Viaggio dentro il cuore Psicologia, vita cristiana e percorsi di riconciliazione Codroipo, 25 gennaio 2016

Gli esseri umani sono anfibi

Mondo dei desideri e mondo dei limiti

Tensione ineliminabile Limite Desiderio

Mito della perfetta serenità?

Soluzioni false e insufficienti alla tensione tra desiderio e limite Annullare la tensione eliminando una polarità

Annullamento del limite: la via dell’orgoglio farisaico Un uomo falsamente rivolto a Dio e veramente rivolto su se stesso Non riconosce la propria debolezza, fragilità, limite Anche la posizione fisica con la quale prega mostra la sua autosufficienza Uso difensivo della religione Atteggiamento esibizionistico Il fariseo sembra sicuro, ma in realtà è uno che ha paura della sua debolezza Il fariseo guarda agli altri in modo distaccato, freddo, ripiegato su se stesso. Ogni aspetto che parla di fallimento insinua un senso di colpa

Annullamento del desiderio: la via dell’umiliazione, della disistima l’umiliato ha un fondo di amor proprio che rende intolleranti alla critica, si irrita davanti l’evidenza del proprio errore. l’umile non si preoccupa di salvaguardare la propria immagine agli occhi degli altri L’umile non si difende, l’umiliato sì. La debolezza, l’errore, la vulnerabilità sono posti al centro della scena, l’incapacità di gratitudine La percezione di sé negativa si accompagna in modo cronico al senso di colpa… quando descrive il proprio peccato è più preoccupato di sé che dell’altro.

La nostra identità: peccatori amati

Peccatori amati

Cosa fare del limite? accettazione responsabilità chiamata

Alcune tesi sul conoscersi la conoscenza di sé è imperfetta e imparziale conoscersi richiede la collaborazione di altri: la conoscenza di sé passa attraverso il feed-back

La finestra di JOHARI

Alcune tesi sul conoscersi la conoscenza di sé passa attraverso qualche sorpresa Negativo fisico-fisiologico Negativo psicologico Negativo morale ci si conosce più per riflesso che per autocontemplazione ci sono dei rischi: Difetto di soggettività Eccesso di soggettività

Senso di colpa psichico, senso di colpa morale, senso del peccato Correlati emotivi Senso di colpa psichico, senso di colpa morale, senso del peccato

Colpevolezza psichica Stato affettivo deprimente, più o meno isolante e autodistruttivo, conscio o inconscio, a base di ansietà, angoscia, e paura di una punizione a causa di una legge infranta o del timore per la possibile vendetta di una persona significativa offesa. La spinta che ne deriva è quella a riparare, espiare, riequilibrare, punire, purificare. Spesso ci sono ideali irrealistici. Ne deriva scrupolosità, perfezionismo, rigidità di pensiero e azione Ne deriva una morale dell’obbligo, della legge, della paura, troppo repressiva. Troppo contraria al piacere e troppo sublime.

Senso di colpa psichico Insieme di sentimenti negativi nei confronti di se stessi (-) Originati dal venir meno come: trasgressione, infrazione, omissione Nei confronti di un “dover essere” obbligante, “tu devi, tu non devi” (introietti) Finalizzati a rifare l’equilibrio turbato tramite una riparazione e un ritorno allo status quo

Colpevolezza morale si forma una coscienza autonoma, una scala di valori armonizzata con l’oggettiva importanza di cose e persone nella misura in cui si segue l’ideale etico si sperimenta un senso di autorealizzazione la legge morale non è più qualcosa di esterno, ma diventa progetto da realizzare. quando si sbaglia ci si accorge di agire contro il proprio vero bene ci si propone di riparare il danno fatto.

Senso di colpa morale Insieme di sentimenti positivi e negativi (+ e -) Originati dal venire meno sotto forma di trasgressione, infrazione, omissione Rispetto ad una scala di valori interiorizzati, rispetto ad un “poter e dover essere”, secondo una coscienza autonoma Finalizzati a riconoscere il male oggettivo fatto e accettare la propria responsabilità Orientati a stimolare una riparazione, a suscitare un impegno, a rimettere in cammino rispetto alla stasi

Senso del peccato serie di sentimenti positivi e negativi nei confronti del sé come singolo, del gruppo, ma soprattutto di Dio è un venire meno a una relazione personale (individuale e collettiva) con Dio riconoscere Dio come misericordioso e prioritario su ogni altra realtà; riconoscere il suo perdono come ricreatore l’esperienza e sentimento stimolano a riconoscere le dimensione oggettive del male fatto, ad assumersi le responsabilità delle proprie scelte, a riparare per quanto possibile orientati a stabilire la comunione con Dio e con i fratelli i protagonisti sono il soggetto e Dio, non l’ideale perfezionistico di sé

Senso del peccato Insieme di sentimenti positivi e negativi (+ e -) Originati dal venire meno per debolezza o per deliberatezza ad una relazione personale con Dio Rispetto a Dio creatore e salvatore e il suo progetto di salvezza Finalizzati a riconoscere Dio misericordioso e prioritario, il suo perdono, la bontà sostanziale di ciascuno agli occhi di Dio Finalizzati a riconoscere le dimensioni oggettive del male fatto, assumersi le responsabilità delle proprie scelte, riparare per quanto possibile Orientati a ristabilire al comunione con Dio e con i fratelli, stimolare un impegno conforme al piano di Dio su di sé

Prospettiva educativa Senso di colpa psichico Insieme di sentimenti negativi nei confronti di se stessi (-) Originati dal venir meno come: trasgressione, infrazione, omissione Nei confronti di un “dover essere” obbligante, “tu devi, tu non devi” (introietti) Finalizzati a rifare l’equilibrio turbato tramite una riparazione e un ritorno allo status quo Senso di colpa morale Insieme di sentimenti positivi e negativi (+ e -) Originati dal venire meno sotto forma di trasgressione, infrazione, omissione Rispetto ad una scala di valori interiorizzati, rispetto ad un “poter e dover essere”, secondo una coscienza autonoma Finalizzati a riconoscere il male oggettivo fatto e accettare la propria responsabilità Orientati a stimolare una riparazione, a suscitare un impegno, a rimettere in cammino rispetto alla stasi Senso del peccato Originati dal venire meno per debolezza o per deliberatezza ad una relazione personale con Dio Rispetto a Dio creatore e salvatore e il suo progetto di salvezza Finalizzati a riconoscere Dio misericordioso e prioritario, il suo perdono, la bontà sostanziale di ciascuno agli occhi di Dio Finalizzati a riconoscere le dimensioni oggettive del male fatto, assumersi le responsabilità delle proprie scelte, riparare per quanto possibile Orientati a ristabilire al comunione con Dio e con i fratelli, stimolare un impegno conforme al piano di Dio su di sé

Senso di colpa e senso del peccato attenzione sugli altri e su Dio attenzione sull’io inquietudine per aver fatto male agli altri e a Dio l’io si sente in pericolo, preoccupazione per la propria integrità morale fiducia immensa nel perdono continuo ritorno al passato, ruminazione sulla propria integrità perduta rifiuto di ogni interiorità ossessionante ci si incentra sui pensieri e desideri carità concreta e attiva spiritualità immaginaria e pseudoascetismo accettazione e comprensione dell’altro con un primato accordato all’amore attacco agli altri sotto l’apparenza di virtù, primato accordato alla legge il prossimo è stimolo al bene profonda paura degli altri e del giudizio amore come impegno totale paura dell’azione per timore dello scacco e della contaminazione

Crescere nella moralità fare attenzione alla confusione e identificazione tra scopi-intenzioni con le motivazioni rischio idealismi, perfezionismo, moralismo, rigidità di pensiero saper fare il punto del proprio cammino secondo ritmi quotidiani e periodici: sapere prendere distanza da sé ed esercitare riflessività (presenza attiva a se stessi) e la criticità (rimando ai valori) interiorizzare una gerarchia di valori ricercare la supervisione di qualcuno e di una comunità

Prospettiva dell’integrazione

Autotrascendenza Conoscenza Morale Amore

Autotrascendenza Egocentrica Filantropico sociale Teocentrica

Una dialettica di base Io attuale Io ideale

Non tutto è conscio…