1 Oggi sempre più cittadini lamentano lo scarso livello qualitativo dellassistenza sanitaria pubblica I punti deboli del S.S.N Assistenza ospedaliera Assistenza ospedaliera carente, lunghe liste di attesa accoglienza Carenza nellaccoglienza assistenza Scarsa assistenza del paziente Cure specialistiche Cure specialistiche non convenzionate diagnostica Costi e tempi elevati per la diagnostica centri ad altissima specializzazione Carenze quali - quantitative nei centri ad altissima specializzazione 1
2 2 I vantaggi dellassistenza sanitaria integrativa I vantaggi dellassistenza sanitaria integrativa Libertà di scelta Art. 10 del D.L. 517/93 permette al cittadino di : INTEGRARE le prestazioni offerte dal S.S.N. SCEGLIERE la soluzione migliore per curarsi VALUTARE se ricorrere al pubblico o al privato
3 3 Poca mutualità e molta spesa out-of-pocket (1) La spesa privata in Italia è circa il 2% del PIL, non discosta da altri paesi europei;di questa solo il 4% è intermediato dalla mutualità (fondi, mutue, assicurazioni individuali e collettive). Il resto è spesa out-of-pocket. Una parte notevole della spesa out-of-pocket è dovuta alle liste di attesa. Spese catastrofali: un milione di famiglie spendono in un anno oltre il 40% del proprio reddito. La mutualità, offerta da fondi o da assicurazioni, è efficiente: a)se utilizzata principalmente per coprire eventi acuti a bassa frequenza (ricoveri, interventi). Sugli eventi acuti, il SSN, fortunatamente, è in genere efficiente ed è completamente gratuito; b)se viene risolto il problema della selezione avversa (si assicurano solo i malati o gli anziani). Ciò richiede che la copertura riguardi collettività ampie e non selezionate di persone (coperture offerte dai datori di lavoro a tutti i dipendenti o previste dai contratti
4 4 Poca mutualità e molta spesa out-of-pocket (2) Fonte: elaborazioni su dati OECD e OMS relativi al 2006
5 5 Poca mutualità e molta spesa out-of-pocket (3) Solo il 6,4% delle famiglie possiede una copertura sanitaria privata. La diffusione maggiore è al Nord (9,6% delle famiglie) e fra i lavoratori autonomi (15,3%). Nel Sud le famiglie assicurate sono solo lo 0,6%; fra i lavoratori dipendenti il 5,7%. Il premio medio è pari a circa 890 annui(*). Distribuzione delle persone assicurate: 400 mila presso mutue e società di mutuo soccorso; 3,6 milioni distribuiti su circa 400 fondi; 900 mila con polizze collettive (tipicamente casse aziendali); 1,5 milioni con polizze individuali(*). Fondi e mutue sono molto diversi fra di loro, per fonti istitutive (singole aziende o gruppi di aziende; contratti collettivi; associazioni di lavoratori autonomi), governance, costi e prestazioni. Una parte dei fondi (circa il 50%) sono autogestiti. Altri hanno convenzioni con compagnie di assicurazione per una parte o tutte le prestazioni. Le prestazioni di fondi e assicurazioni sono molto eterogenee. In generale, sono sostitutive, non integrative delle prestazioni del servizio nazionale: le persone vogliono avere accesso a strutture private che offrono prestazioni analoghe a quelle delle strutture pubbliche (Fasi, Caspie, Faschim, Fondest…).
66 Le Possibili soluzioni Concorrenza fra enti finanziatori (assicurazioni e fondi), oltre che fra strutture che erogano il servizio. Universalità e solidarietà. Obbligo per le compagnie di assicurare tutti.Divieto di differenziare le tariffe in base alle condizioni dellassicurato. Sussidi ai redditi bassi. Qualità: gli assicurati sono liberi di scegliere assicurazioni e strutture sanitarie, anche sulla base di rankings e indicatori di qualità del servizio, predisposti da unautorità indipendente preposta ai controlli. Efficienza: > assicurazioni in concorrenza fra loro controllano i costi meglio di una amministrazione pubblica. Si eliminano i conflitti di interesse allinterno della P.A. La P.A. non può al tempo stesso: regolare, finanziare, produrre, controllare. Se ciò accade, i controlli non funzionano e vengono tenute in vita anche le strutture pubbliche più inefficienti; > la politica esce dalla gestione della sanità. A monte, ciò richiede che le aziende sanitarie pubbliche siano trasformate in S.p.A., con identici diritti e doveri delle strutture private. Contenimento della spesa pubblica. Via maggiore efficienza. E perché il sistema è essenzialmente esterno al perimetro della P.A.. Un eventuale aumento dei costi è un problema delle compagnie (che ridefiniranno premi, co-payment, convenzioni, ecc.), non dello Stato. Cambiano le dinamiche politiche: il contenimento della spesa non è più solo una preoccupazione del Ministro dellEconomia, ma un interesse condiviso delle assicurazioni e della popolazione.
7 GLI SCOPI DI UNA S. M. S. A ) Promuovere e gestire un sistema mutualistico integrativo e complementare dellassistenza sanitaria prevista dal servizio sanitario nazionale; B) Gestire fondi integrativi sanitari promossi da contratti ed accordi collettivi, anche aziendali, da lavoratori autonomi e liberi professionisti ed associazioni di categoria; C) Svolgere attività di patronato socio-sanitario; D) Svolgere ogni altro ufficio proprio delle istituzioni di previdenza ed assistenza economica e sociale nonché attività culturali e formative. 7
8Come: NO-PROFIT La Mutua essendo un organismo NO-PROFIT non ha finalità di lucro e quindi ha bisogno di una struttura che gestisca i flussi finanziari. Una Agenzia di assicurazioni o una Agenzia di brokeraggio assicurativo iscritta presso il Registro delle Imprese ISVAP come agenzia di assicurazioni plurimandataria, possono realizzare attraverso lassicurazione collettiva, la riassicurazione dei rischi dei soci della Mutua e quindi provvedere a: prestazioni di servizi Attività di prestazioni di servizi relative alle Assicurazioni e Riassicurazioni nel campo sanitario. Coordinamento ed assistenza Coordinamento ed assistenza nei rapporti tra i diversi Enti. Organizzazione e gestione di servizi integrativi Organizzazione e gestione di servizi integrativi ed innovativi nei settori mutualistici, previdenziali ed assicurativi. Attività amministrativa, contabile e di indagine statistica. Mantenimento di accordi con le strutture e le equipe mediche aderenti 8
9 Benefici fiscali persone fisiche (1) Benefici fiscali persone fisiche (1) Premesso che i premi di assicurazione per le polizze malattia non sono detraibili: 9 Contributi versati a Società di Mutuo Soccorso Da parte di singoli e/o persone fisiche 19% Detrazione del 19% del Contributo annuo max. di 1.291,14 Fino ad un max. di 1.291,14 aggiuntiva La detrazione è aggiuntiva rispetto a quelle per polizze caso morte ed invalidità permanente superiore al 5% da qualsiasi causa derivante; tutti i componenti. Nel caso di nucleo familiare, possono usufruire della detrazione tutti i componenti. I minori a carico fruiranno della detrazione in capo al genitore
10 Benefici fiscali persone fisiche (2) Benefici fiscali persone fisiche (2) Art. 15 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi DPR 917/1986) lettera i) bis: Art. 15 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi DPR 917/1986) lettera i) bis: le erogazioni liberali di denaro, per importo non superiore a 2.065,83, a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale ( ONLUS), nonché i contributi associativi, per importo non superiore ad 1.291,14, versati dai soci alle Società di Mutuo Soccorso che operano esclusivamente nei settori di cui allart. 1 della legge 15 aprile 1886 nr 3818, al fine di assicurare ai soci un sussidio nei casi di malattia, di impotenza al lavoro o di vecchiaia, ovvero, in caso di decesso, un aiuto alle loro famiglie. La detrazione è consentita a condizione che il versamento di tali erogazioni e contributi sia eseguito tramite banca o ufficio postale, ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsto dallart.23 del D.lg. 9 luglio 1997, nr. 241, e secondo ulteriori modalità idonee a consentire allamministrazione finanziaria lo svolgimento dei efficaci controlli, che possono essere stabilite con decreto del Ministro delle Finanze da emanarsi ai sensi dellart. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, nr
11 Benefici fiscali AZIENDE (1) Una SMS offre allazienda la possibilità di incentivare le risorse umane, ottenendo, nel contempo agevolazioni fiscali e contributive per lazienda medesima; 11 Totalmente deducibile dal reddito dimpresa; 10% allINPS Contributo di solidarietà del 10% allINPS o alla relativa cassa di previdenza (art. 6, comma 4, lett. F, del D. Lgs. del 2 Settembre 1997, n. 314); Non entra nella retribuzione pensionabile; Non viene inserito nella retribuzione del dipendente Contributi versati a Società di Mutuo soccorso da Società e/o Aziende Deduzione dal reddito dimpresa della società nel limite di 1.807,06
12 Art. 51, comma 2, lett. a) del TUIR (testo unico delle imposte sui redditi D.P.R. n. 917/86) Comma 2 : ( 1.807,60).. ''non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente: a).... i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale per un importo non superiore complessivamente a lire ( 3.615,20) fino all'anno 2002 e a lire per l'anno 2003, diminuite negli anni successivi in ragione di lire annue fino a lire ( 1.807,60).. ''. Il beneficio fiscale viene accordato ai contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore solo se vengono soddisfatte le seguenti condizioni : I contributi devono essere versati ad una cassa avente esclusivamente finalità assistenziale; il versamento dei contributi alla cassa di assistenza deve essere previsto da uno specifico contratto o accordo collettivo o da un regolamento aziendale. 12 Benefici fiscali AZIENDE (2)
13 Nel caso in cui il versamento dei contributi non è previsto a da contratto o accordo collettivo l'azienda può procedere alla stesura di un regolamento aziendale che dia la possibilità al dipendente di aderire ad una cassa, avente esclusivamente fine assistenziale, integralmente deducibile dal reddito Per il datore di lavoro l'importo dei contributi versati alla cassa di assistenza (le Società di Mutuo Soccorso sono equiparate a Enti e Casse aventi finalità esclusivamente assistenziali) costituisce costo per lavoro dipendente integralmente deducibile dal reddito d'impresa calcolato ai fini IRES. Un'ulteriore agevolazione di cui usufruiscono i contributi a carico del datore di lavoro versati alle Casse di assistenza è che in luogo della contribuzione sociale ordinaria (pari in media al 47%) sono soggetti solo ad un contributo di solidarietà del 10%, che deve essere devoluto alle gestioni pensionistiche di legge cui sono iscritti i lavoratori. (art. 6, comma 4, lett. F, del D. Lgs. del 2 Settembre 1997, n. 314). Un'ulteriore agevolazione di cui usufruiscono i contributi a carico del datore di lavoro versati alle Casse di assistenza è che in luogo della contribuzione sociale ordinaria (pari in media al 47%) sono soggetti solo ad un contributo di solidarietà del 10%, che deve essere devoluto alle gestioni pensionistiche di legge cui sono iscritti i lavoratori. (art. 6, comma 4, lett. F, del D. Lgs. del 2 Settembre 1997, n. 314). 13 Benefici fiscali AZIENDE (3)
14 Perché la Mutua è più conveniente rispetto alle polizze assicurative MUTUA E una entità giuridica NO PROFIT che ha fini riconosciuti come di utilità sociale * Fornisce agli associati prestazioni complementari al SSN senza selezione dei rischi o discriminazioni nei contributi da pagare * Gode per legge di importanti vantaggi fiscali e contributivi POLIZZE Le polizze sono emesse da compagnie assicurative, che sono aziende a scopo di lucro * Le compagnie selezionano i rischi, prevedono premi differenziati a parità di prestazioni, sono libere di non assicurare chi non rispetti i loro parametri * Le polizze assicurative NON GODONO dei vantaggi fiscali e contributivi concessi ai Fondi