Il paesaggio montano ..

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Europa e Italia Aspetto fisico
Advertisements

La struttura della terra
Rischio geologico dovuto a sprofondamenti
STORIA DELLA TERRA E SUE DINAMICHE
Modellamento superficiale
Carsismo formazione di stalattiti-stalagmiti-colonne grotte-cunicoli incrostazioni.
Zone Fredde.
la tettonica delle placche
la tettonica delle placche
AGRICOLTURA ALLEVAMENTO
LE MARCHE DI BERNARDI LEONARDO.
L’ABRUZZO di Claudia Menegon.
LE COLLINE Le colline occupano la maggior parte del territorio italiano. Si estendono per lo più ai piedi delle montagne, in prossimità delle Alpi e lungo.
Eccomi qui...finalmente! Il Messico si presenta come un vasto altopiano elevato fino a metri. Ai suoi margini, lungo la costa dell'Oceano Pacifico,
Riguardano principalmente
Un margine divergente immaturo
Monti valli e pianure.
Gli abissi marini.
Studiare la geografia lavoro svolto dalla classe I D della scuola secondaria “A. Manzoni” di Rosate Anno scolastico 2010/2011.
ORIGINE DEI TERREMOTI GEOGRAFIA E GEOLOGIA
L'incredibile caverna di
La Calabria ti dà il benvenuto.
Il paesaggio montano ..
Intorno alla Geografia
BIODIVERSITA’ ACERO.
Le meraviglie dell’acqua
ALLA LETTURA DEL PAESAGGIO_3
IL CARSISMO.
La Francia INTRODUZIONE:
IL CARSISMO.
Carsismo formazione di stalattiti-stalagmiti-colonne grotte-cunicoli incrostazioni vulcanesimo subsidenza-fiordi.
I rilievi in Italia LE ALPI
Storia del vulcano attivo più antico e più alto d’Europa
TROPICALE Tommaso Filucchi 10 slide
La nascita della Calabria
VENETO La presenza dell’uomo Regione Il lavoro dell’ uomo Territorio
CAMPANIA La Campania è una regione dell’Italia meridionale. I CONFINI
L’equatore terrestre e la forma della terra
PRECAMBRIANO: formazione di un supercontinente
Il territorio e le regioni
LE GROTTE DI FRASASSI Chiara Ricci Frabattista.
GLI ELEMENTI GEOMORFOLOGICI DEL PAESAGGIO
Gli ambienti naturali: Le Alpi Gli Appennini Pianure Coste
NASCITA E FORMAZIONE DELLE MONTAGNE
EUROPA Lo spazio fisico lezione 1
Emisfero Boreale (nord) e i suoi confini non superano l’Equatore, ma
Montagne: rilievi superiori ai 600 metri di altezza
VALLE D'AOSTA di Francesco Moro.
COMPRENDERE IL PAESAGGIO
La Degradazione delle rocce Il Carsismo Le Frane
ASIA: IL TERRITORIO IL CONTINENTE ASIATICO CONFINI MARI MONTAGNE
Paesaggi montani.
Fate Adesso Cosa conoscete della geografia italiana?
L’Europa Mediterraneo-Balcanica
03/07/12 LE REGIONI DEL NORD.
03/07/12 I RILIEVI I principali rilievi italiani sono costituiti dalle catene montuose delle Alpi e degli Appennini. Ai loro piedi si estendono numerosi.
IL NORD Caratteri Geofisici
1. L'EUROPA e L'ITALIA: confini, coste, rilievi e PIANURE.
COME STUDIARE UNA LEZIONE DI GEOGRAFIA: LE ALPI
LA FRANCIA.
Prof Bordonaro e Guglielmo Spampinato ( classe 1F a.s )
Europa fisica.
Rilievi e pianure In europa e in italia
Il nostro gruppo si occupa del Mar Mediterraneo, racchiuso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’africa E occidentali dell’Asia introduzione.
La geogragia d’Italia Italian IVA.
L’interno della Terra • I geologi hanno scoperto com’è fatto l’interno della Terra studiando le onde sismiche. • Si producono piccoli terremoti artificiali.
Il territorio della Slovenia è in gran parte montuoso; la sua superficie è inferiore a quella dell’Emilia- Romagna. Le principali catene montuose.
Il carsismo acqua che modella.
ESPANSIONE DEI FONDALI OCEANICI
IL CARSISMO.
Transcript della presentazione:

Il paesaggio montano .

Cos’è una montagna? La montagna o rilievo è una parte della superficie terrestre che si eleva al di sopra di un fondovalle o di una pianura con un dislivello di almeno 500 metri rispetto al livello del mare. Una serie di rilievi ravvicinati costituisce una catena montuosa (es. Alpi) Un insieme di montagne costituente un gruppo isolato rispetto agli altri si chiama massiccio (es. M.te Bianco). Un rilievo la cui parte più elevata si presenta largamente pianeggiante viene detto altopiano (es. Asiago).

Elementi che costituiscono la montagna Valico o passo: punto della montagna che permette di passare facilmente da un versante all’altro (simbolo ][). Versante o fianco: ciascuno dei due pendii che si estendono dalla vetta alla base della montagna. Vetta o cima: il punto più elevato di una montagna (simbolo ∆). Crinale: linea immaginaria che passa tra i punti più alti del rilievo e separa i due versanti. Valle: area racchiusa tra due versanti montuosi; la parte più bassa viene detta fondovalle.

Crinale

Orogenesi europea

Montagne più antiche Sono quelle formatesi durante l’orogenesi caledoniana ed ercinica; interessano la parte settentrionale e centrale dell’Europa. Alpi Scandinave; Monti Grampiani, Pennini e Cambrici nelle Isole Britanniche (Orogenesi Caledoniana 600-250 milioni di anni fa) Monti Cantabrici, Sistema Centrale, Sierra Morena (Penisola Iberica); Massiccio Centrale e Armoricano, Catena dei Vosgi e del Giura, Ardenne, Selva Nera, Massiccio Renano, Selva Boema, Sudeti, Monti Metalliferi (Regione Franco-Germanica); Urali (Orogenesi Ercinica 260-200 milioni di anni fa). Queste montagne non superano quasi mai i 2.000 metri di altitudine le loro cime sono arrotondate a causa dell’erosione.

Montagne più giovani Sono quelle nate dall’Orogenesi Alpina (70-1,8 milioni di anni fa). Si concentrano nell’Europa meridionale e formano una sorta di semicerchio intorno al Mar Mediterraneo: Pirenei, Alpi, Carpazi, Balcani, Caucaso Appennini e Alpi Dinariche. Sono montagne caratterizzate da cime elevate oltre i 2.000 metri e appuntite. In queste Catene si trovano le vette più alte d’Europa: Monte Elbrus nel Caucaso (5642 mt) e Monte Bianco (4810 mt) nelle Alpi.

Schema montagne europee OROGENESI CALEDONIANA (da Caledonia=Scozia) OROGENESI ERCINICA (da Selva Ercina, tra Reno e Danubio) OROGENESI ALPINA (da Alpi) 600-250 milioni di anni fa 260-200 milioni di anni fa 70-18 milioni di anni fa ha dato origine CATENE MONTUOSE EUROPA SETTENTIORNALE MASSICCI EUROPA CENTRALE CATENE MONTUOSE EUROPA MERIODIONALE ALPI SCANDINAVE MONTI CANTABRICI e SIERRE in Spagna PIRENEI MONTI GRAMPIANI, PENNINI E CAMBRICI MASSICCIO CENTRALE e ARMORICANO in Francia ALPI MASSICCIO RENANO, VOSGI, GIURA CARPAZI SELVA BOEMA, SUDETI, MONTI METALLIFERI BALCANI MONTI URALI CAUCASO APPENNINI e ALPI DINARICHE Forme arrotondate Non superano i 2000 metri Vette più elevate e cime aguzze

Le montagne italiane La Penisola Italiana è coperta per più di 2/3 da montagne e colline. Le montagne appartengono alle catene delle Alpi e degli Appennini. Le Alpi chiudono a nord la penisola formando un arco di 1.200 km nel versante esterno e 750 km in quello interno. Le vette più elevate si trovano ad ovest. Le Alpi vengono divise in tre settori: Occidentali, Centrali e Orientali Tra le Alpi e la pianura si estendono rilievi di minore altitudine chiamati Prealpi (Lombarde, Venete, Carniche e Giulie). I Monti Lessini appartengono alle Prealpi Venete.

Ma Con Gran Pena Le ReCa Giu

Profilo altimetrico delle Alpi Ma Con Gran Pena Le Reca Giu

Gli Appennini Si estendono lungo tutta la penisola italiana fino alla Sicilia, per circa 1200 km. Non costituiscono un’unica catena ma una successione di massicci, rilievi e piccole catene. Hanno altitudini inferiori alle Alpi (max Gran Sasso). Si suddividono in tre parti: Settentrionale (Ligure, Tosco-Emiliano), Centrale (Umbro-Marchigiano e Abruzzese), Meridionale (Campano, Lucano e Calabro e Siculo).

Profilo altimetrico degli Appennini

IL CARSISMO E’ un fenomeno di erosione e di modellamento del paesaggio. Prende il nome dal Carso, una regione al confine tra Italia e Slovenia in cui esso è particolarmente evidente, ma è presente in molte altre aree d’Italia (es. Lessinia, Appennino Umbro-Marchigiano, Puglia). Questo fenomeno interessa zone dove sono presenti rocce calcaree, un tipo di roccia costituita da carbonato di calcio. Il carbonato di calcio, a contatto con l’acqua, si trasforma, diventando solubile.

L’ acqua quindi erode la roccia calcarea e modella il paesaggio: In superficie si formano depressioni chiamate doline. Spesso sul fondo della dolina si forma un inghiottitoio attraverso il quale le acque della pioggia confluiscono all’interno della roccia. Nel sottosuolo, l’acqua, penetrata attraverso inghiottitoi e fessure, forma grotte, gallerie e pozzi. Nelle grotte, l’acqua, gocciolando, rilascia il calcare in essa contenuto formando stalattiti (crescono dall’alto verso il basso) e stalagmiti (dal basso verso l’alto). Esse, incontrandosi, formano colonne.

Stalattiti e stalagmiti

Postumija, ma anche Roverè 1.000

.

IL CARSISMO IN LESSINIA Il paesaggio della Lessinia osservato dall'esterno si presenta con vistosi fenomeni carsici di superficie: doline, conche, inghiottitoi, monoliti, città di roccia come la Valle delle Sfingi. Sotto questo paesaggio esiste un altro carsismo di profondità: grotte, cunicoli e caverne. Alcuni siti sono famosi come il Ponte di Veja e la Spluga della Preta.

I fenomeni superficiali più conosciuti sono le doline e le città di roccia: le prime sono delle depressioni a forma di imbuto o scodella, sempre in relazione a cunicoli, cavità o grotte. I monoliti che danno origine alla città di roccia sono invece il risultato dell'erosione dell'acqua meteorica sullo strato superficiale di Biancone e di successiva penetrazione nelle fessure esistenti nel Rosso Ammonitico.

Lessinia

Esempi di carsismo in Lessinia I caratteristici “funghi” calcarei dei Monti Lessini, tipico esempio di carsismo nel Rosso ammonitico Esempio di dolina, piccola depressione circolare a forma di imbuto, con un diametro che può arrivare a 1 km

Ponte di Veja (lato occidentale)

Il Ponte di Veja L'arco naturale del Ponte di Veja è situato a 600 metri di quota a Sant’Anna d’Alfaedo, nei monti Lessini. Esso costituisce l'enorme architrave residuale di una grande caverna aperta sul versante destro del Vajo della Marciora la cui volta risulta parzialmente crollata. L'imponenza e la suggestività del ponte ne fanno uno dei più spettacolari esempi tra le morfologie carsiche di tutto il Veneto. Le formazioni calcaree in cui risulta scavato risalgono a circa 150 milioni di anni fa e le dimensioni sono ragguardevoli: 25 metri di altezza e 50 di larghezza. Dalla grande depressione di crollo si sviluppano alcune grotte di notevole estensione e importanza: la Grotta dell'Orso, la Grotta dell'Acqua, la Grotta Superiore, la Grotta B e la Cava d'Ocra.

Ponte di Veja (lato orientale)

Ponte di Veja – Grotta dell’orso

La Spluga della Preta La Spluga della Preta è uno dei più famosi abissi carsici del mondo. E’ un vuoto profondissimo all’interno del Corno d’Aquilio, sotto i pascoli dei Monti Lessini veronesi, nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo (1438 mt s.l.m.). Dal 1925, anno in cui sono iniziate le esplorazioni, fino al 1953 è stato considerato l’abisso il più profondo del mondo. La profondità finora esplorata è di 877 metri.

Spluga della Preta

Quando a Bolca c’era il mare Bolca è una località dei Monti Lessini (comune di Vestenanova, provincia di Verona) adagiata nell'alta Val d'Alpone, nota fin dalla metà del XVI secolo per gli straordinari fossili di pesci e piante provenienti dalle località della Pesciara e del Monte Postale. 50 milioni di anni fa, l’area di Bolca e della Lessinia era occupata da lagune tropicali, con un fondale basso di pochi metri. Più tardi (40 milioni di anni fa), l'area compresa tra la Valle dell'Alpone e del Chiampo fu interessata da un abbassamento del fondale marino e da una attività vulcanica che formò delle colate di lava sottomarine.

I fossili di Bolca Sono i più importanti al mondo per estensione, per quantità delle specie faunistiche ritrovate, ma soprattutto per il perfetto grado di conservazione delle specie animali e vegetali. Tra i vari fossili si possono ricordare alcuni crostacei, dei rettili, qualche piuma d'uccello, varie specie di insetti, ma soprattutto numerosi pesci, oltre 150 specie, tra cui anche squali, che conservano oltre al tessuto osseo anche parte dei tessuti organici, proprio per il particolarissimo processo di fossilizzazione verificatosi in questa zona costiera nel corso di circa 50 milioni di anni. La perfezione di questo processo di fossilizzazione è dimostrata dal rinvenimento di alcune meduse, il cui corpo, costituito principalmente da acqua, è estremamente difficile da conservare. Le specie vegetali ritrovate, oltre 270, comprendono piante tropicali, alghe e palme. I fossili di Bolca furono studiati già nel 1500 e sono presenti nei principali musei del mondo e in ricche collezioni private. La famiglia Cerato scava da quasi 200 anni nella Pesciara che è di sua proprietà.

Bolca

Altre scogliere coralline: le Dolomiti Le Dolomiti sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali, comprese tra le province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone. Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò il particolare tipo di roccia predominante nella regione, battezzata in suo onore dolomia, costituita da carbonato di calcio e magnesio. La genesi di questo tipo di roccia carbonatica inizia attraverso accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree in ambiente marino e tropicale (simile all'attuale barriera corallina delle Bahamas, e dell'Australia orientale), i quali ebbero luogo circa 250 milioni di anni fa. Sul fondo di questi mari si accumularono centinaia di metri di sedimento che, sotto il loro stesso peso e perdendo i fluidi interni, si trasformarono in roccia. Successivamente, lo scontro tra la placca europea e la placca africana (orogenesi alpina) fece emergere queste rocce innalzandole oltre 3000 m sopra il livello del mare. L’origine marina di queste montagne è testimoniata dalle numerose conchiglie fossili conservate nelle rocce dolomitiche (ammoniti).

Dolomiti La dolomia, pur essendo più resistente delle rocce calcaree, subisce ugualmente l’erosione delle forze esogene. La costante azione di queste forze ha modellato e continua a modellare le Dolomiti che hanno assunto le forme che noi ammiriamo.