCALE COSTI CORRENTI, ANIMAZIO NE PROGETTO FEARS FEP FESR FSE PROGETTO Enti Locali Aziende Società Civile GOVERNANCE PROGRAMMAZIONE

Lesperienza del passato Piano Integrato Territoriale P.I.T. Monti Dauni Pianificazione Strategia di Area Vasta dei Monti Dauni e Lucera Piano di Sviluppo Locale dei Monti Dauni e Lucera

P.I.T. Monti Dauni Messa in sicurezza del territorio Infrastrutture per i settori produttivi Area Vasta dei Monti Dauni e Lucera Messa in sicurezza del territorio Rigenerazione Territoriale Piano di Sviluppo Locale dei Monti Dauni e Lucera Turismo Promozione Territoriale Efficientamento, Rinnovabili e Biomasse Analizzare le strategie passate, verificarle, aggiornarle e/o modificarle PROGRAMMAZIONE

Le 3 opzioni strategiche 1 Mezzogiorno 2 Città 3 Aree interne PROGRAMMAZIONE

Rilancio e responsabilità aree interne DISTINTI MA INTERCONNESSI OBIETTIVI GENERALI Il progetto aree interne può utilizzare i fondi comunitari per avviare la strategia in questione, per lanciare una serie di progetti pilota sui territori e per orientare, in unottica integrata, un migliore utilizzo delle risorse ordinarie in questi territori 1. mettere in sicurezza il territorio 2. promuovere la diversità naturale e culturale3. concorrere a una nuova stagione di sviluppo PROGRAMMAZIONE

Politica di coesione dell'Unione europea 7 Regioni meno sviluppate Regioni più sviluppate e regioni di transizione Flessibilità – regioni diverse hanno esigenze diverse Disposizioni specifiche per le ex regioni dell'obiettivo convergenza Ricerca e innovazioneEfficienza energetica e energia rinnovabileCompetitività delle PMI Concentrazione Investimenti del FESR PROGRAMMAZIONE

Concentramento delle risorse per ottimizzare l'impatto 3 categorie di regioni Regioni meno sviluppate Regioni di transizione Regioni più sviluppate PROGRAMMAZIONE

9 Come verranno assegnati i finanziamenti? Stanziamento di bilancio (in %) Popolazione coperta (in milioni) Regioni/SM meno sviluppatiRegioni di transizioneRegioni più sviluppate Fondo di coesione¹68.7 Regioni meno sviluppate162.6 Regioni di transizione38.9 Regioni più sviluppate53.1 Cooperazione territoriale europea 11.7 Regioni ultraperiferiche e aree scarsamente popolate 0.9 Totale336.0 ¹ 10 miliardi di euro del Fondo di coesione saranno destinati al meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility) PROGRAMMAZIONE

LE AZIONI

PROGRAMMAZIONE LE AZIONI PREVISTE DAL FESR (a) Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione ; (b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, lo sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale e le applicazioni nei servizi pubblici, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente; (c) Sostenere la ricerca tecnologica e applicata; 1. RAFFORZARE LA RICERCA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO E L'INNOVAZIONE: FESRFESR

(a) estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità; (b) sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC; (c) rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, l'einclusione l'e-health; (a) promuovere l'imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende; (b) sviluppare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione; 2. MIGLIORARE L'ACCESSO ALLE TIC, IL LORO UTILIZZO E LA LORO QUALITÀ 3. ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELLE PMI PROGRAMMAZIONE FESRFESR

(a) promuovere la produzione e la distribuzione di fonti di energia rinnovabili; (b) promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle PMI; (c) sostenere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche e nel settore dell'edilizia abitativa; (d) sviluppare sistemi di distribuzione intelligenti a bassa tensione; (e) promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per le zone urbane; (a) sostenere investimenti riguardanti in modo specifico l'adattamento al cambiamento climatico; (b) promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantire la capacità di reagire alle catastrofi e sviluppare sistemi di gestione delle catastrofi; 5. PROMUOVERE L'ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEI RISCHI: 4. SOSTENERE IL PASSAGGIO A UN'ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO IN TUTTI I SETTORI PROGRAMMAZIONE FESRFESR

(a) contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dei rifiuti; (b) contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dell'acqua; (c) proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio culturale; (d) proteggere la biodiversità, i suoli e promuovere i servizi per gli ecosistemi, compreso NATURA 2000 e le infrastrutture verdi; (e) migliorare l'ambiente urbano, in particolare con la riqualificazione delle aree industriali dismesse e la riduzione dell'inquinamento atmosferico; 6. PROTEGGERE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'EFFICIENZA DELLE RISORSE FESRFESR

PROGRAMMAZIONE (a) favorire la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete transeuropea dei trasporti (TEN- T); (b) migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T; (c) sviluppare sistemi di trasporto ecologici e a bassa emissione di carbonio e favorire la mobilità urbana sostenibile; (d) sviluppare sistemi di trasporto ferroviario globali, di elevata qualità e interoperabili; 7. PROMUOVERE IL TRASPORTO SOSTENIBILE ED ELIMINARE LE STROZZATURE NELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI RETE FESRFESR

(a) lo sviluppo di incubatrici di imprese e il sostegno a investimenti per i lavoratori autonomi e la creazione di imprese; (b) iniziative per lo sviluppo locale e aiuti a strutture che forniscono servizi di zona per creare nuovi posti di lavoro, se tali azioni non rientrano nel campo d'applicazione del regolamento (UE) n. […]/20XX [FSE]; (c) investimenti in infrastrutture per i servizi pubblici per l'impiego; (a)investimenti nell'infrastruttura sanitaria e sociale che contribuiscano allo sviluppo nazionale, regionale e locale, la riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali; (b)sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite; (c) sostegno a imprese sociali; 8. PROMUOVERE L'OCCUPAZIONE E LA MOBILITÀ DEI LAVORATORI MEDIANTE 9. PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E LOTTARE CONTRO LA POVERTÀ MEDIANTE PROGRAMMAZIONE FESRFESR

10. INVESTIRE NELL'ISTRUZIONE, NELLA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE E NELLA FORMAZIONE PERMANENTE, SVILUPPANDO L'INFRASTRUTTURA SCOLASTICA E FORMATIVA; 11. POTENZIARE LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE E L'EFFICIENZA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DEI SERVIZI PUBBLICI INTERESSATI DAGLI INTERVENTI DEL FESR, AFFIANCANDO LE AZIONI SVOLTE A QUESTO FINE CON IL SOSTEGNO DEL FSE. PROGRAMMAZIONE FESRFESR

LE AZIONI

LE AZIONI PREVISTE DAL FEASR ( a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali considerevoli, in particolare di quelle che detengono una quota di mercato esigua, delle aziende orientate al mercato in particolari settori e delle aziende che richiedono una diversificazione dell'attività; (b) favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo; 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali ( a) stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali; (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, e tra ricerca e innovazione; (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale; 2- Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole : PROGRAMMAZIONE FEASRFEASR

(a)Salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra laltro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale, nonché dellassetto paesaggistico dellEuropa; (b)Migliore gestione delle risorse idriche; (c) Migliore gestione del suolo; 3. Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo, con particolare riguardo ai seguenti aspetti (a) migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali; (b) Sostegno alla gestione dei rischi aziendali; 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste, con particolare riguardo ai seguenti aspetti PROGRAMMAZIONE FEASRFEASR

5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili,sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentariai fini della bioeconomia; (d) ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell'agricoltura; (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale; (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione; (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; (c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali. 6. Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali PROGRAMMAZIONE FEASRFEASR

LE AZIONI

LE AZIONI PREVISTE DAL FSE i) accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale; ii) l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni; iii) l'attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese; d) l'uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e vita privata; IV) l'adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti; V) l'invecchiamento attivo e in buona salute; VI) la modernizzazione e il rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro, comprese azioni volte a migliorare la mobilità professionale transnazionale. a. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale attraverso: PROGRAMMAZIONE FSEFSE

i) riducendo l'abbandono scolastico precoce e promuovendo l'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità; ii) migliorando la qualità, l'efficacia e l'apertura dell'istruzione superiore e di livello equivalente al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita; iii) aumentando le possibilità di accesso alla formazione permanente, aggiornando le abilità e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro. b. Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente PROGRAMMAZIONE FSEFSE

i) l'inclusione attiva; ii) l'integrazione delle comunità emarginate quali i rom; iii) la lotta contro la discriminazione basata sul sesso, l'origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale; IV) un migliore accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale; V) la promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali; VI) le strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività. c. Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà attraverso: PROGRAMMAZIONE FSEFSE

i) Investimento nella capacità istituzionale e nell'efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance. ii) Rafforzamento delle capacità delle parti interessate che operano nei settori dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali; patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale. d. Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace PROGRAMMAZIONE FSEFSE

A) AmbienteB) Insediamenti Urbani e RuraliC) Qualità della Vita e Inclusione Sociale D) Sviluppo Economico LE POSSIBILI DIRETTRICI PROGRAMMAZIONE

Tutela, valorizzazione e fruizione anche economica dei Boschi Dissesto Idrogeologico a ridosso dei Centri Urbani Dissesto Idrogeologico sulle direttrici stradali ed aree esterne vulnerabili Messa in sicurezza del Territorio A) AMBIENTE PROGRAMMAZIONE

Riqualificazione e Rigenerazione dei Contesti Urbani Riqualificazione, messa in sicurezza e Fruizione del Patrimonio Immobiliare Pubblico Social HousingRiqualificazione e Rigenerazione dei Borghi Rurali B) INSEDIAMENTI URBANI E RURALI PROGRAMMAZIONE

Politiche attive verso i Giovani, le Famiglie, gli Anziani e gli Immigrati Politiche attive rivolte al ripopolamento dei centri a rischio «Estinzione» C) QUALITA DELLA VITA ED INCLUSIONE SOCIALE PROGRAMMAZIONE

Azioni incentivanti i settori ecoenergetici: Efficentamento; Biomasse; Biogas; Microeolico; Ampliamento e miglioramento delle Infrastrutture dedicate ai settori produttivi Potenziamento delle reti: Stradale; Telecomunicazioni; Elettriche; Idriche Azioni incentivanti i principali settori produttivi: agricoltura, artigianato, piccola industria, commercio, turismo e servizi D) SVILUPPO ECONOMICO PROGRAMMAZIONE

DIRETTRICIFESRFEASRFSE A) Ambiente 4. SOSTENERE IL PASSAGGIO A UN'ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO: (a) promuovere la produzione e la distribuzione di fonti di energia rinnovabili; 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: (a)Salvaguardia e ripristino della biodiversità, Natura 2000, zone agricole di alto pregio naturale; (b) Migliore gestione delle risorse idriche; (c) Migliore gestione del suolo; 5. PROMUOVERE L'ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEI RISCHI: (a) sostenere investimenti riguardanti in modo specifico l'adattamento al cambiamento climatico; (b) promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantire la capacità di reagire alle catastrofi e sviluppare sistemi di gestione delle catastrofi; LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI PROGRAMMAZIONE

DIRETTRICIFESRFEASRFSE A) Ambiente 6. PROTEGGERE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'EFFICIENZA DELLE RISORSE: (a) contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dei rifiuti; (b) contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dell'acqua; (d) proteggere la biodiversità, i suoli e promuovere i servizi per gli ecosistemi, compreso NATURA 2000 e le infrastrutture verdi; 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio : (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, fini della bioeconomia; (d) ridurre le emissioni di metano e di protossido di azoto a carico dell'agricoltura; (e) promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale; LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI PROGRAMMAZIONE

DIRETTRICIFESRFEASRFSE A) Ambiente 7 - PROMUOVERE IL TRASPORTO SOSTENIBILE ED ELIMINARE LE STROZZATURE NELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI RETE: (c) sviluppare sistemi di trasporto ecologici e a bassa emissione di carbonio e favorire la mobilità urbana sostenibile; PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

DIRETTRICIFESRFEASRFSE B) Insediamenti Urbani e Rurali 4. SOSTENERE IL PASSAGGIO A UN'ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO IN TUTTI I SETTORI: (c) sostenere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche e nel settore dell'edilizia abitativa; (e) promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per le zone urbane; a. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale attraverso: i) accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale; ii) l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni; IV) l'uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e vita privata; VI) l'invecchiamento attivo e in buona salute 6. PROTEGGERE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'EFFICIENZA DELLE RISORSE: (c) proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio culturale; (e) migliorare l'ambiente urbano, in particolare con la riqualificazione delle aree industriali dismesse e la riduzione dell'inquinamento atmosferico; b. Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente: i) riducendo l'abbandono scolastico precoce e promuovendo l'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità; PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

DIRETTRICIFESRFEASRFSE C) Qualità della Vita ed Inclusione Sociale 2. MIGLIORARE L'ACCESSO ALLE TIC, IL LORO UTILIZZO E LA LORO QUALITÀ: (c) rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, leinclusione l'e-health; c. Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà attraverso: i) l'inclusione attiva; iii) la lotta contro tutte le discriminazione; IV) un migliore accesso a i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale; V) la promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali; VI) le strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività. 9. PROMUOVERE L'INCLUSIONE SOCIALE E LOTTARE CONTRO LA POVERTÀ MEDIANTE: (a) investimenti nell'infrastruttura sanitaria e sociale che contribuiscano allo sviluppo locale, la riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali; (b) sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite; (c) sostegno a imprese sociali; d. Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace: i) Investimento nella capacità istituzionale e nell'efficacia delle amministrazioni pubbliche e di una buona governance. PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

DIRETTRICIFESRFEASRFSE C) Qualità della Vita ed Inclusione Sociale 10. INVESTIRE NELL'ISTRUZIONE, NELLA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE E NELLA FORMAZIONE PERMANENTE, SVILUPPANDO L'INFRASTRUTTURA SCOLASTICA E FORMATIVA 11. POTENZIARE LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE E L'EFFICIENZA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DEI SERVIZI PUBBLICI INTERESSATI DAGLI INTERVENTI DEL FESR, AFFIANCANDO LE AZIONI SVOLTE A QUESTO FINE CON IL SOSTEGNO DEL FSE PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

DIRETTRICIFESRFEASRFSE D) Sviluppo Economico 1. RAFFORZARE LA RICERCA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO E L'INNOVAZIONE: (b) Promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, lo sviluppo di cluster ; 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali: a) stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali; (b) rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, e tra ricerca e innovazione; (c) incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale; a. Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale attraverso: i) accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive; ii) l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni; iii) l'attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese; d) l'uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e vita privata; V) l'invecchiamento attivo e in buona salute; 2. MIGLIORARE L'ACCESSO ALLE TIC, IL LORO UTILIZZO E LA LORO QUALITÀ: (a) estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità; (b) sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC; 3. ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELLE PMI: (a) promuovere l'imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende; (b) sviluppare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione; 2. Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

DIRETTRICIFESRFEASRFSE D) Sviluppo Economico 4. SOSTENERE IL PASSAGGIO A UN'ECONOMIA A BASSA EMISSIONE DI CARBONIO IN TUTTI I SETTORI: (b) promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle PMI; (d) sviluppare sistemi di distribuzione intelligenti a bassa tensione; (a) incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole; (b) favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo; b. Investimento nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente: iii) aumentando le possibilità di accesso alla formazione permanente, aggiornando le abilità e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro. 7. PROMUOVERE IL TRASPORTO SOSTENIBILE ED ELIMINARE LE STROZZATURE NELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI RETE: (b) migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T; c. Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà attraverso: V) la promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali; VI) le strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività. 3 Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: (a) migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare, promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte; 8. PROMUOVERE L'OCCUPAZIONE E LA MOBILITÀ DEI LAVORATORI MEDIANTE: (a) lo sviluppo di incubatrici di imprese e il sostegno a investimenti per i lavoratori autonomi e la creazione di imprese; (b) iniziative per lo sviluppo locale e aiuti a strutture che forniscono servizi di zona per creare nuovi posti di lavoro; (c) investimenti in infrastrutture per i servizi pubblici per l'impiego; PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

DIRETTRICIFESRFEASRFSE D) Sviluppo Economico 5. Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale: (a) rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura; (b) rendere più efficiente l'uso dell'energia nell'agricoltura e nell'industria alimentare; (c) favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia; d. Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace: ii) Rafforzamento delle capacità delle parti interessate che operano nei settori dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali; patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale. 6. Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali: (a) favorire la diversificazione, la creazione di nuove piccole imprese e l'occupazione; (b) stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali; (c) promuovere l'accessibilità, l'uso e la qualità delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali. PROGRAMMAZIONE LE INTEGRAZIONI TRA I FONDI

I PROSSIMI PASSI 1. Insediamento Tavolo di Concertazione2. Analisi di Contesto Preliminare3. Analisi e Valutazione dei Programmi Precedenti4. Condivisione delle Direttrici di Sviluppo Locale5. Pagine WEB dedicate alla discussione per il coinvolgimento dei cittadini6. Modello di Governance del CLLD7. Discussione ed Approvazione da parte della Assemblea dei Sindaci della I Proposta di Documento8. Forum Territoriali9. Recepimento Risultati Forum ed Integrazioni alla Proposta di Documento10. Discussione ed Approvazione da parte della Assemblea dei Sindaci della II Proposta di Documento11. Invio in Regione Proposta di Documento sullo Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (CLLD) PROGRAMMAZIONE

GRAZIE PER LATTENZIONE! Daniele Borrelli direttore GAL Meridaunia Tel PROGRAMMAZIONE