Studi biblici
Numeri: un popolo in marcia verso la terra
Schema del libro Nm 1,1-10,10Organizzazione della Comunità prima della sua partenza dal Sinai Nm 10,11-21,25Marcia attraverso il deserto: dal Sinai alle pianure di Moab Nm 22,1-36,13nelle pianure di Moab: preparativi per entrare nella terra
I anno Il 15° giorno del 1° mese del 1° anno Israele uscì dall’Egitto. Il giorno prima (14° giorno del 1° mese – Nisan - avevano celebrato la Pasqua). [secondo Esodo 12,41] Il 15 del 3° mese del 1° anno Israele arrivò al Sinai II Anno il 1° giorno del 2° mese del 2° anno inizia il libro dei Numeri Il 20° giorno del 2° mese del 2° anno riparte la marcia dal Sinai Cronologia dell’esodo secondo Numeri
Ultimo anno (40) Il 1° giorno del 1° mese del 40° anno muore Miriam, sorella di Mosè Il 1° giorno del 5° mese del 40° anno muore Aronne, fratello di Mosè e sommo sacerdote. Il 1° giorno dell’11° mese del 40° anno si colloca il Deuteronomio (Dt 1,3). Morte di Mosé. Cronologia dell’esodo secondo Numeri
Il filo conduttore che costituisce la trama del libro è la marcia, attraverso il deserto, del popolo di Israele, che dal Sinai (dopo la Teofania, l’Alleanza e le Leggi stabilite da Dio), cerca di raggiungere la Terra promessa. Due strutture: 1. l’uno è fondato sugli avvenimenti vissuti dalla generazione dell’esodo, fino alla sua decretata distruzione (1,1-25,18) e sui preparativi per la conquista della Terra promessa da parte della nuova generazione (25,19-36,12). Ciò rende ragione dei due censimenti: (Nm 1 e Nm 26), quasi un nuovo inizio. La struttura del libro
Numeri La vecchia generazione della ribellione 1 – censimento delle 12 tribù 3 – censimento dei leviti 5 – legge in cui sono coinvolte le donne 6 – legge relativa ai voti 7 e 15 – elenchi e norme relative alle offerte 9 – celebrazione della Pasqua 10,8-9 – legge riguardo ai sacerdoti, che suoneranno le trombe come segnale per la guerra santa 13 – lista degli esploratori, scelti tra le 12 tribù per perlustrare la terra promessa – resoconto degli esploratori e ribellione che causa la morte della vecchia generazione – annotazioni geografiche sparse riguardo ai luoghi toccati da Israele durante il viaggio nel deserto 18,21-32 – norme per i leviti 21,21-35 – vittorie sul re Sicon e il re Og, e conquista della terra a est del Giordano 25 – i madianiti spingono Israele a peccare, e Dio ordina a Israele di punirli (vv ) Numeri La nuova generazione della speranza 26 – censimento delle 12 tribù 26 – censimento dei leviti 27 – legge in cui sono coinvolte le donne 30 – legge relativa ai voti 28 e 29 – elenchi e norme relative alle offerte 28,16-25 – norme per le future celebrazioni della Pasqua 31,6 – i sacerdoti suonano le trombe per dare inizio alla guerra santa contro i madianiti 34 – elenco dei leader scelti tra le 12 tribù per spartire la terra promessa 32,6-15 – viene richiamata la storia degli esploratori di Num perché serva da monito per la nuova generazione 33 – compendio dei luoghi toccati da Israele durante il viaggio nel deserto; vengono anche ricordate la morte di Aaronne sul monte Or (cap. 20) e la sconfitta del re di Arad (cap. 21) 35 – norme per le città levitiche 32 – le terre a est del Giordano, strappate a Sicon e Og, assegnate alle tre tribù di Ruben, Gad e Manasse 31 – guerra santa contro i madianiti, per punirli di ciò che hanno fatto nel cap. 25
2. L’altro è motivato e scandito dalle tre dislocazioni geografiche del racconto: - Attesa ai piedi del monte Sinai e preparativi per la partenza (1,1-10,10) - Avvenimenti attorno alla regione di Kadesh-Barnea (10,11-25,18) - Avvenimenti successivi, a partire dalla pianura di Moab (25,19-36,12) La struttura del libro
1.L’amore di Dio per Israele “ Nel giorno in cui venne eretta la Dimora, i figli d’Israele erano come una ‘sposa’ che entra sotto il baldacchino nuziale” (Nm 7,1) -A motivo dell’amore che il Signore prova per loro, li conta ogni momento. -Non solamente il popolo in quanto tale, ma ogni membro è amato da Dio -La “Dimora” è il “sacramento” = il segno efficace che rende possibile la presenza di Dio in mezzo al suo popolo. Le tematiche teologiche di Numeri
1.L’amore di Dio per Israele -Come per Esodo, anche per Numeri il culto rappresenta il vertice del rapporto di Israele con il Signore -E questo svela la profonda natura di comunità santa e popolo sacerdotale di Israele -Nel culto il popolo riscopre e vive la sua vocazione alla santità, cioè al rapporto intimo con il Signore. Le tematiche teologiche di Numeri
2. La configurazione teologica della comunità d’Israele -Il tema centrale del libro dei Numeri è la ‘edah, la “Comunità” d’Israele… -descritta anzitutto come il popolo che Dio ha riscattato, per essere il suo re. -L’accettazione della Torah da parte d’Israele ha significato, l’accettazione della regalità di Dio, unico signore e giudice del suo popolo. -tutti i figli d’Israele, quindi, sono santi, perché “hanno udito parole al Sinai dalla bocca dell’Onnipotente” (16,3) Le tematiche teologiche di Numeri
2. La configurazione teologica della comunità d’Israele -Eppure, il Signore ha voluto una distinzione all’interno della sua comunità “Tre erano gli accampamenti ovunque essi si accampavano. All’interno dei tendaggi vi era ‘l’accampamento della Shekinah’. I leviti si accampavano attorno ad esso. (…) A partire da là e fino al termine dell’accampamento delle insegne, in tutte e quattro le direzioni, vi era ‘l’accampamento dei figli d’Israele’” (5,2) -la prima e fondamentale differenziazione è tra i comuni “figli d’Israele” e i leviti, deputati alla cura degli utensili sacri. Questo secondo una ulteriore, suddivisione corrispondente alle tre famiglie di cui si compone la tribù. Le tematiche teologiche di Numeri
2. La configurazione teologica della comunità d’Israele -Eppure, il Signore ha voluto una distinzione all’interno della sua comunità -Nella contesa di Core, Rashi vede la volontà empia di rivendicare il sacerdozio da parte di chi non ha ricevuto questo dono e compito, in virtù della libera elezione del Signore (16,3) Le tematiche teologiche di Numeri
2. La configurazione teologica della comunità d’Israele -le dodici tribù d’Israele, raccolte attorno alla Dimora, costituiscono una comunità santa, che trova nel culto la sostanza stessa della sua identità e della sua storia. -Ciò si oppone ad ogni forma di individualismo, soprattutto in ambito religioso. Ciascun figlio d’Israele sa di potere essere se stesso solo all’interno dell’intera comunità del Signore. Le tematiche teologiche di Numeri
2. La configurazione teologica della comunità d’Israele - In Numeri emergono figure di santi: Aronne, Maria … e soprattutto Mosè. - Egli è il mediatore tra Jawheh e Israele. - E’ l’immagine del grande profeta d’Israele. - E’ l’intrepido intercessore, che non esita a frapporsi tra Israele e il Signore. - E’ l’«eroe», che in virtù della sua santità annienta i più terribili nemici d’Israele. - E’ il consacrato del Signore, dal quale è effuso lo spirito su quanti dovranno guidare il suo popolo. Le tematiche teologiche di Numeri
2. La configurazione teologica della comunità d’Israele - Eppure, anche il più grande tra i profeti non è immune dalla colpa, nel cammino verso la terra promessa... - … dalla quale egli viene escluso per irrevocabile decreto divino. - In più di un’occasione, poi Mosè mostra la sua debolezza, quasi fosse schiacciato dal peso del suo popolo. - In tali circostanze, Mosè è soccorso da figure carismatiche. Le tematiche teologiche di Numeri
3. La comunità in cammino: le cadute e gli avversari del popolo di Dio I 40 anni d’Israele nel deserto sono caratterizzati da continui peccati e ribellioni - proprio questo però, mentre rivela l’intima fragilità d’Israele … -dice anche che la potenza del peccato non è tale da vanificare la vocazione del popolo di Dio, né da distruggerne l’intrinseca “santità” Le tematiche teologiche di Numeri
3. La comunità in cammino: le cadute e gli avversari del popolo di Dio Per due motivi fondamentali: 1. Israele è integro e santo in virtù del merito dei Patriarchi (Balaam). 2. Israele, in virtù dei sacrifici riceve il perdono di tutti i peccati, anche i più gravi. La gratuità dell’amore divino, più forte di ogni peccato Paolo dirà: «dove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia» (Rm 5,20) Le tematiche teologiche di Numeri
La figura di Balaam Il nemico più pericoloso è il profeta pagano Balaam, descritto come un’autentica figura demoniaca, animata da un odio irriducibile nei confronti di Israele. Balaam è mosso da un orgoglio smodato che, unito alla sua avidità e alla attitudine a maledire, lo trascina a sfidare Dio, di cui non accetta l’autorità. L’estrema arma che Balaam usa contro il popolo santo è l’astuto consiglio dato ai Madianiti nella faccenda di Peor: ed è proprio l’intento di indurre i figli d’Israele, attraverso la fornicazione, al peccato supremo dell’idolatria che gli costa la vita. Le tematiche teologiche di Numeri
La figura di Balaam La vicenda di Balaam rappresenta la rivelazione piena dell’onnipotenza di Dio e dell’amore per il suo popolo. Il Signore irride l’arroganza di Balaam, umiliandolo all’estremo. Soprattutto, cambia le sue maledizioni in benedizioni, rendendolo strumento efficacissimo della sua volontà di bene nei confronti d’Israele (22, 34; 23, 16) Le tematiche teologiche di Numeri
4. Il pellegrinaggio glorioso e la Terra d’Israele Il cammino nel deserto, caratterizzato da tante prove e cadute è un tempo privilegiato (poi idealizzato) della storia d’Israele, come un itinerario avvolto dalla gloria durante il quale il popolo poté sperimentare la presenza personale del Signore e l’abbondanza dei suoi doni. La descrizione precisa delle tappe rappresenta anzi il ricordo affettuoso del Signore, che come un padre guidava suo figlio nel deserto, sopportandone le continue debolezze. Le tematiche teologiche di Numeri
4. Il pellegrinaggio glorioso e la Terra d’Israele La disposizione rigorosa delle tribù nell’accampamento – al cui centro è la Dimora – conferisce al cammino d’Israele il carattere di una marcia processionale, di una azione liturgica, fortemente ritualizzata e dall’evidente natura sacrale. Le tematiche teologiche di Numeri
4. Il pellegrinaggio glorioso e la Terra d’Israele In Nm 34 vengono descritti minuziosamente i confini della Terra. Questa terra, nettamente distinta per la sua santità da tutte le altre, è l’eredità del Signore: suo puro dono, che egli concede assoggettando a Mosè, rappresentante del popolo, le potenze spirituali avverse che osano opporsi al suo disegno. Non la spada, quindi, ma la forza della preghiera costituisce l’unica e autentica arma del popolo santo, che solo confidando in Dio può sperimentare come egli stesso combatta le sue battaglie, concedendogli la vittoria su ogni avversario. Le tematiche teologiche di Numeri
4. Il pellegrinaggio glorioso e la Terra d’Israele Perciò la terra rimarrà per sempre “del Signore”, la Terra in mezzo alla quale Egli dimora: ed Israele dovrà rispettarne l’assoluta santità, evitando di renderla impura con i suoi peccati, soprattutto con lo spargimento del sangue. Poiché la terra del Signore non può essere conquistata né mantenuta attraverso la violenza gratuita, ma soltanto nel rispetto dei comandamenti e nella pratica della giustizia tra tutti i figli d’Israele. Le tematiche teologiche di Numeri