UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” FACOLTA’ DI MEDICINA

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I tempi della prevenzione
Advertisements

Torna alla prima pagina Collaborazione fra Servizi di sanità pubblica e Pediatri.
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze.
Quando il gioco diventa malattia
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
Corso di Laurea in Fisioterapia Università degli Studi di Perugia
Isolamento sociale costrutto multidimensionale
Dott.ssa Carmelina Calabrese
“La ricerca empirica in educazione”
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Corso di Perfezionamento nei Contesti Educativi
Percezione della psicologia nelle scuole Prof. Carlo Trombetta
Sostanze legali e illegali
Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo.
Bullismo e…oltre I dati del Piemonte
Assessorato alle Pari Opportunità Ordine degli Psicologi del Piemonte
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
L’esperienza dei gruppi di post-adozione nella Provincia di Parma
Linfermiere della Salute Mentale della Toscana Non cè salute senza salute mentale Galileo Guidi Arezzo 23/05/2007.
Salute Mentale e Disabilità Pisa - venerdi 10 dicembre 2010 PROGETTO NUOVI SPAZI DI VITA PROGETTO NUOVI SPAZI DI VITA.
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
DEI SERVIZI DELLE DIPENDENZE
Psicoterapia DCA A R Raffi Cesena 2006.
BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L’ospedalizzazione domiciliare per i pazienti l’esperienza di Torino
STILI DI APPRENDIMENTO ED EVOLUZIONE INTERFACCE
XIV Convegno Organizzativo AVIS Provinciale Guiglia, Sabato 4 Dicembre 2010 Le prospettive della raccolta del sangue in Provincia di Modena Esiti dei questionari.
Ropol09anci INDAGINE SU PATTO DI STABILITA 2009 IN PIEMONTE ANCI PIEMONTE Torino, 29 giugno 2009.
PROGRESS TEST CONFERENZA SULLA DIDATTICA
PSICOLOGIA DELLA SALUTE L’intervento multidisciplinare in ospedale
Smettere di fumare è difficile in quanto ci troviamo di fronte ad una dipendenza. Nel fumo di tabacco è contenuta infatti la nicotina, in grado di indurre.
Associazione Ligure Sindrome X Fragile
Personale con contratto a tempo indeterminato
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
Psicologia e scuola: esperienze in corso e prospettive future
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Facoltà di Scienze Motorie
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE _________________________________________________ Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di laurea in Scienze e Tecniche.
Integrazione inclusione Il Bisogno Educativo Speciale BES
REGIONE LOMBARDIA (Qualche Dato)
DRUG-STOP Perché ci sei dentro, anche senza…. DRUG-STOP Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il fondo per le Associazioni.
VERSO L’OSSERVATORIO DELLE POLITICHE socialI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA SAPIENZA I FACOLTA DI MEDICINA Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica INSEGNAMENTO DI PSICOPATOLOGIA.
Ricerca collaborativa europea
MeDeC - Il problema della sicurezza nella percezione dei cittadini - Rilevazione demoscopica /10/2005 MEDEC C ENTRO D EMOSCOPICO M ETROPOLITANO.
Mobbing e danno alla salute: aspetti medico-legali Maurizio Marasco
DAL MALTRATTAMENTO EMOZIONALE DELLA DONNA ALL’INFANTICIDIO
Fabiola Cenci Direttore Distretto 2
CAMPAGNE DI PREVENZIONE PRIMARIA ANNO 2002/2003 ASL DI VALLECAMONICA SEBINO DIPARTIMENTO ASSI.
Primi risultati del monitoraggio sui fenomeni di violenza contro le donne Volterra, 28 marzo 2009.
Non più morti sul lavoro - 11 dicembre Intervento dott
ETICA E DEONTOLOGIA La questione dell’etica non è un optional
AUTOVALUTAZIONE Chianciano Terme 2010 DR GIANPIERO DRAMISINO
PROMOZIONE DEL BENESSERE PSICOFISICO NELLE SCUOLE SUPERIORI
Corso di Laurea “Scienze dell’Educazione e della Formazione” Facoltà di Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza” Insegnamento di Fisiologia Claudio.
Dipartimento delle Dipendenze Direzione Sociale Asl della Provincia di Varese REALIZZAZIONE A TITOLO SPERIMENTALE DI UNA RETE SOCIALE NELL’AREA DELLE DIPENDENZE.
DATI ISTAT del 2006 pubblicati nel 2007 Per saperne di più:
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
UN SISTEMA DI CONOSCENZA IN ONCOLOGIA A DISPOSIZIONE DI PAZIENTI E CITTADINI Roma, 16 giugno 2005 Maria Perrone SSD di Psicologia Istituto Regina Elena,
PROGETTO FAMIGLIA Provincia di Brescia Comune di Palazzolo sull’Oglio
QUESTURA di PAVIA.
Definizione del fenomeno
Marco Deriu Università di Parma, Ass. Maschile Plurale Centro Antiviolenza di Pavia Corso di formazione 24 marzo 2011.
“Contact center e call center: pubblico e privato a confronto”
La vecchiaia di successo: prevenzione lavoro e stili di vita Aspetti economici e sociali Giorgio L. Colombo Università degli Studi di Pavia, Facoltà di.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo.
Riabilitazione “Non esistono dati per sostenere che un metodo riabilitativo sia migliore di altri. Ciò che è certo è che il b. con s. di Down ha bisogno.
ADHD in adolescenza: evoluzione del disturbo
Convegno “Chirurgia donna & donne in gamba” Monselice 8 Marzo 2014 Il ruolo dello psicologo clinico in oncologia Dr.ssa Maria Luisa Girardi - Psicologo.
1 LA PSICOLOGIA: UNA SCIENZA ESATTA. 2 La psicologia è la scienza che studia il comportamento umano e che cerca di comprendere ed interpretare i processi.
Transcript della presentazione:

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” FACOLTA’ DI MEDICINA Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica INSEGNAMENTO DI PSICOPATOLOGIA FORENSE Osservatorio dei Comportamenti e della Devianza MASTER IN SCIENZE CRIMINOLOGICO-FORENSI Direttore: Prof. Vincenzo Mastronardi Coordinatore scientifico-didattico: Prof. Matteo Villanova

Omicidi omosessuali Approccio metodologico e standardizzazione dei criteri operativi nella valutazione quantitativa e qualitativa degli omicidi legati all’ omosessualità. Prof. Dott. Matteo VILLANOVA  Psichiatra e Sessuologo clinico e forense, Criminologo. Psicoterapeuta in Ipnositerapia. Docente e Didatta del Centro Italiano Ipnosi Clinica e Sperimentale, Torino. Docente di Neuropatologia dell’età evolutiva, Medicina preventiva e Psicopatologia forense, Università degli Studi “Roma Tre”. Docente di Psicopatologia forense per Medicina legale e Deontologia, Iª Facoltà Medica dell’ Università di Roma “La Sapienza”. Docente Scienze dell’ Investigazione, “Università dell’ Aquila”. Tel.: 06491015; fax: 0645433089. e-mail: villanov@uniroma3.it

Omicidi omosessuali da Winckelmann a Versace. (Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)

Omicidi di gay o delitti antigay (Pini A., 2002) Delitti con Vittima omosessuale, per cause direttamente legate al suo orientamento sessuale.

Media annuale degli omicidi volontari in Italia (Istat) Negli anni 70 sono stati 868                      Negli anni 80 sono stati 1.046                Negli anni 90 sono stati 1562 111 casi per 47 Province (su 57.697.000 abitanti) negli anni dal 1990 al 2001

Delitti di gay per singola area cittadina Roma 28 Casi Torino 10 Casi Milano 8 Casi Napoli 4 Casi Firenze 4 Casi

(Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002) Profilo dell'Attore Solo 18 sposati separati vedovi. Solo 37 casi presentati dai media come omosessuali dichiarati. Età compresa dai 15 ai 71 anni, con picchi di 25 casi dai 15 ai 20 anni e 28 casi dai 21 ai 30 anni. 17 Soggetti/Attori dichiarati con finalità mercenaria. 14 casi dichiarati tossicodipendenti dai media. 57 italiani (72 percento del totale) 22 stranieri(2 tunisini, 3 marocchini, 1 algerino, 4 egiziani, 3 polacchi, 3 croati, 3 rumeni, 1 albanese, 1 francese, 1 tedesco). Solo il 54 percento dei casi sono stati risolti, ossia 60 casi su 111. 42 casi accompagnati da furto o rapina. (Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)

Profilo della Vittima Popolazione omosessuale italiana rappresentata dal 5 al 10 percento. Omicidi di gay 0,6 percento. Solo a Roma abbiamo ben 8 percento. Popolazione a rischio sono da considerare i maschi gay adulti dai 50 ai 60 anni quale fascia a rischio compresa tra 51 e 60 anni (29 casi). Età media della Vittima 49 anni. (Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)

Profilo del rapporto Attore/Vittima Rapporto mercenario o occasionale con sconosciuto (immigrato, avventore o aggressore in posto pubblico di incontro) in 78 casi, ossia pari all’80 percento. Rapporto di chiara conoscenza e quasi sempre di tipo mercenario in 14 casi. Rapporto di coppia in 10 casi. Rapporto di ambito famigliare in 3 casi. (Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)

Profilo dello scenario Luogo del delitto Casa della Vittima in 69 casi. All’ aperto in 20 casi. In automobile per 2 casi. Arma del delitto Coltello o altri corpi taglienti in 35 casi. Corpo contundente in 24 casi. Soffocamento/strangolamento in 24 casi. Percosse in 7 casi. Arma da fuoco in 6 casi. (Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini ., 2003)

Cascata di eventi che conducono al fatto/reato Fattori predisponenti Fattori precipitanti Fattori scatenanti Fattori inerenti la condotta sintomo

(Personalità, sostanze, mercenarietà, disagio) Disamina della modalità ad estrinsecazione aggressiva distruttiva nella Personalità omosessuale Distonie, disaccettazione, immaturità, proiezione delle proprie negatività, elementi residuali di collera preorale, narcisismo maligno Competizione narcisistica con la figura paterna, che durante lo sviluppo pulsionale/libidico dello stesso Attore è stata spesso assente e/o considerata squalificante e potenzialmente aggressiva, dalla quale doversi difendere pur ravvisandone la necessità e richiedendone una approvazione e soprattutto ambendo al possesso ed al controllo della stessa. (Mastronardi V., Villanova M., 2003, da Pini A., 2002)

Situazioni/contesto del fatto reato. Momenti molto prossimi ad un rapporto sessuale in situazioni mercenarie Contesto di coppia (gelosia, proiezione della propria negatività sull’altro visto come estensione narcisistica negativa) Punizione famigliare, razzista, bande (naziskins, skinheads, culti emergenti, serial killers della tipologia del missionario, ecc.) Per difesa, ribellione, aumento del carico di vessazione emotiva con disgregazione dell’lo.

Profilo criminalistico ed investigativo Modalità di indagine. Errori da evitare: modalità investigative per esclusione elenchi dei cosiddetti invertiti effetto alone (Mastronardi V., Villanova M., 2003,da Pini A., 2002)

Dati mediatici 279 casi commessi in Italia, dei quali 259 casi di omicidio a danno di soggetti omosessuali e 27 casi a danno di soggetti transessuali, dal 1900 alla fine del 2003. (Fonte: A.I.P.I. Associazione Italiana Psicologia Investigativa) http://www.psicologiainvestigativa.it/ricerca.htm

Possibili patologie definite in riferimento all’ Attore “sessuale”: Disturbo di Personalità Sindrome Bipolare Depressione maggiore compensata con tratti paranoici Deliri (erotico, mistico, di riferimento, di grandezza) Deficit globale con ipotrofia dell’Io compensata da iperattività sessuale.

Possibili patologie definite in riferimento alla “Vittima” sessuale. -Depressione endo-reattiva non curata. Immaturità psico-affettiva e psico-sessuale. -Disturbo di Personalità Dipendente. -Paranoici. -Psicotici. -PTSD. -Personalità multipla.

Contesto disfunzionale favorente il reato con modalità sessuale Realtà Paranoica allargata e condivisa. Canalizzazioni condivise di pulsioni non convenzionalmente accettate. Aspetti mistificativi di altre forme di reato. Autoinganno per necessità compensatoria. Amplificazioni sensazionalistiche di esigenza mediatica.

Caratteristiche del possibile “Autore” da motivazione sessuale (Villanova M., 2006) Patogenesi nel Disturbo di Personalità o (“Personalità stato al limite”) ovvero Sindrome marginale (Narcisismo patologico di Kernberg), con difetto di formazione dell’ Io, risultante deficitario nella propria capacità omeostatica, sia in condizioni di base che concomitante all’ uso di sostanze e che se esposto a sollecitazioni vessatorie, presenta: - collera pre-orale o oralità aggressiva, - difficoltà di gestione pulsionale, compulsività, distruttività, ipertrofia reattiva compensatoria, manipolatorietà, proiezione paranoica.

Aspetti della Prevenzione primaria in già età evolutiva nell’ adolescenza con relativi elementi prognostici precoci e trattamentali specifici ancor prima dei successivi quesiti riguardanti Predittività e Imputabilità per singola Tipologia parafilica a collocazione nella dimensione sessuale e successivamente per la Pericolosità sociale.

Tipologie parafiliche ed Autonomia Funzionale dell`Io Tipologie parafiliche ed Autonomia Funzionale dell`Io. Analisi strutturale e modalità di estrinsecazione dell’ Aggressività riproduttiva. Motivazioni dell’ immaginario all’ azione parafilica settaria: (da Bank e Kahn 1982, Forward e Buck 1978, Groth e Burgess 1977; Douglas J.,1997, Fornari U. 1997, Mastronardi V. e Villanova M., 2002) Ricerca di tenerezza Esercizio di potere Estrinsecazione di impulsi sadici

Caratteristiche della Vittima sessuale (Villanova M., 2006) Bassa autostima e fragilità dell’ Io; Anamnesi da abusato (fisico, psichico, sessuale, mediante tortura, bellico); per mantenere l’ Autonomia funzionale dell’ Io; necessità di rivivere, nel tentativo di controllarlo, quanto subito; possibile Patologia definita, spesso mascherata: PTSD Depressione reattiva Disturbi dell’ Umore Disturbi di Personalità Parafilie idiosincrasiche (rare) Perversioni primarie.

Anamnesi da “abusato” (sia da Attore che da Vittima): Meccanismi intrapsichici interessati Al momento degli eventi traumatizzanti: -da Vittima: regressione > recupero dallo sviluppo pulsionale-libidico di funzioni strutturanti dell’ Io, come introiezione, imitazione, identificazione; -da Autore: divengono meccanismi di difesa. (Villanova M., 2006)

Al momento del fatto-reato Villanova M. 2005 Al momento del fatto-reato si ricostruisce tutta una anamnesi psico-relazionale derivante da un continuum socio-esistenziale tale da configurare una specifica condotta-sintomo di molto precedente al reato. In particolare è sempre presente un certo distress durante lo sviluppo pulsionale-libidico e riguardante le funzioni strutturanti dell’ Io in età evolutiva, che nell’ adulto saranno inefficaci meccanismi di difesa dell’ Io stesso, producendone la fragilità e mantenendone l’ipotrofia, pur in sussistenza di un Io ideale ben caratterizzato.

Livelli di intervento nella Prevenzione primaria (riduzione del rischio) Necessità di riconoscimento precoce ed interpretazione degli indicatori di rischio da parte degli Operatori territoriali già in età evolutiva ed in adolescenza con ottimizzazione della integrazione della “rete” costituita da Insegnanti, Educatori, Assistenti sociali, Medici e Infermieri, Psicologi, Forze dell’ Ordine, ecc.; Conoscenza e possibilità di utilizzo degli indicatori di rischio quali “Patterns predittivi” coadiuvanti la condotta-sintomo nelle espressioni precoci di predittività e di pericolosità, dopo aver proceduto alla identificazione di una possibile evoluzione in una “patologia definita” che assuma successivamente “valore di malattia” con quello che sarà poi lo “stato di mente al momento del fatto-reato” in senso forense. (Villanova M., 2006)

Prof. Matteo Villanova e-mail: villanov@uniroma3.it