Lo stress ossidativo: l’esperienza Pro Longevity DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE CHIMICHE E FARMACEUTICHE STEBICEF Lo stress ossidativo: l’esperienza Pro Longevity Sonya Vasto1-3, Annalisa Barera3, Marta Di Carlo3, Calogero Caruso2 Dipartimento STEBICEF1, Dipartimento DIBIMEF2 Università di Palermo, IBIM-CNR Palermo3
STRESS OSSIDATIVO Stress chimico indotto dalla presenza, in un organismo vivente, di un eccesso di specie chimiche reattive, generalmente centrate sull’ossigeno (reactive oxygen species, ROS), secondario ad un’aumentata produzione delle stesse e/o a una ridotta efficienza dei sistemi fisiologici di difesa antiossidanti.
STRESS OSSIDATIVO Sbilanciamento dell’equilibrio tra pro-ossidanti e antiossidanti nell’organismo a favore dei pro-ossidanti PRO-OSSIDANTI ANTIOSSIDANTI
Lo stress ossidativo è la conseguenza di uno squilibrio tra processi pro-ossidanti e processi antiossidanti (Sies, 1991) Specie reattive Difese antiossidanti Radiazioni, farmaci, metalli pesanti Fumo di sigaretta, alcool, inquinamento Esercizio fisico inadeguato, sedentarietà Infezioni ed altre malattie Ridotta assunzione e/o diminuita sintesi e/o ridotta capacità di utilizzazione e/o aumentato consumo di antiossidanti Danno cellulare Invecchiamento precoce Malattie cardiovascolari Altre malattie Demenza, M. di Parkinson Infiammazioni, tumori Danno tissutale Danno d’organo Danno sistemico
Cosa favorisce la produzione dei radicali liberi? La produzione è funzione del metabolismo individuale, dell’alimentazione, dello stile di vita e del carico di aggressioni che subiamo. Gli aggressori: Inquinamento Fumo di sigaretta Cattiva alimentazione Eccesso di alcool Eccesso di farmaci Sovrappeso Stress cronico Vita sedentaria
Le difese Tutte le forme di vita aerobiche hanno dei sistemi di difesa o sistemi antiossidanti Enzimi: proteine complesse che disattivano i radicali dell’ossigeno (superossido superossido dismutasi) Nutrienti: vitamine, betacarotene, bioflavonoidi forniscono elettroni per saturare i radicali liberi Sistema di riparazione di danni al DNA
Alimentazione Il cibo come medicina quotidiana. Le sostanze antiossidanti in natura sono oltre 5000 e potenziano il sistema immunitario con cinque modalità: Migliorano le comunicazioni all’interno della cellula Aumentano il numero di cellule immunitarie rendendole più attive Rallentano e bloccano i radicali liberi Migliorano l’ambiente all’interno del quale lavorano le cellule del sistema immunitario Agiscono contro l’invecchiamento riducendo il deterioramento a livello molecolare
Obiettivo dello studio Esaminare la relazione tra i alcuni marker sierici\plasmatici\urinari dello stress ossidativo e l’assunzione per 60 giorni dell’integratore a base di uva Correlare i dati in vitro con i risultati ex-vivo
Framework
SAMPLING 30ml 20ml
Analysis siero Sangue intero PMBC urina Glicemia Emocromo con formula Comet assay Isoprostani Transaminasi Test di citotossicita (MTS) Creatinemia Gamma-gt Uricemia Colesterolo T C.HDL C.LDL PSA Testosterone LDL-ox AGE CBA
Reclutamento: risultati Soggetti Anno 2012-2013 n 50 Genere ( M\F) 25\25 ETA’ (xSD) 593 Peso (KgSD) 776 Altezza (mSD) 169,95 BMI (Kg/m2 ± SD) 27,33
TEST IN VITRO
Test in vitro di vitalità cellulare Confronto tra PBMCs e LAN + integratore MTS assay 17
TEST EX VIVO
Test CBA sierico CBA = Crocin Bleaching Assay metodo di cinetiche chimiche che valuta la capacità antiossidante plasmatica
Parametri di chimica clinica
Comparazione lipidi sierici
LDL ossidate sieriche LDL-ox misurate su siero con saggio ELISA, A b anti MDA
Prodotti di glicazione finale AGE misurate su siero con saggio ELISA, Ab anti AGE
AGE stratificato per genere
Ossidazione del DNA Ossidazione del DNA misurata su PMBC da sangue periferico
Conclusioni Nello studio longitudinale l’integratore alimentare a base di estratti di uva si è dimostrato capace in vivo di: Influenzare positivamente la concentrazione di LDL ossidate ed il profilo lipidico delle LDL e colesterolo sierico Di agire sulla concentrazione di AGE, specialmente nel genere femminile ove si apprezzano i risultati migliori Di non essere tossico per le cellule ma bensì di determinare un efficiente divisione cellulare su linfomonociti periferici Di incrementare le potenzialità antiossidanti (CBA)