Una cartolina da Valrovina

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Una cartolina da Valrovina

A cura degli alunni delle classi 2^ e 3^ della Scuola Primaria “G A cura degli alunni delle classi 2^ e 3^ della Scuola Primaria “G. Merlo” di Valrovina Bassano del Grappa

Il paesaggio e il clima Valrovina si trova in collina a circa 300 metri sul livello del mare. Il clima è mite, con una temperatura attorno ai 20°- 21° d’estate e 14°-15° d’inverno; le precipitazioni non sono abbondanti e si verificano, di solito, in primavera e in autunno.

La vegetazione è quella tipica delle zone pedemontane; in particolare troviamo boschi di querce, carpino nero e castagneti. Il bosco di carpino nero è molto diffuso in queste zone ed occupa soprattutto i versanti più ripidi e soleggiati.

Il castagneto è una formazione boschiva caratterizzata dalla presenza del castagno. Le diverse modalità di utilizzo portano a distinguere due tipi di boschi a castagno:il ceduo ( mantenuto così per avere la legna da ardere, oppure per ricavarne travi e pali) ed il castagneto da frutto ,che produce le castagne.

La fauna Gli animali domestici presenti a Valrovina sono: conigli, galline, tacchini, fagiani, polli, api, mucche, maiali, pecore… Tra gli animali selvatici, troviamo, invece, cinghiali, caprioli, cervi, vipere, lepri, diversi tipi di uccelli, scoiattoli, volpi, tassi.

Notizie Storiche Il nome “ Valrovina ” risale, almeno, al Xll Secolo. “ Val – rovina ” significa “ Valle della rovina”. Questo nome fu dato alle rovine causate dai terremoti e passò, poi, alla valle; così, il nome originale, “ Valfiorita ” ,fu cambiato con quello attuale: appunto “Valrovina “ . Il nome della valle, infine, fu dato al paese che sorse sul terreno coltivato. Questa è una delle ipotesi; le altre dicono che il nome derivi dai rovi oppure dalle robinie che, certamente regnavano nella valle in passato, o anche delle rovine causate da una piena del torrente Silan.

La chiesa parrocchiale di S. Ambrogio in Valrovina sembra risalire al secolo Xlll ( 1200 circa ); fu la prima,nella zona, a raggiungere piena autonomia parrocchiale nel lontano 1475.

Anticamente, Valrovina faceva parte dei Sette Comuni ed era guidata da un VICARIO. Rubbio era una sua frazione. Scrive il Maccà nel 1812: "E' colonnello, ossia contrada annessa ai sette Comuni, e gode le stesse immunità, provilegi, esenzioni, e comodità, che godono essi. Oggidì, pianta il tabacco per l'appaltatore pubblico, il quale dà a quelli che tabaccano le loro porzioni."

Dall’ anno 1922, Valrovina entrò a far parte di Bassano del Grappa e non fu più autonoma. Nel primo conflitto mondiale diviene zona di confine, seconda linea e transito di truppe che si recano al fronte(Asiago, M.Ortigara),attraverso la via "Nova", mulattiera usata successivamente fino agli anni '40-50 per gli scambi e il commercio con l'altopiano. 

Oggi, Valrovina è una frazione di Bassano del Grappa, ha circa mille abitanti ed è divisa nelle seguenti “contrade”: Chiesa; Colle Alto; Colle Basso; Meneghetti; Rovole; Silan; Caluga; Campien; Fagarè; Privà.

Feste e tradizioni FESTA DEL MARON Valrovina è molto famosa per i “maroni”, che sono delle castagne più grandi del normale. A Valrovina, ci sono molti alberi di castagne e alcune persone le vendono. All’inizio di ottobre si fa una grande festa con le castagne e il vino. Gli abitanti di Valrovina raccolgono i “maroni” nei boschi. Poi li portano alla festa. Qui, li cuociono su una lastra di ferro. Una volta cotti, si avvolgono in una coperta e venduti alle persone che vanno alla festa. I maroni di Valrovina sono buoni e pregiati, tanto da meritare diversi premi.

Storia della festa del Maron Era l’anno 1974 quando tre persone, trovandosi nell'area sportiva di Valrovina, decisero di festeggiare quella terza domenica di ottobre con qualche maron arrosto ed un paio, o forse più, bicchieri di vino nuovo. Diedero così l'avvio alla "Festa del maron 1974". Quei tre personaggi avevano un nome: Angelo Marcolin, Don Severino Balbo ed Eusebio Vivian. Non fu facile smuovere la gente locale. Si costituì il Comitato Feste Popolari Colline Bassanesi che raccoglieva volontari delle tre frazioni collinari dell'Alto Bassano: Acque San Giorgio, San Michele e Valrovina. Ognuna si creò la sua festa legata ad un suo prodotto agricolo: i fiori alle Acque San Giorgio festeggiato alla fine di aprile primi di maggio, la marinea a San Michele verso la fine di maggio, il maron a Valrovina la terza domenica di ottobre. La gente collaborava in questo intercomitato ma ben presto sorsero dei problemi che fecero naufragare una manifestazione.

Allora a Valrovina sorse l'Associazione "Il Castagno" con sede nella frazione e che accolse, anno dopo anno, il consenso della comunità, tanto che ad allestire e gestire tutte le manifestazioni è la popolazione stessa diventando una specie di pro loco. Da semplice raccolta, cottura e vendita dello spinoso frutto siamo giunti al pranzo, alla cena, ad allestire delle mostre con assaggio di dolci dove gli autori sono delle semplici casalinghe.Abbiamo aggiunto un'altra domenica, oltre a delle serate piene di cultura che va dalla medicina all'erboristeria, dalla musica al teatro, dalla danza alla passeggiata panoramica fra i boschi e i prati delle nostre colline. Ce n'è per tutti i gusti, basta visitarci Ci sono tante cose da vedere, da sentire e da fare soprattutto il calore della gente che è felice in questa valle… di marroni buoni, di far vedere ed apprezzare quello che si fa per la gioia della grande collettività.

Luoghi da vedere LA CHIESA DI S. AMBROGIO (quella originale) risale al 1200 circa e fu costruita in sasso. Ad un certo momento, però, si arrivò, anche con contrasti con l’amministrazione comunale, alla decisione di abbattere parte della vecchia chiesa per utilizzarne i materiali recuperabili, in vista della prosecuzione e delle rifiniture della nuova, quella attuale. Questa è a una sola navata. L’altare si trova sopra tre gradini. Sulle pareti della chiesa vi sono dei quadri. Nella chiesa, è custodita la mano del famoso Beato Lorenzino.

LA TORRE Fu iniziata il 16 Aprile 1860 da don G.B. Brotto. Il 24 Maggio 1860 fu stabilito dal Comune di Valrovina di ridurre un casolare, fino a ottenere una torre campanaria di 32 piedi (1 piede veneziano= 0, 3477 metri). La torre, oggi, si trova all’interno del campo sportivo comunale e si presenta così: è fatta di pietre bianche e di mattoni rossastri, ha otto finestre ad arco e sopra di essa ci sono dei merli fatti di mattoni rossi.

IL SILAN È un torrente che nasce dalle montagne di Rubbio, più precisamente dalla piana di Prà Cavallo. L’acqua si infiltra nel terreno, scorre sotto terra, si incanala nella valle Gallina e, scendendo, arriva alla contrada di Valrovina, detta “Menegassi”, dove viene in superficie. Si dice che anche le valli che partono da ponte Radio di Rubbio e vanno al monte Kaina convergano verso la valle del Silan. Lungo la valle del Silan, ci sono delle cavità piene d’acqua, che vengono chiamati GORGHI. In inverno, il Silan ha poca acqua ed è ghiacciato, ma in primavera l’acqua è molta e le cascate sono bellissime e ricche di fiori attorno.

Un paese per tutte le stagioni Valrovina è l’ideale in tutte le stagioni. Se si sale in autunno, si possono ammirare i castagni con i loro ricci. In inverno, se si è fortunati, si può trovare la neve. Valrovina diviene affascinante nella notte di Natale, quando prende l'aspetto naturale di un presepe illuminato. 

In primavera si possono vedere i ciliegi in fiore. In estate si può godere dell’aria fresca e odorare l’erba appena tagliata.

Foto storiche

Per avere altre informazioni o vedere delle foto visitate il sito del paese: http://www.valrovina.it/