FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN OSTETRICIA Presidente Chiar.mo Prof. Fabio Facchinetti PAURE, ANSIE E ASPETTATIVE CIRCA IL TRAVAGLIO DI PARTO: UN’INDAGINE CONOSCITIVA RELATORE LAUREANDA Professore Facchinetti Fabio Melli Irene CORRELATORE Dott.ssa Argento Cindy Anno Accademico 2011/2012
Che cos’è la paura STATO AVVERSIVO DEL SISTEMA NERVOSO SECONDO FREUD STATO AVVERSIVO DEL SISTEMA NERVOSO ERETISMO PSICHICO MINACCIA PER L’INTEGRITA’ E LA SICUREZZA DELL’ORGANISMO
TRAUMA DELLA NASCITA Paura del parto La riconduce funge MODELLO DELLE SUCCESSIVE SITUAZIONI DI PERICOLO Paura del parto
Tocofobia Tokos (nascita) Phobos (paura) TOCOFOBIA PRIMARIA = appare prima della gravidanza e può iniziare nell’adolescenza TOCOFOBIA SECONDARIA = compare dopo un’esperienza negativa, una nascita traumatica o altri eventi egualmente perturbanti
Taglio cesareo d’emergenza e parto operativo Da numerosi studi europei è emerso che: Ansia influisce Corso ed esito della gravidanza Taglio cesareo d’emergenza e parto operativo Aumento della richiesta della parto analgesia provoca
Inoltre, la paura e la tensione interferiscono con la naturale liberazione delle beta endorfine, neuro peptidi del sistema oppioide che mediano l’informazione sensoriale riguardante la percezione del dolore IRRIGIDIMENTO TOTALE DEI MUSCOLI DEL CORPO TORCHIO ADDOMINALE PAVIMENTO PELVICO
Contrasto tra il desiderio di diventare madre e la paura del dolore che tale processo comporta Avremo così un RALLENTAMENTO DELLA DILATAZIONE DEL COLLO DELL’UTERO e, previa alternanza di momenti di apnea e di iperventilazione,un ALTERATO APPORTO DI OSSIGENO; non solo ai tessuti materni, ma soprattutto a quelli fetali Emogas analisi
Scopo della tesi Analizzare SE variabili di natura psicologica, ovvero le aspettative, la paura, l’ansia e la depressione possano interferire con il tipo di parto, la richiesta del parto in analgesia e la presenza di problemi materno-fetali. CAMPIONE E PROCEDURA Il seguente studio è stato proposto a 170 donne di nazionalità italiana, reclutate presso l’ambulatorio CTG, con un’epoca gestazionale superiore alla 35°settimana e si basa sulla compilazione di questionari self report prima e dopo il parto.
STRUMENTI PRIMO QUESTIONARIO Scheda anamnestica Supporto pratico ed emotivo percepito durante la gravidanza Experience Questionnaire (W_DEQ), misura la paura del parto Edimburg Post Natal Depression Scale (EPDS), misura il livello di depressione State-Trait Anxiety Inventory (STAI), misura l’ansia di tratto Childbirth Self-Efficacy Inventory Scale (SE), stabilisce l’abilità nel far fronte a un evento potenzialmente stressante Due test (IOS), basati sul descrivere il rapporto con il partner e quello che si aspetta di avere con il bambino attraverso la selezione di un’ immagine tra sette proposte.
SECONDO QUESTIONARIO Supporto pratico/psicologico Il W_DEQ I test IOS È stata inoltre aggiunta una scheda relativa al parto: spontaneo, operativo, taglio cesareo,parto analgesia, lacerazioni spontanee, epidurale, stato di benessere della madre e del bambino.
Analisi deL CAMPIONE Età media delle donne è 31,56 Tramite il software SPSS Età media delle donne è 31,56 La maggior parte delle donne intervistate era nullipara
La maggior parte delle donne del nostro studio possiede il diploma della scuola media superiore
Il 37,10% delle donne è impiegata
Il 71% delle donne non ha riferito problemi di salute in gravidanza L’11,2% ha avuto minacce d’aborto.
Il 12,9% si è sottoposta ad almeno un’interruzione di gravidanza. Il 14,2% delle donne ha avuto aborti spontanei nelle gravidanze precedenti
Il 54% del campione ha riferito Nausea e vomito il primo trimestre di gravidanza
Il rimanente 6% non ha specificato le sue intenzioni Il 27,1% voleva richiedere l’epidurale durante il travaglio di parto. Il 72,9% era intenzionato a partorire senza l’ausilio della partoanalgesia . Il rimanente 6% non ha specificato le sue intenzioni
Il 48% del campione ha partorito a termine di gravidanza
Il 76% del campione ha partorito spontaneamente Il 71% del campione non ha riferito problemi materno - fetali
Il 63% del campione riferisce di avere avuto una lacerazione spontanea
L’84% delle donne non ha effettuato l’analgesia in travaglio
Supporto pratico dell’ Ostetrica per il 47% Supporto emotivo del Partner per il 49%
Rischio di depressione post-partum Il 72% delle donne non è a rischio di depressione post –partum
Confronto tra i rapporti (in media) con il partner e con il bambino prima e dopo il parto Su un punteggio da 1 a 7 un punt
risultati I dati del campione e del dopo parto sono stati elaborati con quelli di natura psicologica in modo da poter osservare se l’ansia e la paura avessero potuto in qualche modo influire fisicamente sull’espletamento del parto. Dall’analisi però non è risultata nessuna effettiva interferenza: nel tipo di parto, nella durata del travaglio, nell’utilizzo della parto-analgesia, nell’assenza di problemi materno/fetali, e nella durata effettiva della gravidanza.
il partner l’ostetrica il ginecologo/a Si è visto che il rapporto esistente tra la SE e la WDEQ-B nelle nullipare è indirettamente proporzionale, quindi all’aumentare della capacità di fronteggiare l’evento ne diminuisce la paura riferita. Inoltre è emerso che ci sono principalmente tre figure in grado di influenzare la percezione della donna il partner l’ostetrica il ginecologo/a
Per quanto riguarda il gruppo delle Uni- pluripare, ciò che è emerso maggiormente è il fatto che la paura e l’approccio che esse hanno avuto durante il parto, è notevolmente influenzato dal ricordo del parto precedente. Esiste pertanto un rapporto direttamente proporzionale tra la paura espressa nel WDEQ-A e quella riportata nel WDEQ-B.
conclusioni La figura che maggiormente può aiutare la donna ad aumentare la sua capacità di far fronte all’evento stressante è l’ostetrica durante la gravidanza e il travaglio , poiché attraverso l’instaurazione di un rapporto di fiducia, può diventare un punto di riferimento, pratico ed emotivo, non solo per la partoriente ma anche e soprattutto per la prima persona in cui la donna cerca supporto e coraggio, il partner.
In questo modo la donna può diventare la principale protagonista del proprio parto e conservarne un ricordo positivo anche per le future gravidanze. Se ne deduce che l’ostetrica intervenendo sull’ansia e la paura nella prima gravidanza, possa ridurne la ricomparsa nelle gravidanze successive.
Grazie per l’attenzione