La ricerca-azione: una proposta metodologia per l’educazione allo sviluppo sostenibile Trieste, 29 ottobre 2007 a cura di Dorotea De Paoli e Giada Quaino ARPA FVG – LaREA dorotea.depaoli@arpa.fvg.it; giada.quaino@arpa.fvg.it
ARPA FRIULI VENEZIA GIULIA LaREA – Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale progetta insieme ad altri soggetti percorsi, corsi e attività di EA e sviluppo sostenibile progetta e realizza strumenti didattici (mostra “tutti su per terra”, mini laboratori didattici “energeticamente”) ha pubblicato annualmente bandi regionale per dare contributi alle istituzioni scolastiche sviluppa un sistema di informazione e documentazione telematica attraverso il Portale Regionale di Educazione Ambientale (www.ea.fvg.it) si propone come coordinamento tra i diversi soggetti che si occupano di EA mantiene i rapporti con il sistema INFEA nazionale
Con l’inizio di quest’anno scolastico lavorate con una nuova classe. Proposta iniziale Con l’inizio di quest’anno scolastico lavorate con una nuova classe. Per tenere memoria del lavoro che farete quest’anno avete deciso di scrivere un diario. Scrivete sul foglietto ciò che annoterete (informazioni, azioni, ecc.) quotidianamente (o a intervalli di 2-3 giorni) sul diario.
Ricerca-azione implica il diretto coinvolgimento degli insegnanti Studio sistematico dei tentativi, intrapresi da gruppi di partecipanti, di cambiare e migliorare la prassi educativa sia attraverso le loro azioni pratiche sia attraverso la riflessione sugli effetti di queste azioni. (Ebbut, 1985) implica il diretto coinvolgimento degli insegnanti sono gli insegnanti ad originare e svolgere la ricerca è ricerca fatta da insegnanti (e non “studiosi”) si svolge nella classe e nella scuola
PERCHÉ RICERCA? PERCHÉ AZIONE? definire un problema / domanda di ricerca formulare ipotesi di interpretazione del problema per una sua soluzione PERCHÉ AZIONE? mettersi in gioco verificare fattivamente l’ipotesi di lavoro attraverso un processo di RIFLESSIONE
Le fasi fase ideativa/di progettazione FASE SOGGETTIVA FASE DIALETTICA DOCUMENTAZIONE Le fasi fase ideativa/di progettazione FASE SOGGETTIVA FASE DIALETTICA FASE PREPARATORIA FASE METODOLOGICA fase realizzativa FASE OPERATIVA fase valutativa FASE VALUTATIVA FASE DELLA COMUNICAZIONE
SETTE CARATTERISTICHE DELLA R-A SITUATA il problema nasce nella comunità (classe / scuola) che lo definisce, lo analizza e lo risolve RICADUTA IMMEDIATA “SPECIFICA” lo scopo ultimo della ricerca è la trasformazione radicale della realtà sociale (classe / scuola) e il miglioramento della vita delle persone coinvolte. I beneficiari della ricerca sono dunque i membri stessi della comunità. PROTAGONISMO la ricerca partecipativa esige la partecipazione piena ed intera della comunità (classe / scuola) durante tutto il processo di ricerca RIAPPROPRIAZIONE la ricerca partecipativa implica tutto il ventaglio di gruppi di persone che non posseggono il potere: sfruttati, poveri, oppressi, marginali, ecc. CONSAPEVOLEZZA il processo della ricerca partecipativa può suscitare in coloro che vi prendono parte una migliore presa di coscienza delle loro risorse personali e mobilitarle in vista in una sviluppo endogeno COMPETENZA si tratta di un metodo di ricerca più scientifico della ricerca tradizionale, nel senso che la partecipazione della comunità (classe / scuola) facilita un’analisi più precisa e più autentica della realtà sociale COINVOLGIMENTO Il ricercatore è qui un partecipante impegnato: egli impara durante la ricerca. Egli coinvolge se stesso anziché cercare il distacco (tratto da International Council for Adult Education – ICAE – Status Report on the Partecipation Research Project. 1977)
cunningham
STRUMENTI…per documentare FASE OPERATIVA STRUMENTI…per documentare diario schede di osservazione audio e video registrazioni (stimulated recall) questionari interviste DATI raccolti quantitativi e qualitativi da interpretare di diversa natura (da fonti diverse, da soggetti diversi)
COMPAGNO DI RICERCA ci aiuta a raccogliere informazioni (dati) per FASE OPERATIVA COMPAGNO DI RICERCA ci aiuta a raccogliere informazioni (dati) per condividere il percorso discutere insieme confrontare punti di vista insegnante osservatore studenti
LA VALUTAZIONE nella sua accezione di: FASE VALUTATIVA LA VALUTAZIONE nella sua accezione di: verificare e riflettere sul percorso “dare valore” strumento di cambiamento partecipativa accompagna il percorso
Le ipotesi interpretative potrebbero essere: ESEMPIO Proviamo a pensare alla nostra pratica quotidiana e facciamo un ESEMPIO: In classe si è manifestata mancanza di partecipazione e di interesse da parte dei miei studenti Le ipotesi interpretative potrebbero essere: la proposta nel suo complesso non interessa c’è una abitudine da parte degli studenti a questo tipo di attività c’è preoccupazione per le ore successive di lezione Provo ad andare oltre e mi chiedo: quanti e quali studenti si sono dimostrati non interessati? come si è manifestato il loro scarso interesse? provo a definire che cosa significa per me “disinteresse” cerco di ricostruire in che modo ho cercato di coinvolgere la classe cerco di ricordare come ho reagito io di fronte alla sensazione di scarso interesse Ecco che forse ora nasce qualche dubbio……. Queste domande mi possono aiutare a definire meglio la situazione ad es. se il disinteresse è legato: alla proposta nel suo complesso ad una specifica attività alla tecnica usata al modo di presentarla
….. proposta metodologica per educazione allo sviluppo sostenibile?….. mantenere una logica di ricerca, che consente anche la ricerca di soluzioni ad una problematica ambientale protagonismo come mettersi in gioco in prima persona nell’affrontare un problema sentito ci permette di raccogliere punti di vista diversi (tanti attori sul territorio) collegamento con il territorio si caratterizza perché risponde ad un bisogno del territorio/scuola di cambiamento R-A e ESS sono complesse, incerte e imprevedibili e necessitano di flessibilità, riflessione….
Come imparare a fare R/A? …facendola….!