ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’AZIENDA Gli elementi costitutivi dell’azienda sono: Le persone I beni La struttura (organizzativa) Il fine Le operazioni INDIETRO
LE PERSONE Le persone dell’azienda sono gli esseri umani, più o meno numerosi, che nell’ambito dell’organizzazione aziendale assumono iniziative e prestano energie di lavoro (sia intellettuale che fisico), svolgendo funzioni e compiti tra loro coordinati a diversi livelli di responsabilità. Nelle aziende di produzione (o imprese) tali persone sono rappresentate: dall’ imprenditore (il proprietario o i soci che hanno costituito l’azienda), dai collaboratori dell’imprenditore (personale dipendente che presta il proprio lavoro nell’azienda e lavoratori autonomi). Per approfondire il discorso vedi anche “le persone” dell’attività aziendale. N.B.: affinché le persone (coinvolte nella vita dell’azienda) possano operare proficuamente insieme, devono essere inserite in modo oculato nella “struttura organizzativa” aziendale, in modo che l’attività della singolo sia coordinata con quella delle altre persone che ugualmente operano in azienda (vedi organigramma). Le persone coinvolte nell’attività aziendale (operando a vario titolo all’interno e all’esterno), apportano all’azienda il “fattore produttivo” che l’economia chiama sinteticamente “lavoro”.
I BENI I beni economici costituiscono la “ricchezza”, a disposizione dell’azienda, utilizzata per perseguire le sue finalità: tale ricchezza rappresenta il cosiddetto “patrimonio” dell’azienda. I beni economici, ad esempio, in un’azienda di panificazione sono: l’edificio, il forno per la cottura, i macchinari per impastare, le altre attrezzature necessarie, la farina, il lievito e le altre materie prime utilizzate nell’attività produttiva. I beni economici (materiali e immateriali, a fecondità semplice e a fecondità ripetuta), ovviamente, sono utilizzati dall’azienda nei processi di produzione e di consumo. Tutti i beni a disposizione dell’azienda, utilizzati per “produrre” altri beni (con particolare riferimento alle aziende di produzione), costituiscono il “fattore produttivo” che l’economia chiama sinteticamente “capitale”. Per approfondire il discorso vedi altrove il “PATRIMONIO AZIENDALE”.
LA STRUTTURA ORGANIZATIVA La struttura organizzativa di un Ente è lo “strumento” con il quale gli si da forma, definendo la sua articolazione in parti componenti (organi), le correlazioni funzionali tra le stesse, affinché possa operare in modo adeguato. La struttura organizzativa di un’azienda, pertanto, è la definizione e la strutturazione delle componenti e dei meccanismi di funzionamento di un Ente economico. La “struttura organizzativa di base” ha per l’azienda la stessa importanza che la “struttura ossea” ha per il corpo umano: su questo impianto vengono collocate poi le varie funzioni vitali. In pratica, le “risorse” (uomini, mezzi, conoscenze: cioè beni e persone), disponibili in azienda, devono essere destinate a formare i vari “organi aziendali”, ai quali viene poi assegnato lo svolgimento di determinate “funzioni aziendali”: tali organi, per poter interagire in modo coordinato (al fine di raggiungere al meglio gli obiettivi prefissati), devono ovviamente essere messi in relazione tra di loro in modo efficace ed efficiente. ( “organizzazione aziendale”) In sintesi, si tratta di costruire una “struttura” che permetta lo svolgimento in modo ottimale delle varie “funzioni aziendali” (approvvigionamento, produzione, vendita, amministrazione, ecc.) necessarie per l’esistenza dell’azienda. Ogni azienda, più esattamente, deve predisporre le risorse necessarie per lo svolgimento della propria attività, e contemporaneamente deve definire le “funzioni aziendali” (che devono essere necessariamente svolte) e gli organi (cioè le “unità organizzative”) che le eserciteranno. Vanno, altresì, stabiliti “rapporti fra i vari organi e le “procedure operative”, cioè le norme che stabiliscono “come” devono essere svolti i compiti assegnati alle varie “unità organizzative” (servizi, uffici, reparti, ecc.). Attraverso la struttura organizzativa, dunque, si chiariscono le varie aree funzionali (che dovranno svolgere le funzioni aziendali) e si assegnano compiti, mansioni e ruoli ai vari soggetti (cioè alle persone) che concretamente vi operano all’interno. (modelli di struttura organizzativa vedi) La struttura organizzativa va progettata all’inizio dell’attività aziendale, ma non è fissa per sempre: può e deve essere modificata ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità per meglio raggiungere i fini aziendali.
Cambiamenti nella struttura organizzativa Una “struttura organizzativa” difficilmente può perdurare per tutto il ciclo di vita dell’azienda: se non venisse adattata alle mutate necessità, significherebbe che ci troviamo di fronte ad un'impresa di tipo chiuso e poca attenta ai cambiamenti del mercato e a tutte le sollecitazioni del suo ambiente di riferimento. Compito dei responsabili preposti all'organizzazione aziendale è proprio quello di anticipare i cambiamenti del mercato al fine di rendere le strutture organizzative più adeguate a rispondere tempestivamente alle esigenze dei consumatori. Adeguare le strutture organizzative in funzione dei cambiamenti del mercato e dei fattori di crescita dell'impresa, significa strutturare al meglio le strategie dell'impresa e le sinergie operative. Dunque la strategia dell'impresa non può prescindere dall'organizzazione aziendale (ad esempio, non si può pensare di raggiungere un fatturato elevato se non si modificano le scelte in termini di organico).
IL FINE Il fine è lo scopo principale dell’azienda (per il quale è stata costituita), e consiste nel soddisfacimento, diretto e indiretto, dei bisogni umani. Il soddisfacimento dei bisogni umani può essere: DIRETTO (nelle aziende di erogazione o aziende di consumo), in quanto l’attività aziendale è rivolta “direttamente” a soddisfare i bisogni umani (dei propri componenti) attraverso il consumo dei beni acquisiti o prodotti internamente; INDIRETTO (nelle aziende di produzione o imprese), quando l’attività dell’azienda è rivolta alla produzione e alla vendita di beni e servizi, sul mercato, allo scopo diretto di ottenere un guadagno (lucro), che, affluito poi alle aziende di consumo (a cui le aziende di produzione appartengono), costituirà il mezzo (reddito) che permetterà loro di soddisfare i bisogni umani dei propri componenti (in questo senso l’attività dell’azienda di produzione è servita al soddisfacimento “in modo indiretto” dei bisogni umani dell’azienda di consumo). N.B.: per il concetto di aziende di produzione e aziende di erogazione vedi la classificazione delle aziende.
LE OPERAZIONI Le operazioni sono le attività specifiche (quali acquisti, vendite, produzione, riscossioni, pagamenti ecc.) che vengono programmate e realizzate dalle persone dell’azienda (utilizzando i beni a disposizione) per il conseguimento del fine aziendale. Esempi di operazioni aziendali: acquisto di materie prime, acquisto di beni strumentali, trasformazione fisco-tecnica delle materie prime (cioè attuazione della produzione), vendita dei prodotti finiti, incassi e pagamenti monetari, reperimento dei finanziamenti, ecc. Le operazioni aziendali riguardano, in altre parole, la fase “operativa” dell’attività aziendale: le operazioni aziendali, coordinate tra di loro, infatti, permettono la realizzazione concreta (operativa) del fine per il quale l’azienda è sorta. Tale fase dura, naturalmente, per tutta la vita dell’azienda. Le operazioni aziendali, nel loro complesso, formano la “gestione aziendale”. Per approfondire il discorso vedi altrove la “GESTIONE AZIENDALE”.