LA SALUTE = UN CONCETTO DINAMICO Ogni persona vorrebbe godere di una buona salute, oggi tutti dal singolo alla collettività impiegano le proprie energie per rendere la vita più lunga, energica e attiva. La salute è: "Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e non solo assenza di malattie o infermità". Questa idea ha messo in luce i suoi limiti per lasciare il posto a un concetto non statico, bensì dinamico di salute. La salute è quindi intesa come una prospettiva connessa al concetto di "persona sana", quindi la salute non è un colpo di fortuna ma una continua conquista. Un ruolo nuovo legato alla salute è rappresentato dallo sport che consiste in un'insieme di gioco, competizione e possibilità di stabilire rapporti interpersonali positivi, che si evidenziano spesso nelle periferie delle grosse città. Le attività che lo sport propone sono strumenti utili per la prevenzione del disagio e come nuova lotta contro l'emarginazione.
IL CORPO IN MOVIMENTO = UNA RISORSA PER LA SALUTE In una visione globale di salute lo sport ha un ruolo importante: 1.l’attività sportiva non è solo un mezzo che ci aiuta a star bene, ma è anche un’esperienza che ci fa crescere bene e ci aiuta ad affrontare gli ostacoli della vita; 2.è una pratica che coniuga gioco, competitività e possibilità di stabilire rapporti interpersonali positivi; 3.è uno strumento di prevenzione nel disagio e una forma di lotta all’emarginazione. A livello scientifico si è da tempo verificato che il movimento svolge un ruolo fondamentale nel garantire un buono stato di salute e che, al contrario, una vita sedentaria può portare all’insorgere di diverse malattie, fra cui l’obesità. In questi ultimi decenni proprio il diffondersi di stili di vita sedentari, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza, con il conseguente aumento dell’obesità fra i giovani, ha rafforzato l’importanza del movimento come mezzo per mantenersi in forma.
Competizione e confronto possono far crescere Lo sport generalmente è il luogo in cui si viene a contatto per la prima volta con la competizione; per questo sembra necessario scoprire se la competizione è qualcosa di buono o no. A una prima semplice analisi, la competizione crea una differenza tra vincitori e sconfitti. Lo sport non può prescindere dall’aspetto competitivo, perché è essenziale ad esso. La cosa fondamentale è capire che la competizione è un elemento positivo, gioioso, giocoso, di confronto e non motivo di disagio personale e di scontro nei confronti del prossimo. Lo sport deve sempre avere come fine il miglioramento della vita materiale e spirituale dell’uomo, se non tiene conto di questo, lo sport porta allo sviluppo di processi di spersonalizzazione e disumanizzazione.
Scuola e attività ludico- sportiva L’educazione fisica a scuola non solo contribuisce a migliorare la forma fisica e la salute degli alunni, ma li aiuta anche a svolgere attività fisica comprendendone al tempo stesso l’importanza e le ripercussioni positive per tutta la vita. Inoltre, l’educazione fisica a scuola fornisce conoscenze e competenze trasferibili, come il lavoro di squadra, il comportamento leale, il rispetto, la consapevolezza del corpo e la comprensione generale delle “regole del gioco”, che gli studenti possono immediatamente sfruttare anche per le altre materie scolastiche e nella vita.
Il corpo emozionato Emozionarsi significa vivere un fenomeno nella sua istantaneità e globalità, percepire con il corpo e con i sensi e manifestare mediante essi un senso soggettivo di un fenomeno che nasce, però, da un processo cognitivo profondo di giudizio e associazione nei confronti del fenomeno stesso. Una volta che la persona entra in contatto con un avvenimento in grado di generare in lui un’emozione, non è solo il corpo a risentirne ma anche la mente ne è totalmente coinvolta. Questa è la prova della solidità del legame mente-corpo.
L’autostima Le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono, inoltre, occasioni per riflettere sulle valenze che l’immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari età. L’educazione motoria è quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. Attraverso il movimento, con il quale si realizza una vasta gamma di gesti che vanno dalla mimica del volto, alla danza, alle più svariate prestazioni sportive, l’alunno potrà conoscere il suo corpo ed esplorare lo spazio, comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace. La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l’autostima dell’ alunno e l’ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuovi.