PRIMO SOCCORSO LE EMERGENZE
FERITA LIEVE Indossare i guanti. Prendere garze sterili, acqua ossigenata, disinfettante, cerotti, bende. Risciacquare sotto l’acqua corrente oppure lavare con acqua e sapone attorno alla ferita. Versare acqua ossigenata a getto sulla ferita, dal centro verso l’esterno.
FERITA LIEVE Disinfettare solo la cute sana attorno alla ferita, dal bordo della ferita verso l’esterno, usando garze sterili. Applicare la medicazione. Raccomandare di verificare lo stato della vaccinazione antitetanica. N.B. se la ferita è profonda o lunga più di 1,5 cm o con corpi estranei conficcati, andare al pronto soccorso.
FERITA LIEVE Cosa non si deve fare parlare sopra la ferita Non usare cotone, polvere antibiotica, alcol Non usare il disinfettante direttamente sulla ferita.
FERITA CON EMORRAGIA GRAVE Prendere garze sterili ed indossare i guanti Chiamare il 118 Nel caso di braccia o gambe, sollevare l’arto sopra il livello del cuore. N.B. NON SOLLEVARE IN CASO DI SOSPETTA FRATTURA. Non disinfettare! Comprimere manualmente sopra il punto di fuoriuscita per 10 minuti.
Come si valuta la gravità di un’emorragia Quantità di sangue. Un adulto ha 5-6,5 litri di sangue. Se ne perde ¾ di litro, si ha un collasso; se ne perde 2 litri, la morte. Velocità di fuoriuscita. La velocità è maggiore se il vaso sanguigno è di grande portata e, a parità di portata, se è arterioso. Sangue venoso o arterioso: a parità di quantità, la perdita di sangue arterioso (ossigenato) è più grave.
Come si distingue l’emorragia arteriosa da quella venosa Il sangue arterioso è di colore rosso vivo e, dalle arterie maggiori, esce a fiotti. Il sangue venoso è bluastro ed esce in modo uniforme. La distinzione non è sempre facile e il criterio più attendibile è la quantità e la velocità del sangue che fuoriesce.
Amputazione Prendere garze, ghiaccio, sacchetti puliti Indossare i guanti. Sollevare l’arto amputato. Praticare una medicazione compressiva del moncone. In caso di MANO-BRACCIO-PIEDE-GAMBA chiamare il 118 e tranquillizzare. In caso di DITA: avvolgere la parte amputata in garze sterili, inserirla in un sacchetto, scrivere su un’etichetta l’ora dell’infortunio. Trasportare al pronto soccorso. N.B. Non porre la parte amputata direttamente a contatto con ghiaccio.
TECNICHE DI MEDICAZIONE Con cerotto pronto all’uso: appoggiare la parte medicata sopra la ferita e staccare le strisce protettive sopra la parte adesiva. Con garze sterili: appoggiare la garza ripiegata sopra la ferita e fissare con il cerotto o con una benda. NON TOCCARE la parte della garza che verrà a contatto con la ferita. Se il sangue passa attraverso la medicazione, sovrapporre altre garze, senza togliere le sottostanti.
CONTUSIONE Prendere ghiaccio e bende Applicare ghiaccio (almeno per 30 minuti-effetto antiinfiamatorio) Non massaggiare! Se interessa un’articolazione: IMMOBILIZZARE. Non tentare di “sistemare” l’articolazione. Trasportare al pronto soccorso.
TRAUMI GRAVI AGLI ARTI (dolore, movimenti spontanei impediti, deformazioni evidenti) Prendere ghiaccio, bende, garze sterili, forbici, indossare i guanti. Arti inferiori: - tagliare i vestiti - non togliere le scarpe - non tentare di raddrizzare l’arto - applicare ghiaccio - trasportare al pronto soccorso (ambulanza se grave)
Traumi gravi agli arti superiori Prendere ghiaccio, bende, garze sterili, forbici, indossare i guanti Tagliare i vestiti e togliere costrizioni. Non tentare di raddrizzare l’arto Immobilizzare Applicare ghiaccio Trasportare in auto all’ospedale
TRAUMI GRAVI AGLI ARTI In presenza di ferite o ossa sporgenti, applicare garze sterili (dopo aver indossato i guanti!). In caso di emorragia importante concomitante, il trattamento di questa ha la precedenza.
TECNICA DI IMMOBILIZZAZIONE DEGLI ARTI La frattura è certa se sporge un osso E’ probabile in caso di difficoltà a muovere un arto, di posizione non naturale dell’arto, in presenza di dolore e gonfiore importanti. In ogni caso, se in base alla dinamica o al dolore si sospetta una frattura, comportarsi come se lo fosse.
TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE DEGLI ARTI Gamba-piede : evitare di sfilare le scarpe. Dovendo ricorrere all’autoambulanza per permettere il trasporto in ospedale in posizione sdraiata, l’immobilizzazione viene effettuata dai soccorritori professionisti. Spalla-braccio: appendere al collo il braccio utilizzando un fazzoletto o sciarpa o fissando il bordo della giacca con un ago di sicurezza, garantendo l’inclinazione che comporta meno dolore. N.B. Immobilizzare rispettando la posizione assunta naturalmente dall’infortunato, perché è quella che comporta meno dolore.
TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE DEGLI ARTI Avambraccio, polso, mano: porre una stecca che arrivi fino al gomito con frapposto materiale morbido, oppure creare un supporto con riviste o fogli di carta e appendere al collo. Nel caso della mano inserire nel palmo un rotolo di garza per facilitare una posizione meno dolorosa.
TRAUMA CRANICO In caso di contusione cranica associata a: vertigini, sonnolenza, confusione mentale, nausea, vomito, perdita di coscienza, fuoriuscita di sangue o liquido chiaro da orecchio, naso o bocca, formicolii, paralisi CHIAMARE IL 118 LASCIARE L’INFORTUNATO NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVA NON TAMPONARE SANGUE O LIQUIDO DA ORECCHIO, NASO Se vomita: metterlo in posizione di sicurezza (muovere la testa in asse con la colonna) e tenere sotto controllo la respirazione. Se NON COSCIENTE E RESPIRAZIONE ASSENTE iniziare la rianimazione cardiopolmonare(in attesa dei soccorsi già chiamati!)
COME SI RICONOSCE UN TRAUMA CRANICO Sintomi: perdita di coscienza, solitamente di breve durata, sonnolenza, disorientamento, vomito, vertigini, sangue o liquido chiaro da naso, bocca, orecchio, formicolii, paralisi Dinamica dell’incidente: urto violento, caduta dall’alto Cosa può essere successo: ematoma,commozione cerebrale (scuotimento del cervello, si risolve senza conseguenze), frattura delle ossa craniche.
SOFFOCAMENTO (impossibilità a parlare, viso blu, mani alla gola, tosse debole, respirazione difficoltosa) Valutare lo stato di coscienza Se cosciente: -far tossire l’infortunato - dare 4-5 colpi sulla schiena tra le spalle Se non sufficiente: esercitare 5-6 compressioni sull’addome (manovra di Heimlich)
SOFFOCAMENTO Se non cosciente CHIAMARE IL 118 Mettere l’infortunato in posizione supina Estendere la testa Praticare le compressioni toraciche. Se riprende a respirare metterlo in posizione laterale di sicurezza. Se non riprende a respirare effettuare la respirazione bocca a bocca.
ANNEGAMENTO Non è necessario procedere a manovre di disostruzione in quanto di solito nei polmoni entra solo una piccola quantità di acqua. Attivare il 118 e , se necessario, effettuare la rianimazione cardiopolmonare.
LESIONI OCULARI (CORPI ESTRANEI – SCHIZZI DI SOSTANZE) Prendere siringa priva di ago, tamponi oculari. Raccomandare di evitare di strofinare gli occhi. Non tentare di togliere schegge conficcate. Se c’è stato contatto con sostanze chimiche innanzitutto praticare un abbondante lavaggio esterno. Praticare il lavaggio oculare per 15 minuti. Non tentare di rimuovere lenti a contatto. Non applicare collirio. Coprire entrambi gli occhi senza premere. Trasportare al pronto soccorso.
LAVAGGIO OCULARE Riempire d’acqua potabile una siringa (priva d’ago) da 30-50cc Far ruotare di lato la testa dell’infortunato Tenere aperte le palpebre con le dita Lavare l’occhio dal lato nasale verso l’esterno imprimendo una certa pressione sullo stantuffo della siringa. Ripetere l’operazione ogni 15 minuti. In caso di trasporto in ospedale coprire entrambi gli occhi, per ridurre i movimenti dell’occhio leso (movimento coniugato degli occhi).
PERDITA TRAUMATICA DI UN DENTE Prendere garze Indossare i guanti Lavare il dente sotto l’acqua corrente. Attenzione: non strofinare il dente e non staccare il dente mobile. Posizionare il dente sotto la lingua dell’infortunato o nel latte. Trasportare al pronto soccorso. In caso di emorragia tamponare con garze o far mordere garze Entro 30 minuti il reimpianto è più efficace. Recuperare eventuali pezzi per permettere al dentista di incollarli al moncone.
USTIONE Prendere garze sterili e forbici Indossare i guanti Versare immediatamente acqua sulla parte ustionata. Ustione da calore: non togliere i vestiti, perché la pelle può attaccarsi ai vestiti. Ustione chimica: togliere i vestiti tagliandoli. Togliere eventuali costrizioni Coprire con garze sterili Valutare lo stato generale e la gravità ustioni. Posizione antishock e 118 o trasporto in auto. Non bucare le bolle e non applicare pomate.
USTIONE In caso di incendio proteggere se stessi. Allontanare l’infortunato Versare acqua sull’infortunato Verificare stato di coscienza e respirazione. Chiamare 118
VALUTAZIONE DELLA GRAVITA’ DELL’USTIONE Agente ustionante - calore - sostanze chimiche - elettricità - radiazioni Sede: più grave se interessa volto, mani, piedi, inguine e articolazioni principali. Profondità: 1° grado : superficiale con arrossamento, no cicatrici. 2° grado : dolore, arrossamento e bolle, cicatrici modeste. 3° grado : profonda, carbonizzazione, non sempre dolore, cicatrici. Estensione: più grave se interessa più di 1/10 del corpo. Dare priorità ad eventuali difficoltà respiratorie o traumi associati all’ustione. Rischi: infezioni. La distruzione della pelle rende possibile la penetrazione di germi. Rischio collasso da perdita di liquidi se l’ustione è estesa.
COLPO DI SOLE (mal di testa, vertigini, crampi muscolari) Trasportare l’infortunato in luogo fresco e ventilato. Togliere i vestiti Fare spugnature con acqua fresca Dare da bere acqua Trasportare al pronto soccorso in auto. Se perdita di coscienza chiamare il 118, mettere in posizione laterale di sicurezza. Tenere sotto controllo la respirazione.
COLPO DI CALORE (Perdita di coscienza, pelle asciutta, arrossata, calda) Chiamare il 118 Mettere in posizione laterale di sicurezza Versare acqua fredda sull’infortunato.
PUNTURA D’INSETTO Prendere ghiaccio, garza, disinfettante Eliminare il pungiglione raschiando con un cartoncino o togliere con una pinzetta Eliminare eventuali costrizioni Applicare ghiaccio Disinfettare Tenere in osservazione per ½ 0ra
PUNTURA D’INSETTO Se si sa che è allergico alle punture d’insetto Se l’insetto è stato inghiottito Se le punture sono numerose Se fa fatica a deglutire Se avverte senso di “nodo in gola” Se ha difficoltà respiratoria Se la respirazione è rumorosa Se c’è un arrossamento diffuso in tutto il corpo CHIAMARE 118
MORSO DI SERPENTE Prendere bende, coperta Tranquillizzare l’infortunato Togliere eventuali costrizioni Immobilizzare la parte colpita Coprire l’infortunto Tenere sotto controllo stato di coscienza e respirazione Trasportare al pronto soccorso
MORSO DI SERPENTE Non incidere Non succhiare il veleno Non somministrare siero antivipera Se si è soli, camminare lentamente e possibilmente non muovere la parte morsicata. Il morso di vipera (unica specie di serpente velenoso presente in Italia), generalmente non è mortale per le persone adulte. Attenzione: il siero antivipera può provocare una reazione allergica.
SVENIMENTO Mettere in posizione antishock (supino, gambe sollevate) Slacciare cinture, vestiti Ventilare Tenere sotto controllo la respirazione Trattare eventuali lesioni da caduta Se non si riprende, chiamare il 118 Non dare da bere Quando si riprende non alzare l’infortunato rapidamente (passare dalla posizione supina a quella seduta e poi in piedi)
Come distinguere uno svenimento da una situazione di perdita di coscienza più grave Si risolve spontaneamente in pochi secondi, senza lasciare esiti Rappresenta spesso una reazione a situazioni ambientali sfavorevoli (caldo eccessivo, affollamenti) o a fattori emotivi (spavento, stress) o alla mancata alimentazione. Avviene improvvisamente senza cause evidenti E’ preceduto da pallore, con ripresa del colorito in posizione distesa Non sono presenti sintomi importanti quali difficoltà respiratoria, convulsioni, bocca storta
EPISTASSI Indossare i guanti Fare inclinare la testa in avanti Comprimere le narici per 10 minuti Bagnare la fronte con acqua fredda Raccomandare di non soffiarsi il naso Non usare cotone emostatico Se non cessa dopo 30 minuti portare al pronto soccorso Se a seguito di un trauma fuoriesce sangue misto a liquido chiaro, non tappare il naso e chiamare il 118
QUANDO CHIAMARE IL 118 SEMPRE IN CASO DI: Perdita o alterazione della coscienza Assenza di respirazione Emorragia importante Dolore intenso al petto Traumi multipli Trauma cranico associato a vertigini, nausea ecc. Caduta dall’alto Amputazione di una mano o di un arto
QUANDO CHIAMARE IL 118 DA VALUTARE IN CASO DI: Ferita Emorragia Amputazione di più dita Ustione Convulsioni Difficoltà respiratoria