Scarico e Trattamento Delle Acque Domestiche

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Progetto Alimentazione
Advertisements

prof. Fabio Tottola IPSIA E.Fermi VR
Energia Idrica Alice.Shanti.Ahmedin.
IDROSFERA Cos’è Il suo ciclo Acque dolci Acque salate Inquinamento.
SORELLA ACQUA.
Calcolare la potenza termica dispersa per conduzione, causata dal calore che si disperde dall’interno di un edificio, attraverso una parete di gesso spessa.
LA GEOTERMIA.
L’abitazione Progettazione e costruzione di un edificio
Lo scambio termico Processi e Tecnologie
L’acqua. Federica Soldati 3B.
L'inquinamento dell' acqua
Prof. Massimo Lazzari COSTRUZIONI RURALI Corso di Laurea in PAAS.
IO AMO L’ACQUA.
RICICLARE PER RISPARMIARE
La sicurezza degli impianti elettrici
IL CICLO DELL’ACQUA IN ATMOSFERA
Pisa - Venerdì 23 Aprile CEI Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi Cocchi Dr. Elio.
Fiore Serena Fiore Serena Classe III B Classe III B A.s A.s
Il Piano Regolatore Generale: nozioni ed elementi tecnici
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Commissario delegato per il Superamento dell’Emergenza Protezione Civile della Regione Servizio Pianificazione,
L’ACQUA L’ acqua è una sostanza composta la cui molecola è formata da 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno: H2O.
Un qualsiasi liquido lasciato in un recipiente aperto pian piano evapora. Se il recipiente è chiuso ad un certo punto si raggiunge una condizione.
© Copyright - Consoli – Trinaistich - Astorina
L’elettricità.
I PRINCIPALI RISCHI PER L’UOMO DOVUTI AL FATTORE METEOROLOGICO
LEZIONI DI ESTIMO Tabelle millesimali di condominio Prof. Romano Oss
“SONO BUONE LE PATATINE FRITTE???”
Analisi dei meccanismi locali
CASA CLIMA.
Uno studio sullo spreco dell'acqua
Sistemi per il recupero dell’ acqua piovana RewaSystem.
Il mondo dell'acqua.
Centrali Geotermiche Alunno: Roncari Luca Anno scolastico: 2011 – 2012 Classe: IV A ET Materia: Elettrotecnica.
regimi di flusso e perdite di carico
Separazione delle polveri
Gli impianti.
Cenni teorici. La corrente elettrica dal punto di vista microscopico
Concorso “Cerchi nell’Acqua”
Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica
Corso di Tecnologia delle Costruzioni
Realizzazione delle opere di captazione, regimentazione e scolo delle acque meteoriche nel Comune di Ruda (UD)
VENTILAZIONE Uno degli elementi più importanti per la costruzione di una casa passiva è l'impianto di ventilazione, indispensabile per il ricambio d'aria.
ENERGIA SOLARE La luce del sole è una radiazione elettromagnetica formata da fotoni, particelle elementari di energia luminosa. Essa ha origine dalla reazione.
ENERGIA GEOTERMICA.
Lato destro del fossato Lato sinistro del fossato.
LE ACQUE DI RIFIUTO DELL'ISII COME SI PRODUCONO E CHE NE FACCIAMO?
Progetto di educazione ambientale
Energia Idroelettrica
Il Gruppo Produttori Tubi e Raccordi in PVC compatto
Oli alimentari. Chi di noi non si è trovato con un po’ d’olio di frittura esausto o con quello dei barattoli di sottoli da dover eliminare? Spesso l’istinto.
IMPIANTI TECNOLOGICI – CAP. IV
ANALISI DELLA RETE FOGNARIA E VALUTAZIONE DELLE AREE ALLAGABILI DEL
ESPERIMENTO DI RÜCHARDT
Aula Magna Scuola Politecnica Palermo 12 maggio 2015
COSA C’E’ IN UNA GOCCIA DI ACQUA? Il nostro viaggio alla scoperta dell’acqua è partito da una domanda: COSA C’E’ IN UNA GOCCIA DI ACQUA?
Acqua non dannosa sotto
Architettura Ingegneria Geometra Per progettare e costruire una struttura è indispensabile un progettista specializzato in:
Impianti tecnici della casa
IMPIANTO IDRICO-SANITARIO DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE
IL RISCHIO IDRAULICO 25 Settembre 2007 DELEGAZIONE DI ZONA MARGHERA RIVIERA Malcontenta Ca’Brentelle Ca’ Sabbioni a cura Nelvio Benin portavoce DDZ.
Elementi di Illuminazione.  L'illuminazione consuma ingenti quantità di energia negli uffici e nelle aree produttive e l'esperienza dimostra che il risparmio.
RACCOLTA OLI VEGETALI ESAUSTI Venerdì 10 Giugno 2011.
L’idrosfera Il pianeta azzurro
Per produrre del latte pastorizzato una azienda adopera un impianto costituito da una batteria di scambiatori a piastre ognuno dei quali ha una superficie.
Gli strumenti di misura
DALLA FONTE AL RUBINETTO Leonardo © De Agostini Scuola.
UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI.
Determinazione delle sostanze solide sospese Claudio Chiesa 3 a A Claudio Chiesa 3 a A anno scolastico 2010/2011 anno scolastico 2010/2011.
Cosa è la FISICA Esperienza trenino: Misurare una lunghezza
Trasporto di calore in regime non stazionario. ab Lastra piana inf Cilindro infinito Sfera
Transcript della presentazione:

Scarico e Trattamento Delle Acque Domestiche Mora Alessandra 4A\p.5 Anno 2004

GLI IMPIANTI DI SCARICO Hanno il compito di raccogliere , convogliare e smaltire le acque presenti in un edificio , contribuendo ad evitare che negli ambienti abitati si determinano cattivi odori .

VANNO DISTINTI A SECONDA CHE SI TRATTI DI : ACQUE BIANCHE Dovute dalle piogge e dal disgelo della neve . ACQUE USATE o NERE Prodotte dall’uso che di esse fa l’uomo .

UN IMPIANTO DI SCARICO DI ACQUE BIANCHE COMPRENDE : CANALI DI GRONDA , dove convergono acque provenienti dalle falde dei tetti e dai solai piani di copertura ; PLUVIALI , colonne di scarico verticali , che ricevono , nella parte alta le acque provenienti da canali di gronda o da solai piani ; ( Sezione netta : 1cm² per ogni 3m² di tetto ) COLLETTORI DI SCARICO , raccordano alla base le pluviali , convergendo verso lo scarico finale , che può essere un corso d’ acqua superficiale , ovvero la rete fognaria urbana d’ acque bianche o miste ;

Ecco alcune considerazioni sullo smaltimento delle acque bianche (o Pluviali) che l’ufficio consulenze tecniche della Geberit ( leader mondiale nella costruzione di tubazioni per impianti di scarico ) periodicamente invia a progettisti e a consulenti :

1_ E’ molto importante stabilire la quantità massima di acqua caduta durante periodi di piogge intense . 2_ Come unità di misura delle acque pluviali si addotta l’intensità pluviometrica,espressa in cm\ora\mq. Questo valore varia però da regione a regione e raggiunge il massimo durante piogge brevi ma intense . Per determinare un buon valore medio dell’intensità della pioggia ci si basa su un periodo Z=10anni .

3_La quantità d’acqua determinante per il dimensionamento delle condotte pluviali dipende dai seguenti fattori: *dalla totalità delle superfici esposte alla pioggia,determinata mediante la proiezione ortogonale in mq . e *dalla pendenza e la natura delle superfici esposte espressa con il coefficiente K . 4_Coefficiente k = Riduttore dell’intensità pluviometrica effettiva , basato sulla natura delle superfici esposte alla pioggia .

LE ACQUE USATE o NERE SI DISTINGUONO A SUA VOLTA IN : ACQUE FECALI : Provenienti principalmente da vasi o orinatoi . ACQUE BIONDE : da lavabi e bidet . ACQUE SAPONATE GRASSE : dalla cucina . ACQUE GRIGIE : acque bionde + acque saponate . ACQUE DI SCARICO INDUSTRIALE : provenienti da scarichi industriali

UN IMPIANTO DI ACQUE NERE COMPRENDE: LE FECALI ( Colonne di scarico ) : Qui le acque usate dagli apparecchi igienico sanitari , arrivano attraverso le diramazioni interne FOGNATURA INTERNA ( Collettori fecali ) : Seguono le Fecali , ed è l’ultimo percorso tubiero che trasporta le acque usate fino alla fognatura urbana . Se in esse convergono anche colonne pluviali si parla di COLLETTORI MISTI .

Occorre accertarsi che tra gli impianti fecali e l’ambiente chiuso si interponga sempre un tappo idraulico , di acqua pulita (sifone) , che impedisca ai cattivi odori che accompagnano le acque usate di accedere negli ambienti stessi . Ciò si ottiene con l’impianto di ventilazione , che deve essere sempre accompagnato con quello di scarico , col compito di disperdere i cattivi odori presenti in rete e di evitare che nella rete fognaria si determinino Risucchi ,che potrebbero annullare i citati tappi presenti nei sifoni . Il sifonaggio va realizzato sia vicino ad ogni apparecchio sanitario , sia nelle reti fognarie .

LE RETI FOGNARIE POSSONO ESSERE A SIFONE UNICO Il quale può essere sostituito da un pozzetto sifonato che risponde egualmente all’obbiettivo di creare un tappo idraulico tra rete fognaria esterna e quella interna . A SIFONE MULTIPLO Il Sistema oggi più diffuso.Prevede l’istallazione di un sifone alla base di ciascuna fecale prima dell’accesso ai collettori . Per le colonne fecali che collegano vasi igienici è opportuno che un pozzetto di ispezione areato preceda il sifone , per agevolare i possibili interventi di manutenzione .

Il calcolo delle diverse componenti tubiere di un impianto di scarico per edifici , è caratterizzato da periodi di deflusso di liquido molto irregolari , con regime di moto non sempre prevedibile , per cui ormai i criteri per la definizione delle reti sono fondamentalmente empirici basati sulla più diffusa esperienza . Infatti :

NEI TRATTI ORIZZONTALI DIAMETRI TROPPO RISTRETTI COMPORTEREBBERO : NEI TRATTI ORIZZONTALI Il rallentamento del flusso d’acqua, determinando intasamento, impedendo lo scorrere del liquido retrostante , fino al rischio di farlo defluire all’esterno magari dagli apparecchi sanitari posti a quote basse rispetto ai punti di intasamento. NEI TRATTI VERTICALI Dove le pendenze sono massime, il flusso risulterebbe eccessivo,con rumorosità intollerabile, pericoli di rotture... DIAMETRI TROPPO GROSSI COMPORTEREBBERRO : NEI TRATTI ORIZZONTALI Il formarsi di depositi che , nei periodi a tubazione vuota si essiccano, con la possibilità di arrivare in particolari condizioni , all’otturazione. NEI TRATTI VERTICALI L’acqua potrebbe sfioccarsi , portando particelle di sporco a schiacciarsi sulle pareti , poi essiccandosi ,trasformandosi in incrostazioni che potrebbero diventare veri e propri ganci ai quali si attaccano carta strofinacci e materiali simili ;si determinerebbero ammassi di materiale poco degradabile che distaccandosi in masse consistenti produrrebbe occlusioni .

Un corretto calcolo di proporzionamento si effettua attribuendo a ciascun apparecchio igienico-sanitario un valore numerico alla portata che esso scarica nell’unità di tempo .

Con UNITà DI SCARICO SI INTENDE : Il Valore più basso ipotizzabile LA SUA DEFINIZIONE ORIGINARIA è INDICATA COME: Il volume del liquido in un minuto primo dagli apparecchi sanitari che richiedono la minima capacità di scarico (lavabo o bidet) quando il tubo di scarico ed il sifone abbiano il diametro di 1’’ 1\4 (32mm)

Fattore importante , per calcolare e progettare un’ impianto di scarico , è la determinazione della contemporaneità di scarico degli apparecchi , stabilire cioè la percentuale di probabilità che 2 o più apparecchi ,allacciati ad un’ unica condotta , scarichino contemporaneamente .

Ciò è difficile da determinare con assoluta precisione , per cui ci si basa su dati teorici , risultati di test pratici e confronti effettuati a livello internazionale . La base per il calcolo è la quantità d’acqua Q in litri che deve essere evacuata nell’unità di tempo ;sono da prendere in considerazione i seguenti fattori : Determinazione del carico totale della diramazione di scarico ,degli apparecchi componenti un servizio o un’ unità industriale o di laboratorio Determinazione del carico totale della colonna di scarico Determinazione del carico totale del collettore di scarico

TENENDO CONTO DELLA CONTEMPORANEITà: In CASE D’APPARTAMENTI (Caratterizzati da intensità di scarico variabile nel tempo breve ) Qr (intensità scarico reale) = 0.5 V¯Qt (intensità di scarico teorica) In GRANDI RISTORANTI ,OSPEDALI … Qr = 0.7 V¯Qt In INDUSTRIE ,ECC…(Caratterizzati da intensità di scarico costanti per lungo tempo) Qr = 1.2 V¯Qt

Fine