Premio Giovani “Franco Lucibelli” “I.C Mozart” viale di Castel Porziano 516 classe 3°I a.s 2009/2010 “Dal telegrafo all’i-Phone : come le innovazioni tecnologiche nel campo della comunicazione hanno trasformato il modo di interagire tra gli esseri umani e influenzato i mutamenti sociali del mondo contemporaneo”
La comunicazione Da sempre gli uomini hanno avuto la necessità di comunicare tra di loro, nell’antichità la trasmissione consisteva nell’invio di un messaggero che a piedi o a cavallo portava una notizia. Il bisogno di trasmettere a distanza ordini o idee era già sentito fino dai tempi dei Greci, Romani e dei Galli che usavano fuochi, fiaccole, fumate e trombe. Con l'invenzione della pila, Volta creò una sorgente continua di elettricità, e allora nacque l'idea del telegrafo elettrico. Oggi, la comunicazione e la diffusione delle informazioni tra gli esseri umani è agevolata dal grande progresso tecnologico avvenuto nell’ultimo secolo.
Ma che cos’è la comunicazione? È semplice, basta seguire lo schema seguente
La stessa parola 'comunicazione' significa 'condivisione' e poichè tu ed io stiamo comunicando in questo momento siamo uno, non tanto come unione quanto piuttosto come unità. Colin Cherry, On Human Communications
La comunicazione genera informazione Rifiutarsi di comunicare e' una colpa scriveva Primo Levi. Comunicare il pensiero e i sentimenti e' necessario affinché l'uomo sia uomo. Finire, come nei campi di concentramento, il "non essere parlati" produce sugli uomini effetti rapidi e devastanti: "la lingua ti si secca in bocca, e con la lingua il pensiero." Se non hai la fortuna di avere qualcuno con cui parlare finisci nel vuoto e ti collochi nell'ordine della nullità. La comunicazione genera informazione e senza informazione non si vive.
Ma troppa informazione disinforma
Inventore italiano (Bologna 1874-Roma 1937) Inventore italiano (Bologna 1874-Roma 1937). Intuì per primo la possibilità di utilizzare le onde elettromagnetiche per trasmettere messaggi a distanza senza collegamenti con fili. Nel 1909 gli fu assegnato, insieme a Braun, il premio Nobel per la fisica, in riconoscimento dei loro contributi allo sviluppo della telegrafia senza fili. GUGLIELMO MARCONI
IL CENTENARIO DEL PREMIO NOBEL A GUGLIELMO MARCONI da Marconi è iniziata la fine della distanza Lo scorso anno si sono celebrati i 100 anni dall'assegnazione del Premio Nobel per la fisica a Guglielmo Marconi . Per l’occasione sono state indette, varie tavole rotonde tutte volte a riconoscere il contributo della comunicazione nella velocità dei cambiamenti avvenuti nell’ultimo secolo che hanno “sconvolto il mondo". Il futuro delle telecomunicazioni riserva comunque delle sfide, BilI Gates, Steve Jobs, Larry Page e Sergey Brin, sono i creatori dell'era informatica e di Internet; da Marconi, comunque, è iniziata la fine della distanza
Il telegrafo Il telegrafo è stato il primo sistema di comunicazione in grado di trasmettere l'informazione quasi istantaneamente su distanze geografiche. Il successo arriva per Samuel Morse, che inventa un sistema telegrafico elettrico impiegante un unico filo, ed inventa uno speciale codice, il Codice Morse, che permette di codificare le lettere alfabetiche in sequenze di impulsi di diversa durata (punti e linee).
Il telefono Il telefono fu inventato dall'Italiano Antonio Meucci (1808-1889) che nel 1871 chiese il brevetto specificando molto bene la sua invenzione e sicuro del fatto suo l'inventore si diede a ricercare i capitali per sfruttare la sua invenzione, ma quando diceva che voleva parlare a distanza di chilometri, con un filo elettrico, era preso per matto. Inizialmente le telefonate erano gestite da operatori che collegavano le linee manualmente infilando le due estremità di un cavo in una presa per ciascun chiamante, ma già nel 1891 fu brevettato il primo centralino automatico. Oggi la maggior parte dei centralini sono computerizzati, per le trasmissioni si utilizzano le fibre ottiche che sono molto sottili e soggette a minori interferenze rispetto ai cavi tradizionali.
Diffusione del telefono Per molti anni il nuovo strumento rimase il privilegio di pochi e solo dopo la prima guerra mondiale la situazione cominciò a cambiare, ma non molti avevano il telefono, infatti fino al 1950 la diffusione del telefono era molto limitata e circa l’80% della popolazione, usava il telefono solo occasionalmente, da un “posto pubblico”, o da una cabina, o se consentito dal luogo di lavoro. Anche negli anni della crescita economica la diffusione del telefono non aumentava molto velocemente fino agli ultimi decenni in cui il telefono ha raggiunto la maggior parte delle famiglie. Oltre alla cosiddetta telefonia fissa nacque nel 1947 la telefonia mobile, ma i primi “cellulari” furono sviluppati nel 1979 e furono messi in commercio nel 1983, dieci anni più tardi cominciò una crescita più veloce, che ebbe una forte accelerazione fra il 1997 e il 1999, particolarmente in Italia.L’introduzione della telefonia mobile ha permesso di comunicare anche alle persone in movimento in qualsiasi luogo e/o condizione.
Gli uomini distanti sono più vicini A partire dal momento in cui le informazioni cominciano a viaggiare senza lo spostamento fisico dei loro supporti, gli individui cominciarono a sperimentare la sensazione di essere contemporanei e a sentirsi prossimi anche a persone o eventi che non condividevano il loro medesimo spazio temporale.
La radio La prima emittente radiofonica nacque nel 1920 negli Stati Uniti. Negli anni seguenti la radio si diffuse in Europa (in Italia nel 1924).
Il cellulare Il bisogno sempre maggiore di comunicare e l’ammodernamento tecnologico portano alla nascita del cellulare che è stato inventato da Martin Cooper, direttore della Sezione Ricerca e Sviluppo della Motorola, il quale fece la sua prima telefonata da un cellulare il 3 Aprile 1973. Solo dopo 10 anni la Motorola decise di produrre un modello dal costo di 4000$. Rapidamente i cellulari si sono diffusi nel mondo: nel 2007 il 50% della popolazione mondiale aveva un cellulare, all’inizio del 2009 la percentuale è salita al 61%.
Dal telegrafo all’I-phone Siamo, è vero, in una situazione che non ha precedenti nella storia per l’abbondanza degli strumenti di comunicazione disponibili e per un’ampiezza di diffusione che, almeno in parte, è accessibile dalla quasi totalità della popolazione. Ma in un allargamento apparente ci sono profonde e significative disuguaglianze che se non verranno sanate , contribuiranno a mantenere il profondo divario che ad oggi esiste tra i paesi dominanti e paesi dominatori
Internet Nel 1945 prese piede un’ idea di costruzione di una rete infinita di scambi immediati di conoscenze. Nel 1958 fu costituita l’Advanced Research Project Agency, Nel 1964 una proposta pubblicata da Paul Baran (Rand) delineava i princìpi di quell’idea di networking che vent’anni più tardi prese il nome di internet. Nel 1965 Ted Nelson inventò il termine hypertext per definire un linguaggio che permetta una gestione articolata nei contenuti (un concetto che era già stato definito vent’anni prima nel progetto Memex). L’idea di networking era “nell’aria”. Era evidente che qualcuno, presto o tardi, l’avrebbe messa in pratica. Il primo esperimento basato sui principi Rand fu realizzato nel 1968 dal National Physics Laboratory in Gran Bretagna. Intanto negli Stati Uniti nasceva il Network Working Group. Ma l’iniziativa più concreta fu quella dell’Advanced Research Project Agency, che dal 1965 stava studiando le possibilità del networking e nel 1969 lanciò il progetto ArpaNet. Nel 1983 fu adottato il protocollo TCP/IP e cominciò la diffusione dell’internet, che dal 1984 fu posta sotto il controllo della National Science Foundation. Nel 1984 fu anche messo a punto il sistema DNS (Domain Name System) su cui si basano gli indirizzi i rete – come quelli della “posta elettronica” e poi, dieci anni più tardi, quelli dei “siti web . I primi accessi all’internet “aperti a tutti” in Italia divennero disponibili alla fine del 1994.
Internet e i suoi vantaggi Un aspetto positivo può essere la possibilità per chiunque, che siano intere popolazioni o singole persone in situazioni urgenti, di ricevere aiuto o soccorso immediato. Oggi ci sono 230 milioni di host internet nel mondo, 34 milioni in Europa, più di cinque milioni in Italia. Aumenta il numero di persone che hanno una buona pratica della rete. E l’esperienza continuamente conferma che le risorse più importanti online sono i dialoghi personali e il “passaparola”. Il cerchio si chiude. La più moderna delle risorse è strutturalmente simile alla più antica.
Internet e rapporti umani Sono considerevoli, però, anche i diversi svantaggi come l’impedimento di rapporti diretti tra persone che abitano vicine e che potrebbero confrontarsi e parlare faccia a faccia; o anche la perdita della padronanza della propria lingua a causa della nascita di un modo di scrivere in web o al telefono cellulare sempre più semplice, rapido ed essenziale. Sicuramente il progresso della tecnologia della gestione delle informazioni consentirà sempre più di modificare il modo di fornire notizie, coinvolgendo le persone nella diffusione di esse attraverso blog, diversi siti come You Tube, o le televisioni di quartiere in Internet. Inoltre, pensando a ognuno di noi singolarmente, non dimentichiamo che non esiste esclusivamente una realtà virtuale ma che è più importante la vita di tutti i giorni intorno a noi fatta di rapporti umani, gesti e parole.
Internet e Democrazia . Internet contiene in sé i germi della Democrazia, la sua diffusione ed il suo utilizzo porteranno ad una maggiore trasparenza e circolazione di informazioni, in tutti i campi della vita economica, politica e sociale della nostra era, accelerando il processo di "democratizzazione reale" della nostra società. Il principio su cui si basa Internet è la necessità di decentrare i centri decisionali, permettendo a più nodi della rete di comunicare tra di loro attraverso più possibili percorsi, non preordinati.
Difficile rincorrere le scoperte multimedialità globale senza limiti. I nuovi modelli di telefono cellulare possono essere dotati di schermo a colori, fotocamera digitale. Lettore Mp3, connessione ad infrarossi, Bluetooth e Wi-Fi. Alcuni cellulari chiamati SMART PHONE offrono anche la possibilità di installare programmi complessi come per il fotoritocco, per il controllo del computer e altri innumerevoli applicativi. “Di solito un uomo è fortunato ad assistere ad una grande rivoluzione. Io sono già alla seconda” sono le parole dette da Steve Jobs, co-fondatore della Apple, alla presentazione dell’ultimo prodotto dello sviluppo tecnologico. Il 9 giugno 2008 la Apple annuncia l’uscita dell’I-phone 3G per l’11 luglio 2008 in 70 paesi tra cui l’Italia. Il dispositivo è un ibrido che incorpora 3 funzioni di 3 dispositivi che hanno iniziato ad essere integrati tra loro con l’avvento degli smart phone:
Parola d’ordine comunicare : oggi è facile! Un’ I-pod con capacità di riproduzione audio-foto-video, un telefono cellulare quad - band con connettività Wi-Fi e Bluetooth 2.0 e dotato di fotocamera da 2.0 megapixel. Tra le funzionalità troviamo anche la possibilità di effettuare un’audio-conferenza unendo più telefoni; gli SMS vengono scambiati e organizzati in discussioni in modo simile a quello che avviene nei forum su Internet. Un palmare di nuova concezione che comprende il multi-tasking, animazione e multimedialità, schermo tattile evoluto, ampia connettività, navigazione Web mediante browser Safari, lettura dei file di testo, documenti in formato pdf e rtf, microsoft office, T-work, immagini e filmati allegati alle e-mail o collegati alla pagina Web. Dispone, inoltre, di un’applicazione che permette la visualizzazione di formati provenienti da YouTube. ………………… E’ un altro mondo e un nuovo linguaggio ………….. Una nuova Era!
Quale futuro per le comunicazioni Le nuove risorse di comunicazione si aggiungono a quelle esistenti, non le sostituiscono. Non siamo diventati afasici cioè incapaci di parlare o di comprendere le parole, alcuni millenni fa, quando abbiamo imparato a scrivere. Più recentemente la fotografia non ha eliminato la pittura, il cinema non ha sostituito il teatro, la televisione non ha soppresso il cinema, la musica riprodotta non ha fatto sparire i concerti – e così via. La diffusione dei mezzi elettronici ha aumentato, non diminuito, l’uso della carta stampata...
Conclusione Riflettendo su quanto letto sull’argomento oggetto del tema possiamo concludere con due considerazioni: la prima è che la diffusione delle informazioni è alla base dello sviluppo e dell’esercizio della libertà, la seconda attuale in questi giorni è che probabilmente un controllo nel rispetto delle leggi è necessario per prevenire abusi e crimini contro le persone . Possiamo affermare che il progresso avviato da pochi decenni dopo migliaia di anni di immobilità non deve fermarsi e deve portare ad invenzioni ed utilizzi dei mezzi di comunicazione Che devono avere come unico scopo un progressivo ulteriore miglioramento della qualità della vita quotidiana dell’uomo, di tutti gli uomini.