Pedagogista,medico,filosofa, femminista e scienziata

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Educatrice, pedagogista, filosofa, medico e scienziata italiana
Transcript della presentazione:

Pedagogista,medico,filosofa, femminista e scienziata ISTITUTO PROFESSIONALE LUIGI EINAUDI LODI Maria Montessori Pedagogista,medico,filosofa, femminista e scienziata AHLEM TAKHRIST & ALICE DEL SESTO

Biografia Maria Montessori, figlia di Alessandro e Renilde Stoppani e nipote dell‘abate Antonio Stoppani, geologo e patriota, nasce, il 31 agosto 1870 a Chiaravalle (AN), in un'abitazione di Piazza Mazzini. Pochi anni dopo si trasferisce, con tutta la famiglia, a Roma, . Fin dai primi anni di studio manifesta interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia, una circostanza che le causerà contrasti con i genitori, i quali avrebbero voluto avviarla alla carriera di insegnante. Andando contro le aspettative familiari, si iscrive alla Facoltà di Medicina dell’università “La Sapienza” scelta che la porterà a diventare, nel 1896, la prima donna medico dopo l'unità d'Italia.

Ottiene alla nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'università, dedicandosi al recupero dei bambini con problemi psichici, da lei definiti anormali. Il lavoro in clinica la porta ad entrare materialmente in contatto con gli ambienti scientifici. Nasce così il suo interesse per la letteratura scientifica francese del primo Ottocento a proposito dei casi di fanciulli selvaggi, allevati da animali. Attira inoltre la sua attenzione il lavoro svolto da Itard e il suo collaboratore, Edouard Seguin (1812-1880), riguardo alla possibilità di inserimento nella comunità dei bambini anormali, attraverso un percorso di educazione adeguato. Contribuisce con il suo impegno all‘ emancipazione femminile ed è rimasto famoso un suo intervento al Congresso femminile di Berlino nel 1896. Nel 1898 presenta a Torino, al congresso pedagogico, i risultati delle sue prime ricerche. Nel 1907, a San Lorenzo, apre la prima Casa dei Bambini, in cui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia: Il metodo della pedagogia scientifica, volume scritto e pubblicato a Città di Castello (Perugia) durante il primo Corso di specializzazione (1909), viene tradotto e accolto in tutto il mondo con grande entusiasmo.

Nasce il movimento montessoriano, dal quale nel 1924 avrà origine la Scuola Magistrale Montessori e l'Opera Nazionale Montessori. Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria. Nel 1929 viene fondata l'Associazione Montessori Internazionale (A.M.I.). Nei primi anni trenta incontra incomprensioni e crescenti difficoltà da parte del regime fascista che aveva tentato di farne uno strumento di propaganda politica e nazionalistica e soprattutto da parte del regime nazista che fece sì che la sua immagine e i suoi libri venissero dati alle fiamme prima a Berlino e poi a Vienna. Nel 1933 esce "La pace e l'educazione", ma la Montessori è ormai emarginata dalla cultura fascista. Nel 1933 Maria decide di dimettersi dall'Opera Nazionale, che verrà definitivamente chiusa dal fascismo nel 1936, insieme alla "Scuola di metodo" operante a Roma dal 1928. A causa degli ormai insanabili contrasti con il regime fascista si trova costretta ad abbandonare l'Italia, nel 1934. Continuano così i suoi viaggi in vari paesi per diffondere la propria teoria educativa. Si reca in India, durante la seconda guerra mondiale, per tornare poi in Europa nel 1946. Ovunque viene accolta con onori.

Al suo rientro in Italia, nel 1947, si preoccupa innanzitutto di ricostruire l'Opera Nazionale, la cui attuazione e il cui sviluppo venne favorito anche attraverso la presenza di "Vita dell'infanzia" di cui ispirò e determinò la nascita. l'Opera Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffondendo la conoscenza e l'attuazione del Metodo. A causa di una grave crisi finanziaria ed organizzativa ne fu commissariata la gestione fino al 1986, quando, completamente risanata, riacquistò la propria fisionomia statutaria che ancor oggi la caratterizza. Maria Montessori morì il 6 maggio 1952 nella città di Noordwiik in Olanda.

Pensiero pedagogico Il pensiero pedagogico montessoriano parte dallo studio dei bambini con problemi psichici, espandendosi successivamente allo studio dell'educazione per tutti i bambini. La Montessori stessa sosteneva che il metodo applicato su persone subnormali avesse effetti stimolanti anche se applicato all'educazione di bambini normali. Il suo pensiero identifica il bambino come essere completo. L'adulto ha la tendenza a reprimere la personalità del bambino e spesso lo costringe a vivere in un ambiente di altra misura con ritmi di vita innaturali. Il principio fondamentale deve essere la libertà, poiché solo la libertà favorisce la creatività del bambino già presente nella sua natura. Un individuo disciplinato è capace di regolarsi da solo quando sarà necessario seguire delle regole di vita. Una scuola Montessori in Olanda Il periodo infantile è un periodo di enorme creatività, è una fase della vita in cui la mente del bambino assorbe le caratteristiche dell'ambiente circostante facendole proprie, crescendo per mezzo di esse, in modo naturale e spontaneo, senza dover compiere alcuno sforzo cognitivo. I bambini subnormali venivano trattati con rispetto, venivano organizzate per loro delle attività didattiche. I bambini dovevano imparare a prendersi cura di se stessi e venivano incoraggiati a prendere decisioni autonome.

Il pensiero pedagogico montessoriano riparte dalla pedagogia scientifica. Infatti l'introduzione della scienza nel campo dell'educazione è il primo passo fondamentale per poter costruire un'osservazione obiettiva dell'oggetto. L'oggetto dell'osservazione non è il bambino in sé, ma la scoperta del bambino nella sua spontaneità ed autenticità. Infine, della scuola tradizionale infantile Maria Montessori critica il fatto che, in essa, tutto l'ambiente sia pensato a misura di adulto. In un ambiente così concepito il bambino non si trova a suo agio e quindi nelle condizioni per poter agire spontaneamente.

Il bambino come embrione spirituale La Montessori definisce il bambino come un embrione spirituale nel quale lo sviluppo psichico si associa allo sviluppo biologico. Le fasi di sviluppo sono così delineate: -dai 0 ai 3 anni: il bambino ha una mente assorbente, la sua intelligenza opera inconsciamente assorbendo ogni dato ambientale. In questa fase si formano le strutture essenziali della personalità. -dai 3 ai 6 anni: fase in cui inizia l'educazione prescolastica. Alla mente assorbente si associa la mente cosciente. Il bambino sembra ora avere la necessità di organizzare logicamente i contenuti mentali assorbiti.

La casa dei bambini Nel 1907 fonda a Roma la prima casa dei bambini. Si tratta di una casa speciale, non costruita per i bambini ma è una casa dei bambini.. L'intero arredamento della casa è progettato e proporzionato alle possibilità del bambino.. Il bambino trova un ambiente per potersi esprimere in maniera originale e allo stesso tempo apprende gli aspetti fondamentali della vita comunitaria. Essenziale è la partecipazione dei genitori per la cura della salute e dell'igiene come prerequisito per la scuola. L'insegnante aiuta il bambino, lo sviluppo del quale deve compiersi secondo i ritmi naturali e in base alla personalità che il bambino dimostra.

Materiale didattico La Montessori realizza del materiale didattico specifico per l'educazione sensoriale e motoria del bambino e lo suddivide in: materiale didattico analitico, incentrato su un'unica qualità dell'oggetto, per esempio peso, forma e dimensioni. Educa i sensi isolatamente. materiale didattico autocorrettivo, educa il bambino all'autocorrezione dell'errore e al controllo dell'errore, senza l'intervento dell'educatore. materiale didattico attraente, oggetti di facile manipolazione e uso, creato per invogliare il bambino all'attività di gioco-lavoro con esso. Il bambino è libero nella scelta del materiale. Tutto deve scaturire dall'interesse spontaneo del bambino, sviluppando così un processo di autoeducazione e di autocontrollo

Analfabetismo mondiale Maria Montessori sostiene l’importanza di far fronte al fenomeno dell’analfabetismo: il parlare senza saper leggere e scrivere equivale infatti a essere tagliati completamente fuori da qualsiasi ordinaria relazione tra gli uomini ritrovandosi a vivere in una condizione di menomazione linguistica e che in questo modo rende l’analfabeta un “extra-sociale”. Alla parola va quindi unita una ulteriore abilità che completa il linguaggio naturale aggiungendovi un’altra forma di espressione, ovvero la scrittura. La Montessori afferma che la potenza dell’alfabeto, la conquista più importante per tutta l’umanità, non è semplicemente quella di far capire le parole scritte nel loro senso, ma è quella di dare nuovi caratteri al linguaggio raddoppiandolo. L’alfabeto arricchisce l’uomo. Partendo dall’esperienza con i bambini la Montessori indica i principi pratici per costruire un metodo, adattato e adatto alle diverse condizioni, per insegnare a leggere e a scrivere anche agli adulti. La prima e fondamentale fase del metodo Montessori, sia con gli adulti che con i bambini, è quello di riconoscere e scoprire i suoni del proprio linguaggio e di abbinarli al segno alfabetico corrispondente. In questo modo il mezzo visivo è anche uno stimolo che aiuta ad analizzare i suoni delle parole. Esercizi, strumenti e tecniche, progettati e ragionati per tappe sequenziali di apprendimento, sono quindi proposti all’interno di una relazione educativa che privilegia l’esperienza e l’autonomia dello studente.

Maria Montessori sulla banconota da 1.000 lire Banconote e francobolli commemorativi Maria Montessori sulla banconota da 1.000 lire Maria Montessori è stata la prima ed unica donna italiana a cui è stata dedicata una banconota. Durante gli anni novanta, Maria Montessori è stata raffigurata sulla banconota da 1.000 lire italiane sostituendo Marco Polo, fin quando l'Italia adottò l'Euro.

Commento Il nostro commento per Maria Montessori è assolutamente positivo, da queste pagine abbiamo potuto capire che è stata una donna straordinaria che con la sua intelligenza e la sua forza di volontà è riuscita a cambiare le idee sull’istruzione e sull’educazione dei bambini. Ha saputo battersi contro qualsiasi difficoltà ed è riuscita ad entrare nella storia anche essendo una donna. L’unica cosa che forse è stata per lei un grossissimo vincolo è stata l’epoca in cui è di più straordinaria e forse dobbiamo anche ringraziarla per come stanno adesso le cose sulla condizione delle donne nella scienza, anche se serviranno ancora tante Montessori per arrivare ad un’uguaglianza tra uomo e donna nella scienza.

Alice Del Sesto e Ahlem Takhrist, Classe 3CSS REALIZZATO DA: Alice Del Sesto e Ahlem Takhrist, Classe 3CSS anno scolastico 2008/2009 Con la partecipazione della professoressa Elvira Risino Si ringrazia: L’istituto professionale di stato per i servizi commerciali, turistici e sociale “Luigi Einaudi” via Spezzaferri,7-26900 Lodi