“Dilettante, volontario o professionista?”

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Transcript della presentazione:

“Dilettante, volontario o professionista?” Per fare bene il bene sportivo “Dilettante, volontario o professionista?” identità e ruolo del dirigente sportivo Csi Roberto Mauri Team Formazione Nazionale 1 Leggiuno (Va) , 9 giugno 2013 1

Il terzo pilastro educazione SPORT … E LA RETE PIU’ CAPILLARE scuola famiglia … E LA RETE PIU’ CAPILLARE Tabaccai 808 Bar 942 Scuole 1.061 Ristoranti 1.311 Sportelli bancari 1.869 Un punto di offerta sportiva ogni 631 abitanti 2 2

‘CIVILIZZARE’ LO SPORT La posta in gioco Cardo Decumanos SPORT ‘CIVILIZZARE’ LO SPORT Promuovere il bene sportivo comune 3

Promuovere il bene sportivo comune andare oltre Sport nel csi trascendenza educazione tirar fuori il meglio 4

IL TRAGUARDO REALIZZARE RELAZIONI, NON SOLO PRESTAZIONI PROMUOVERE ENTUSIASMO E FIDUCIA NELLA VITA ATTRAVERSO ESPERIENZE AGONISTICHE POSITIVE SPERIMENTABILI E GODIBILI DA TUTTE LE GENERAZIONI 5

DIRIGENTI: ‘nati imparati’? Qualche dato: dirigenti allenatori Arbitri/giudici Iscritti all’Albo nazionale 6.000 12.500 9.000 Corsi formazione annuali 60 143 183 Ore medie di formazione 10 14 15 Questa associazione ha bisogno di dirigenti di qualità Dirigenti che vogliono migliorare per migliorare il Csi e lo sport 6

Dirigenti sportivi di qualità cercasi è mosso da piacere/diletto è mosso da valori etici è mosso da costi/benefici DILETTANTE VOLONTARIO PROFESSIONISTA MOTIVAZIONE RESPONSABILITA’ COMPETENZE FA DANNI FA CASINO FA IL NECESSARIO “è un dilettante”= non si rende conto delle conseguenze “è un volontario”= non è abbastanza preparato “è un professionista”= fa bene i suoi compiti OBIETTIVO: Tener conto dell’effetto delle sue azioni OBIETTIVO: Andare oltre le intenzioni: far bene il bene OBIETTIVO: Andare oltre l’efficienza, cogliere il senso del fare Il bravo Dirigente sportivo: un volontario competente e motivato 7

Il bravo dirigente sportivo ‘risolve’ e non si chiama fuori Dirigenti sportivi di qualità cercasi Il bravo dirigente sportivo ‘risolve’ e non si chiama fuori 8 8

vedetta Il bravo dirigente sportivo Vede più lontano e prima degli altri 2

IL BRAVO DIRIGENTE SPORTIVO Essere ‘vedetta’ Problema: Svolgimento: Provate a unire tutti i 9 punti, senza interruzioni, con solo 4 tratti continui Spesso i vincoli che limitano la nostra efficacia non sono imposti ma li creiamo noi. 3 1 4 2 esco dallo schema! IL BRAVO DIRIGENTE SPORTIVO TIENE ALTO LO SGUARDO PER GUARDARE OLTRE 10

perno Il bravo dirigente sportivo Tiene insieme e in equilibrio gli altri 2

Il BRAVO DIRIGENTE SPORTIVO E MODIFICA LE POSIZIONI PER MIGLIORARE Essere perno (del cambiamento) Problema: Svolgimento: Mettere la punta della figura verso l’alto, spostando solo tre palline Occorre saper distinguere il nucleo dal contorno Il BRAVO DIRIGENTE SPORTIVO TIENE IL BUONO CHE C’E’ E MODIFICA LE POSIZIONI PER MIGLIORARE 12

Fa per primo e mostra agli altri Il bravo dirigente sportivo esempio Fa per primo e mostra agli altri

Essere esempio non chiedete mai ad altri di fare dimostrare per primi fiducia nell’altro ricordare che il meglio è nemico del bene promuovere lo spirito di collaborazione lasciare da parte i pregiudizi nel valutare le proposte non chiedete mai ad altri di fare ciò che non fareste voi per primi 14

Non è importante essere perfetti ma giocare in squadra A ciascuno il suo stile vedetta esempio perno Non è importante essere perfetti ma giocare in squadra 15

Il valore aggiunto: FARE BENE IL BENE sportivo comune Dai sogni ai progetti Dai valori agli obiettivi Dalla buona volontà alle competenze 7

Fare bene il bene: il progetto sportivo per coniugare passione, volontariato e competenze … 17

Dal dire al fare/1 gestire le situazioni anche le suore lo sanno fare! 18

18 mosse per gestire le situazioni mossa riferimenti Accettare la sfida Prende bacchetta, ha competenza riconosciuta (“ha dei trascorsi canori”) Prendere il centro Si sposta in uno spazio di rappresentazione e immagine specifico Rinuncia al comando Poggia la bacchetta, segnala la volontà di una relazione più vicina Individuare le competenze Si informa sulle sue risorse (“chi sono i contralti… e i mezzosoprani?”) Spostare le posizioni Avvicinare le persone con caratteristiche simili, ottimizza gli sforzi di ognuno Mettere alla prova Conoscere e valutare il funzionamento d’insieme (“… fatemi un re, un la…”) Valorizzare l’errore Non sanziona lo scarso risultato (errore) ma lo propone come nuovo riferimento Utilizzare l’ironia “tutte noi vogliamo avvicinarci a Dio ma non è il caso di mettergli paura” Valorizzare il potenziale Indirizza ad una prestazione migliore (“… canta una ottava sotto”) Dare attenzione ai singoli Nota la più timida e stabilisce una relazione personale (“potresti venire davanti?”) Stimolo all’immaginazione Decontestualizza ( fa chiudere gli occhi) e usa la narrazione per motivare Stabilire un vero contatto Accorcia la relazione fino al contatto fisico per far emergere le intere potenzialità Infondere fiducia Riconoscere il miglioramento, offre feedback positivo (“un ‘la’ con carattere”) Dare significato Offre una mission, va oltre l’immediato (“Voi state cantando per il Signore”) Avere pazienza Non perde la calma nonostante le imperfezioni, offre ulteriori prove Senso della misura Favorisce l’esame di realtà (“avete tenuto un accordo per due secondi”) Stimolare ascolto reciproco Offre una visione, spiega la sua concezione di gruppo (“dovete ascoltarvi”) Riconoscere il passato Crea una successione nella leadership, rimarca sviluppo e non conflitto

Sicurezza e benessere dei bambini/e Dal dire al fare/2 Sicurezza e benessere dei bambini/e qualistandard e criteri per la tutela dei minori avete adottato nella vostra Società sportiva? 20

Sicurezza e benessere dei bambini/e: la situazione 1.Bambini e organizzazione 2.Policy e procedure 6. Supervisione e verifica 3. Prevenzione danni ai minori 5. Informazione e comunicazione 4. Sviluppo e formazione SI IN PARTE NON ANCORA 21

Dal dire al fare/3 Società sportiva e comunità tipologie di società presenti sul territorio quanto lo sport può essere uno strumento per migliorare la convivenza nei nostri quartieri o mitigarne rischi e ‘ferite’ ? A) società sportive ‘tradizionali’ Hanno come fine principale la competizione e come riferimento il campione e la performance. Fanno una netta distinzione tra finalità sportive e bisogni del territorio B) società sportive ‘militanti’ Per queste società lo sport non è selezione ed è una risorsa messa a disposizione dei giovani affinchè possano vincere nella vita le società sportive hanno ancora un modesto effetto nel favorire integrazione ed educazione giovanile, e solo comunque in riferimento alle tipologie B e C C) società sportive ‘impresa’ Sono votate al profit, cerca il contatto con la popolazione ma solo per questioni di immagine o incrementare l’adesione. Indagine francese - 2011 22

Gestione o sviluppo? LEGAME VANTAGGIO EFFICACIA RILEVANZA CONOSCENZA I livelli di intervento La leva del cambiamento Offre qualcosa di unico/insuperabile? LEGAME partecipazione Eventi/ formazione È in grado di offrire qualcosa di diverso/ distintivo/migliore di altri? VANTAGGIO organizzazione EFFICACIA Sa fare bene quello che si propone/offre? attività sportiva È in grado di offrire qualcosa di utile/ interessante? RILEVANZA informazione So che esiste? Cosa conosco? CONOSCENZA 23 23

Essere dirigenti sportivi oggi Sapere cosa fare (aver chiari gli obiettivi) Occorre avere voglia di farlo Non basta! Sapere come fare (valorizzare le competenze) 24

niente paura… … siete già bravi 25

Per chi vuole approfondire 26

Per chi vuole testimoniare 27