MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Caratteristiche tecniche: il monossido di carbonio è un gas incolore, inodore, ed insapore, più leggero dell’aria, che si forma per combustione incompleta di composti contenenti il carbonio. Mentre nella combustione ottimale il carbonio viene completamente trasformato in anidride carbonica (CO2), in condizioni di insufficiente quantità di ossigeno o di insufficiente tempo per far avvenire la reazione di combustione, si ha la formazione di una certa quantità di monossido di carbonio. Il CO rappresenta quindi un primo stadio di ossidazione del carbonio: in pratica nei processi di combustione si formano sia CO che CO2.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) CHIMICA DELLA COMBUSTIONE COBUSTIONE COMPLETA : C carbonio + O2 ossigeno = CO2 anidride carbonica COMBUSTIONE INCOMPLETA. C carbonio + O ossigeno = CO monossido di carbonio
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Tossicità: Nel corpo umano l’ossigeno viene trasportato da una proteina contenuta nei globuli rossi chiamata EMOGLOBINA. L’emoglobina favorisce la veicolazione dell’O2 ai tessuti del corpo umano dove, fissa il prodotto di scarto del processo di respirazione (anidride carbonica) per riportarlo ai polmoni e ricominciare il ciclo. La pericolosità del CO per l’organismo umano deriva dalla sua grande affinità per l’emoglobina.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Nel caso in cui venga respirato monossido di carbonio, questo si lega in massima parte (85 %) all’emoglobina (con affinità 200-250 volte superiore all’ossigeno) formando CARBOSSIEMOGLOBINA (COHb) L’emoglobina cosi non è più in grado di trasportare ossigeno e anidride carbonica e di fatto non è più utilizzabile per la respirazione per cui ne risulta un “soffocamento” dei tessuti.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Sintomatologia di intossicazione: non esiste una corrispondenza tra i livelli ematici di Carbossiemoglobina e gli effetti clinici e pertanto è difficile identificare dei valori con significato diagnostico. I seguenti dati devono quindi essere considerati indicativi: Intossicazione lieve: ( CO tra i 120 e 150 p.p.m. e livelli ematici di COHb intorno al 20-30%) può dar luogo a CEFALEA, DISPNEA, VASODILATAZIONE, NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI, DISTURBI ALLA VISTA
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Intossicazione media: ( CO tra i 400 e 600 p.p.m. e livelli ematici di COHb intorno al 40-50%) può dar luogo oltre a quanto già descritto a IPOTENSIONE, TACHICARDIA, ARITMIA. Intossicazione elevata: ( CO superiore a 1000 p.p.m. e livelli ematici di COHb superiori al 60 %) può dar luogo a COMA, CONVULSIONI, INSUFFICIENZA RESPIRATORIA, ISCHEMIA MIOCARDICA, EDEMA POLMONARE, ARRESTO CARDIORESPIRATORIO.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Terapia: se si sospetta una intossicazione da monossido di carbonio il soccorritore deve: aerare i locali mediante l’apertura di finestre prestare attenzione a non respirare la stessa aria se possibile eliminare la fonte di inquinamento spostare l’infortunato in luogo sicuro Se il soggetto respira ed è cosciente, incitarlo a respirare profondamente, se invece è incosciente e sono assenti le funzioni vitali, si rimanda alle nozioni di primo soccorso. N.B.: anche in caso di intossicazioni lievi il soggetto va avviato a centri specializzati
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) L’ossigenoterapia dovrà essere praticata il più precocemente possibile con tecniche strumentali proporzionate al grado di compromissione della funzione respiratoria (maschera facciale, pallone manuale autoespandibile “Ambu”) Il legame del CO con l’emoglobina è di tipo REVERSIBILE, per cui alte pressioni parziali di O2 possono a loro volta spiazzare il CO
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Indici di esposizione e pericolosità: Vengono forniti come linee guida per agevolare il controllo dei rischi per la salute Vengono espressi da qualificati Enti Internazionali e vengono adottati, al fine di esprimere un giudizio sulla gravità di una esposizione lavorativa. Tali valori indicano, per ognuna delle sostanze, le concentrazioni al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte degli individui possa rimanere esposto ripetutamente giorno dopo giorno senza effetti negativi per la salute.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Vediamo qualche esempio di indice di pericolosità: TLV-TWA : Massima concentrazione media ponderata nel tempo per una giornata lavorativa di 8 ore e per 40 ore lavorative settimanali alla quale quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti senza effetti negativi TLV-C : Concentrazione che non deve essere superata durante qualsiasi momento della esposizione a causa dell’elevata pericolosità per esposizione acute
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) IDLH : Concentrazione immediatamente pericolosa per la vita e la salute. Rappresenta la concentrazione massima che si può respirare per 30’ senza avere pericolo immediato per la vita. Rappresenta inoltre il tempo massimo entro il quale una persona debba abbandonare una zona contaminata.
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Indici di pericolosità del Monossido di Carbonio TWA 25 p.p.m. (29 mg/m3) TLV – C 200 p.p.m. (230 mg/m3) IDLH 1000 p.p.m. 1150 (mg/m3)
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Domanda: Come si fa a proteggersi dal MONOSSIDO DI CARBONIO ? Risposta : FISSI PORTATILI 1 - Attraverso i Dispositivi di RILEVAZIONE 2 – Attraverso i DISPOSITIVI DI PROTEZIONE 3 – Attraverso i DISPOSITIVI DI FUGA
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) DISPOSITIVO DI RIVELAZIONE PORTATILE Avvisatori luminosi Avvisatore acustico Cella di analisi Lo strumento è dotato di due livelli di allarme: BASSO: 25 ppm ALTO: 100 ppm Display indicatore Pulsante di TEST
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Lo strumento è attivo per un periodo di 24 mesi. La durata residua la si può verificare premendo il pulsante di TEST. Lo strumento verificherà il funzionamento delle segnalazioni acustiche e luminose e successivamente indicherà sul display il numero dei mesi residui. 24
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) Quando lo strumento rileva una concentrazione di 25 ppm,sul display comparirà la scritta “Lo”. Al raggiungimento della soglia di concentrazione di 100 ppm. Sul display comparirà la scritta “Hi”. Lo Hi
MONOSSIDO DI CARBONIO ( CO) CONCLUSIONI Lo strumento di RILEVAZIONE in dotazione agli equipaggi, è da considerarsi come un DISPOSITIVO di PROTEZIONE di tutta la squadra impegnata nelle operazioni di soccorso, quindi va portato con se ad ogni servizio INDIPENDENTEMENTE dalla tipologia del servizio da compiere e tenuto ben in vista e il più possibile vicino alla testa. Il rilevatore di CO, deve tassativamente essere portato dal soccorritore che per primo accede al luogo dell’intervento.