Sviluppo dei bambini ciechi (affettivo e sociale) 3 Carla Antoniotti a.a.2015/2016 Psicologia delle disabilità e dell’integrazione Sviluppo dei bambini ciechi (affettivo e sociale) 3
Sviluppo affettivo e sociale Influenza del deficit visivo a due livelli: Influenza diretta sullo sviluppo psico-fisico del bambino; Influenza indiretta sullo sviluppo psicologico (Vianello e Bolzonella, 1988) Madri inizialmente paralizzate dal trauma, poi sovrainvestono la parola utilizzando un linguaggio iperconcreto e fattuale. Perdono il piacere dell’uso di altri canali di comunicazione (dondolii, contatto corporeo, vocalizzazioni ecc.) Rischio di un’evoluzione disarmonica del bambino (Wills, 1989) Stili interattivi molto diversi (Dote-Kwan, 1995) -> precoci programmi di intervento
Legame di attaccamento Il legame di attaccamento adulto-bambino è favorito da sequenze di comportamenti ripetitivi e ritmici fatti di sorrisi, vocalizzi e reciproco contatto visivo Il bambino cieco sorride e vocalizza in risposta alla voce o alle stimolazioni corporee, ma non può stabilire alcun contatto visivo Genitori: spesso scoraggiati per mancanza di sguardo reciproco (Fraiberg, 1977) -> cercano di provocare il sorriso nel bambino come gratificazione
Gli stadi di attaccamento nel bambino non vedente non sono completamente sovrapponibili a quelli del bambino vedente (Vianello, Bolzonella, 1988) In ritardo: Capacità di discriminare le figure familiari dagli estranei Processo di separazione-individuazione E spesso gli adulti sono iperprotettivi
La capacità di distacco momentaneo dalla madre e dalle figure familiari -importante per raggiungere un’autonomia psicologica - è possibile a certe condizioni: 1. Legame soddisfacente con i genitori nel primo periodo di vita 2. Consapevolezza della propria e altrui identità 3. Tolleranza per la momentanea assenza delle figure familiari basata sulla fiducia della continuità del rapporto (Bregani et al., 1987) Tra i fattori più negativi per lo sviluppo sociale e affettivo vi è la distanza emotiva tra genitore e bambino -> determinata dalla discrepanza tra le aspettative dei genitori, l’ideale di bambino dei genitori e il bambino reale con difficoltà
Espressività facciale Molto studiata nell’ambito dello sviluppo affettivo e sociale (Masini, Antonietti, 1987) Esiste una competenza espressiva di base che consente anche ai ciechi dalla nascita di decodificare le emozioni di base (gioia, dolore, rabbia, tristezza) Per le emozioni complesse, invece, i fattori di apprendimento sociale sono più determinanti e il repertorio espressivo dei non vedenti risulta più limitato
Interazioni sociali Con gli adulti: più semplice perché l’adulto si fa carico di sostenere l’interazione, adattandosi alle modalità del bambino non vedente, utilizzando maggiormente il contatto corporeo e la stimolazione vocale. Con i coetanei: maggiori problemi perché i bambini sono meno disponibili Importanza della scuola dell’infanzia che allarga il campo delle esperienze sociali. Attività ludiche coordinate da un adulto competente modalità più adeguate per promuovere lo sviluppo di comportamenti sociali nei confronti dei coetanei