COME COMUNICHIAMO I canali comunicativi sensoriali i sistemi rappresentazionali
Ogni volta che un essere umano interagisce con il mondo circostante lo fa tramite i 5 sensi quindi le basi della conoscenza e della comunicazione sono delle rappresentazioni sensoriali verbali e non verbali.
Cinestesico (tatto, gusto, olfatto) Visivo (la capacità visiva) I sensi sono 5, ma i canali su cui si muove la comunicazione posso essere ricondotti a tre Cinestesico (tatto, gusto, olfatto) Visivo (la capacità visiva) Uditivo ( la percezione dei suoni)
Le modalità sensoriali con le quali le persone codificano con il linguaggio, organizzano e danno significato alle esperienze sono di tipo visivo - cinestesico - uditivo (canali comunicativi) Queste modalità si chiamano SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI SENSORIALI
Visivi 40% Cinestesici 40% Uditivi 20%
Nessun canale comunicativo sensoriale è migliore in assoluto tuttavia quando percepiamo la realtà esterna o quando elaboriamo informazioni tendiamo a privilegiarne uno che viene chiamato Sistema Rappresentazionale Primario (fin dalla età di 10-13 anni)
Dunque Le informazioni, raccolte attraverso i canali sensoriali della vista, dell’udito, del tatto, gusto e olfatto, vengono rielaborate dalla mente e vanno a strutturare i Sistemi Rappresentazionali Sensoriali
SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI SENSORIALI REALTÀ CANALI COMUNICATIVI UDITO VISTA TATTO GUSTO OLFATTO SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI SENSORIALI MENTE
QUANDO ABBIAMO UN QUALSIASI APPROCCIO CON LA REALTÀ E QUINDI ANCHE CON LE MATERIE DI STUDIO LO FACCIAMO ATTRAVERSO QUESTI TRE CANALI E RAPPRESENTIAMO LE COSE NELLA MENTE CON I TRE SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI . . . MA
LA NATURA DI CIASCUNO DI NOI E L’ESPERIENZA DEI PRIMI ANNI DI VITA CI PORTANO, (tra i 10 e i13 anni), A PRIVILEGIARE UNO DEI CANALI E QUINDI UNO DEI SRS
CONSEGUENZA: OGNUNO DI NOI HA UN SUO MODO ORIGINALE DI RAPPRESENTARE LA REALTÀ E QUINDI ANCHE UN MODO TUTTO SUO DI APPRENDERE CIÒ CHE STUDIA
cinestesico I movimenti oculari seguono la velocità del suono Gestualità lenta: si muovono e parlano lentamente Occhi verso il basso a destra Respirazione bassa Gradiscono il contatto fisico Apprezzano il cibo, i sapori, gli odori Memorizzano facendo qualcosa Tengono alla comodità Hanno bisogno di tempo per valutare un’esperienza Chef, scultore, pilota,
visivo I movimenti oculari seguono la velocità della luce Utilizzano l’immagine nelle operazioni mentali Posizione eretta Occhi rivolti verso l’alto con movimenti veloci Respirazione alta Organizzati, ordinati metodici Memorizzano le immagini Poco distratti dal rumore Non ricordano facilmente istruzioni verbali Tengono all’apparenza Stilista, fotografo, geometra/architetto
uditivo I movimenti oculari seguono la velocità del suono Parlano e muovono gli occhi lentamente e lateralmente Respirazione toracica Si distraggono con il rumore Imparano facilmente ascoltando e ripetono le cose Amano la musica sentirsi spiegare le cose Parlano volentieri al telefono Sono capaci di dialogo interiore Sono attenti al tono e alla modulazione della voce Si coinvolgono in attività comuni se capiscono il senso del progetto Avvocato, musicista, insegnate
PER NOI DOCENTI IN CHE MODO È UTILE QUESTA CONSAPEVOLEZZA?
CI PERMETTE DI CAPIRE CHE GLI STUDENTI DI UNA CLASSE INTERA HANNO BISOGNO DI ESSERE STIMOLATI IN PIÙ MODI (MOTIVAZIONE) HANNO BISOGNO DI ORGANIZZARE LE CONOSCENZE A VOLTE IN MANIERA DIFFERENTE DA COME LE SPIEGHIAMO O DA COME SONO DETTE NEI TESTI (METODO DI STUDIO) HANNO BISOGNO DI ESPRIMERSI IN MODI E STRUMENTI DIVERSI (SCHEMI, MAPPE CONCETTUALI, ESPOSIZIONI VERB.) MA SOPRATTUTTO HANNO BISOGNO DI VERBALIZZARE CIÒ CHE IMPARANO (USO SIGNIFICATIVO DEL LINGUAGGIO)
QUANTI MODI POSSIAMO TROVARE PER FARLI ACCOSTARE ALLA REALTÀ DELLO STUDIO .
UNA RIFLESSIONE SULLE MOTIVAZIONI Motivazioni interne sono intrecciate con il desiderio di automiglioramento, il piacere di apprendere, la curiosità di scoprire nuove soluzioni in una sfida con se stessi pensando all’autorealizzazione Motivazioni esterne sono intrecciata con la necessità di evitare rimproveri e punizioni, la pressione a compiacere gli altri il forte desiderio di esibirsi e fare bella figura il bisogno di ricevere lode ed approvazione la smania di competere con gli altri
UN “AIUTINO” SUL TEMA DEI BISOGNI UMANI DI ESSERE ACCETTATO COME SONO Sono felice di esserci, insieme agli altri Posso esprimere la mia creatività e i miei sentimenti come tanti altri(poeti, scienziati) Sono responsabile dei miei pensieri, azioni e sentimenti in quanto unico nel mio genere B. SICUREZZA FISICA E PSICOLOGICA B. DI ESISTERE FISICAMENTE B. IDENTITÀ DI ESSERE RICONOSCIUTO SOCIALMENTE DI RICONOSCERSI NEI PREGI E NEI LIMITI DI APPARTENERE ED ESSERE APPREZZATO Di ESSERE INCORAGGIATO Mi percepisco realisticamente e positivamente B. STIMA AUTOSTIMA DI RELAZIONI POSITIVE DI SAPER RICEVERE E DARE AMORE E AMICIZIA Sono capace di conoscere, capire, amare B.AMORE APPARTENENZA DI ORDINE E STABILITà DI SENTIRSI PROTETTO DI CONFRONTARSI CON LIMITI E PERMESSI DI NUTRIMENTO E PROTEZIONE DI SENTIRSI PROTETTO DAL FREDDO E DAL DOLORE FISICO
SECONDA PARTE
UNA VOLTA COMPLETATO IL LAVORO DI APPRENDIMENTO USANDO IL PROPRIO SRS LO STUDENTE DEVE PORTARE CIÒ CHE CONOSCE ALL’ESTERNO PER DIMOSTRARE DI AVER RAGGIUNTO TUTTI QUEGLI OBIETTIVI CHE METTIAMO NELLA PROGRAMMAZIONE
COME LO FA? LO FA USANDO IL LINGUAGGIO DEL SRS CHE GLI È PIÙ CONGENIALE A VOLTE IN QUESTA FASE CI SONO PROBLEMI PERCHÉ A DIALOGARE SI RITROVANO PERSONE CON UN SRS DIVERSO E CHI DA IL VOTO POTREBBE SOTTOVALUTARE LA PRESTAZIONE DELL’ALUNNO
INFATTI Quando comunichiamo quanto abbiamo elaborato e lo riportiamo nel mondo esterno sotto forma di parole e comportamento questi saranno caratterizzati dalla specificità del nostro SRS
La conversazione presenta termini differenti a seconda del S. R La conversazione presenta termini differenti a seconda del S.R. utilizzato VISIVO UDITIVO CINESTESICO . Vedere Apparire Osservare Illuminare nebbioso Confuso Nitido Quadro Mettere a fuoco Lampo Immaginare Chiaro Rilevare Provare Toccare Afferrare Addentrarsi Sbarazzarsi Insensibile Concreto Appoggiarsi Solido Immobile Soffrire Impressione Sentire Ascoltare Armonizzare Assonate Risuonare Silenzio Accordare Annunciare Esternare Dire Sussurrare Trasmettere
AL DI LÀ DELLA SCUOLA È INTERESSANTE CAPIRE QUALE SISTEMA VIENE USATO DA NOI O DAL NOSTRO INTERLOCUTORE PERCHÉ CI AIUTA A comprendere perché, a volte, non ci si capisce Ad avere la possibilità di comunicare sulla stessa lunghezza d’onda A comunicare in modo che l’altro ci capisca A capire meglio che cosa ci comunica il nostro interlocutore A individuare un modo più efficace per apprendere
Usando i Sistemi Rappresentazionali ogni persona costruisce una mappa del mondo operando una selezione sulle informazioni che raggiungono la sua mente attraverso i sensi
La conoscenza di sé e dell’altro quindi, non è mai totale e oggettiva La conoscenza di sé e dell’altro quindi, non è mai totale e oggettiva. Viene filtrata in questi tre modi: La cancellazione di dati importanti focalizzandosi solo su alcuni (diverso punto di vista tra due persone sulla stessa esperienza) La generalizzazione dei dati estendendo un giudizio di una sola esperienza a tutte le esperienze dello stesso tipo La distorsione delle informazioni rimaneggiate secondo modalità personali nate attraverso esperienze particolarmente significative (presunzione di sapere cosa pensano gli altri, interpretare l’espressione non verbale come un giudizio sul proprio conto)
È importante essere consapevoli del S. R. P È importante essere consapevoli del S.R.P. anche se filtrato, perché migliora la comunicazione con l’altro e perché influenza sia la comunicazione tra le persone sia la capacità di motivare se stessi
Dunque Le capacità percettive sono immense Dunque Le capacità percettive sono immense. La mente seleziona e filtra solo una parte delle informazioni consciamente Il resto appartiene ad uno sfondo immagazzinato nella memoria inconsciamente
Questi dati inconsci emergono sotto forma di intuizione nell’ambito della comunicazione non verbale Allora nella comunicazione bisogna considerare anche questi aspetti non verbali che sono meno oggettivi, ma comunque legati strettamente al sistema rappresentazionale usato
IMPORTANZA DEL TIPO DI COMUNICAZIONE Il significato della comunicazione nella relazione è dato da Parole (modelli verbali, predicati aggettivi) 7% Tonalità ( volume, tempo, timbro, frequenza, ritmo, intonazione) 38% Fisiologia (espressione volto, gesti, postura, movimenti oculari) 55% Prestare attenzione a questi elementi facilita la relazione interpersonale perché ci mette in contatto con tutta la persona (pensieri, sentimenti, comportamenti) ma soprattutto con il suo modo specifico di comunicare SRP
Osservando e ascoltando il nostro interlocutore, attraverso quanto egli ci propone a livello verbale e non verbale (analogico ) si può individuare il suo Sistema Rappresentazionale Preferenziale Gestualità Postura Deambulazione Tono di voce Verbi avverbi Predicati Aggettivi