Teatro Comunale Ferdinando Quartieri Comune di Bagnone CET – Centro Educativo Territoriale.

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Teatro Comunale Ferdinando Quartieri Comune di Bagnone CET – Centro Educativo Territoriale

Dal Teatro dellAccademia dei Ravvivati al Teatro Quartieri Mostra a cura di Francesca Guastalli e Monica Armanetti Documentazione dellArchivio Storico Comunale Foto storiche dellarchivio del Centro di Cultura Bagnonese

Per un teatro possibile Esiste un pensiero che il teatro possa aiutare luomo a vivere in modo più completo, riscoprendo anche nei piccoli gesti quotidiani un senso, percependo la variabilità di cose semplici, la possibilità di esistere ed esprimersi in ogni cosa che si fa. In questa logica il teatro non è una macchina di omologazione del potere che una parte della società esprime, ma strumento di conoscenza e quindi lettura e di mutamento di essa. È necessario che il teatro, in virtù della sua arma, che è quella del confronto, del dialogo, della capacità di ridestare il senso dello scontro, di rivelare le differenze, si assuma la responsabilità positiva di indicare le possibili strade da percorrere per arrivare a trasmettere i valori della società. Il teatro è sempre stato tutto questo, in ogni tempo, per la comunità, spazio della comunicazione, ha rappresentato la libertà contro la sonnolenza, lappiattimento e il suo pubblico è sempre stato protagonista della sua necessità ed opportunità di comunicare. Noi uomini siamo sempre alla ricerca del senso della nostra esistenza. La nostra identità è un racconto: la cosa interessante però è che il senso di ciascuno di noi - individuo o gruppo sociale - non esiste a priori ma si manifesta proprio nel momento in cui ci mettiamo a fare questo racconto. Perché quando raccontiamo, cioè leghiamo col filo del tempo i nostri gesti, le nostre azioni, i nostri accadimenti, ecco che il senso ci si manifesta e ci permette di continuare a vivere e progettare la nostra vita. Ecco perché è necessario allora il teatro, luogo di incontro e scambio culturale nel quale il bisogno di senso possa essere soddisfatto. Vediamo dunque questo viaggio nel teatro Bagnonese, non come momento nostalgico di un passato glorioso che ha contribuito al patrimonio di intelligenza della comunità, ma come dinamica attuale ed in essere che restituisce oggi valore alla memoria di cosa il teatro abbia rappresentato per la comunità Bagnonese, per riattivarne il significato e proiettare nel futuro il senso di una radicata identità.

I Teatri Storici Accademici di Bagnone Nel corso del XVIII secolo in gran parte dei centri urbani maggiori e minori dellItalia centrale e della Toscana in particolare vengono realizzati sale teatrali di diversa importanza e dimensione che tendono ad uniformarsi sul modello tipologico definito di Teatro allitaliana. Liniziativa è generalmente ad opera di famiglie dellaristocrazia che, riunite in cenacoli, fondano Accademie le quali svolgono un ruolo di primo piano nella vita culturale delle comunità. In Bagnone si ha notizia delluso di una prima sala di spettacolo ad opera della cinquecentesca Accademia dei Ravvivati dalla seconda metà del Cinquecento; si trattava probabilmente di una sala con palcone ricavato allinterno dei volumi della cortina edilizia del Borgo (parte mediana lato ovest). Tale settore edilizio verrà demolito nella seconda metà dellOttocento per la costruzione della nuova via che si diparte dal Borgo verso la Chiesa di S. Nicolò; della Sala non si conservano disegni. In seguito viene edificato un nuovo edificio teatrale sulla Piazzetta di Santa Maria (1792); delledificio si conservano alcuni disegni, una fotografia dellinterno; si tratta di un sala a pianta a ferro di cavallo con un ordine di palchi lignei sostenuto da colonne in legno e loggia sottostante; il palcoscenico e separato dalla sala con boccascena ad arco in muratura. Il Teatro dei Ravvivati vive fino al 1928, anno in cui, per le difficoltà di adeguamento della Sala alle prescrizioni della Commissione Provinciale di Vigilanza, viene chiuso e ceduto alla Famiglia Quartieri; in seguito viene demolito per lampliamento del palazzo.

Anno 1690 Disegno con organizzazione dello spazio urbano riferito allarea di Santa Maria dove sorgeva la casa Querni che opportunamente restaurata divenne sede del teatro dellAccademia dei Ravvivati Anno 1792 Disegno della stessa area dopo la costruzione del teatro realizzato con lampliamento di casa Querni

Il Teatro Comunale Ferdinando Quartieri Il Teatro Comunale viene costruito a cavallo tra gli anni 30-40, dopo la chiusura del più antico Teatro dellAccademia dei Ravvivati; il progetto originario è delling. arch. Franco Oliva; i primi disegni sono del 1937 e presentano soluzioni alternative per la copertura e la torre scenica; la direzione dei lavori di realizzazione e la redazione della progettazione esecutiva di alcune parti (es. torre scenica, palcoscenico che datano 1941) sono affidate allarch. Maurizio Mazzocchi. La costruzione sorge sullo slargo di Piazza Europa, sulla sponda sinistra del torrente che divide il nucleo di Bagnone, nel settore urbano che è stato profondamente modificato con la costruzione del Ponte Nuovo (fine dell800) e la conseguente riorganizzazione della viabilità e del tessuto edilizio preesistente. La struttura è realizzata in aderenza al fabbricato che ospitava il circolo ricreativo dellEnte Nazionale Dopolavoro (realizzato allinizio degli anni 20) e viene integrata funzionalmente a questultimo; la costruzione dellintero complesso viene attuata con la demolizione di alcune abitazioni del settore del Ponte Vecchio e la chiusura del tratto di via pubblica che collegava il Ponte vecchio sul Bagnone con il ponte in pietra sul torrente Mangiola, demolito e sostituito dal ponte in cemento armato. Il complesso viene ad assumere il ruolo di punto di riferimento per lattività culturale e ricreativa della collettività negli anni e viene utilizzato come teatrocinematografo-sala polivalente ed ha ospitato anche la sede della scuola di Avviamento Professionale con le officine ricavate nei saloni del piano interrato. Successivamente il teatro passa allENAL e viene da questa ceduto allAmministrazione Comunale che attua un intervento ( ) consistente di ridefinizione funzionale e tecnologica della struttura per tentare di adeguarla alle prescrizioni normative mutate; i lavori eseguiti hanno consentito lutilizzo del teatro per un breve periodo (dal 1984 alla fine del 1988) attraverso il rilascio di autorizzazioni temporanee. Nel corso dellintervento menzionato (iniziato nel 1978 e terminato alla fine del 1983) le murature portanti, gli orizzontamenti e le facciate esterne originali vengono mantenute mentre gli interni vengono completamente ridefiniti su progetto dellarch. Scarsella di Milano con la Direzione dei Lavori del geom. Sergio Grossi dellUfficio Tecnico. Dal 1997 è stata avviata unazione di recupero del Teatro con un progetto generale, redatto dagli architetti Gianfranco Lazzeroni e Federico Santini, attuato per stralci con limpiego di fondi comunitari, statali, regionali e di bilancio comunale.

Anno 1907 Pianta del teatro dellAccademia dei Ravvivati Demolizione del teatro dellAccademia dei Ravvivati nei primi decenni del Novecento per la costruzione di villa Quartieri

Regolamenti per il Teatro Sociale 1838

Preventivo per impianto di illuminazione Ruggero Patroni (1908 ) Collaudo Bonacini (1910)

Richiesta duso del teatro da parte della compagnia Calcagni con repertorio artistico depoca (1922) Debutto della compagnia Carlo Duse Richiesta del teatro per proiezioni cinematografiche con orchestra

Inaugurazione Teatro Ferdinando Quartieri 1941

Bassorilievo centrale del Teatro disegnato da Augusto Magli e realizzato dallo scalpellino Francesco Pretari Il Teatro Ferdinando Quartieri nel progetto dellarch. Franco Oliva

Interni del Teatro (primi 900)

Attività teatrali amatoriali del 900 Bagnonese: la Compagnia degli Scapigliati Maria di Magdala

Festa delle Maggianti e rappresentazioni popolari

Interni del Teatro oggi dopo il restauro

Progetti ultimo restauro Arch. Lazzeroni Gianfranco e Santini Federico