Guido Feltrin – Medicina del Lavoro Ospedale Desio

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Guido Feltrin – Medicina del Lavoro Ospedale Desio PROMUOVERE LA INTEGRAZIONE LAVORATIVA = VALORIZZARE LE RISORSE INDIVIDUALI = PRODURRE IN ELEVATA QUALITA’ + EFFICIENZA Guido Feltrin – Medicina del Lavoro Ospedale Desio

SISTEMA DELLA PREVENZIONE IN LOMBARDIA DIREZIONE SANITA’ SOCIETA’ SCIENTIFICHE CONFERENZA STATO-REGIONI ORG. DATORIALI ORG. SINDACALI UNIVERSITA’ ARPA PMIP UOOML MEDICI AZIENDALI ASL ASL ASL ASL ASL DIP.PREV DIP.PREV DIP.PREV DIP.PREV DIP.PREV SPSAL SPSAL SPSAL SPSAL SPSAL

“OCCUPATIONAL MEDICINE” con le dovute competenze cliniche, tossicologiche, ergonomiche e una azione forte per quanto riguarda l’espressione della specifica idoneita’ al lavoro di ciascun operatore, e la sua informazione / formazione

“ENVIRONMENTAL MEDICINE” con le dovute conoscenze delle problematiche ambientali esterne all’unita’ produttiva, ma connesse con il suo impatto sull’ambiente circostante, con una azione fortemente sinergica con le politiche ambientali non piu’ abdicabili dell’impresa

“COMUNITY HEALTH” Con il dovuto riconoscimento delle patologie anche solo parzialmente “lavoro-correlate”, o degli effetti indesiderati per l’uomo (al lavoro) a eziologia non lavorativa, con una azione forte per quanto riguarda l’attenzione (deontologicamente dovuta) all’uomo, globalmente inteso nella sua interezza psicofisica, etica, sociale

PREVENZIONE PRIMARIA = SECONDARIA = TERZIARIA = Progettazione eliminazione rischi monitoraggio sorveglianza sanitaria uso dei DPI riabilitazione indennizzo

IDONEITA’ AL LAVORO LAVORO UOMO idoneita’ del posto validita’ generica rischi (q.t) attivita’ usuranti UOMO validita’ generica ipersuscettibilita’ pregiudizio x altri

MEDICINA DEL LAVORO e rapporto UOMO - LAVORO (MDLU)  L = (MDLL)  U U =  1(UL)/3 + 2(UA)/3

AZIENDE Valutazione dei rischi (chimici-fisici-biologici) Ergonomia per gli ambienti lavorativi Ottimizzazione del rapporto: “UOMO-MACCHINA-AMBIENTE” Accertamenti clinici e strumentali integrativi Consulenza e supporto ai “medici competenti” Corsi di formazione (primo soccorso, ergonomia, tossicologia, etc…)

 = 0 Qualita’ del Lavoro Lavoro & Produzione Qualita’ dell’Uomo Tempo nel SISTEMA “MAN AT WORK” la situazione “OTTIMALE” si ha quando – con il crescere della produzione nel tempo - la “Qualita’ del Lavoro” corre di pari passo con la qualita’ di Vita dell’Uomo”

BENESSERE INDIVIDUO & SOCIETA’ OTTIMIZZAZIONE COMPATIBILITA’ SISTEMA “U-M-A” OTTIMIZZAZIONE DELLA USABILITA’ PRODOTTO-AMBIENTE-RELAZIONI ERGONOMIA CONCEZIONE ERGONOMIA CORREZIONE ERGONOMIA di PRODUZIONE –- PRODOTTO -– AMBIENTE –- ORGANIZZAZIONE -– INFORMAZIONE –- RELAZIONE –- etc.. DISCIPLINE BIOLOGICHE E MEDICHE // POLITECNICHE E INFORMATICHE // ECONOMICHE R SOCIALI

Esempi = Tappezziere – tagliatore: Misurazione di pezze e nastri, secondo ordine e modello Grave deficit intellettivo Magazziniere “interno”: Consegna semilavorati o materie prime Mutuo adattamento con colleghi Costante interazione con altri Severo disturbo psichico

ESPERIENZA = = Tappezziere – tagliatore a misura (marcato deficit mentale) Padronanza delle unita’ di misura = Tavolo di lavoro con standard variabili di riferimento, a colori diversi, in sequenza fissa intervento tecnico e formativo

ESPERIENZA = = Magazziniere “interno” (grave disturbo psichico) Necessario mutuo adattamento = Frequenti riunioni di “gruppo omogeneo” (deflusso delle ansie – coinvolgimento) Intervento sociale

Alcune considerazioni: Analisi dei compiti (richieste) in relazione alla “performance” individuale Progettualita’ “condivisa” Supporto “esterno” Programmi “controllabili” – feed-back Capitolati d’intesa – acquisti Flessibilita’ organizzativa Ogni situazione vista come singola (non esistono standard universali)

Altre considerazioni ….. La soluzione “inventata” per un caso specifico diventa beneficio comune per tutti … Es: L’abbattimento di alcune barriere architettoniche (per es. le scale nella Metropolitana Milanese) sono diventate una risorsa positiva per: - DISABILI MOTULESI (10 %) - MAMME CON BIMBI IN CARROZZINA (50 %) - ANZIANI CON DIFFICOLTA’ DEAMBULATORIE (40 %)