CIRCOLO DIDATTICO “CAMILLO RENZI”

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Transcript della presentazione:

CIRCOLO DIDATTICO “CAMILLO RENZI” FORMAZIONE LIM

LIM è l'acronimo di Lavagna Interattiva Multimediale LIM è l'acronimo di Lavagna Interattiva Multimediale. E' un dispositivo elettronico che ha le dimensioni di una tradizionale lavagna sulla cui superficie è possibile scrivere, gestire immagini, riprodurre file video, consultare risorse web [..]. In commercio dal 1991, la lavagna digitale si è inizialmente diffusa nelle scuole del Nord America e di lì soprattutto in Gran Bretagna, dove è stata favorita una sua introduzione massiccia nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. I punti di vista sul suo impiego a scopo formativo sono tanti e vari ma tutti accomunati dal riconoscerne il potenziale in termini di apprendimento e di partecipazione da parte degli studenti. C’è chi l’ha metaforicamente definita una piccola rivoluzione copernicana.

Introdurre una lavagna interattiva in aula equivale infatti ad "aprire" quella classe al digitale; significa, in qualche misura, invertire il senso di marcia della tecnologia. Non sono più infatti gli allievi ad essere "portati" in sala per la classica "ora di informatica", ma è il multimediale ad entrare in classe e a rendersi immagine, video, web, risorse interattive. La classe - è questa una delle opinioni correnti fra quanti hanno sperimentato la lavagna interattiva - diventa, in modo nuovo, un ambiente di apprendimento e di formazione in cui tutti possono interagire con quanto avviene sullo schermo.

Mantenendo il classico paradigma centrato sulla lavagna e utilizzando metodi tradizionali d’insegnamento come la lezione frontale, il docente potenzia, con la multimedialità e la possibilità d’utilizzare software didattico in modo condiviso, la propria attività; facilita la spiegazione dei processi, la descrizione di situazioni e ambienti, l’analisi di testi.

Tutto ciò consentendo una visualizzazione diretta e condivisa dell’oggetto su cui è convogliata tutta l’attenzione degli allievi, avendo altresì contestualmente la possibilità di salvare i percorsi didattici proposti, per successivi utilizzi o per la distribuzione agli studenti (inclusi quelli assenti).

Oltre che per la didattica frontale, la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di tipo interattivo/dimostrativo, cooperativo, costruttivo; per condurre dunque attività collaborative e laboratoriali, per svolgere le interrogazioni, per la navigazione e ricerca su web, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dagli studenti.

Come si presenta Ha le dimensioni di una lavagna tradizionale, ma non è d'ardesia. Permette di visualizzare contenuti didattici, ma non somiglia affatto al ben noto proiettore di lucidi.

Il kit base La Lavagna Interattiva Multimediale si presenta solitamente collegata ad un videoproiettore e ad un computer. Lavagna interattiva, videoproiettore e computer compongono pertanto, generalmente, il kit base.

Il funzionamento è piuttosto semplice: il videoproiettore trasferisce la videata del computer sulla lavagna che è collegata al personal computer, di cui riproduce lo schermo, nonché le attività svolte sullo stesso.

Le possibilità d’azione sono tuttavia a doppio senso Le possibilità d’azione sono tuttavia a doppio senso. Oltre cioè a visualizzare sulla lavagna le azioni svolte normalmente sul pc, attraverso il piano della lavagna interattiva è possibile inviare comandi al computer. E questo anche senza utilizzare mouse o tastiera.

Appositi sistemi di rilevazione (magnetici, ottici, resistivi, …) recepiscono infatti le operazioni effettuate sulla LIM e le trasmettono al computer. Si possono ad esempio salvare, quindi stampare o inviare via e-mail, le cose scritte o disegnate sulla lavagna, che risulta così simile ad un grande quaderno di appunti in grado di tenere un tracciamento della lezione svolta.

Ricapitolando: il collegamento fra computer e proiettore permette di visualizzare sulla lavagna i contenuti presenti sul desktop del computer. Il collegamento tra lavagna interattiva e computer consente invece di trasferire l’interazione svolta sulla superficie della LIM allo schermo del computer e viceversa.

Le modalità di proiezione In base alla modalità di proiezione, le lavagne interattive possono essere distinte in due tipologie: con Proiezione Frontale o Retroproiettate.

A caratterizzarle è il modo in cui l’immagine viene mostrata sulla superficie dello schermo: frontalmente, nel primo caso; dal retro della lavagna, nel secondo. Ciò differenzia i due tipi di lavagna in qualità di visione.

La proiezione frontale crea un fastidioso effetto cono d’ombra per via dell’interposizione fra chi lavora alla lavagna e la trasmissione dell’immagine mediante il proiettore.

La retroproiezione è invece resa possibile attraverso un’unità compatta, in cui il proiettore è integrato strutturalmente alla lavagna. Per questa ragione l’ingombro - in termini di rapporto peso/volume - delle lavagne retroproiettate è più elevato.

Proiezione frontale La lavagna con proiezione frontale funziona con un videoproiettore ed un computer collegati esternamente fra loro. Le dimensioni sono tecnicamente illimitate; il ché farebbe pensare ad una loro migliore resa in termini di visualizzazione.

È su tale fronte che, al contrario, i sistemi di tipo frontale potrebbero presentare gli inconvenienti maggiori.

L’interposizione del soggetto tra il fascio di luce del proiettore e la superficie della lavagna potrebbe creare un cono d’ombra su quanto visualizzato; il problema può essere però quasi completamente risolto con una proiezione dall’alto, ovvero fissando il proiettore al soffitto.

Retroproiezione La lavagna con retroproiezione, ideata appositamente per gli educatori, integra il proiettore al suo interno. In tal modo l’immagine proviene dalla parte posteriore dello schermo, consentendo sia all’insegnante che agli studenti di posizionarsi di fronte alla lavagna per eseguire le normali attività didattiche senza creare fastidiose ombre sulla superficie.

Alcune lavagne possono essere regolate in altezza, proprio per consentire a qualsiasi studente e/o utente di intervenire alla lavagna il più agevolmente possibile. I sistemi a retroproiezione presentano in genere costi più elevati, un maggior ingombro in termini di rapporto peso/volume, ma garantiscono la massima qualità della visione per via dell’eliminazione dei problemi legati - come detto - al cono d’ombra.

La superficie La superficie illuminata della lavagna si presenta come un pannello bianco interattivo. "Interattivo" poiché consente l'interazione appunto con applicazioni software e la visualizzazione di contenuti sia in formato digitale, come testi, immagini, animazioni, video, che scritti e/o tracciati manualmente.

Alcune lavagne catturano il tratto scritto con l’utilizzo di una normale penna o pennarello, quindi lo digitalizzano. Altre lavagne invece, del tipo touchscreen, cioè sensibili alla pressione delle dita sulla superficie, registrano ciò che viene eseguito mediante il solo tocco delle dita.

Modalità touchscreen Assistere ad una lezione tenuta utilizzando la lavagna interattiva è sempre un’esperienza interessante. Ma è particolarmente nella modalità touchscreen che in ogni sua azione l’insegnante impegna, in modo forte, la propria gestualità: selezionando icone, evidenziando oggetti di interesse, aprendo finestre.

Come con il touchpad o "tappetino tattile" di qualsiasi portatile, con il movimento del dito sulla lavagna è possibile selezionare funzioni o strumenti oppure spostare o riposizionare oggetti e immagini.

Nella modalità touchscreen, per far tutto ciò il docente può utilizzare anche un solo dito. Il sistema è infatti in grado di rilevare il contatto con lo schermo e di ricavarne l’esatta posizione.

Nello specifico, accade (ad esempio nei primi schermi tattili che utilizzano raggi di luce infrarossa) che, appoggiando il dito sullo schermo, l’utente interrompe alcuni dei fasci di luce orizzontali e verticali che compongono la griglia sottostante, permettendo così l’identificazione delle coordinate in corrispondenza delle quali cui è avvenuto il "contatto".

Modalità pennarello Probabilmente poiché si pone in linea di continuità con prassi e/o abitudini consolidate, la modalità di scrittura mediante penne o pennarelli è sicuramente la più utilizzata.

Il pennarello permette di segnare, con vari tipi di colore e spessore, forme linea, figure geometriche, testo a mano libera, annotazioni. Ugualmente consente la correzione o l’evidenziazione di elementi già inseriti sullo schermo.

Alcune tecnologie permettono di utilizzare la penna con una duplice funzione: come penna elettronica da un lato e, dall’altro, come mouse per interagire col computer.

Altre tecnologie presentano invece, sul dorso della penna, due tasti, che svolgono rispettivamente la funzione di tasto destro e tasto sinistro del mouse. In questo modo, utilizzando la penna come se fosse la freccia del mouse è possibile lanciare applicazioni, trascinare icone, aprire menu contestuali, proprio come si farebbe utilizzando il classico mouse.

La maggior parte delle penne disponibili sul mercato hanno forma maneggevole; alcune sono dotate di batterie interne, ricaricabili e non.

Il setting La scelta logistica inerente il posizionamento della lavagna non è cosa semplice o di poco conto. Entrano in gioco numerose variabili

da quelle semplicemente "fisiche", come gli spazi a disposizione, le fonti di luce, la distribuzione e/o organizzazione dei banchi, a quelle propriamente "metodologiche": dalla percezione dello strumento da parte degli allievi nei confronti di una nuova "presenza" in classe, alle modalità di interazione del docente rispetto al mezzo, e molto altro.

Non è certamente possibile ripensare l’architettura degli spazi scolastici in virtù dell’introduzione di questo nuovo strumento; esistono tuttavia alcune semplici indicazioni utili che consentono di collocare il kit per la lavagna in modo ottimale, sfruttando al meglio gli spazi a disposizione. C’è una prima regola su cui in molti, o quasi tutti concordano: utilizzare la lavagna digitale direttamente in classe. Vediamo come.

La collocazione ottimale Una collocazione ottimale della lavagna interattiva in classe, secondo la combinazione più diffusa LIM/proiettore/pc prevede:

- il posizionamento/installazione della lavagna a muro, accanto alla cattedra e lontana dalla luce del sole, ad un’altezza adeguata per consentirne l’utilizzo anche da parte degli studenti;

- uno spazio adeguato davanti alla lavagna per poter compiere con scioltezza i movimenti e le azioni sulla sua superficie;

- il montaggio del proiettore, mediante staffa, a parete sopra la LIM, per ridurre il cono d’ombra creato dall’interposizione fra chi scrive e la superficie della lavagna (questo ovviamente in assenza di proiettore integrato);

- la collocazione del pc sulla cattedra o comunque vicino alla lavagna, per consentire, eventualmente, di intervenire agevolmente sulla tastiera da parte di chi è alla lavagna.

E' bene assicurare ai tre elementi del kit: lavagna, pc e proiettore, una buona stabilità fisica nell’aula, per evitare problemi di sicurezza legati all’ingombro di attrezzature e cavi.

La disposizione dei banchi Le funzionalità della lavagna interattiva in aula sono pensate per favorire l’interazione col gruppo, coi compagni e l’insegnante.

È pertanto utile che anche la disposizione dei banchi si allinei a tale proposito e venga, pertanto, attentamente progettata.

Dato che la lavagna è uno strumento destinato alla visualizzazione e al lavoro di gruppo, il setting migliore nell’aula è dato dalla disposizione dei banchi a ferro di cavallo, in maniera da facilitare la partecipazione alle attività della LIM, da collocare in tal caso al centro della parete.

Per progettare l’organizzazione più opportuna degli elementi nello spazio potrebbe essere utile stilare un elenco di tutti gli aspetti da tenere in considerazione. - computer; - lavagna; - proiettore (se non integrato); - cavi elettrici; - casse acustiche (se non integrate); - prese di corrente; - cattedra; - banchi; - punto di vista degli studenti

Le tecnologie In commercio esistono diversi tipi di LIM, ciascuna con caratteristiche diverse, sebbene in linea generale tutte siano poi molto simili tra loro, differenziandosi soprattutto per la tecnologia di funzionamento.

In base alla tecnologia impiegata, è possibile attualmente classificare sei tipi di LIM 1. elettromagnetica; 2. analogico-resistiva; 3. ottica basata sull’infrarosso; 4. laser; 5. ultrasonica; 6. basata su tecniche di riconoscimento delle immagini.

Le più utilizzate sono quelle elettromagnetica; resistiva e a triangolazione (laser, infrarosso, ..).

Sempre in base alla tecnologia adottata, può essere necessario usare degli appositi pennarelli, oppure si può interagire con il computer semplicemente mediante touchscreen, ovvero toccando la lavagna con le dita.

Ogni tecnologia deve essere scelta in base all’applicativo utilizzato dall’utente; quindi, analizzandone le caratteristiche ed i vantaggi, ciascuno può individuare la lavagna interattiva più idonea al suo caso.

Elettromagnetica La tecnologia a induzione elettromagnetica garantisce alle lavagne: - un’elevata risoluzione; - la possibilità di effettuare annotazioni con estrema precisione; - un’elevata velocità di traccia; - una superficie di lavoro estremamente resistente e duratura nel tempo.

Le lavagne interattive che sfruttano la tecnologia elettromagnetica contengono, nella parte posteriore della loro superficie esterna, una griglia cablata che interagisce con le penne per determinare le coordinate identificative la traccia scritta.

La penna contiene infatti un "transponder", ovvero un chip per la localizzazione, simile ad un GPS che, al contatto con la griglia digitalizzata, emette un segnale elettrico.

Il segnale viene inviato al computer che lo decodifica in termini di coordinate X e Y, quindi determina esattamente la posizione della penna sulla superficie e riproduce il tratto scritto.

Con le lavagne a tecnologia elettromagnetica è possibile avere una simulazione totale dell’uso del mouse (click, drag & drop, click destro).

Ad esempio, in molte LIM il click destro del mouse è rappresentato dalla pressione di due punti vicini tra loro;

Come si usa Ogni lavagna interattiva è generalmente dotata di software per creare presentazioni, costituite da pagine di immagini o slide, e lezioni multimediali.

Tutte le presentazioni e/o lezioni create con la LIM presentano gli stessi elementi caratteristici: 1. uno stage bianco in cui scrivere con la penna o trascinare immagini e altri oggetti multimediali tratti da una libreria;

2. una libreria di immagini, filmati e animazioni che possono essere inserite nello stage;

3. una serie di strumenti per scrivere, evidenziare, disegnare forme geometriche.

Tutte le azioni che possono essere svolte con la lavagna interattiva dipendono ovviamente dalle funzionalità del software utilizzato.

Esistono tuttavia dei comandi, nonché delle azioni, comuni ai diversi software che qualsiasi modello di lavagna consente di eseguire. Pressoché ogni software fornisce infatti strumenti per: scrivere, disegnare, evidenziare, selezionare e interagire con gli elementi presenti sulla superficie della lavagna.

I contenuti visualizzati "funzionano" esattamente come sul computer ad essa collegato: i file possono essere selezionati e trascinati, aperti, modificati, collegati, salvati, stampati, esportati in diverso formato o spediti via email.

Tutto quanto viene collocato sulla slide, che sia scrittura a mano, testo digitale, testo incollato, immagine, video o suono, viene considerato dal software un "oggetto" digitale e come tale può essere clonato, cancellato, copiato, ruotato, ingrandito, ridotto, spostato, sovrapposto,…

L'interfaccia utente è generalmente intuitiva con icone facili da comprendere, il ché, facilitando la comprensione d’uso, permette a insegnanti e studenti di concentrare l’attenzione sui contenuti fruiti riducendo le possibilità di distrazione.

Agli strumenti disponibili, come alle specifiche caratteristiche tecniche proprie della lavagna, fanno capo le tante potenzialità della LIM che numerosi studi di matrice soprattutto anglosassone hanno evidenziato. Fra queste: - la visualizzazione in grande; - la semplificazione dei concetti; - l’interattività; - l’aggregazione di risorse multimediali; - la semplicità d’impiego; - la possibilità di ricorrere ad una costruzione collaborativa del percorso di studio.

Il piano della lavagna può essere così pensato sì come un grande schermo di proiezione, ma al tempo stesso come uno schermo di proiezione che visualizza cose che non sono solo da osservare, da leggere o da navigare, ma che diventano manipolabili; evidenziando testi, aggiungendo annotazioni, immagini, suoni, filmati, ritagliando parti dello schermo da analizzare e da riutilizzare.

Tutto ciò a fronte di competenze di base necessarie per il suo impiego prossime a quelle previste da un’alfabetizzazione informatica primaria: scrittura, apertura ed inserimento file, upload, download, uso del web.

Le funzionalità di base: - scrivere - gestire immagini - usare file video e risorse web - tenere videoconferenze

SCRIVERE Esistono vari modi per inserire elementi testuali sulla lavagna interattiva: - scrittura digitale tramite tastierino a vista sullo schermo; - scrittura mediante apposite penne o pennarelli; - riconoscimento di testo inserito a mano libera. Una volta introdotti, è possibile intervenire sugli elementi testuali mediante strumenti di selezione, evidenziazione, taglia, copia, cancella; quindi salva, stampa ed esporta.

Digitare testo Per scrivere direttamente alla lavagna senza andare al computer, come se si utilizzasse tuttavia la tastiera fisica del pc, è possibile ricorrere ad un tastierino virtuale. Nello specifico, alcuni software prevedono la selezione della modalità "Onscreen Keyboard", mediante la quale si apre un’area di lavoro entro cui viene "disegnata" sullo schermo la tastiera virtuale.Valido sostituto alla tastiera fisica, questo tastierino virtuale consente l’introduzione di testo che viene direttamente visualizzato sulla superficie della lavagna.

Scrivere testo a mano libera La scrittura libera con i pennarelli interattivi sulla superficie è una delle attività più immediate ed intuitive che la LIM permette di svolgere. La scrittura può essere "dotata" di vari colori, formati, dimensioni, trasparenze, rilievi, di cui è sempre possibile modificare ogni singolo attributo.

Si ricordi che, una volta scritto, il testo è considerato come una casella di testo e come tale modificabile e spostabile a piacimento sulla superficie della lavagna. Inoltre sulla casella di testo è attivabile anche il collegamento al web, ad un’altra pagina della presentazione, ad un file del PC su cui si opera.

E’ altresì possibile intervenire sui testi copiati altrove ed incollati sulla diapositiva della LIM. La maggior parte dei modelli di lavagne rende le azioni di scrittura attivabili mediante gli strumenti presenti nel portapenne della lavagna. A corredo, sono messi a disposizione specifici strumenti di gestione della visualizzazione: ombreggiatura, evidenziazioni, lenti di in gradimento.

Una volta riempita una pagina, alcuni software permettono di avviarne un’altra in tre modi differenti: pagina bianca, pagina con griglia, pagina con sfondo.

GESTIRE IMMAGINI La prima e più immediata chance che la lavagna interattiva presenta sta probabilmente nella forza della visualizzazione "in grande" e "plateale".

Privilegiando il canale visivo, il linguaggio iconico riveste così un ruolo di primaria importanza. Basti pensare alla possibilità di raffigurare, entro lo stesso schermo e in maniera non sovrapposta, diverse finestre testuali o iconiche.

Di ciascun elemento sulla sua superficie, la LIM è in grado poi di aumentarne significativamente il grado di leggibilità e visibilità, offrendo al contempo la facoltà di intervenire sul loro trattamento. Scopriamo dunque cosa è possibile fare con l’immagine.

Inserire immagini Per aggiungere un’immagine alla pagina corrente, alcuni software mettono a disposizione il semplice strumento (dove la semplicità sta nella riproduzione di un comando generalmente presente nei più diffusi applicativi di office automation) "Inserisci immagine".

Alla selezione dello strumento, segue generalmente l’apertura di una "picture gallery", una raccolta cioè di immagini pre installate che possono essere inserite nei diversi file di lavoro.

Una volta inserita, è possibile trascinare l’immagine in qualsiasi posizione sulla pagina e manipolarla come qualsiasi altra entità, inclusi rotazione, ridimensionamento, raggruppamento, spostamento, copia, [..].

Come nei più comuni software per l’elaborazione di presentazioni, infine, anche molti software per le lavagne consentono la scelta di una pagina con immagine già presente, che viene visualizzata nella finestra di dialogo delle impostazioni, solitamente mostrata a sinistra.

Per rintracciare le immagini più utili allo scopo alcuni software consentono di effettuare una ricerca mediante parole chiave, quindi di gestire apposite librerie personalizzate.

Inserire forme e figure geometriche L’introduzione di frecce, linee o forme, può avvenire sia utilizzando lo strumento penna che ricorrendo ad appositi pulsanti per il disegno.

Oltre che per le annotazioni o la scrittura a mano libera, lo strumento penna comprende infatti forme come: frecce, linee, rettangoli, ellissi, [..]. Le singole forme possono essere solitamente scelte dalla barra degli strumenti.

Sempre sulla toolbar, altri software mettono invece a disposizione specifici pulsanti per la costruzione di forme e di figure geometriche.

Rispettivamente, lo strumento: - "Linea" consente di tracciare linee rette; - "Rettangolo" permette di disegnare quadrati e rettangoli; - "Ellisse" di tracciare cerchi ed ellissi.

Per intervenire sulle figure geometriche create o per lavorare con le stesse, altri software ancora mettono a disposizione appositi strumenti del tipo: "goniometro, guide graduate per misure, formule matematiche", ecc. Tutti gli oggetti possono essere tracciati nell’area della slide; basta selezionarli dall’apposita barra e poi definirne l’ingombro sullo stage tramite trascinamento.

Catturare un’immagine Ci sono vari modi per aggiungere un’immagine ad una presentazione o ad una lezione svolta con la lavagna digitale: con "Inserisci immagine"; utilizzando una galleria preesistente; e, non da ultimo, mediante lo strumento "Cattura".

Comune a pressoché tutti i software per le lavagne, lo strumento "Cattura" permette di selezionare e catturare: - un’immagine della schermata corrente; - una intera finestra; - una qualsiasi parte (una porzione o un’area specifica) della schermata.

La funzione di "acquisizione schermo intero" esegue invece un'istantanea di tutta la schermata.

Quella di "acquisizione schermo parziale" visualizza invece il cursore di cattura, che permette di cliccare e trascinare la parte di schermata che si desidera acquisire.

L’istantanea acquisita, indipendentemente dal tipo, può essere aggiunta a una nuova pagina vuota nel file della presentazione oppure collocata nella pagina corrente della finestra annotazione, in cui confluiscono tutti gli elementi scritti o disegnati sulle pagine del file della presentazione

USARE FILE VIDEO E RISORSE WEB Uno degli impieghi più congeniali della Lavagna Interattiva consiste nella visualizzazione e nell’utilizzo di risorse web, video e animazioni.

Con la lavagna interattiva, ogni lezione diviene movimento, dinamicità, intercambiabilità e costruzione continua.

È resa infatti possibile l’integrazione di elementi e/o risorse dal web, la libera navigazione online, la riproduzione di file audio o di filmati video, e persino la registrazione dell’intera lezione, tanto nelle azioni svolte quanto nelle interazioni a mezzo voce.

Usare risorse web Ogni lavagna interattiva può essere collegata in rete, sia mediante connessioni con fili, che senza (mediante wireless o bluetooth).

La navigazione, o l’utilizzo di motori di ricerca per il reperimento di specifiche risorse, supportano così la realizzazione di percorsi ipermediali

In questo modo, studiare una poesia con la lavagna digitale significa accostarsi ad essa in modo tradizionale, partendo dallo studio del testo e della vita dell’autore, per collegare poi il testo poetico ad altri testi letterari, saggi, articoli di giornale, fino ad arrivare a film e brani musicali che trattano lo stesso argomento.

L’assemblaggio di contenuti diversi e di diversa natura (testo, immagine, componenti audio, elementi video), consente in questo modo di dar vita a contenuti didattici comunicativamente integrati.