MILANO 25.7.09 Hotel de la ville INCONTRO ELETTI LISTE CERTIFICATE BEPPE GRILLO Valentino Tavolazzi Progetto per Ferrara.

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MILANO Hotel de la ville INCONTRO ELETTI LISTE CERTIFICATE BEPPE GRILLO Valentino Tavolazzi Progetto per Ferrara

CONSIGLIO COMUNALE BILANCIO COMUNALE, CONTROLLO Testo Unico degli Enti Locali (Decreto legislativo 18/8/00, n. 267)

COMPETENZA ED EQUILIBRIO RENDONO IL CONSIGLIERE AUTOREVOLE

IN AULA CONTA IL NUMERO DI MANI ALZATE, MA ANCHE IL PESO DELLE NOSTRE ARGOMENTAZIONI.

DOBBIAMO CONQUISTARE IL CONSENSO DEL MAGGIOR NUMERO DI COLLEGHI (DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE), SUL MERITO DELLE NOSTRE PROPOSTE.

INTERESSE COLLETTIVO E DIFESA DEI BENI COMUNI SEMPRE AL DI SOPRA DI OGNI ALTRA FINALITA.

COMUNICARE AI CITTADINI CON OGNI MEZZO (sito, rete, stampa, newsletter, iniziative pubbliche…) LE NOSTRE POSIZIONI E QUELLE DEGLI ALTRI.

Consiglio comunale 1. Atti che regolano lordinamento del comune, delle aziende ed istituzioni, atti della programmazione finanziaria, dei lavori pubblici, i piani territoriali ed urbanistici, i programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, le intese con gli altri enti locali, le deliberazioni che modificano la consistenza patrimoniale o che dispongono spese pluriennali e le nomine e designazioni dei propri rappresentanti.

Consiglio comunale 2. Esercita il Controllo nei confronti di sindaco e giunta, mediante il processo di programmazione e controllo, interrogazioni, istanze di sindacato ispettivo (co.re.co. o corte dei conti)

Consiglio comunale 3. E riferimento diretto della partecipazione dei cittadini alla programmazione dellattività dellente. Le forme della consultazione della popolazione devono essere previste dallo statuto, secondo quanto indica lart. 8 del testo unico.

Consiglio comunale 4. Il regolamento del consiglio disciplina la gestione delle risorse per il funzionamento dei gruppi consiliari (art. 38).

Consiglio comunale 5. Il presidente è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai 20 giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri (art. 42).

Consiglio comunale 6. Il presidente assicura una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri delle questioni sottoposte al consiglio (art. 11).

Consiglio comunale 7. Il presidente promuove ogni azione necessaria per la tutela dei diritti dei consiglieri comunali previsti dagli artt. 43 e 44 del T.U., dallo statuto e dal regolamento.

Consiglio comunale 8. Ciascun consigliere risponde personalmente dei voti che esprime in favore o contro i provvedimenti trattati dal consiglio...la responsabilità è sempre personale..

Consiglio comunale 9. I consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del comune, nonché dalle sue aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie ed informazioni in loro possesso, utili allespletamento del proprio mandato (art.43).

Consiglio comunale 10. Al consigliere comunale che chieda di prendere visione delle concessioni di costruzione rilasciate dal comune e di estrarne copia, non possono essere addebitati il costo e i diritti di visura e di ricerca.

Consiglio comunale 11. I consiglieri comunali hanno diritto diniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Hanno inoltre il diritto di presentare interrogazioni e mozioni.

Consiglio circoscrizione 1. Attivare la partecipazione ed effettuare la consultazione dei cittadini.

Consiglio circoscrizione 2. Effettuare la gestione dei servizi di base e lesercizio delle funzioni delegate, concorrendo con un apporto decisivo alla nuova organizzazione del comune

Bilancio e controllo 1. Gli atti della programmazione finanziaria sono il bilancio annuale di previsione, il bilancio pluriennale, la relazione previsionale e programmatica, il piano esecutivo di gestione (P.E.G.).

Bilancio e controllo 2. Con il bilancio di previsione annuale il consiglio decide la programmazione dellattività dellente e individua le risorse e gli interventi per i quali le stesse saranno utilizzate (art. 165).

Bilancio e controllo Il bilancio di previsione (ed anche quello consuntivo) riporta le entrate e le spese sia di parte corrente che di investimento. Documento ostico e non strutturato sullorganizzazione dellente.

Bilancio e controllo 3. La parte entrata è ordinata gradualmente in titoli, categorie e risorse, in relazione, rispettivamente, alla fonte di provenienza, alla tipologia ed alla specifica individuazione delloggetto dellentrata.

Bilancio e controllo 4. La parte spesa è ordinata in titoli, funzioni, servizi ed interventi, in relazione ai principali aggregati economici, alle funzioni degli enti, ai singoli uffici ed alla natura economica dei fattori produttivi nellambito di ciascun servizio.

Bilancio e controllo 5. Gli enti assicurano ai cittadini ed agli organismi di partecipazione, di cui allart. 8, la conoscenza dei contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale e dei suoi allegati, con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti.

Bilancio e controllo 6. Lesposizione dei contenuti del bilancio, inviata a tutte le famiglie, resa comprensibile illustrando il significato, in termini semplici e concreti, delle previsioni di entrata e di spesa, dovrebbe rappresentare il primo e più importante impegno di comunicazione dellente ai cittadini. (vedere sito di Modena)

Bilancio e controllo 7. La relazione previsionale e programmatica di cui, formata secondo le esigenze di ciascun ente, è latto nel quale il programma è definito e con esso sono determinati i criteri che guidano la formazione dei bilanci annuale e pluriennale.

Bilancio e controllo 8. Al bilancio annuale è allegato, secondo quanto dispone lart. 171 del T.U., il bilancio pluriennale di competenza, di durata corrispondente a quello della regione di appartenenza e comunque non inferiore a tre anni.

Bilancio e controllo 9. Con lart. 169 del T.U. sono state confermate le disposizioni relative al piano esecutivo di gestione (P.E.G.), la cui adozione è facoltativa per gli enti locali con popolazione inferiore a abitanti e per le comunità montane.

Bilancio e controllo 10. La giunta con il P.E.G. incarica i dirigenti ed i responsabili dei servizi della gestione per il conseguimento degli obiettivi programmati, ed assegna le dotazioni strumentali e finanziarie necessarie.

Bilancio e controllo 11. Il P.E.G. sancisce la distinzione del ruolo degli organi elettivi da quello dei responsabili della gestione, per una nuova amministrazione nella quale a ciascuno è assegnata la sua funzione.

Bilancio e controllo 12. Gli enti locali, nellambito della loro autonomia normativa ed organizzativa, individuano, secondo gli indirizzi di cui allart. 147 del Testo unico, strumenti e metodologie di controllo interno (art. 4 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165).

Bilancio e controllo a) controllo di regolarità amministrativa e contabile la legittimità, di regolarità e correttezza dellazione amministrativa;

Bilancio e controllo b) controllo di gestione, efficacia, efficienza ed economicità dellazione amministrativa, per ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto fra costi e risultati;

Bilancio e controllo il controllo di gestione si articola in tre fasi: a) predisposizione di un piano dettagliato di obiettivi; b) rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi nonché rilevazione dei risultati raggiunti; c) valutazione dei dati predetti in rapporto agli obiettivi, al fine di verificare il loro stato di attuazione.

Bilancio e controllo Il referto del controllo di gestione, stabilito dallart. 198, fornisce le conclusioni del predetto controllo agli amministratori ai fini della verifica dello stato di attuazione degli obiettivi programmati ed ai dirigenti.

Bilancio e controllo c) valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale;

Bilancio e controllo d) valutare ladeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi, in termini di congruenza fra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.

Bilancio e controllo 13. I risultati della gestione sono rilevati anche mediante contabilità economica e dal rendiconto (comprendente il conto del bilancio ed il conto del patrimonio). Il controllo strategico poggia sulla ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi ai sensi dellart. 193 del T.U..

RIASSUMENDO 1. pianificazione strategica (linee programmatiche che il consiglio approva allinizio del mandato amministrativo ai sensi dellart. 46; in questa fase vengono definite le finalità, le scelte strategiche e gli obiettivi generali.

RIASSUMENDO 2. programmazione (relazione previsionale e programmatica, art. 170); sono in questa fase determinati i programmi, le scelte di medio - lungo periodo sullorganizzazione dellente. Individua le attività, le risorse a disposizione e le relative modalità di utilizzo.

RIASSUMENDO 3) budgeting (piano esecutivo di gestione, P.E.G art. 169); il budget è uno strumento di programmazione di breve periodo; indica gli obiettivi da raggiungere, le risorse a disposizione e le modalità operative, con riferimento a precisi soggetti responsabili (centri di responsabilità).

RIASSUMENDO 4. reporting e valutazione dei risultati; durante e dopo la gestione, informazioni contabili ed altre quantitative e qualitative sulle attività svolte, vengono rappresentate in rapporti di sintesi (report), che permettono lanalisi degli scostamenti tra obiettivi e risultati.

uniti vinceremo! grazie